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  1. #51
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Citazione Originariamente Scritto da AllKpr Visualizza Messaggio
    Ti faccio un esempio:
    Diciamo che quando eri bambino un tuo parente al quale eri particolarmente affezionato ti regalò un peluche. Tu e quel peluche diventate inseparabili, in pochi anni si riempie di macchie, di piccoli strappi e ricuciture e di ricordi che tu hai vissuto con il peluche. Poi la persona che te lo ha regalato muore e il peluche rimane l'unico oggetto fisico che ti lega alla persona alla quale ti eri così affezionato. Poi però scoppia un incendio e il peluche finisce distrutto.
    Se te ne comprassero un altro perfettamente identico a quello che hai perso avrebbe lo stesso valore per te?
    Non è un paragone calzante. Un peluche non ha un corpo complesso, non ha ricordi, non ha emozioni, non ha un carattere definito, non ha vissuto. E' un oggetto inanimato, ergo non puoi minimamente paragonarlo ad un essere umano nella sua straordinaria complessità.

  2. #52
    Il Puppies
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Citazione Originariamente Scritto da Deus Visualizza Messaggio
    Non è un paragone calzante. Un peluche non ha un corpo complesso, non ha ricordi, non ha emozioni, non ha un carattere definito, non ha vissuto. E' un oggetto inanimato, ergo non puoi minimamente paragonarlo ad un essere umano nella sua straordinaria complessità.
    Si ma tu (bambino) quel pelouche lo ami. Ricordo quando ho pianto (avro' avuto circa 5 anni) quando il mio pupazzo di pelouche preferito si e' definitivamente rotto e i miei l'hanno buttato via. Per gli adulti non e' cosi', ovviamente, anche se ti ci affezioni ad alcune cose.

  3. #53
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Citazione Originariamente Scritto da blusteve Visualizza Messaggio
    Si ma tu (bambino) quel pelouche lo ami. Ricordo quando ho pianto (avro' avuto circa 5 anni) quando il mio pupazzo di pelouche preferito si e' definitivamente rotto e i miei l'hanno buttato via. Per gli adulti non e' cosi', ovviamente, anche se ti ci affezioni ad alcune cose.
    Continuo a non ritenerlo un paragone calzante.
    Ora ve ne faccio uno io: vostra madre (o vostro padre, vostro fratello) è morto per un brutto male ed avete sofferto tantissimo per lungo tempo.
    Arriva quel giorno e questa persona torna in vita: state a casa, vi bussano alla porta, aprite e vi trovate faccia a faccia con la persona amata. E' esattamente come ve la ricordate, ma ha uno sguardo diverso. E' felice. Piange dalla felicità nel rivedervi. Cosa fate ? Gli sbattete la porta in faccia pensando "eh ma è tanto è una copia " NON E' una copia. Quali sono le cose che rendono una persona unica ? I suoi ricordi, le sue emozioni, i suoi lati del carattere, i suoi pregi, i suoi difetti. Se vi fa comodo dire che è una copia (in senso negativo) perché il suo corpo fisico è andato distrutto...allora sì, è una copia. Ma continuo a non vedere nessun lato negativo.

  4. #54
    Il Puppies
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Citazione Originariamente Scritto da Deus Visualizza Messaggio
    Continuo a non ritenerlo un paragone calzante.
    Ora ve ne faccio uno io: vostra madre (o vostro padre, vostro fratello) è morto per un brutto male ed avete sofferto tantissimo per lungo tempo.
    Arriva quel giorno e questa persona torna in vita: state a casa, vi bussano alla porta, aprite e vi trovate faccia a faccia con la persona amata. E' esattamente come ve la ricordate, ma ha uno sguardo diverso. E' felice. Piange dalla felicità nel rivedervi. Cosa fate ? Gli sbattete la porta in faccia pensando "eh ma è tanto è una copia " NON E' una copia. Quali sono le cose che rendono una persona unica ? I suoi ricordi, le sue emozioni, i suoi lati del carattere, i suoi pregi, i suoi difetti. Se vi fa comodo dire che è una copia (in senso negativo) perché il suo corpo fisico è andato distrutto...allora sì, è una copia. Ma continuo a non vedere nessun lato negativo.
    Beh ovviamente ne sarei felicissimo, anzi: molto di piu'. Ma e' saltato fuori da altri post che verranno risorti TUTTI, a parte alcune eccezioni, quindi direi che a bussare alla mia porta ci sarebbero non solo il mio parente stretto, ma anche tutta la mia famiglia da quando si e' formata. Magari si e' formata nel 1536 (la butto li) e ora davanti alla mia porta c'e' una folla di parenti. Voglio dire: saro' anche contento di conoscere il mio intero albero Genealogico de visu, ma in casa mia non ci starebbero tutti e se permettete vorrei che i miei parenti stessero vicino a me. Riempirei un intero paese solo con i miei parenti.

    Ah, una domanda (lo chiedo perche' non lo so): se avessi un parente che e' morto a diciamo 90 anni, con l'Alzeimer a 1000, potrei sperare che mi ritorni quantomeno lucido? (Non e' una provocazione, e' la mia mente pratica...)

  5. #55
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Citazione Originariamente Scritto da blusteve Visualizza Messaggio
    Beh ovviamente ne sarei felicissimo, anzi: molto di piu'. Ma e' saltato fuori da altri post che verranno risorti TUTTI, a parte alcune eccezioni, quindi direi che a bussare alla mia porta ci sarebbero non solo il mio parente stretto, ma anche tutta la mia famiglia da quando si e' formata. Magari si e' formata nel 1536 (la butto li) e ora davanti alla mia porta c'e' una folla di parenti. Voglio dire: saro' anche contento di conoscere il mio intero albero Genealogico de visu, ma in casa mia non ci starebbero tutti e se permettete vorrei che i miei parenti stessero vicino a me. Riempirei un intero paese solo con i miei parenti.
    Beh, magari è una risurrezione graduale. Da un punto di vista "logico" in teoria i primi ad essere risuscitare dovrebbero essere stati gli ultimi a morire in ordine cronologico. Così facendo potranno accogliere i loro parenti più vecchi, spiegandogli un po' di cose Vabbè, siamo nel campo delle ipotesi ovviamente

    Per quanto riguarda l'altra domanda...immagino che risuscistare le persone malate abbia un senso solamente se queste persone guariscano da tale malattie...altrimenti sarebbe una cosa completamente insensata. Magari una persona con una grave malattia mentale o fisica risuscita in condizioni fisiche (o mentali) buone, poi magari con il passare del tempo migliorerà ancor di più
    Lo stesso dicasi per persone che in tutta la loro vita sono state malate(tipo sindrome di down)

  6. #56
    Il Puppies
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Citazione Originariamente Scritto da Deus Visualizza Messaggio
    Beh, magari è una risurrezione graduale. Da un punto di vista "logico" in teoria i primi ad essere risuscitare dovrebbero essere stati gli ultimi a morire in ordine cronologico. Così facendo potranno accogliere i loro parenti più vecchi, spiegandogli un po' di cose Vabbè, siamo nel campo delle ipotesi ovviamente
    Ovviamente... Se mai i morti tornassero in vita nel modo deciso da Dio, sono dannatamente curioso di vedere come sara' (nonche' oltremodo felice di rivedere i miei cari che non ci sono piu'). Sempre se Dio esistesse e tutti gli altri (le altre religioni e quelli che non credono a nulla) avessero torto...

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    Per quanto riguarda l'altra domanda...immagino che resuscistare le persone malate abbia un senso solamente se queste persone guariscano da tale malattie...altrimenti sarebbe una cosa completamente insensata.
    E' esattamente il mio pensiero

  7. #57
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Citazione Originariamente Scritto da Deus Visualizza Messaggio
    Non è un paragone calzante. Un peluche non ha un corpo complesso, non ha ricordi, non ha emozioni, non ha un carattere definito, non ha vissuto. E' un oggetto inanimato, ergo non puoi minimamente paragonarlo ad un essere umano nella sua straordinaria complessità.
    Questo per te è un autogol di livello clamoroso, te ne rendi conto?
    Citazione Originariamente Scritto da blusteve Visualizza Messaggio
    Si ma tu (bambino) quel pelouche lo ami. Ricordo quando ho pianto (avro' avuto circa 5 anni) quando il mio pupazzo di pelouche preferito si e' definitivamente rotto e i miei l'hanno buttato via. Per gli adulti non e' cosi', ovviamente, anche se ti ci affezioni ad alcune cose.
    Infatti, il concetto è questo. Un oggetto UGUALE a un altro per il quale provavi dei sentimenti non vale un decimo dell'originale.
    Citazione Originariamente Scritto da Deus Visualizza Messaggio
    Continuo a non ritenerlo un paragone calzante.
    Ora ve ne faccio uno io: vostra madre (o vostro padre, vostro fratello) è morto per un brutto male ed avete sofferto tantissimo per lungo tempo.
    Arriva quel giorno e questa persona torna in vita: state a casa, vi bussano alla porta, aprite e vi trovate faccia a faccia con la persona amata. E' esattamente come ve la ricordate, ma ha uno sguardo diverso. E' felice. Piange dalla felicità nel rivedervi. Cosa fate ? Gli sbattete la porta in faccia pensando "eh ma è tanto è una copia " NON E' una copia. Quali sono le cose che rendono una persona unica ? I suoi ricordi, le sue emozioni, i suoi lati del carattere, i suoi pregi, i suoi difetti. Se vi fa comodo dire che è una copia (in senso negativo) perché il suo corpo fisico è andato distrutto...allora sì, è una copia. Ma continuo a non vedere nessun lato negativo.
    Dal momento della nascita al momento della morte le cellule del corpo cambiano per intero svariate volte. Fisicamente parlando il bambino al momento della nascita e il vecchio che viene sepolto sono due corpi differenti. MA è la stessa persona. Perché? La continuità. Pur cambiando fisicamente la persona VIVE ogni istante della propria vita in prima persona. Se queste esperienze venissero copiate in una nuova persona la nuova persona non sarebbe LA STESSA PERSONA perché realmente non ha mai vissuto i suoi ricordi, sono solo dati trasferiti da altrove. Inoltre non sarebbe neanche unica in quanto, proprio come un file del computer, i ricordi sono copiabili un numero infinito di volte.
    Ed è questo il punto. Se non c'è continuità la persona uguale a quella morta è solo questo, una persona uguale a quella morta, un sosia.
    Se alla morte cessi di esistere allora non puoi tornare a vivere.
    Se invece alla morte una scintilla sopravvive e viene trasferita in un nuovo corpo ALLORA SI che può essere la stessa persona.

    Qualche intervento fa hai fatto l'esempio della sim-card del telefono ma lo hai fatto male
    La sim-card non è l'insieme dei ricordi ma una componente non-fisica incapace di interagire senza un corpo fisico.
    In questo modo il concetto di resurrezione ha un senso, come lo spieghi tu è solo una presa in giro

  8. #58
    Picard
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Te ridammi la copia di mia moglie/figlia/genitore/nonno/cane/gatto morti e tornati in vita, poi ti so dire se li rimando indietro.

  9. #59
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Citazione Originariamente Scritto da AllKpr Visualizza Messaggio


    Dal momento della nascita al momento della morte le cellule del corpo cambiano per intero svariate volte. Fisicamente parlando il bambino al momento della nascita e il vecchio che viene sepolto sono due corpi differenti. MA è la stessa persona. Perché? La continuità. Pur cambiando fisicamente la persona VIVE ogni istante della propria vita in prima persona. Se queste esperienze venissero copiate in una nuova persona la nuova persona non sarebbe LA STESSA PERSONA perché realmente non ha mai vissuto i suoi ricordi, sono solo dati trasferiti da altrove. Inoltre non sarebbe neanche unica in quanto, proprio come un file del computer, i ricordi sono copiabili un numero infinito di volte.
    Ed è questo il punto. Se non c'è continuità la persona uguale a quella morta è solo questo, una persona uguale a quella morta, un sosia.
    Se alla morte cessi di esistere allora non puoi tornare a vivere.
    Se invece alla morte una scintilla sopravvive e viene trasferita in un nuovo corpo ALLORA SI che può essere la stessa persona.
    Stai filosofeggiando
    Un sosia è una persona straordinaria somigliante ad un altra, ma profondamente diversa (o quantomeno non simile) per quanto riguarda i lati caratteriali, il carattere e la sfera emotiva. Una persona muore e il suo corpo sparisce. Torna in vita nel corpo che aveva, con i ricordi che aveva, con i pregi e i difetti che aveva...è lei, non è un sosia.

  10. #60
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Citazione Originariamente Scritto da Picard Visualizza Messaggio
    Te ridammi la copia di mia moglie/figlia/genitore/nonno/cane/gatto morti e tornati in vita, poi ti so dire se li rimando indietro.
    Giriamo la questione: Saresti contento se tua moglie\figlia\mamma abbracciasse una tua copia mentre tu sei defunto e cibo x vermi?
    Citazione Originariamente Scritto da Deus Visualizza Messaggio
    Stai filosofeggiando
    Un sosia è una persona straordinaria somigliante ad un altra, ma profondamente diversa (o quantomeno non simile) per quanto riguarda i lati caratteriali, il carattere e la sfera emotiva. Una persona muore e il suo corpo sparisce. Torna in vita nel corpo che aveva, con i ricordi che aveva, con i pregi e i difetti che aveva...è lei, non è un sosia.
    Una persona "torna" se è ancora da qualche parte. Se non esiste piu' non può "tornare" xchè non è in nessun posto.

  11. #61
    Picard
    ospite

    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Sì, perché sarei io. Io non sono il mio corpo, grazie a Dio.

  12. #62

    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Citazione Originariamente Scritto da Deus Visualizza Messaggio
    Stai filosofeggiando
    Un sosia è una persona straordinaria somigliante ad un altra, ma profondamente diversa (o quantomeno non simile) per quanto riguarda i lati caratteriali, il carattere e la sfera emotiva. Una persona muore e il suo corpo sparisce. Torna in vita nel corpo che aveva, con i ricordi che aveva, con i pregi e i difetti che aveva...è lei, non è un sosia.

    forse fai prima a dirgli, terra terra, corpo nuovo in cui viene "ri-ficcata" la stessa, anzi la medesima (himself come direbbero gli anglosassoni ) "essenza/matrice" spirituale/emotiva di quella persona, senno' continuerà a pensare che si tratta di una copia clone 1:1 anche per quanto riguarda la parte immateriale della persona

    Per rigirare il discorso e dare uno spunto interessante vi butto questa riflessione: immaginate quello che fece Gesù con Lazzaro, suo caro amico, che morì, e per il quale Gesù arrivo a piangere essendo emotivamente legato personalmente. Ora se avesse resuscitato una copia/clone con semplicemente i suoi stessi ricordi/carattere ecc ricreati Gesù sarebbe forse stato felice di riavere un mero clone fisico/emotivo? personalmente lo troverei alquanto improbabile e francamente allucinante...no perchè io stesso se fossi conscio del fatto che quella è una copia, resterei con una sorta di ombra nel cuore al sapere che lui non è...lui...Spostiamo più in alto l'asticella: Dio manda suo figlio a morire e poi lo risuscita dopo 3 giorni, lui stesso (dio intendo), sarebbe stato felice di resuscitare (ricreare, secondo quelcuno, a conti fatti)) quella che in contreto sarebbe solo una copia 1:1 ma non il medesimo individuo prima morto poi riportato alla vita? E che dire di Gesù, conscio del suo destino? considerate che lui da creatura spirituale pre-terrena concosceva benissimo la vita e la morte essendo pure stato coinvolto nella creazione; allora doveva essere sicuro e pure felice di vedere (anzi non lo avrebbe mai visto...) resuscitato al suo posto un stronz@ che lo avrebbe rimpiazzato beandosi del suo posto mentre il lui-medesimo non avrebbe più riassaporato la vita per sempre? Sono concetti che cozzano pesantemente con 2 cose: 1) il concetto di amore assoluto che viene attribuito a Dio (perchè sarebbe una presa in giro crudele la risurrezione 2) Il fatto che la risurrezione nella bibbia viene vista come un premio...che razza di premio sarebbe se a conti fatti poi è un'altro a goderselo, pur se con innestati i miei ricordi e la mia personalita ricreati ex novo? Poi si intende, ognuno liberissimo di credere quel che vuole
    Ultima modifica di Ale55andr0; 23-04-15 alle 23:16:54

  13. #63

    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Citazione Originariamente Scritto da AllKpr Visualizza Messaggio
    Uhm... Quindi mi stai dicendo che "buoni" e "cattivi" verranno tutti risorti... Eppure in passato Dio si è preso personalmente la briga di ammazzare alcuni, riporterà in vita anche quelli? E che dire di Adamo ed Eva, i primi traditori? E Caino, il primo assassino e maledetto da Dio stesso? E tutti i morti del diluvio? Gli abitanti di sodoma e gomorra distrutte xchè non c'erano nemmeno 10 giusti in un intera città? La lista inizia ad essere lunga... x non parlare di coloro che non sappiamo, x non parlare di tutti coloro che hanno "bestemmiato" commettendo il "peccato senza perdono", x non parlare dei miliardi destinati a morire nell'Armageddon... sono parecchi quelli che NON sono in lista x la resurrezione
    No, quello a cui probabilmente si riferiva era la risurrezione dei cosidetti "ingiusti", ovvero di coloro che pur avendo praticato cose "empie" non hanno avuto la possibilità di conoscere dvavero Dio e di poter decidere, in modo pienamente cosciente, se continuare nel "vecchio cammino" o intraprenderne uno nuovo. Questi verrano resuscitati pur essendo "cattivi". Comunque è impossibile fare una distinzione secondo i parametri di Dio, perchè quelli son parametri suoi ...per farti un esempio, ci sta un episodio nella bibbia (non ricordo esattamente dove) in cui si narra di certi individui malvagi e condannati da Dio, di fra i quali uno però venne da egli ritenuto degno di essere seppellito (ergo deve aver visto qualcosa in lui nel profondo del cuore per il quale almeno meritava questa "dignità")
    Ultima modifica di Ale55andr0; 23-04-15 alle 23:40:36

  14. #64
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Citazione Originariamente Scritto da Ale55andr0 Visualizza Messaggio
    forse fai prima a dirgli, terra terra, corpo nuovo in cui viene "ri-ficcata" la stessa, anzi la medesima (himself come direbbero gli anglosassoni ) "essenza/matrice" spirituale/emotiva di quella persona, senno' continuerà a pensare che si tratta di una copia clone 1:1 anche per quanto riguarda la parte immateriale della persona

    Per rigirare il discorso e dare uno spunto interessante vi butto questa riflessione: immaginate quello che fece Gesù con Lazzaro, suo caro amico, che morì, e per il quale Gesù arrivo a piangere essendo emotivamente legato personalmente. Ora se avesse resuscitato una copia/clone con semplicemente i suoi stessi ricordi/carattere ecc ricreati Gesù sarebbe forse stato felice di riavere un mero clone fisico/emotivo? personalmente lo troverei alquanto improbabile e francamente allucinante...no perchè io stesso se fossi conscio del fatto che quella è una copia, resterei con una sorta di ombra nel cuore al sapere che lui non è...lui...Spostiamo più in alto l'asticella: Dio manda suo figlio a morire e poi lo risuscita dopo 3 giorni, lui stesso (dio intendo), sarebbe stato felice di resuscitare (ricreare, secondo quelcuno, a conti fatti)) quella che in contreto sarebbe solo una copia 1:1 ma non il medesimo individuo prima morto poi riportato alla vita? E che dire di Gesù, conscio del suo destino? considerate che lui da creatura spirituale pre-terrena concosceva benissimo la vita e la morte essendo pure stato coinvolto nella creazione; allora doveva essere sicuro e pure felice di vedere (anzi non lo avrebbe mai visto...) resuscitato al suo posto un stronz@ che lo avrebbe rimpiazzato beandosi del suo posto mentre il lui-medesimo non avrebbe più riassaporato la vita per sempre? Sono concetti che cozzano pesantemente con 2 cose: 1) il concetto di amore assoluto che viene attribuito a Dio (perchè sarebbe una presa in giro crudele la risurrezione 2) Il fatto che la risurrezione nella bibbia viene vista come un premio...che razza di premio sarebbe se a conti fatti poi è un'altro a goderselo, pur se con innestati i miei ricordi e la mia personalita ricreati ex novo? Poi si intende, ognuno liberissimo di credere quel che vuole
    Esempio sbagliato. Ogni singola resurrezione della Bibbia tratta di una persona morta da relativamente poco e di una salma ancora esistente. Quindi trattasi di una semplice rigenerazione e rianimazione di tessuti morti. Qui si parla di ricreare una persona dalla polvere che xò non è piu' disponibile... non è assolutamente la stessa cosa.
    Non so decidere se fate finta di non sentire o se proprio il concetto non è chiaro in generale...
    Citazione Originariamente Scritto da Ale55andr0 Visualizza Messaggio
    No, quello a cui probabilmente si riferiva era la risurrezione dei cosidetti "ingiusti", ovvero di coloro che pur avendo praticato cose "empie" non hanno avuto la possibilità di conoscere dvavero Dio e di poter decidere, in modo pienamente cosciente, se continuare nel "vecchio cammino" o intraprenderne uno nuovo. Questi verrano resuscitati pur essendo "cattivi". Comunque è impossibile fare una distinzione secondo i parametri di Dio, perchè quelli son parametri suoi ...per farti un esempio, ci sta un episodio nella bibbia (non ricordo esattamente dove) in cui si narra di certi individui malvagi e condannati da Dio, di fra i quali uno però venne da egli ritenuto degno di essere seppellito (ergo deve aver visto qualcosa in lui nel profondo del cuore per il quale almeno meritava questa "dignità")
    Infatti. Qui mi stai dando ragione. I "malvagi" risorti non sono realmente MALVAGI, sono solo persone che non hanno avuto la possibilità di scegliere. Quelli realmente ritenuti malvagi da Dio resteranno direttamente morti e bon

  15. #65
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

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    Una persona "torna" se è ancora da qualche parte. Se non esiste piu' non può "tornare" xchè non è in nessun posto.
    Tornare può essere usato anche in senso figurato. "E' tornato in vita", "E' tornato dalla morte", è in senso metaforico ovviamente, perché la morte non è un luogo, ma una condizione (di non esistenza), quindi si può dire eccome

  16. #66
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Citazione Originariamente Scritto da Ale55andr0 Visualizza Messaggio

    Per rigirare il discorso e dare uno spunto interessante vi butto questa riflessione: immaginate quello che fece Gesù con Lazzaro, suo caro amico, che morì, e per il quale Gesù arrivo a piangere essendo emotivamente legato personalmente. Ora se avesse resuscitato una copia/clone con semplicemente i suoi stessi ricordi/carattere ecc ricreati Gesù sarebbe forse stato felice di riavere un mero clone fisico/emotivo? personalmente lo troverei alquanto improbabile e francamente allucinante...no perchè io stesso se fossi conscio del fatto che quella è una copia, resterei con una sorta di ombra nel cuore al sapere che lui non è...lui...Spostiamo più in alto l'asticella: Dio manda suo figlio a morire e poi lo risuscita dopo 3 giorni, lui stesso (dio intendo), sarebbe stato felice di resuscitare (ricreare, secondo quelcuno, a conti fatti)) quella che in contreto sarebbe solo una copia 1:1 ma non il medesimo individuo prima morto poi riportato alla vita? E che dire di Gesù, conscio del suo destino? considerate che lui da creatura spirituale pre-terrena concosceva benissimo la vita e la morte essendo pure stato coinvolto nella creazione; allora doveva essere sicuro e pure felice di vedere (anzi non lo avrebbe mai visto...) resuscitato al suo posto un stronz@ che lo avrebbe rimpiazzato beandosi del suo posto mentre il lui-medesimo non avrebbe più riassaporato la vita per sempre? Sono concetti che cozzano pesantemente con 2 cose: 1) il concetto di amore assoluto che viene attribuito a Dio (perchè sarebbe una presa in giro crudele la risurrezione 2) Il fatto che la risurrezione nella bibbia viene vista come un premio...che razza di premio sarebbe se a conti fatti poi è un'altro a goderselo, pur se con innestati i miei ricordi e la mia personalita ricreati ex novo? Poi si intende, ognuno liberissimo di credere quel che vuole
    Bravo, non avevo pensato a questa cosa, in effetti che premio sarebbe se a gustarselo sarebbe un altra persona ? Tra l'altro il concetto di clone o di sosia di per sé significa "incredibilmente somigliante" riferito ad un punto di vista fisico, ma una persona è composta da tante altre cose, ergo non si può parlare di sosia, né tantomeno di clone et similia

  17. #67

    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

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    Esempio sbagliato. Ogni singola resurrezione della Bibbia tratta di una persona morta da relativamente poco e di una salma ancora esistente

    aspetta: io non mi riferivo tanto al discorso relativo al corpo fisico, ma a quello relativo al suo essere "lui medesimo" dal punto vista non fisico, ovvero la sua essenza come persona, ricordi emozioni, consapevolezza di se ecc. Che il corpo fosse ancora li o polvere da eoni poco mi tangeva in cio' che volevo dire, forse non mi sono spiegato bene (?). Sul discorso "cattivi" invece dissento, perchè fra coloro che non hanno conosciuto Dio vi sono si persone "non realmente malvage" come dici, cioè persone normali che vivevano la loro vita senza, chessò, uccidere, stuprare o essere fraudolenti nei confronti del prossimo pur no n vivendo in piena armonia con le leggi di Dio, ma vi sono appunto anche individui che lo facevano e che certo buoni per definizione non sono, ma verranno risuscitati uguale proprio perchè non hanno avuto modo di scegliere consapevoli al 100% (...ma entro un certo limite non hai certo bisogno di Dio per sapere che se fai del male a qualcuno senza motivo non stai certo agendo positivamente, se ben ricordo infatti nella bibbia si parla comunque del fatto che nel nostro cuore abbiamo di base instillato un certo grado di innato senso di bene/male), ma uno stupratore, un assassino seriale ecc è e resta intrinsecamente un malvagio di base, a meno che non parli di qualcuno che agisce per malattia mentale o spinto chessò, da disperazione, minacce ecc., ma anche senza consapevolezza di Dio se sei un bastardo dentro sei un bastardo dentro eh . Comunque alla fine della fiera, non si può generalizzare in merito a chi possa essere resuscitato o meno per il semplice fatto che il metro di giudizio di Dio non possiamo conoscerlo nel profondo. Per dire, in un episodio della Bibbia (non ricordo dove) si parla di alcune persone malvage di fra le quali una però, pur condannata da Dio, venne da lui ritenuta degna di essere seppellita mentre le altre no, ergo avrà visto in lui una n'ticchia di qualcosa di buono non tanto magari da redimerlo ma di rendergli perlomeno una "dignita" da defunto, quindi pur in sedicesimo (ovvero qualche grado di malvagità in meno ), qualcuno che ai nostri occhi potrebbe sembrare irrecuperabile magari per Dio non lo è, non mi soffermerei più di tanto sul capire chi venga resuscitato o no in merito al fatto che rientri fra quella cerchia di "ingiusti" o meno
    Ultima modifica di Ale55andr0; 24-04-15 alle 11:00:09

  18. #68
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

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    aspetta: io non mi riferivo tanto al discorso relativo al corpo fisico, ma a quello relativo al suo essere "lui medesimo" dal punto vista non fisico, ovvero la sua essenza come persona, ricordi emozioni, consapevolezza di se ecc. Che il corpo fosse ancora li o polvere da eoni poco mi tangeva in cio' che volevo dire
    E invece la cosa è fondamentale xchè mentre il primo è semplice e QUASI alla portata perfino degli esseri umani (in effetti succede a volte che i paramedici rianimino persone morte anche da piu' di mezz'ora... che ovviamente non tornano al 100% delle proprie facoltà ma tornano ) il secondo "riportare in vita un morto di cui non esiste piu' nulla) è tutta un'altra storia.

    E comunque non mi risulta che esista un solo verstto biblico che dica che la morte è la fine dell'esistenza.
    Ne esistono invece parecchi che dicono che i morti "dormono", che non pensano, che non hanno un lavoro né svago. Ma mai si dice che non esistono piu'.
    Questo piu' l'assurdità logica del paragonare il morto con un nuovo con gli stessi ricordi...
    Ma chi ve l'ha detta 'sta fregnaccia?

    Se la morte è la fine dell'esistenza allora la resurrezione è impossibile, solo che questo concetto, ovvero che la morte è la fine dell'esistenza, non c'è nella Bibbia. C'è invece il concetto dei morti che dormono in attesa della resurrezione. Segno evidente che i morti non hanno cessato di esistere, semplicemente sono "da qualche parte" in attesa

  19. #69

    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    viene detto che i morti non sono consci di nulla. Vuoi vederli come semplicemente "disattivi" ma con la loro "essenza" mantenuta altrove? mmm non saprei, non si tratta di cose che vengono specificate, ma c'è un fatto di assoluta importanza che riguarda chi, fra coloro che non sono degni di risurrezione, per i quali si parla in termini chiari di distruzione eterna, ergo quantomeno per alcuni il discorso non può essere di un semplice stato di esistenza inconscia "altrove", se sei distrutto non solo sul piano fisico ma nell'anima (non a caso nella bibbia si parla di anima...vivente), non esisti e basta, perchè l'anima stessa può essere distrutta. Ad ogni modo, imho sei un po' fissato col fatto che tutto sia spiegabile e comprensibile per l'essere umano , con il suo punto di vista e le leggi del piano fisico che lui conosce quando invece Dio fa capire che certi concetti, semplicemente, non siamo in grado comprenderli e/o spiegarli fisicamente perchè "i suoi pensieri non sono i nostri". Per esempio il solo fatto che Dio non ha avuto origine, che è sempre esistito, non puoi spiegarlo in alcun modo, ma anche ponendo la questione in termini di evoluzione e non di creazione/esistenza di un Dio, non otterrai mai risposta esauriente in merito al fatto che quel qualcosa che c'era prima dell'universo, c'era e c'e sempre stato. Trovare una spiegazione anche solo lontanamente umanamente elaborabile in merito a qualcosa che è sempre esistita e..."basta", è qualcosa che va aldilà di ogni possibile spiegazione da un punto di vista umano
    Ultima modifica di Ale55andr0; 24-04-15 alle 23:38:59

  20. #70
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Non sono del tutto d'accordo.
    Tutto è razionalizzabile, basta fare le domande giuste. Non tutti sono in grado di comprendere ogni concetto possibile. Questo è ovvio, ma certo non comprenderai mai niente se non cerchi di farlo in modo attivo.
    Se ti accontenti di quello che altri ti raccontano ok. Ma x me non è così. io DEVO cercare di capire, ho una mente logica e "accettare le cose x quello che sono" è x me fuori questione.
    X alcuni basta sapere che il pane lo trovi al forno, io devo sapere cosa è il pane, come si produce, quali sono gli ingredienti, come funziona il forno che lo cuoce e se qualcosa non mi torna lo faccio presente. E alla fine SO di cosa parlo quando parlo del pane

    Questo è il caso della resurrezione: Per funzionare deve avere dei parametri precisi. Come la spiegate voi semplicemente non funziona. Ma non è detto che il concetto di per sé non funzioni, è addirittura plausibile nell'ottica della promessa da parte di un Dio Onnipotente, basta fare dei piccoli aggiustamenti
    Ultima modifica di AllKpr; 25-04-15 alle 08:46:47

  21. #71
    Picard
    ospite

    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Spiegare la resurrezione è, a tutti gli effetti, tirare a caso eh. Non puoi aspettarti una spiegazione-verità su una cosa metafisica.

    Avete ignorato una mia frase, che in realtà poteva essere uno spunto per filosofeggiare: "Io sono più del mio corpo". Non vi pare anche a voi? Smettereste di essere voi se il vostro corpo smettesse di funzionare? Stephen Hawking dimostra il contrario...

  22. #72

    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Per prima cosa non c'è nessun Dio. Dio ormai si identifica con lo Stato (participio passato di essere) o con Personaggi Illustri (Vedi il Papa o Silvio Berlusconi). Quindi siamo "sottomessi" perché riteniamo lo Stato o un Silvio qualunque superiore a noi e lo "ubbidiamo" (come dei deficienti).

    L'inferno è la vita che facciamo, non esiste la felicità e c'è solo sofferenza per almeno un buon 90% di tutta la durata media della vita. Poter "riposare in pace" almeno dopo 80 anni di assurde sofferenze fisiche e psichiche sarebbe il minimo che la natura possa offrire ad un essere così disgraziato (senza grazia) come l'uomo. L'animale più sfigato del pianeta. E ci sarà un motivo per cui ci piacciono tanto gli animali e vorremo essere tutti un "leone". Ci sarà pur un motivo.

  23. #73

    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Citazione Originariamente Scritto da Picard Visualizza Messaggio
    Spiegare la resurrezione è, a tutti gli effetti, tirare a caso eh. Non puoi aspettarti una spiegazione-verità su una cosa metafisica.

    Avete ignorato una mia frase, che in realtà poteva essere uno spunto per filosofeggiare: "Io sono più del mio corpo". Non vi pare anche a voi? Smettereste di essere voi se il vostro corpo smettesse di funzionare? Stephen Hawking dimostra il contrario...
    Si chiama "coscienza" ed è quella cosa che ancora nessuno capisce bene cosa sia.

  24. #74
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    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    Citazione Originariamente Scritto da Picard Visualizza Messaggio
    Spiegare la resurrezione è, a tutti gli effetti, tirare a caso eh. Non puoi aspettarti una spiegazione-verità su una cosa metafisica....
    Vero, ma una spiegazione coerente è comunque migliore di una illogica e priva di fondamento Se proprio vogliamo affermare di poter spiegare la cosa (come ad esempio fanno i TdG) dobbiamo perlomeno rendere il discorso plausibile.
    L'idea che da invece la loro spiegazione è quella di una presa di posizione.
    Siccome tutte le religioni del mondo credono in una qualche forma di sopravvivenza alla morte loro no. Così dimostrano di essere diversi.
    Citazione Originariamente Scritto da Picard Visualizza Messaggio
    "Io sono più del mio corpo". Non vi pare anche a voi? Smettereste di essere voi se il vostro corpo smettesse di funzionare? Stephen Hawking dimostra il contrario...
    beh, la sua "coscinza" è comunque legata a un corpo fisico, x quanto danneggiato e non-funzionante

  25. #75

    Predefinito Re: I malvagi soffrono all'inferno?

    La coscienza potrebbe essere anche una mente collettiva della razza. E che quindi rimane "viva" anche dopo la morte. Per quanto riguarda la reincarnazione: polvere siamo e polvere torneremo. Lo dice anche la fisica quantistica.

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