Robert White ha eseguito il suo primo intervento neurochirurgico a 15 anni, sul cadavere di una rana, durante l’ora di biologia. Ha operato nei 50 anni successivi più di 10.000 cervelli, uno dei quali, è stato considerato nel 1970 come l’esperimento neurologico più ambizioso di tutti i tempi: il trapianto totale di testa.
Ha trapiantato con successo la testa di una scimmia sul corpo di un’altra. Dopo poche ore, quando White le mise un dito in bocca, la scimmia gli diede un morso. E’ vero, White ha ucciso molte scimmie nella sua lunga carriera
neuroscientifica, ma, nonostante molti ambientalisti lo odino, per molti altri è il salvatore di molte vite umane. Ha scoperto che i tessuti della mente, a differenza di quelli degli altri organi, non possono essere rigettati. Piuttosto che rimuovere il cervello e rischiare la morte, White decise di staccare l’intera testa della scimmia e di trapiantarla. La
scimmia, tetraplegica( paralizzata dal collo in giù per la
recisione della spina dorsale), sopravvisse quasi 2 giorni dopo il trapianto. I trapianti successivi, pur aumentando l’aspettativa di vita, non hanno mai risolto il problema della paralisi dovuta alla separazione del midollo spinale. Ad assistere al primo trapianto di testa in cui vennero utilizzate due scimmie, c’era
Oriana Fallaci che, nel suo reportage “
The dead body and the living brain” (il corpo morto e il cervello vivente), pubblicato dal megazine Look, dà un nome alla scimmietta-cavia, un macaco rhesus che lei battezza Libby, qualificandola conme essere vivente e ridandole dignità. L’esperimento di White può essere studiato sotto diversi aspetti: dal punto di vista politico, come simbolo del primato che gli Usa volevano vantare sul nemico comunista, in termini ambientalistici, come violenza su un animale cosciente, in termini etici. White disse che non si sarebbe ancora potuta effettuare un’operazione sull’uomo, dato che l’opinione pubblica non era ancora pronta ad accettare questo tipo di intervento. Gli Usa gli tagliarono i fondi, gli esperimenti proseguirono silenziosamente fino al 2010, anno in cui White morì.