Ebbene sì, anche la Blizzard può sbagliare! Pensate di no? Provate allora a scambiare quattro chiacchiere con gli utenti che popolano Crushridge, uno dei molti server dedicati a World Of Warcraft, recente MMORPG nato dalla stessa software house che ha dato i natali a Diablo.
I problemi veri sono cominciati lo scorso Sabato, a poche ore da un clamoroso annuncio che ha fatto sorridere i fan di WoW. Blizzard ha infatti deciso di regalare 3 giorni di gioco agli utenti che si sono iscritti nella settimana di lancio, strappando così un buon numero di pacche sulle spalle e di frasi del tipo “ve lo avevo detto io che questi sono attenti al cliente…”. Già, peccato che da quel momento in poi, giocare sia diventato praticamente impossibile. Sabato pomeriggio, secondo giorno “gratuito” per chi si è iscritto in data 11 febbraio, il server ha bellamente deciso di salutare tutti, cadendo con un grosso tonfo che non si è spento prima delle 20.00, ora in cui tutti si sono rifiondati all’intero di Azeroth. E chi ha provato a giocare Domenica non è stato tanto più fortunato, visto che la situazione si è ripresentata, puntuale come un orologio svizzero, nel primo pomeriggio. Server down ancora una volta, con una tonnellata di maledizioni scagliate in direzione Blizzard da tutti quelli che sono rimasti senza la loro droga preferita. Quanto detto, dovrebbe bastare a far capire la situazione… ma non è finita qui. Già, perché il primo giorno “a pagamento” (con addebito in carta di credito, per capirci) ha visto un inspiegabile guasto del server di autenticazione, quello, per intenderci, che dà accesso al gioco vero e proprio. La situazione pare ora rientrata, anche se va segnalata un’altra anomalia, accaduta lunedì notte, che ha visto sparire tutti i personaggi non giocanti dal server. Niente mostri, niente mercanti, niente oggetti da raccogliere… solo una magra figura di fronte agli occhi degli appassionati.