Re: [GC] L'Ultima Cena
Sotto sembra essersi fatto uno strano silenzio, il vociare di prima, il rumore di brindisi, di gente che si inizia a conoscere e scambia le prime parole, è scomparso.
Senti, male, solo una voce rude e morbida al tempo stesso. Fatichi a comprendere le parole.
"...dalla compagnia altrui... solitario... solamente timido e delicato..."
Il corridoio è buio, l'unica luce tremolante giunge dalle scale.
Re: [GC] L'Ultima Cena
"ANATEMA! Voi siete il male incarnato! Diavolo malvagio, lurido porco, fuori da queste terre, abbandona queste lande con i tuoi simili e il tuo padrone e lascia che la grazia di Nostro Signore torni su di noi!!"
E' il monaco, che grida e fa alcuni passi avanti verso Lothar, i lunghi capelli bianchi che si muovono nell'aria a seguire i suoi movimenti veementi. Davanti a sè brandisce ben in vista il crocifisso che porta legato al collo.
Lothar lo fissa con un'espressione sdegnosa. "Fuori di qui, prete".
"La tua magia demoniaca non può nulla contro un discepolo del Signore".
Un ghigno inarca il labbro superiore di Lothar. "Non ho bisogno di nessuna magia demoniaca. Guardie."
Le guardie si muovono rapide verso il monaco e lo immobilizzano.
Qualcuno sembra a disagio, forse vorrebbe difenderlo.
L'oste avvampa d'imbarazzo e timore, e si muove a capo chino verso Lothar.
Re: [GC] L'Ultima Cena
"Questo Lothar pare aver scaldato un pò gli animi" pensai, rimanendo seduto al mio posto. Chissà perchè quel prete sembrava avercela così tanto con lui e il suo signore. Forse sarebbe stato il caso di parlargli, anche se fino ad ora aveva sempre formulato frasi sconnesse sulla presunta dannazione e natura demoniaca di questo Giovanni... intanto con la coda dell'occhio vidi l'oste alzarsi e andare incontro a Lothar, forse per cercare di intercedere per il frate, che stava per essere preso dalle guardia.
Comunque per ora decisi di non muovermi e di rimanere al mio tavolo, impassibile come al solito.
Re: [GC] L'Ultima Cena
Ecco il monaco...
Bha! Vecchio testardo, io starei attento al tuo posto ad offendere questi messeri, sembrano dei tipi alquanto sbrigativi, e poco pazienti.
Vediamo come volgerà la situazione per il vecchio monaco pensai dando uno sguardo al boccale ancora miseramente vuoto.
Re: [GC] L'Ultima Cena
Le guardie immobilizzano rapidamente il monaco, lo buttano a terra, e lo calciano. Lo trascinano per le gambe fuori dalla porta, mentre lui grida e lancia maledizioni contro "voi dannati demoni!".
Lothar fissa l'oste, che gli si è avvicinato a capo chino.
Parlano nel dialetto del luogo. Ian, ti pare di capire che Lothar esiga delle scuse che l'oste gli fa immediatamente, scusandosi umilmente dell'accaduto.
Visibilmente contrariato, Lothar si apre comunque in un sorriso subito dopo, alzando un calice di vino rosso e proponendo un brindisi.
"Brindo a tutti voi, alcuni tra i migliori esemplari che ho mai avuto il piacere di trovare! Alla vostra buona salute!
Domani fatevi trovare pronti nel primo pomeriggio, Roderigo vi porterà sino al castello. Per qualsiasi bisogno, potete chiedere a lui".
Beve in un sorso il suo vino, e si volta per uscire...
Ian, Wael, di nuovo il sussurro del giovane soldato vicino a voi: "S... Shignori... vi pr... prego".
Re: [GC] L'Ultima Cena
Eloize di sopra in tanto riprova a mettersi a dormire, sembra ci sia stato un tumulto di sotto, ma ora è passato. Il timore sovrasta la voglia di agire in qualsiasi modo.
"Certo che queste coperte punzecchiano proprio"
[GDR Off: vi seguo, vi seguo ma non so che fare! Mi sono impergolato di sopra e mo' ci resto!]
Re: [GC] L'Ultima Cena
"... i migliori esemplari che ho mai avuto il piacere di trovare..." queste parole si erano fissate nella mia mente...di cosa diamine stava parlando questo Lothar? Di certo mi piaceva sempre meno... comunque decisi di tacere, lasciamo pure che questo baldanzoso presunto nobiluomo ci sottovaluti... a distogliermi dai miei pensieri fu il giovane al mio fianco, ancora implorante. Decisi di dargli una possibilità, d'altro canto non credevo che se l'avessi lasciato in questa locanda il suo futuro sarebbe andato oltre il fondo di una bottiglia di pessimo vino... e forse avrebbe potuto rendersi utile. Mi alzai lentamente e con aria assolutamente tranquilla e in qualche modo ingenua chiesi:"Messer Lothar, scusi l'ardire... Sono dovuto partire dalle mie terre in tutta fretta e non ho potuto portare meco nulla, nè averi. E d'altro canto conosco poco del vostro splendido paese. Potrei portare con me questo giovine, sicchè mi faccia da scudiero? Stasera ha un pò ecceduto con i vostri vini ma mi sembra un ragazzo sveglio... le prometto che una volta giunti alla residenza di messer Giovanni farò in modo che tenga un comportamento più consono alla nobiltà del nostro ospite".
Re: [GC] L'Ultima Cena
Si volta e ti fissa.
"Uno scudiero assoldato di fresco? Un moro che sceglie un malmesso crociato? C'è un'ironia che il mio signore apprezzerà senz'altro, in tutto ciò". Sorride scoprendo appena i denti. "Sì, può portarlo con sè, non credo ci siano problemi. Buonanotte, signori, a domani".
E imbocca la porta d'uscita.
La locanda resta silenziosa per un lungo istante, poi inizia timido un vociare. Percepite parole sparse. Chi parla di Lothar, chi di Giovanni e di ciò che si aspetta, chi di quel moro che ha preso la parola, che si prende quell'ubriacone come protetto, cosa vorrà, a cosa mirerà...
Fuori il temporale sembra rallentare, mentre la pioggia scende copiosa a lavare le strade.
Re: [GC] L'Ultima Cena
Una mano si poggiò sulla spalla di Lothar.
"Ti consiglio... di richiamare... i tuoi uomini..."
Fu quella frase sussurrata, com'era tipico del giovane Gordon, a porre fine alla spavalderia di quell'uomo, Lothar, e a quel caotico vociare della gente.
"Avrei dovuto tagliarti... quella lingua... e fartela mangiare... verme...".
Alzò il capo, Gordon, e fissò Lothar per lunghi attimi, con quello sguardo assente ed inespressivo, che celava dolore e tormento. Non era che un'ombra, Gordon venuto dalla Francia.
Re: [GC] L'Ultima Cena
Cala il silenzio nella locanda, nessuno aveva fatto caso a te. Senti un rumore leggero dietro di te. L'uomo che vi è stato presentato come Roderigo, di fronte a te, si avvicina a Lothar, tenendoti d'occhio.
Lothar si ferma sulla soglia, si volta, ti fissa.
Scuote lentamente la testa in segno di diniego, con un sorriso sulle labbra.
"Non è questa la maniera di comportarsi. E non credo che gli affari tra me e quello stupido monaco vi riguardino.
Con il vostro permesso, andrei".
Re: [GC] L'Ultima Cena
Guardai il ragazzo con uno sguardo severo... aveva avuto ciò che voleva, adesso sarebbe stato il caso di meritarselo. Inoltre speravo che questa scelta bizzarra portasse Lothar a sottovalutarmi e a considerarmi uno sprovveduto dal cuore tenero e dalle sue parole il trucco poteva anche aver funzionato.
Ma proprio mentre se ne stava andando arrivarono le gelide parole di uno degli stranieri presenti nella locanda, e dal suo sguardo pareva disposto a fare sul serio. Rimasi in piedi, pronto a muovermi se le cose si fossero messe per il peggio...
Re: [GC] L'Ultima Cena
Quel silenzio che lacera il ridondante rumore nella locanda, come un orrendo coltello ricurvo strappa la carne, fa quasi soprassaltare Eloize che spalanca gli occhi fra le ruvide coperte, nell'agitato dormiveglia.
"Ma cosa sta succedendo? Forse è il caso che vada a dare un occhiata..."
Alzandosi dal letto con la coperta come soprabito e strascico, la dama dalla pelle color della selce, si muove con titubanza. Aprendo la porta con la chiave e richiudendola, dopo essere giunta nel corridoio, dietro alle sue spalle. La luce proveniente dal basso, dalle scale scivola nel corridoio illuminando a sprazzi le pareti rustiche e a tratti il soffitto. Come una ferita d'oro nell'oscurità. Il silenzio, per negazione pare quasi assordare, solo pallide parole pronunciate in lontananza.
"Che strano..."
I primi passi nudi si muovono incerti.
[GdR Off: Per la gioia dell'Olengattoin effetti un po' mi annoiavo ]
Re: [GC] L'Ultima Cena
Muovi qualche passo nel corridoio, Eloize. Giungi titubante e curiosa allo stesso tempo vicino alla scala. Senti rumori da fuori. La finestra in fondo al corridoio è sulla stessa parete di quella della stanza dov'eri. Guardi fuori, vedi le due guardie nel momento esatto in cui gettano con disprezzo nel fango un monaco. Una gli si avvicina e gli molla un calcio sui fianchi.
Un sibilo d'aria fredda ti carezza i piedi. Qualcuno deve avere aperto la porta della locanda.
Sotto, Lothar si volta e esce dalla porta, senza più curarsi di voi. Roderigo resta immobile per un istante a fissarti, Ian.
Il silenzio pervade l'intera locanda, anche il fuoco sembra aver smesso di crepitare.
Re: [GC] L'Ultima Cena
[ Gdr Off: giunge doverosa la domanda, ma come è fatta questa locanda? io non ho mica capito!Non è per rompere le scatole ma è strutturata su più piani? oppure no? grazie!]
Re: [GC] L'Ultima Cena
[GdR OFF]Colas ha scritto sab, 11 giugno 2005 11:25
[ Gdr Off: giunge doverosa la domanda, ma come è fatta questa locanda? io non ho mica capito!
Massì, tu eri salito... pardon, salita al piano superiore..!
Ora devo uscire, dopo vi faccio una micromappa...
Re: [GC] L'Ultima Cena
"Nessun permesso... verme...
Gordon, di una calma serafica e dal tono gelido ed assente, chiuse gli occhi.
"Richiama IMMEDIATAMENTE i... i tuoi uomini."
Si passò un mano sul viso e, d'un tratto, indicò la porta.
"ORA!"
Re: [GC] L'Ultima Cena
[gdroff: presumendo che la finestra sia apribile]
Eloize spalanca la finestra rumorosamente e sbucando con la testa ancora parzialmente imbacuccata nella coperta urla con rabbia:
"Et alors, c'est pas la façon de traiter un homme de dieux! Laissez-le maintenat vou salots, je vous l'ordonne!"
[gdroff: necessita di traduzione?]
Re: [GC] L'Ultima Cena
Non si volta neppure verso di te, Gordon, si ferma solo un istante sulla porta. Vedi Roderigo fare un passo calmo, come a volersi mettere tra voi. La tensione in locanda è palpabile.
"Monsieur, se non vi aggradano i modi che teniamo da queste parti, la invito a tornare nelle sue terre. Non credo di dover rendere conto a lei delle mie azioni e delle mie motivazioni".
Ed esce nella notte.
Uno dei due si ferma un istante, respirando affannato. Guarda in alto verso di te, Eloize. Intravvedi come un'ombra passargli sul volto per un istante. Guarda l'altro, guarda il prete, steso nel fango, che ormai non si ribella più.
Lo senti biascicare qualcosa al suo compagno, ma non ne cogli le parole. Insieme, con fatica, tirano su il monaco a peso morto. Quello che ti ha fissato se lo trascina per qualche passo, poi gli dà una spinta e lo lascia andare. Il monaco barcolla, si volta a fissarli, ma non dice nulla.
E lentamente si allontana, figura incerta nella notte di tempesta.
sono tornato a tempo pieno! Ho finalmente finito di consegnare tutti i vari progetti d'esame!
Re: [GC] L'Ultima Cena
"Ma che diavolo sta succedendo?"
Incerta sul da farsi, Eloize resta sul pianerottolo per qualche secondo.
Re: [GC] L'Ultima Cena
Vedi uscire l'uomo che ti è sembrato essere il capo. Lo senti fare una domanda alle guardie, poi dare loro ordini in modo brusco. Le guardie si muovono in direzione della carrozza. L'uomo si volta in direzione della locanda e sibila una frase che non comprendi, ma il cui tono ti fa accapponare la pelle. Poi alza lo sguardo verso di te, come percependo la tua presenza. I vostri occhi si incrociano, e ti fa un leggero, lento inchino.
Gordon, Lothar è appena uscito e Roderigo accanto a te ti pone una mano sulla spalla. "Signore, vi prego... lasciate perdere..."
Il suo volto sembra amichevole, non c'è nulla in lui dei modi rudi di Lothar.
Dietro di te, tutti gli altri sembrano immobili, come in attesa della tua prossima mossa.
Re: [GC] L'Ultima Cena
socchiudo la finestra e torno nella mia camera.
Re: [GC] L'Ultima Cena
"Signore, si fermi... si fermi, la prego".
Fuori la carrozza parte, i cavalli lanciati al galoppo che gettano un folle nitrito nella notte.
La tempesta riprende vigore.
Dall'angolo la vecchia vi fissa con un sorriso.
Siete solo voi, voi dodici anime nel salone della locanda. Nessun altro avventore. Voi. L'oste. La ragazza. Quel giovane soldato. La vecchia.
Un fuoco che lentamente si spegne.
L'ululato del vento fuori.
In una stanza al piano di sopra, una bellissima ragazza si corica, e decide di non pensare a quanto accaduto nelle ultime ore.
Domani sarà tutto diverso.
Domani si andrà da Lord Giovanni.
Domani... sì, domani.
"Signore, si fermi... e voi signori, vi prego, andate a dormire. Domani vi spiegherò tutto, risponderò alle vostre domande, ma ora è tardi, andiamo tutti a dormire".
In distanza, la sagoma confusa di un castello si staglia rapace nell'inchiostro della notte.
A dormire, a dormire, tutti a dormire, anime pure, a dormire, domani sarà una gran giornata, domani si debutta in società, domani...
Domani.
Re: [GC] L'Ultima Cena
La tensione sembrava ormai passata nella locanda. Non ci restava che sfruttare questo momento di riposo. Domani avremmo conosciuto questo Lord Giovanni e sicuramente anche qualcosa in più circa la nostra misteriosa convocazione... ma dovevo fare una cosa prima di salire in camera.
Mi avvicinai al ragazzo e presi la brocca di vino dal suo tavolo e la passai alla cameriera. Poi tornai a fissare il giovane e con voce ferma gli dissi: "Vai a riposarti. Ti voglio in ordine qui domani mattina. E se sei così convinto di volerci seguire non tardare. Partiremmo senza di te."
E detto questo iniziai a salire per le scale.
Re: [GC] L'Ultima Cena
La notte passa, per alcuni serena, per altri nervosa. Nelle vostre stanze, dalla più bella, dove dorme Eloize, a quelle comuni, in cui fino a quattro sconosciuti riposano uno accanto all'alto, presto si smorzano i rumori.
Restano solo i pensieri, resta solo l'immaginazione, forse la speranza.
La mattina vi sveglia con la sua aria fresca e la luce limpida. La tempesta notturna è passata lasciando dietro di sè molto fango ma un clima perfetto.
Parlate poco, durante la mattinata, scambiate più che altro sguardi. Roderigo si intrattiene con voi a chiacchierare, ma lo vedete vagamente reticente sul comportamento di Lothar e, soprattutto, sul ricevimento che vi aspetta.
Verso ora di pranzo giungono dal castello tre ricche carrozze, grandi, nere come la pece, con sontuose insegne dorate, presumibilmente indicanti il casato di Giovanni.
Solo un dettaglio incrina questa visione lussuosa: tutte le finestre delle carrozze sono sbarrate da pesanti pannelli neri, con dipinta sopra una grande "G" dorata.
"Quei pannelli sono per protezione, in caso di attacco dei banditi... a volte si annidano in queste terre, anche se negli ultimi mesi sempre meno. Ora, signori, se volete seguirmi, vi inviterei a salire sulle carrozze. Signor Vaclav, di qua... messer Gordon, messer Tanos, la vostra carrozza è questa... prego, prego..."
Re: [GC] L'Ultima Cena
"E per me, niente carrozza?" domanda Eloize fra il perplesso e l'agitato.
il volto ancora imbacuccato nella sciarpa un po' sferzata dalla lieve brezza, con i capelli a disturbarle gli occhi.
Permessi di Scrittura
