Le due navi erano ormai atterrate. Griso, Baxter e Jalus erano scesi nell'hangar. Intorno c'erano solamente segni di lotta, soldati della Repubblica morti e soldati misteriosi, sempre morti. C'era un misterioso silenzio.
Griso: "Maestro Jalus penso che il pericolo sia in qualche modo scampato. Proviamo a controllare tramite quel terminale laggiù. Baxter tu prova a cercare qualche indizio laggiù..."
Indicai i corpi di alcuni soldati misteriosi.
Griso: "...io in qualche modo provo a ricontattare la sala comunicazioni."
Attivai il comunicatore. Nel frattempo in sala comunicazioni si attivò un monitor e per pochi istanti giunse il mio messaggio:
"Segnalateci le vostre coordinate al terminale 326 (era il terminale che avrebbe controllato Jalus) e vi raggiungeremo."
Griso: "Jalus pensi che sia il caso di fare avvicinare lo squadrone della Repubblica. Non vedo pericoli all'esterno per adesso."
Sotto l'ordine del mio maestro mi recai vicino ai corpi dei soldati di entrambe le fazioni, ma non vidi altro che che morte. Nussun indizio che ci potesse spiegare che qualcosa di più.O forse no?! Mi abbassai ad un soldato nemico disteso a pancia in su, e notai che era ancora vivo, forse avrebbe potuto dirci cosa cercavano
Baxter: Maestro! Guarda! Credo che questo qui sia ancora vivo
[GDR/Off]
Se non ti va bene edito ok Griso ?!
[GDR/On]
Raggiunsi il terminale e ne attivai la funzione "ricevitore", in modo tale da isolarlo dai comandi d'esecuzione e trasformarlo in un semplice "interfono", aperto a qualsiasi comunicazione proveniente da qualunque sezione della Prime. Ma poi, il Maestro Griso propose l'intervento repubblicano...
"A mio avviso, invece, la Repubblica dovrebbe essere ancora tenuta lontana. Se i nostri occhi non vedono nulla, non è detto che non vi siano pericoli. Se vi sono dei feriti, li potremo stabilizzare con la Guarigione di Forza. Poi, dopo aver perlustrato almeno una buona parte della nave, come la Sala di Controllo, potremo chiedere l'intervento di una navetta per il trasporto dei feriti. Quindi, la flotta della Repubblica potrà fare il suo ingresso. Almeno per me".
Ma ora... è alla Forza che dobbiamo affidarci..."
Chiudo gli occhi ed espando i miei sensi, alla ricerca dei segni vitali di coloro che sono riusciti a sopravvivere.
Allargo le mie percezioni, uscendo da me stesso... La nave mi appare, progressivamente, seguendo l'espandersi delle mie sensazioni, legandosi ad esse ed apparendomi pezzo per pezzo all'avanzare dei miei sensi, resi sempre più vasti dalla Forza, rivelandomi le sue stanze, i suoi condotti, i suoi vani...
Qui-Gon Jinn (zio): un jedi può espandere i propri sensi atraverso la forza
mi concentro nel tentativo di trovare un modo per salvare il maggiore ma all'inproviso sento una cosa strana, una sensazione che non capisco mi sembra di sentire voci lontane, apro gli occhi di colpo e mi alzo
Qui-Gon Jinn: i jedi sono arrivati sulla nave
detto questo vado verso il sistema di comunicazione interno e lo attivo ma faccio in modo che nessuno possa risalire alla nostra posizione
Qui-Gon Jinn: qui parla Qui-Gon Jinn, son un soldato della Repubblica... c'è nessuno la?
L'attesa era lunga e noiosa...i soccorsi sembravano metterci un'eternità ad arrivare quando, ad un certo punto, Qui Gon si alzò in piedi dicendo, mentre si avviava al comunicatore, che gli Jedi erano arrivati...
Il Terminale di Jalus lo distrasse per un secondo dalla sua meditazione. Sembravamo finalmente avere una posizione precisa.
Griso: "Sembra la sala comunicazioni al ponte 2! Dobbiamo andare da quella parte."
Prendemmo un elevatore che ancora era in funzione, l'astronave era sempre più deserta, finchè non giungemmo al corridoio che portava direttamente alla sala comunicazioni (vedi mappa, zona A). Improvvisamente davanti a noi tre si parò un gruppetto di cinque soldati con quelle strane uniformi e ci puntarono i loro blaster.
Griso: "Baxter stai attento..."
Accesi la mia saber. I cinque soldati cominciarono ad aprire il fuoco...
Attivai la mia spada laser e mi misi in posizione difensiva
Baxter: Tranquillo maestro, me la cavo con la spada...
ebbi appena il tempo di terminare la frase che i cinque iniziarono a spararci adosso. Feci roteare più volte la spada senza troppe acrobazie, ma respingere i laser dei blaster non era difficile, così in men che non si dica mi avvicinai al primo soldato mentre respingevo i suoi colpi e con un leggero fendente dall'alto al basso distrussi il blaster e per difendermi da un raggio laser che mi stava arrivando alla mia destra misi la saber in posizione obliqua e respinsi il colpo al soldato a cui avevo distrutto l'arma per abbatterlo, così era uno in meno
[GDR/off]
scusate la mia assenza di qualche giorno, ma sn stato un pò impegnato
[GDR/on]
All'inizio pensavo che Qui-Gon si fosse sbagliato, ma poi iniziai a sentire in lontananza i colpi di blaster e copii che non potevano essere che i Jedi
Akyr: è vero Qui-Gon ha ragione, i Jedi sono arrivati
Poi guardai il maggiore Rauth disteso a terra e dissi
Akyr: Resista Maggiore tra poco saremo fuori da qui
I cinque soldati non avevano la benchè minima intenzione di parlamentare, come dimostrarono le raffiche di blaster, o almeno tali parevano, che iniziarono a fischiarci intorno. Impugnai la mia spada laser, la attivai e corsi verso il soldato che si trovava più a sinistra, mantendendo gli altri alla mia destra mentre allontanavo, verso l'alto o di lato, i colpi di folgoratore. Sfruttando rotazioni orarie contratte e fluidi movimenti rotatori deviai tutti i colpi a me diretti, quindi, giunto davanti al mio avversario, tranciai la canna della sua arma ruotando la mia spada laser in senso orario dopo aver deviato l'ultimo colpo verso destra, per poi colpirlo al volto con un calcio laterale sinistro. Mi volsi quindi verso il soldato che lo affiancava, deviai il suo colpo di folgoratore con una rapida rotazione oraria e tranciai la canna del suo fulminatore con una seconda rotazione, gemella della precedente e che aveva inizio dove l'altra terminava, concludendola con un un grazioso arco azzurro che iniziava all'altezza della mia spalla sinistra e poco lontano da essa, terminando sopra la spalla sinistra del mio avversario, a pochi centimetri dal suo collo.
"Ora, signori, spero abbiate la cortesia di aggiornarci circa gli ultimi avvenimenti dei quali questa nave è stata teatro."
Nel frattempo, Griso e Baxter avevano messo fuori gioco gli altri soldati. Avevamo finalmente la possibilità di far luce su quanto era accaduto sulla Realis Prime...
Anche io come Qui-Gon avevo avuto la stessa idea, così dissi:
Akyr: Sono daccordo...ormai il settore è stato liberato dai soldati nemici, quindi credo non ci saranno attacchi improvvisi in cui possiamo incorrere...il Maggiore non reggerebe a un'altro colpo di fulminatore
Così dicendo mi alzai da terra e attesi risposta dagli altri
In lontananza, oltre le paratie aperte, vidi gli Jedi, proprio mentre stavano spegnendo le loro Lightsaber. Finalmente erano arrivati i soccorsi, mi sentii enormemente sollevato nel vederli.
La paratia in fondo al corridoio della nave si aprì e ne uscì fuori un soldato della Realis Prime, così d'improvviso mi rivolsi a entrambi i maestri Jedi e dissi inidcando il soldato in corsa vero di noi
Baxter: Maestri, guardate, sono tutti lì!
finalmente avevamo trovato i soldati e potevamo portarli con noi
[GDR OFF]visto che non posta nessuno lo faccio io [GDR ON]
raggiungo velocemente i jedi e vedo che hanno catturato dei soldati nemici
Qui-Gon Jinn: vedo che avere dei prigionieri
poi riporo lo sguardo sui cavalieri, mi avvicino a loro e mormoro cercando di non farmi sentire dei prigionieri
Qui-Gon Jinn: nella stanza delle comunicazioni abbiamo un ferito grave, il Maggiore Rauth è stato colpito alla spalla destra da un blaster è a perso molto sangue
Risposi immediatamente alle parole del soldato dicendo riferendomi ai maestri accanto a me
Baxter: Ok del mio occupo io del Maggiore...
E così dicendo, mi affrettai verso la sala comunicazione della nave e vidi il resto dei soldati...li guardai un dopo l'altro e poi dissi
Baxter: è tutto apposto signori, i maestri Jedi vi stanno aspettando in laggiù in fondo
dissi indicando il corridoio alle mie spalle
Baxter: lasciate pure il Maggiore, penso io a lui
e giunto davanti al soldato ferito mi chinai e osservai attentamente la profondità della farita, visto che avevo imparato molto di medicina durante la mia assenza dall'Accademia
Re: [GDR]Realis Prime
?!
[GDR ON]
[GDR ON]
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