mentre il co-pilota iniziava a preparare le coordinate del'ipersapzio, anche lui si sedette sul suo posto ed iniziò a usare i comandi, quindi disse:
Drakhas::Proporeei, compagni, vista la non-buona fama che L'impero porta su Ruuria, come aveva già detto l'ambasciatore, che atterrassimo distanti dai cdentri abitati...e, una volta arrivati nella città più vicina con qualche altro mezzo di trasporto, e non escluderei i piedi, non entrarci, e, ribadisco, e non entrare nelle mura della città con addosso vesti o simboli imperiali.
"Approvo totalmente quest'idea" dissi "Ora, non mi sembra ci sia più bisogno di me qui , quindi vado ad avvertire il nostro unico soldato della decisione presa, dopo tutto siamo tutti sulla stessa barca."Detto questo mi girai per uscire dalla cabina ma, prima di farlo, dissi ai piloti"Ah, mi raccomando, nessuno deve seguirci. E con questo ci siamo capiti ma, mi raccomando, prima di prendere decisione troppo radicali, avvertitemi."
Detto ciò uscìi dalla stanza per dirigermi alla postazione difensiva; una volta arrivato a destinazione, dissi allo stormtrooper "Abbiamo deciso di recarci su Ruuria per ottenere un'astronave migliore di questa. Il pianeta non ha, però, buoni rapporti con il Remnant, quindi non dobbiamo assolutamente far conoscere la nostra identità. Per questo, devi cambiarti d'abito, intanto rimarrò qui io"
Kale avvertì dei passi dietro di sè, si girò e vide l' ambasciatore, pensò "strano che un politico sia venuto qui fra le "armi" ", fece un lieve sorriso con il lato della bocca poi lasciò che riferisse ciò per cui era venuto fin lì.
Poi rispose.
Kale: Stavo pensando propio ora sul da farsi, questo Ruuria sembra il pianeta adatto da come dite.
Abbassò la testa e guardò per qualche secondo l' armatura che indossava, poi la rialzò e disse.
Kale:Non so' davvero come sostituire l' armatura, dovrò nasconderla da qualche parte e trovare un abito civile....magari qui nella nave c'è qualcosa che fa' al caso nostro, in fondo non è molto raro avere bisogno di vestiti normali.
Per fortuna all'interno della stiva era presente un "baule" con all'interno tutta una serie di uniformi da lavoro. Sarebbe bastato togliere le insegne imperiali e con buone probabilità nessuno si sarebbe accorso di niente.
Nel frattempo lo Shuttle Lamba era giunto su Ruuria, nell'orbita, e il computer aveva segnalato tre zone possibili di discesa intorno al centro abitato più "popoloso", quindi con più possibilità di contattare il Remnant, la città di Wan. Una era appena fuori il quartiere di Torha, un piccolo sobborgo abitato soltanto da senzatetto e poveracci, un'altra zona era vicino al quatriere Tethi, il quartiere dei mercanti. Il terzo luogo di discesa era nel quartiere di Monah, la zona dove si incontravano le diverse religioni, quindi sempre piena di gente.
Avevo appena concluso di aggiornare il diario di bordo della nave con gli ultimi sviluppi della mia missione, quando i motori del lambda di colpo si accesero e con fulminea rapidità la nave scomparì alla mia vista. Mi aspettavo che si sarebbero diretti verso il vicino pianeta di Telos ma a quanto pare mi sbagliavo... la destinazione sembrava essere un altro pianeta. Ancora non avevo realizzato quale quando il sistema tracciante della mia navetta mi fornì il responso dell'analisi di rotta del lambda: Ruuria.
Mi pareva strano che si dirigessero su Ruuria piuttosto che su Telos... certo poteva essere una mossa di disimpegno per poi cambiare rotta. Decisi dunque di affrettarmi a seguirli...
out gdr: ho supposto che lo shuttle lambda non fosse collegabile con l'impero, se non è così ditemelo.
Postazione di difesa
Dopo aver comunicato la decisione presa a Kale, tornai nella cabina di guida, da dove venni a sapere che bisognava decidere in che zona del pianeta scendere e decisi che era meglio cercare subito una nuova nave, così dissi "Scendiamo vicino Tethi, il quartiere dei mercanti, così potremmo individuare subito una nuova e fiammante nave da comprare.
Sapete poi se ci sono degli abiti civili o, almeno, facilmente "deturpabili"?.
Infine, siete sicuri che nessuno ci abbia seguito?"
Per precauzione ordinai al navigatore di uscire dall'iperspazio poco prima dell'orbita di Ruuria, così da non finire in bocca al lambda se stesse attendendo l'arrivo di possibili inseguitori. Naturalmente ero intenzionato a fare il possibile perchè non mi scorgessero come una minaccia ma per il momento non vedevo altre strade che l'occultamento della mia presenza. Tuttavia loro non avevano idea di che faccia avessi, e questo poteva tornare a mio vantaggio. Avevo fatto bene ad utilizzare un occultatore di voce nelle mie precedenti comunicazioni con loro. Se ci fossimo incontrati sulla superficie del pianeta, non avrei rischiato che riconoscessero la mia voce, come d'altro canto nemmeno il mio sesso.
Cmq per il momento non avevo ordini precisi e non dovevo fare altro che osservare... ed è questo che feci quando uscii dall'iperspazio. Non scorgevo nulla di insolito: un modesto via vai di navi di ogni tipo e il pianeta Ruuria proprio davanti a me... ma ancora non riuscivo a scorgere il lambda...
Quando l'ambasciatore Needa uscì dalla postazione di difesa del Lambda Kale iniziò a cercare degli abiti civili per passare inosservati su Ruuria, non si potevano presentare così sarebbero stati grossi guai per loro.
In un baule situato nella stiva dello shuttle trovò abbastanza uniformi da lavoro per tutti, ovviamente marchiate con il simbolo imperiale, dovevano trovare un modo per togliero senza rovinare gli abiti.
Così si diresse verso la cabina di pilotaggio in cerca di aiuto dei suoi comapgni per risolvere il problema.
Kale: Ho trovato delle uniformi da lavoro nella stiva *indicando con il pugno alzato e il pollice verso dietro*, ci potrebbero tornare molto utili per confondersi con gli abitanti di Ruuria.
Avete qualche idea su come togliere i simboli imperiali?
Da un orbita alta girammo varie volte attorno al Pianta di Ruuria cercando d'intercettare le trasmissioni commerciali o altre di natura meno pacifica.
Infine l'ambasciatore decise di scendere nel quartiere commerciale, un impresa a mio parere assurda e potenzialmente catastrofica, eseguimmo gli ordini confidando nella fortuna dei principianti e dei pazzi.
Mentre il pilota ci portava sempre più giù portandoci a un turbolento volo atmosferico io mi occupai di eliminare le prove della provenienza e appartenza dello scuttle al Remnent , scollegando tutta l'aparecchiatura elettronica di origine imperiale che poteva essere scollegata e cancellando la memoria al resto del equipaggiamento.
Per precauzione inserii anche un sub rutine per fare esplodere il reattore della nave una settimana dopo.
Quand'ero ancora impegnato in questo lavoro giungemmo nei pressi del'astroporto del quartiere mercantile e atterrammo.
oramai atterati, staccò la cintura di sicurezza, si alzò dal sedile, sgranchendosi le ossa...quindi, si rinchiuse nel WC e cambiò la sua tuta da pilota con un semplice indumento da lavoratore, dopodichè prese un paio di forbici e staccò le insegne imperiali dalla tuta stessa, quindi uscito, disse:
Drakhas: A questo punto, la cosa da fare è una sola..comunicare con l'avamposto imperiale...Ambasciatore, ha qualche contatto nella città che potrebbe facilitarci il compito? O voi, compagni?
detto questo, incrociò le braccia, speranzoso delle risposte dei compagni...
Ero in attesa da qualche minuto che il lambda si facesse vedere e procedevo lentamente. Mi trovavo poco più vicina al pianeta Ruuria rispetto alla posizione in cui ero uscita dall'iperspazio e ancora non scorgevo la navetta in questione... proprio quando stavo per sentire quella sensazione di calda e amara rabbia nella gola per aver perso la mia unica traccia, ecco spuntare lo shuttle che cercavo. Sembrava seguire un orbita molto alta intorno al pianeta, girandogli intorno... come ormai mi stavo abituando a fare mi preparai a seguirli, ma poi pensai che se fossero scesi sul pianeta lo avrebbero fatto lungo i corridoi consentiti per non essere tracciati dai radar e confondersi nel via-vai commerciale; quindi decisi di aspettare in un punto che mi consentisse di controllare il punto di ingresso nel corridoio di entrata nell'atmosfera. Dopo un paio di rivoluzioni intorno al pianeta finalmente il lambda si decise a intraprendere la discesa verso la superficie di Ruuria. Non mi restava altro da fare che seguirli, tenendomi a distanza di sicurezza e confondendomi con il traffico...
batmat84 ha scritto lun, 13 giugno 2005 alle 19:21
..Cut.. Dopo un paio di rivoluzioni intorno al pianeta finalmente il lambda si decise a intraprendere la discesa verso la superficie di Ruuria. Non mi restava altro da fare che seguirli, tenendomi a distanza di sicurezza e confondendomi con il traffico...
Il monitor si attivò sull'astronave di Kia, era un umano, evidentemente un esponente del Sole Nero.
Uomo: "Agente Kia, la preghiamo di fare rapporto su quello che sta succedendo. Come prosegue la missione?"
Il monitor dell'astronave si accese improvvisamente mostrando un volto sconosciuto, un umano come tanti, che mi chiedeva di fare rapporto su quello che avevo scoperto. Riordinai velocemente i pensieri e dissi... KiA "Buongiorno Signore. La missione procede bene. Appena arrivata nella zona di ricognizione designata mi sono imbattuta in una nave lambda che indugiava vicino ad un campo di asterodi. Sembrava che ci fossero i resti di un secondo shuttle li vicino, presumibilmente dello stesso tipo. Purtroppo non sono riuscito ad identificare la provenienza della navetta ma l'atteggiamento aggressivo dell'equipaggio lasciava trasparire molta inquietudine, direi quasi... paura. Visto che il mio computer di bordo li classifica come imperiali, anche se ancora non ho trovato conferma di ciò... mi insospettisce in particolare l'assenza di una qualsiasi scorta, ho deciso di seguirli. Attualmente la navetta in questione stà entrando nell'atmosfera di Ruuria ed io la sto seguendo. Mi dica, sono autorizzata a prendere contatto con l'equipaggio della nave?" Detto questo attesi istruzioni piu precise dall'uomo...
out gdr: scusate il super mega iper ritardo ma gli esami mi avevano inglobato.
Cabina di guida
"Ricordo che non siamo venuti qua per contattare l'avamposto. Dico quindi di sbrigarsi e fare quello per cui siamo atterrati su questo inospitale pianeta.
Durante il viaggio ho deciso il modus operandi: io scendo e vado a cercare una nuova nave, mentre voi rimanete qui e, al primo accenno di pericolo, abbandonate il pianeta. Fate lo stesso se dopo 2 ore non vi ricontatto tramite comlink. Se ho bisogno di aiuto vi chiamo.
Se doveste levare le tende cercate di mettervi subito in contatto col Remnant.
Il soldato attese che l' ambasciatore terminasse il suo discorso poi scosse lentamente la testa e disse.
Kale: Non posso permettervi -dava del voi a Kendall davanti ai piloti- di lasciarvi andare da solo, la mia missione è proteggervi farò ciò che mi è stato ordinato, vi seguirò anche contro la vostra volontà.
"Vi ricordo" seguii l'esempio di Kale "che il datapad è molto più importante di me e per questo voi dovete rimanere qui a proteggerlo. E questa non è una proposta, è un ordine."
Notate che comincia ad essere stranamente urtato dalla discussione con voce leggermente più rabbiosa del suo solito dice.
Kale: Sono io che andrò sotto corte marziale se non eseguo ciò che mi è stato ordinato, come ho detto farò ciò che devo che voi vogliate oppure no, inoltre ci sono loro qui la nave non rimarrà incustodita, prendiamo gli abiti e andiamo senza troppe discussioni la situazione è questa.
Il soldato chinò la testa, riflettendo sull' ostinazione dell' ambasciatore passarono lunghi secondi, tutti erano in silenzio poi all' improvviso Kale alzò la testa, il blaster era nella sua mano destra lentamente lo sollevò....fino ad appoggiare la sua parte centrale sulla spalla.
Kale:E sia. Avete ragione potremmo sempre inventarci qualcosa, non mi importa di quel che fate l' importante è portare il datapad a destinazione se qualcosa andrà storto ne subirò le conseguenze, non sono quelle a preoccuparmi infondo, come dico sempre "c'è sempre una soluzione a tutto".
Mentre esprimeva quest' ultima frase assunse una strana espressione, difficile descriverla.
Assumendo un'aria interrogativa e allo stesso tempo pensosa, dissi "E' vero che il datapad è importante, ma ha anche ragione lei; si, penso proprio che uno di voi mi deve accompagnare, chi si offre?"
Drakhas sapeva che era il suo momento, il momento adatto per mettersi in mostra a chi ha contatti con le alte sfere dell'Impero..
COLOR=red]Drakhas[/COLOR]: Mi offro io. Sono sicuro che il mio collega pilota saprà( e ha già dimostrato) di sapere cosa fare con questa nave in caso di pericolo..io sarò molto più utile con voi, a terra..un blaster in più è sempre comodo e, nel caso si sia bisogno di guidare un qualche tipo di vascello o mezzo, sarò in grado di assistervi nel migliore dei modi.
Vide i due uomini allontanarsi, rimase ancora un po' di fronte al carrello dell shuttle ad ammirare l' orizzonte poi si girò e salì sulla piccola nave c'era il pilota, la ragazza, che stava lavorando su un terminale le se avvicinò e disse.
Kale:Questa missione peggiora ogni istante che passa, se continua così non riesco propio ad immaginare su quale sconosciuto pianeta dell' orlo esterno finiremo.
L' ambasciatore ha voluto fare di testa sua, peggio per lui...avrò fatto bene a lasciarlo andare senza di me? quei due potrebbero cacciarsi in seri guai.
Pronuncio queste parole lentamente e attese una risposta dal pilota ancora intento a lavorare.
Re: [GDR]Avamposto 0423
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