Si, avete una cinquantina di crediti ciascuno (in contanti), forniti direttamente dal Remnant. Puoi quindi pagare il bambino con quelli.
Ah, una cosa: il "Vatta" è un gioco di carte che è diventato piuttosto famoso nell'ultimo decennio. Esso utilizza delle carte particolari, che sono molto simili alle "nostre", fra le quali vi sono anche gli assi. Se volete vi spiego velocemente come si gioca in un post a parte. Fatemi sapere.
[GdR On]
Jaell e Kale
Bambino: "Dammi pure i soldi normali".
Jaell lo pagò e il ragazzino schizzò via senza guardarsi indietro, borbottando un trafelato "grazie". Kale lo intravide tornare dal tizio che lo aveva atteso sino a quel momento, ovvero il padre, stando a quanto aveva detto il bambino. Insieme, tornarono verso l'agglomerato di ceree case. Quando il disco venne inserito nel computer di bordo, il monitor mostrò l'indice del "Galactic Eye", un quotidiano piuttosto famoso in tutta la galassia, anche se privo della verve, del carisma e della serietà che caratterizzavano invece il "Coruscant Herald" o il "Modern Inquisitor", ad esempio. Comunque, anche il "Galactic Eye" dava le sue brave notizie. La prima pagina titolava:
"NUOVA REPUBBLICA: SOTTO L'UNO C'E' UNA "R"
D'ora in poi, chi si divertirà con il Vatta dovrà cambiare carte da gioco. Perchè quelle nuove avranno un nuovo simbolo per l'asso: dalla classica "A", si passerà infatti alla "R", che sostituirà la sua antenata sotto il numero uno. La R di Ruuria, perchè è questo il nuovo asso, nella manica e manifesto, del Senato e dell'economia repubblicana. Il ministro dell'economia Fummun ha infatti dichiarato che la Nuova Repubblica ha concluso le trattative per l'acquisizione del già citato pianeta. "L'accordo è stato raggiunto in breve tempo e con un notevole margine di profitto per entrambe le parti", ha affermato il ministro alla conferenza stampa tenuta ieri al Senato. "Siamo certi che Ruuria fornirà un notevole aiuto all'economia del nostro stato, consentendole di raggiungere quella stabilità che cercavamo da parecchio tempo". Fummun si è mostrato raggiante per gli ottimi risultati ottenuti ed ha inoltre elogiato la disponibile e sempre diligente classe dirigenziale del pianeta. "Ruuria è un modello per tutti, un vero esempio di civiltà e soprattutto di benessere. Ma è molto importante sottolineare come questa situazione si sia resa possibile tramite il rispetto delle leggi e dello stato. Solo così si può infatti guadagnare quella particolare condizione all'interno della quale gli organismi politici possono finalmente collaborare per poter rendere effettivi i propri programmi e, di fatto, il proprio lavoro. In caso contrario, questa si rivelerebbe essere un'impresa impossibile", ha detto il ministro degli Esteri Dovani, anch'egli presente alla conferenza del Senato. Alla domanda riguardo gli ultimi nuclei di dissidenti imperiali, il ministro della Difesa Dollix ha risposto con durezza, definendo "ladri e delinquenti" gli ultimi soldati che ancora occupano le file di quello che è stato definito "Remnant" e ribadendo la ferma intenzione di sradicare completamente il movimento dal pianeta. "Dalle informazioni in nostro possesso, sappiamo che vi è almeno un insediamento imperiale nella zona esterna del pianeta. Non si è riusciti a localizzarla con precisione, ma si tratta puramente di una questione di tempo. Sono state inviate a Ruuria vari distaccamenti del nostro esercito, i quali avranno appunto il compito di ricercare e ricondurre all'ordine i ribelli imperiali... Non vi è alcun immediato pericolo per la popolazione, dunque confidiamo nelle indubbie capacità dei nostri difensori".
Il clima della conferenza è cambiato quando il ministro Fummun è stato interpellato circa la sua accusa di frode fiscale ai danni del senatore Ghiokki. La replica di Fummun è stata decisamente rapida:
"Non posso confermare nè smentire quello che ho detto.
E' possibile che le mie parole non facessero riferimento alle mie vere intenzioni, almeno non al momento della dichiarazione, ma non è mia intenzione fare di questo un'affermazione. Non mi si fraintenda, non sto affermando di negare, nonostante sia comunque possibile che una smentita arrivi da terzi o da me, quanto piuttosto sto ribadendo. Vi ricordo di non essere l'unico ad essersi espresso in questo modo, come possono ampiamente confermare gli onorevoli Dall'Anzi e Tyrs e soprattutto vi ricordo che è comunque, seppur l'esito sia già con ogni probabilità scontato, ancora da confermare la validità della possibile accusa. Ma di questo dovrà necessariamente occuparsi l'opposizione".
Il bilancio dell'incontro è insomma positivo. Il ministro dell'economia ha inoltre mostrato il programma che intende attuare per la confisca dei beni e dei fondi delle installazioni imperiali, il quale però non è stato illustrato interamente a causa dell'imprevista partenza del ministro Fummun per un improvviso impegno di lavoro su Timonia, pianeta del quale è assessore dei beni culturali.
L'unica nota dolente è stata rappresentata dai cori di malelingue e dalla manifestazione che si è svolta al di fuori. Alcuni gruppi di ambientalisti e neoseparatisti hanno infatti contestato l'annessione del pianeta Ruuria alla Nuova Repubblica, la quale sarebbe stata ottenuta, secondo loro, con metodi ben poco democratici.
Molti erano gli striscioni sui quali comparivano frasi come "ANDATE A LAVORARE".
E' indubbio che Ruuria sia un pianeta importante per l'economia galattica, ma quello che sperano in molti è che il benessere per il quale è noto il pianeta si estenda anche a tutti gli altri mondi, poichè ancora non sono pochi i casi di criminalità, di disoccupazione e disagio sociale. Ma questo potrà purtroppo dircelo solamente il futuro. Che speriamo sia prossimo.
I.Z."
Le pagine seguenti trattavano soprattutto di cronaca, ma c'era anche qualche approfondimento circa l'argomento della prima pagina. Jaell e Kale avevano il tempo di dare un'occhiata anche a quelli, volendo. Oppure potevano tornare alle proprie occupazioni. In fondo, come si dice, "chi ha tempo non aspetti tempo".
Strade di Ruuria
Osservai con attenzione entrambi i margini della strada per assicurarmi che nessuno mi avesse notata e così mi accorsi del grande agglomerato di negozi che, con le loro insegne sgargianti, invitavano i passanti all'ammirazione delle vetrine.
C'era stato un tempo in cui sarei rimasta sicuramente affascinata da ciascuna di quelle boutique, ma quel tempo si era tragicamente concluso in un bagno di sangue ben impresso nella mia mente. La mia vita era cambiata e tutto mi sembrava senza gusto, senza sostanza. Qualsiasi oggetto, per quanto bello o di valore, non era per me che una stupida cosa, così palesemente legata alle leggi di questo universo che io avevo imparato ad odiare tanto... nulla mi dava più gioia o soddisfazione. Nulla di ciò che avevo incontrato fino ad allora... no, quei negozi non mi interessavano affatto. Ora l'unica preoccupazione era trovare quella navetta e subito...
Le notizie del "Galactic Eye" scorrevano sul monitor del terminale dello shuttle imperiale, lo stormtrooper allungò la mano verso la tastiera e digitò dei comandi per proseguire nella visualizzazione delle notizie poi, senza distogliere lo sguardo dal monitor, disse.
Kale: Altre informazioni possono sempre tornarci utili.
I vestiti che Kia portava addosso erano semplici, scaldavano poco ed erano attillati. In altre condizioni forse avrebbero potuto crearle qualche problema, ad esempio su Alzoc 111, ma Ruuria sembrava essere la culla del sole: splendeva praticamente tutti i giorni. Solo alcune zone erano avvolte da dense nebbie e sovrastate da un cielo plumbeo, ed erano inoltre decisamente isolate rispetto al grande agglomerato urbano che occupava la maggior parte della superficie del pianeta. Nessuno sapeva cosa si trovasse di preciso in quei punti, ma di sicuro erano evitate dalla maggior parte delle persone. Chissà perchè...
Ad ogni modo, anche se poco curati, gli indumenti della twi'lek erano comodi. Forse fin troppo...
Mentre camminava, Kia aveva una stramba impressione. Le sembrava di indossare degli abiti molto più leggeri di quel che portava fino a pochi minuti prima. Sembrava che l'avessero privata del precedente vestiario, per ricoprirla di una sola veste da camera. Pareva che la trama stessa del tessuto si fosse fatta più rada. D'un tratto, la mano dell'inviata finì contrò la maglia che aveva addosso e fu allora che Kia si arrestò: scoprì di poter attraversare con le dita l'indumento sino a toccare la propria pelle. In altre parole, la maglia era aperta. Un lungo squarcio che tagliava l'intero fianco sinistro era ben visibile, così come la pelle, arrossata. Era una specie di sfogo, delle medesima lunghezza dell'apertura già descritta. All'inviata del Sole Nero tornò alla mente, d'un tratto, una disavventura che le era stata narrata da Gol, uno dei "direttori di filiale", il quale era solito raccogliere attorno a sè tutti i "dipendenti" ed erudirli circa le sue passate esperienze, questo una volta alla settimana e poco prima di cena. Nessuno aveva la possibilità di assentarsene, a meno che l'interessato non fosse impegnato all'interno di una missione. Ma in caso contrario, ci si doveva trovare in sala mensa per ascoltare, e con attenzione, le parole di capo Gol. Coloro che non si presentavano, venivano uccisi alla prima occasione. Una delle tante storie raccontava dei "batteri Kollirra", degli insetti di dimensioni assai ridotte che si impegnavano a distruggere i tessuti sui quali avevano stabilito le proprie colonie. La velocità con la quale erano in grado di ridurre letteralmente a brandelli un vestito era molto alta e, inoltre, Gol diceva che questi microbi potevano trasmettere malattie.
In effetti, il sedile della barcollante nave di cui la twi'lek aveva fatto uso era consumato in più punti. Senza contare i palesi buchi che ne avevano conquistato la superficie. Forse... forse quell'affare era... era un nido! Poteva anche sbagliarsi, ma Kia avrebbe fatto meglio a cercare qualche ambulatorio nel quale farsi dare un'occhiata. A tal proposito, tre strade parallele nascevano dal corso che la ragazza stava percorrendo, sviluppandosi verso sinistra. Una di queste poteva fare al caso suo, visto che in quella direzione era visibile, anche se molto più avanti, una struttura dai muri bianchi e da un gran numero di finestroni neri a specchio, che assomigliava a quegli studi medici pubblici che si trovavano praticamente ad ogni isolato di Coruscant. Continuando a camminare per raggiungere gli imperiali avrebbe rischiato non solo di beccarsi un'infezione, ma anche di andare in giro "senza veli". E il Sole Nero non valeva un simile sacrificio... Forse. Dipendeva da lei...
Piu cominciavo a conoscere quel mondo piu mi sembrava strano e affascinante e aumentava sempre piu la mia curiosita nel conoscerlo piu a fondo. Ma avevo comunque una missione da svolgere, quindi, appena vidi quello che sembrava un mercato, mi diressi velocemente in quella direzione, continuando, comunque, ad osservare "di nascosto" quel nuovo pianeta.
Strade di Ruuria
... mentre pensavo a quello che mi stava accadendo una fitta allo stomaco e un brivido freddo mi costrinsero a fremarmi. Conoscevo bene quella sensazione: avevo paura. Paura di qualcosa che mi stava accadendo e di cui non conoscevo o non capivo la natura. Dovevo correre ai ripari, e subito!
Mi girai verso quello che mi pareva un ambulatorio e cominciai a correre...
Il Galactic Eye non poteva contare su un gran numero di notizie. Nonostante i suoi cronisiti non potessero competere con quelli di altri e più importanti giornali, era anche probabile che quei pochi non si spremessero più di tanto. Fra i vari articolucci, uno parlava del prossimo arrivo dell'esercito della Nuova Repubblica su Ruuria. Il "nono fanteria" sarebbe infatti atterrato il giorno seguente, forte di settecento uomini, tre cannoni ionici e una cannoniera FEA 060, appena uscita dai cantieri navali. A capo del battaglione ci sarebbe stato il tenente colonnello Loftane. Il ministro della Difesa Dollix affermava di avere la ferma intenzione di sradicare anche il più piccolo insediamento del Remnant dalla superficie del pianeta, in modo tale da mettere al sicuro da quei "degenerati" gli abitanti del mondo. Proprio per questo motivo, era stato inviato un gruppo ben preparato di soldati, i quali si sarebbero divisi in gruppi al fine di poter individuare con maggiore velocità le ultime cellule dell'ex Impero. Il nono fanteria si sarebbe spinto anche all'interno della "regione esterna", come veniva chiamata dagli autoctoni ruuriani, caratterizzata dalla presenza di paludi ed attraversata da spessi banchi di nebbia. Il tenente colonnello Loftane riteneva che l'intera missione si sarebbe protratta per un mese al massimo, pur dimostrando una certa preoccupazione per quanto concerneva lo spostamento nella regione esterna, dal momento che la celerità dei movimenti nei avrebbe irrimediabilmente risentito, soprattutto a causa della necessità della presenza del cannone, indispensabile, a detta di Loftane, per l'eliminazione dei bunker imperiali. Inoltre, a causa della nebbia, la FEA non avrebbe potuto "vegliare su di loro", dunque la presenza dell'artiglieria pesante era vitale ai fini dell'incarico. Al termine, il battaglione si sarebbe comunque fermato sul pianeta, per proteggerlo e renderlo ragionevolmente sicuro, poichè non esisteva una forza di sorveglienza su Ruuria, anche se le ragioni alla base di questa mancanza non erano mai state del tutto chiarite dal governo.
Un altro pezzo descriveva invece la politica aziendale del pianeta e di come questa avrebbe interagito con quella della Nuova Repubblica. Ruuria era diretto da cinque industriali, ciascuno dei quali aveva il controllo unico di una determinata industria: siderurgica, metallurgica, dei trasporti, edile, delle telecomunicazioni. Ognuno mantenava la propria indipendenza rispetto agli altri, anche se non erano infrequenti i casi di comunione monetaria per la construzione di qualche struttura o, più in generale, per il mantenimento del benessere planetario e sociale. La Nuova Repubblica avrebbe mantenuto questa particolare gestione, lasciando inoltre un notevole margine di indipendenza al mondo. Su Ruuria infatti non esistevano strutture pubbliche, ovvero costruite e seguite dal governo intergalattico, bensì erano solamente private, di qualunque tipo esse fossero. L'unica vera installazione della Nuova Repubblica era rappresentata dal "nono fanteria", stipendiato dal governo di Coruscant ed alloggiato in un suo quartier generale. Ruuria avrebbe dovuto versare il quindici per cento dei guadagni annuali delle proprie fabbriche all'erario intergalattico, indipendentemente dai guadagni delle stesse, anche se questi erano risultati inferiori alle previsioni. Questa era somma decisamente notevole, poichè erano parecchi i soldi che riuscivano a fare le industrie ruuriane. Il governo avrebbe così tenuto lontano lo spettro del deficit pubblico per sempre, o comunque per parecchio tempo. In cambio, la Nuova Repubblica avrebbe fornito qualsiasi supporto finanziario e materiale a Ruuria. Ma il vero motivo che rendeva lo scambio a favore del presente luogo era un altro: la Nuova Repubblica aveva fatto si che alcune leggi (che normalmente non sarebbero entrate in vigore in un pianeta con una tale indipendenza, nonostante si vedesse su Coruscant) fossero attive sul pianeta, specialmente quelle che fornivano soldi pubblici, ad esempio per il finanziamento della formazione del personale, delle assicurazioni mediche e non, delle borse di studio. Mentre altre... avrebbero guardato da un'altra parte, come ad esempio quella sulla successione delle proprietà. Ruuria ci avrebbe guadagnato come e forse più di prima dall'entrata nella Nuova Repubblica.
Il resto chiacchierava di qualche rapina, della lentezza della burocrazia statale, della scappatella del presidente della Xola, una fabbrica di speeder, con la nuova attricetta dell'"Oll", il famoso teatro di Bespin. Le solite noiose stupidaggini. Nient'altro di veramente interessante.
A quel punto, tutto quello che bisognava fare era finire il loro lavoro e poi raggiungere l'ambasciatore. Ma, dal momento che non si vedeva nessuno in giro e, soprattutto, nessuno che avesse anche solo lontanamente osservato con attenzione la navetta, volendo la pilota e il militare avrebbero potuto anche lasciar perdere il motore e rincorrere i loro "colleghi" fin da subito. Dopotutto si erano avventurati, soli, in un mondo sconosciuto...
Gdr off.
1
Figliolo,
c'è un unico modo per vincere una battaglia senza ferite: usare la massima potenza di fuoco possibile.
Lo scuttle Lambda ,che è una cariola, è la nostra massima potenza di fuoco.
Capito il concetto?
Death from above, the losers on the land the winner on the sky.
2
@Pk lone ricordati il com link è tuo amico!.
Gdr on
Cabina di pilotaggio Lambda scuttle
Jaell
Finisco di sistemare le nuove procedure di sicurezza dei motori Ionici.
Al prossimo ripristino del computer diventeranno operative trasformando il Lambda in una bomba.
Ma per il momento il bambino volrerà normalmente.
L'unica incognita è quando.
Il vecchio trucco dei piloti, pazienza...
Non anticipare il pericolo affera l'attimo presente, c'è un tempo per vivere e un tempo per morire.
Mi alzo , controllo il sistema di comunicazione e mi dirigo verso il baule dove ho sistemato i miei oggetti personali prendo la scatola dei sigari, la pistola Blaster e mi siedo sulla rampa.
In attesa.
Era il mercato più chiassoso, affollato, frequentato, pulito ed ordinato. Che avessero mai visto. Come si poteva mantenere un simile equilibrio in un posto così grosso e con un simile quantitativo di gente? Ma che tipo di persone c'erano su Ruuria? Erano tutti automi programmati per non sgarrare dal proprio programma d'acquisti, non sporcare per terra e non sparlare di nessuno? Certo, quella era una visione, nonostante decisamente prosaica, paradisiaca: Ruuria trasudava buona educazione da ogni suo poro. Ma era una cosa... una cosa... una cosa irreale, ecco. Insomma, non era possibile, era realmente impossibile che tutti, dal primo all'ultimo si comportassero bene. Ci sarà pur stato qualcuno con qualche antipatia, con la luna storta e la voglia di litigare, qualcuno al quale avevano dato una spinta e che per questo si era inarcato, urlando. O qualcuno al quale avevano preso il posto, al quale erano passati davanti nella fila, al quale avevano dato anche solo il resto sbagliato. O qualcuno che si lamentava perchè era stato borseggiato, perchè lo aveva lasciato la compagna o perchè era semplicemente stressato. E invece, no. Non c'era nessuno. Tutti... tutti!, erano tranquilli, beati, con il sorriso perennemente sulle labbra. In realtà, era una cosa piuttosto inquietante, non era poi quel gran paradiso che sembrava essere. Qualcosa di nascosto ed impalpabile si trovava su Ruuria... Ma chissà che cosa...
Messo piede in una vasta piazza ovale che si protendeva verso nord, inseguita da interminabili bancarelle, Needa e Drakhas dovettero solamente voltarsi a sinistra per vedere addirittura sei ingressi sui quali poggiavano insegne fantasiose e molto diverse le une dall'altre, accomunate solo dal sottotitolo "Navi stellari". I vari "concessionari" avevano nome "Flyer", "The New Traveller", "Ships 'n' more", "Da Berkley", "Stelle", mentre l'ultimo negozio era direttamente affiliato al più importante produttore di speeder e mezzi di trasporto in generale, la "Lounge", che costruiva a livello intergalattico, soprattutto per le masse. Non che fossero poi tanto differenti: ognuno aveva il proprio venditore che sfoggiava un sorriso smagliante ed appena uscito da un dentista ed ognuno contava sulla immancabile presenza della conturbante "vamp" di turno, in tutti i sensi possibili ed immaginabili.
C'era solo da scegliere da quale fatalona andare...
[GdR Off]
So bene quello che dici, ragazzo.
Ma tu non sei stato attento: quella era solo una proposta, non un ordine. Se avessi voluto darti un ordine, te lo avrei fatto capire, ragazzo.
Capito il concetto, ragazzo?
Si, piu conoscevo di quel mondo e piu volevo sapere. Ma non c'era comunque tempo da perdere, cosi mi diressi subito verso un "concessionario" di nome "Da Barkley"
gdr off: scusate il ritardo ma quando potevo postare me lo dimenticavo e quando me lo ricordavo non potevo farlo .
Ma ora vi prometto che non sarà piu così
I due imperiali entrarono nel lindo concessionario dalla vasta vetrina, dal pavimento di piastrelle nere e luccicanti e dalle molte pedane rotanti su sè stesse, che mettevano in mostra scintillanti speeder rossi, gialli e neri. Erano dei tipi più disparati, ma il prezzo era sempre e comunque alto. In fondo, davanti a loro, si trovava una vasta parete trasparente dall'apertura sempre sgombra, sottolineata da un tratto di ciliegio intorno al suo lato superiore ed ai fianchi. Un alto wookiee, vestito con una camicia bianca dalle maniche che uscivano dalla giacca scura e del medimo colore dei pantaloni dai larghi orli si alzò dalla sedia girevole e si fece loro incontro con un'aria il più possibile amichevole, forse perchè conscio della sua persona. Dall'altra parte del negozio, un'umana dai capelli biondi molto vaporosi, vestita, per così dire, interamente di pelle, rossa come le sue labbra truccate e con una scatola di fondotinta sulla facci, sorrise con un'aria falsa ed affettata.
Stretta, con la maggior delicatezza possibile, la mano a lui offerta dall'ambasciatore, il responsabile fece sentire la sua voce bassa e piena:
Responsabile: "Benvenuti da Berkley, signori. Come posso aiutarvi?".
Mentre Jaell e Kale non stavano facendo assolutamente nulla, aspettando che il peggio succedesse, il navicomputer dimostrò di aver ancora la capacità di ricevere messaggi. La spia gialla che indicava l'arrivo di un messaggio si era infatti accesa e da uno dei piccoli altoparlanti che la circondavano cominciò a provenire un insistente grido di bassa intensità. Era il caso di rispondere, oppure era meglio rimanere in silenzio
[però potresti aggiungere un po' di dettagli, che tipo di grido a bassa intensità è, un grido sussurato?]
Jaell.
Rientro nello scuttle continuando tranquillamente a fumarmi il sigaro, con il blaster a tracolla.
Individuo la consol comunicazioni e mando in replay il messaggio nel frattempo cerco di triangolare la posizione d'emissione del segnale.
[non so se sei pratico con i sistemi di comunicazione tipo vhf/uhf le cosidette radio, in pratica sono aparecchi a multifrequenza con una banda molto larga e aperti.Non sono cellulari dove basta inserire il numero e si è in comunicazione con qualcuno, è più come una radio di un impianto hf tutti coloro che hanno un' altra radio possono sentire quello che trasmetti.
Ovviamente praticamente nulla è in chiaro a parte forse offerte commerciali, su una nave militare la procedura è sorvegliare le frequenze commerciali e le frequenze militari su una banda che sfuggono alle aparecchiature civili e normalmente sono ultracriptate e quindi devono passare attraverso il computer per la decodifica, ovvero possiamo captare le frequenze ribelli ma non decodificarle.
Se invece è una comunicazione sui canali commerciali ossia tra le navi è in chiaro o criptate in un codice noto al computer.
Per complicare ancora di più le cose le trasmissioni sono in arrivo e uscita sono in codice macchina non solo vidio/audio ma anche dati
C'è anche il discorso del Lagtime derivante dalla distanza tra la sorgente e il ricevente , una comunicazione in orbita ci mette qualche secondo per arrivare a destinazione.]
Con uno scatto veloce ma dai dolci movimenti, il wookiee si girò verso il piccolo ed elegante studio. Seguito dall'ambasciatore e dal suo protettore, i quali erano a loro volta assistiti dal largo sorriso della giovane assistente, l'elegante alieno raggiunse a passi cadenzati l'ampia seggiola ricoperta di pelle nera e posò il suo grande corpo su di essa. Invitati i suoi ospiti a sfidare la morbidezza delle sedie, il responsabile allungò le dita sulla tastiera dai tasti neri che sembrava fuoriuscissero dal tavolo dall'identico colore, nonostante si trovassero su una semplice tastiera. Il marmo scuro del tavolo contrastava non poco con i colori chiarissimi e le predominanti trasparenze del negozio, ma evidentemente doveva essere un abbinamento molto chic, dal momento che l'intero concessionario si sviluppava su questo accostamento.
Responsabile: "Abbiamo parecchie navi per i trasporti da un sistema all'altro, tutte di ottima qualità e revisionate dai nostri tecnici. Se posso darvi un consiglio, la LL-919 è una delle migliori navette sul mercato, non solo del pianeta ma anche su quello intergalattico. E' veloce, sicura e molto semplice da comandare, perchè quasi interamente automatizzata. Un gioiello, ve lo assicuro. Certo, il costo è... è alto, non ve lo nascondo. Ma vale ogni soldo speso, sappiatelo, ogni singolo soldo".
Girò lo schermo verso gli imperiali. Una nave di forma romboidale, allungata da linee rosse e verdi, affilata e dall'aspetto rapido si trovava su uno sfondo di stelle dello spazio, rotante su sè stessa. La cifra, in basso a sinistra, era 15000 e rotti.
Respondabile: "Ma se preferite una spesa più contenuta, allora forse ho quello che fa per voi".
Si sentì il rumore di tre tasti battuti con decisione. Un'altra nave, dalla stramba forma, prese il posto dell'altra. Costituita da una grande cabina rettangolare aperta su due finestre costruite a mo' di parellelepipedo, considerabili come degli occhi attraverso i quali osservare i luoghi nei quali la nave si muoveva.
Cifra: 5000 e altri.
Responsabile: "Questa è la XAT-010, un'altra nave molto interessante, valida, robusta e soprattutto capiente. Su questa nave potrà contare per il resto dei suoi giorni. E questo solo per un terzo del prezzo della LL. Non male, no? Ma se neanche questo dovesse andarvi bene..."
Sullo schermo apparve la terza nave disponibile. Aveva una cabina tondeggianta, ma maggiormente allungata verso il muso. Una striscia nera poggiava su di esso, con ogni probabilità il vetro della cabina, mentre un grosso corpo cilindrico distanziava la plancia dalla coda, identica a quella di uno shuttle. Non c'era nessun prezzo nell'angolo in basso a sinistra.
Responsabile: "Il prezzo è comunque trattabile".
L'impiegato portò gli occhi su uno schermo rettangolare di minori dimensioni, interno alla superficie del tavolo stesso.
Responsabile: "Mi dà solo la sua tessera personale?".
Disse sorridendo.
GdR Off]
Troppo gentile PK, grazie del complimento. Mi piace solo scrivere, tutto qui. E per quanto riguarda il libro... diciamo che ho qualcosa in mente.
Sullo schermo si dipinse in un solo momento la faccia dura, dalla mascella larga e sporca di barba, del capitano Crassak, il diretto superiore dei piloti imperiali. Un soldato particolare per i canoni imperiali, che in molti classificavano come simpatizzante della Nuova Repubblica. Una volta Grorolo Vap, uno dei compagni di corso di Jaell e Drakhas, entrò in sala mensa tenendo l'odio per mano. Sedutosi al loro tavolo, Vap infilò nel suo convulso chiacchiericcio parole molto simili a "Repubblica", "visto con loro", "parlava amichevolmente". Nessuno gli credette, anche perchè lo stesso Vap non ne parlò molto e quando ne parlava nessuno riusciva a capire quello che diceva, ma d'altronde nessuno voleva veramente sapere quello che Grorolo aveva scoperto, nè lui era intenzionato a farlo sapere. Crassak era un bravo soldato e Jaell si era affezionata a lui, o almeno questo era quello che si diceva in giro. Non bisognava dimenticare che il capitano era stato il suo ufficiale di corso, ovvero quello che aveva insegnato a lei e a Drakhas, fra gli altri, a tenere dritto un Tie. La voce bassa si palesò negli altoparlanti della nave. A quanto sembrava, era stato incaricato di seguire la loro missione... e direttamente da Moorja, come segnalava il computer, l'avamposto dal quale provenivano...
Capitano Crassak: "Rapporto Sunnerstrom".
[GdR Off]
Ho un'infarinatura generale. Per quanto riguarda il grido, ho scritto che era di bassa intensità.
Fatti conto il trillo di un telefono.
Decisi di adottare un comportamento il più possibilmente spontaneo ed "equilibrato" per cercare di non far nascere sospetti in cuore allo wookie.
Così, in modo deciso ma non affrettato, feci finta di cercare ciò che non potevo trovare, per girare poi nella stessa maniera la testa verso Drakhas, dicendogli semplicemente :"Per caso hai tu la mia tessera personale?"
Il responsabile guardò l'ambasciatore imperiale con un occhio neutro, ma intriso di una qual certa curiosità, pericolosamente vicina al sospetto. Ma forse quello sguardo era stato dipinto con i colori troppo vivaci dell'ansia ed il ritratto non era fedele alla realtà. Prima che Drakhas potesse rispondere alla richiesta del suo protetto, il commesso parlò:
Responsabile: "Permettetemi solo una domanda signori, se non sono eccessivamente indiscreto: siete forestieri?
Oh, non giudicatela come un'offesa, vi prego. Sono molti i turisiti che spesso entrano nei nostri negozi e rimangono disorientati quando gli viene chiesta questa tessera. L'agenzia portuale è sempre approssimativa e non spiega mai le cose come dovrebbe. E' quella tesserina gialla che vi è stata consegnata dopo il controllo dei bagagli allo spazioporto e nella quale avete inserito i vostri crediti. Noi la usiamo per garantire una maggior sicurezza alle transazioni commerciali dei nostri clienti. Ne ho bisogno solamente per i vostri dati, non preoccupatevi".
Girai fermamente il capo verso lo wookie, per dirgli, con tono pacato e garbato "Mi spiace, ma noi non abbiamo ricevuto nessun controllo ne abbiamo visto nessun addetto a questo genere di controlli."
L'impiegato mise furtivamente una mano sotto la scrivania, ma anzichè strani suoni o, giusto per fare un esempio, un allarme, a palesarsi nell'aria, come onde sonore, fu lo squillo di un ricevitore, precisamente il ricevitore che era posto sulla scrivania di fronte agli imperiali. Con un gesto ben più che rapido il responsabile agguantò la cornetta e guardò fisso davanti a sè, esibendo lo sguardo vacuo che contraddistingue dai più coloro che stanno pensando od ascoltando con attenzione. Se lo wookiee era preoccupato lo nascondeva bene. La chiamata durò una decina di secondi, finiti i quali l'impiegato appoggiò la cornetta e sorrise ancora ai clienti.
Responsabile: "Vogliate attendermi, mi stanno chiamando un attimo dal magazzino. Arrivo immediatamente".
Si mosse come un fulmine verso la porta situata dietro di lui e sparì all'interno della stanza che l'uscio celava.
In realtà, era piuttosto chiaro che la risposta fornita all'impiegato dall'ambasciatore del Remnant lo aveva, se non allarmato, almeno imbarazzato. E non poco, in ambo i casi.
Ma se la risposta non era stata sufficientemente sottile da attraversare la, a dire il vero per nulla densa, coltre di sospetto del responsabile, tale lo era invece la porticina che divideva il venditore dagli imperiali. In altre parole, volendo si poteva... "far cadere" inavvertitamente il proprio orecchio su quest'ultima per cercare di capire che cosa, effettivamente, stesse succedendo.
L'alternativa era divisa fra il rimanere fermi dove si trovavano, oppure andare altrove. Una cosa era ovvia: si trattava di una decisione da prendere con una certa cautela... per vari motivi...
Decisi di rimanere fermo al mio posto, dato che una qualsiasi altra azione poteva insospettire lo wookie, rischiando di peggiorare, quindi, le relazioni fra gli abitanti del pianeta e il Remnant.
Quella che un tempo era solo una piccola capanna, era diventata adesso un edificio di notevoli dimensioni, pieno di corridoi e piani nei quali muoversi, uffici dove ritrovare cartelle contenenti informazioni più o meno vecchie e miriadi di uscite di sicurezza, che permettessero di scampare agli incedi più estesi, come quello che bruciava ora la testa dell'ambasciatore del Remnant Needa. Probabilmente di origine dolosa, causato da un imprevedibile responsabile che aveva gettato un mozzicone ardente nella sua testa, così, all'improvviso, quasi buggerando l'efficiente impianto antincendio, che tanta fatica aveva richiesto per l'installazione e la progettazione, il quale era riuscito solo a contenere le lingue rabbiose, dando sì all'occupante il tempo di andarsene, ma entro un tempo limitato, forse eccessivamente contenuto anche per l'ingegnere che aveva innalzato quel palazzo, partendo da quella fragile capanna. E così Needa si affrettava giù per le scale antincendio, costituite dalla miglior politica, dall'inossidabile diplomazia, dall'ignifuga freddezza, che non potevano certo mancare nel progetto di un ambasciatore.
Needa era in preda alle fiamme, dovute a pensieri che si scontravano l'uno con l'altro, fino a creare un attrito tale da bruciargli le meningi. Ora che lo wookiee si era ritirato con aria preoccupata, cosa fare? Dove andare? Li avrebbero presi...?
Allora, degli inaspettati velivoli, carichi d'acqua, oltrepassarono rapidi il vasto edificio, ma non senza avervi prima rilasciato tutta l'acqua contenuta nei loro serbatoi. L'incendio si spense, ma quando Needa socchiuse le labbra, prima aperte per urlare la sua contenuta rabbia ed angoscia, scoprì che l'acqua che lo aveva bagnato sino al midollo e lo aveva salvato dalle fiamme, era avvelenata. E lui ne aveva già assimilato il virus, senza rendersene conto.
Il ghiaccio della canna di un folgoratore, anche se mitigato dalla stoffa di un vestito, distolse l'imperiale dai suoi roventi pensieri. Lo sentì espandersi da un punto posto al centro del cranio, immergendogli la testa in un secchio di sudore freddo.
Sconosciuto: "Chiama l'amichetto che è di là e digli di darmi tutti i soldi".
Chi si trovava dietro il politico parlava a bassa voce per non farsi sentire da coloro che si trovavano nell'altra stanza, una voce umana e piuttosto calma. Forse non era un completo sprovveduto. Poi premette con ancor più forza l'arma contro l'ambasciatore.
Sconosciuto: "Fallo subito o t'ammazzo. Te e l'altro. Non ci provare, non ho niente da perdere, perciò ti ammazzo in un secondo se dici qualcos'altro. Provaci! E adesso fallo venire qui. Immediatamente!".
batmat84 ha scritto gio, 13 ottobre 2005 alle 13:58 Strade di Ruuria
... mentre pensavo a quello che mi stava accadendo una fitta allo stomaco e un brivido freddo mi costrinsero a fremarmi. Conoscevo bene quella sensazione: avevo paura. Paura di qualcosa che mi stava accadendo e di cui non conoscevo o non capivo la natura. Dovevo correre ai ripari, e subito!
Mi girai verso quello che mi pareva un ambulatorio e cominciai a correre...
hei Jalus, cosa ne dici se andiamo avanti anche con la mia parte di storia? Mi è venuto il dubbio che tu nn abbia visto il mio ultimo post...
Non mi sono dimenticato di te, batmat, ma dovevo attendere il "sommovimento" di una determinata zona della trama prima di proseguire, tramite un avvenimento che non era possibile rendere noto agli interessati anzitempo e la cui mancata presenza non permetteva alla tua parte di continuare a "respirare". Inoltre, tu non ti eri fatto vedere per un po' di tempo, dunque la tua sezione ha dovuto necessariamente essere abbandonata in "stasi".
[GdR On]
Kia
Kia corse cominciò a correre. Ma si arrestò subito. C'era qualcosa di poco chiar... Si toccò di nuovo il vestito. C'era un altro sqaurcio! Forse prima non lo aveva visto, ma... Poi sentì aprirsi il tessuto che copriva la spalla sinistra. E questa volta lo aveva visto veramente, si era strappato in un solo momento sotto i suoi occhi. Ma che diavolo...
Poi vide l'angolo del muro davanti a lei sgretolarsi e bucarsi in un secondo. Guardò indietro e... lo vide.
In lontananza, troppo piccolo per poterne distinguere i particolari con attenzione, ma vicino a sufficienza per poterlo classificare come una sicura minaccia. Aveva due puntini rossi al posto degli occhi, una buco oscuro al posto della testa ed una grossa arma nelle mani tenebrose. La volevano uccidere. Altro che Kollirra, quegli squarci erano le testimonianze dei colpi che non avevano colpito nel segno, ma ci erano andati decisamente vicini. Meglio per lei se quel cecchino aveva la mira di un beone, ma anche le sbornie passano dopo un po'. Era ora di scappare. Un paio le strade possibili: il vicolo che aveva di fronte o la strada principale che aveva percorso fino a quel momento. Un colpo le sfiorò le toccò un braccio, aprendole un taglio largo ed obliquo sulla pelle. Via! Via! Via!
Re: [GDR]Avamposto 0423
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...Pk lone, tu ci sei?
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. Jalus sei un genio 
