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  1. #76
    Il Fantasma L'avatar di RamboKan
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    Predefinito Re: [GDR]Tatooine, Mos Espa.

    Melchi si grattò la testa alzò il dito come quando si insegna ai bambini, e disse :" La vita ..." .

    Poi si interruppe, fissò lo sguardo a terra, poi lo rialzò e guardò Ruusan negli occhi con un espressione umilissima , ma serena :

    " Và bene, farò come dici! Però ti chiedo solo un favore: Accompagnami! Desidero che tu mi faccia da guida sul pianeta. Non hai impegni stasera, vero?"- ed un'espressione allegra si dipinse sulla sua faccia.

    "Io andrò a preparare lo Speeder e li ti aspetterò: partiamo fra 20 minuti!"

    [GDR OFF]

    Pensavo di fare un discorso più lungo, ma dopo tre volte che mi saltava la connessione a metà scrittura, ho deciso di rendere più snella la narrazione. Al massimo inserisco il discorso diluito nei dialoghi successivi con Ruusan.

    [GDR ON]

  2. #77
    Banned L'avatar di Jalus Naon
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    Predefinito Re: [GDR]Tatooine, Mos Espa.

    Melchi Zede Q

    Ithoriano: "Spiacente figliolo, ma io rimarrò qui. Non ho... non ho voglia di muovermi. Sono proprio stanco. Vai tu, d'accordo?"

    La sua mano svanì nella tasca. Una chiave scintillò, l'impugnatura triangolare e la filettatura vellutata. Poi si avvicinò al ragazzo.

    "Questa è del mio Sponder. E' fuori. Per raggiungere Mos Eisley dovrai andare a sud. C'è una bussola inserita nel cruscotto, dovrai solamente seguirla. Il locale si trova nel quartiere Bagha, ad ovest della città. Se non lo trovi... beh, dovrai solo seguire i tuoi coetanei. Divertiti figliolo".

    Si alzò con lentezza dalla sedia, poggiando le braccia pesanti sui braccioli, tremanti nell'alzare il corpo scrigno di buio. Uscì con passo greve dalla stanza e ne chiuse la porta, lasciando solo Melchi.


    [GdR Off]

    Non importa che tu faccia un discorso lungo, RamboKan. Se lo vuoi fare perchè senti di doverlo fare d'accordo, ma non perchè ti senti in qualche modo obbligato a riportare un'estesa serie di battute.

    [GdR On]

  3. #78
    Banned L'avatar di Jalus Naon
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    Predefinito Re: [GDR]Tatooine, Mos Espa.

    Jar Jar Binks

    Sconosciuto: "Okay. Quanto vuole per l..."

    La vetrina andò in frantumi, attraversata da un colpo di blaster. Il suo sangue di vetro si sparse in tutta la piccola stanza, colpendo ogni cosa e piantandosi in ogni forma con un grido di sorpresa. Una raffica di colpi bramanti carne viva spaccò ogni oggetto posto oltre il paio di metri. Frammenti di ogni genere infuriarono nell'aria rabbiosi per la loro dipartita, cercando di arrecare quanto più male potevano a quanto si trovava nel raggio della loro distruzione, come per trascinarlo con sè. I fasci di colore rosso acceso dilaniarono orrendamente le sbarre di metallo nero e sporco che sosteneva il tetto. Jar Jar e i due si piegarono in avanti per cercare scampo dall'inferno che era improvvisamente esploso in quel posto. Il gungan si abbassò dietro il tavolo, mentre gli sconosciuti si gettarono a terra. Un attimo dopo due pistole Ftorldin con camera di sparo potenziata facero la loro apparizione sulla scena. E subito i tizi fecero fuoco con quelle armi. Il metallo squarciato si lamentò e vibrò. Jar Jar gli gettò un'occhiata: e se avesse ceduto? Il tetto li avrebbe schiacciati! Dei nuovi colpi lo costrinsero ad abbassarsi ancor di più e a concentrarsi su quelli che gli stavano sparando dentro. Sdraiato sul pavimento di cristallo, il piccolo mercante vide un grosso speeder giallo, con un cofano tondeggiante e pronunciato, sul quale era dipinto verticalmente un fulmine nero, sbandare verso sinistra per tenere il negozio sotto il tiro del folgoratore pesante montato su un cavalletto nella parte posteriore del mezzo. C'era un artigliere a controllarlo, un altro pilotava e l'ultimo sparava con un E-11 verso gli sconosciuti, i quali rispondevano al fuoco con decisione, nonostante fossero decisamente esposti ai nemici. In effetti, quei due avevano reagito a quell'avvenimento con una rapidità ed una decisione non comuni. Sembrava quasi che fossero abituati a cose del genere. E i colpi continuavano a piovere sempre più vicini.
    Jar Jar doveva fare qualcosa, ma cosa?
    Niente porta sul retro. Una mensola andò in frantumi. Niente scala per il tetto. La gamba del tavolo si spaccò. I colpi esplodevano da una parte all'altra. Niente scampo!
    Cosa fare? Che fare?


  4. #79
    L'Onesto L'avatar di Trhall
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    Predefinito Re: [GDR]Tatooine, Mos Espa.

    "Jar Jar era terrorizzato, quei colpi di blaster erano sempre piu vicini e sembrava che anch i due sconosciuti fossero in difficoltà.
    Era bloccato nel negozio e per di piu il tetto stava cedendo.Si fermo per due secondi e agì: tirò fuori la saber da dove l'aveva nascosta e con furia cominciò ad agitarla, meglio che potesse fare, per provare a respingere i colpi di blaster."

  5. #80
    Banned L'avatar di Jalus Naon
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    Predefinito Re: [GDR]Tatooine, Mos Espa.

    Jar Jar Biks

    Vista la situazione disperata, Jar Jar cercò di fare una cosa altrettanto disperata: usare la spada laser di un Jedi senza essere un Jedi. E, ovviamente, non potè che andargli male. Non appena il mercante azzardò un movimento un po' più largo, la lama di colore giallo gli penetrò nell'avambraccio. Fu un miracolo se non si tagliò l'arto. Il grido di dolore riuscì nella non facile impresa di sopravanzare con il proprio rumore le già assordanti raffiche dei fulminatori. Ma nel frattempo i suoi "ospiti" si erano fatti sentire: quello di destra smise di sparare, puntò con precisione il guidatore e lo centrò con il colpo seguente. Lo speeder sbandò ancora più violentemente, si spostò bruscamente dalla parte opposta e finì contro un muro. Quello che si trovava in piedi, dietro il cannone blaster, venne scaraventato in avanti, finendo la sua brevissima corsa contro la parete screpolata dal sole. L'ultimo picchiò la testa contro l'esterno della cabina di guida. Fine del problema.
    I due si alzarono da terra e guardarono il commerciante. Videro la sua ferita e poi la spada laser. Prima tradirono una certa sorpresa nel vedere l'arma, ma poi si misero a ridacchiare sommessamente. Il frastuono delle raffiche aveva coperto l'accensione della lightsaber e così loro non si erano accorti di niente.

    Sconosciuto: "Dì un po'... chi ti credi di essere?"

    Il "momento di riposo" durò pochissimo però: subito gli sconosciuti si guardarono intorno, soffermandosi sull'ormai rottame degli assalitori. Poi uno di loro chiese con voce decisa al mercante:

    Sconosciuto: "Hai una casa, un magazzino, un posto sicuro dove possiamo rifugiarci?"

  6. #81
    L'Onesto L'avatar di Trhall
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    Predefinito Re: [GDR]Tatooine, Mos Espa.

    "Jar Jar strappando un pezzo della sua maglietta cerca di fermare la perdita di sangue, crando cosi una bendaggio molto improvvisato e provvisorio.poi dice:
    Scusate ma non volevo morire così, sentivo di dover fare qualcosa, ma sono una persona pacifica e non sono abituato a queste situazioni.
    Ripose con l'arto ancora funzionante la saber nella cintura, e si diresse nel magazzino facendo strada ai due sconosciuti.
    Arrivati nel magazzino Jar Jar prende la parola e:

    Ditemi che quei tizi non centrano nulla con voi perchè proprio vorrei fare a meno di essere coinvolto in tutta questa faccenda.

  7. #82
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    Predefinito Re: [GDR]Tatooine, Mos Espa.

    Melchi decise di ascoltare il consiglio di Ruusan, lo salutò e partì. Prima , però, passò dal garage e prese un piede di porco in acciaio-molibdeno e lo mise sotto al sedile.

  8. #83
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    Predefinito Re: [GDR]Tatooine, Mos Espa.

    Jar Jar Binks

    Sconosciuto: "Se per è quello, nemmeno noi vorremmo essere coinvolti. Il problema è che a quanto pare quei tizi non lo sanno. O non lo vogliono sapere".

    Guardò rapidamente al di fuori di quella che era ormai poco più di una spelonca.

    Sconosciuto: "Chissà perchè, ma ho l'impressione che quelli non fossero gli unici ad avercela con noi. Scommetto che ne arriveranno degli altri e non ci vorrà molto tempo. Insomma, lo hai o no questo posto?".




  9. #84
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    Predefinito Re: [GDR]Tatooine, Mos Espa.

    Melchi Zede Q

    Quando il motore del mezzo brontolò con sempre maggior vigore, Melchi intravide dietro il vetro della finestra, reso opaco dal calore interno, il viso dolorante dell'ithoriano. Ma non appena il suo osservatore mostrò di aver notato lo sguardo di rimando del giovane, egli spostò i suoi occhi di cristallo verso quelli del ragazzo, poichè prima erano rivolti al volto del nulla. Leggero fu il sorriso che venne plasmato da labbra gentili, trascinato fuori da braccia vigorose ed ormai tristi. Una sfera di gelo adamantino si posò con delicatezza innanzi alla sua figura per proteggerla ed innalzare la sua perfezione nel custodire il suo dolore. Un attimo di invero puro in un luogo di eterna sporca estate. Quella era l'impressione che il commiato greve, proteso in un volenteroso ma patetico gesto di felicità, che scaturiva da quell'immagine ora così lontana ed avulsa da quel mondo.
    Lo sponder sputacchiò un bolo nerastro dalla parte posteriore e poi si allungò rapidamente sulla strada che lo attendeva. Intorno solo la notte.

    I viaggi notturni presso il mare delle dune erano rari quanto l'acqua sul pianeta dei soli gemelli. Per alcuni era un'ovvietà considerare una pazzia il fatto di girare per il deserto in piena notte, ma la libertà di opinione era ancora una delle poche cose "edificanti" che avevano il coraggio di restare su Tatooine. In realtà la tenebra del mare delle dune era aldilà della portata dei più non tanto a causa dei sabbipodi, i quali avevano comunque rischiato più volte di sconfinare nei vicini appezzamenti dei coltivatori a causa dell'improvviso, e secondo alcuni piuttosto sospetto, aumento della loro popolazione, ma per la grande facilità a perdersi in un quel denso buio. Il rischio diminuiva se colui che tentava questo azzardo poteva contare su un qualsivoglia dispositivo che permettesse di orientarsi, ma il pericolo sussisteva comunque. Mentre le luci illuminavano un materiale bianco che, pur essendolo, non sembrava per nulla sabbia, l'unico compagno di Melchi era il rumore del mezzo. Ma il ragazzo non stava cercando di vedere attraverso il muro nero che occultava l'orizzonte, stava ancora ascoltando la voce dell'ithoriano, i pensieri acquiti dal silenzio... Lo avevano colpito, dopotutto. Chissà perchè quella persona continuava a comportarsi così... Nascondeva qualcosa in sè, forse...
    Un faro di luce gialla apparve. Era Mos Eisley. Lo sponder filò veloce fino alla larga esterna, poi il suo guidatore dovette decelerare a causa del traffico. Mos Eisley, a differenza di molti altri luoghi, in tutta la galassia, che da ghetti erano divenuti almeno posti dignitosi, era rimasta Mos Eisley. Sempre uguale, nei secoli immutabile: sporca, malfamata, prepotente, povera e dimenticata da tutto e da tutti. Ma era sempre Mos Eisley ed il suo sorriso gaglioffo e sdentato dava quasi un senso di sicurezza. A questo mondo non tutto cambia, ed è meglio forse.
    C'era parecchia gioventù di ogni razza quella sera, riunitasi in un buco per festeggiare in un altro buco. Purtroppo sia fama che qualità dell'unico locale notturno del quartiere Bagha erano notoriamente basse, ma costituivano anche l'unico divertimento per gli abitanti al di sotto dei trent'anni del pianeta. Non a caso, le strade larghe e stranamente non molto sporche, straripavano di giovani, la cui unica occupazione era principalmente quella di sfinirsi di risate. C'era "vita", se non altro. Ma c'era anche chi aveva deciso di non divertirsi. Quando Melchi entrò in città, l'aria ilare danzò giocosa intorno a lui, sfiorandolo e cingendogli le mani per guidarlo nel suo percorso, conducendolo fino alla sua sorgente. Persino nei vicoli c'era movimento: un gruppetto di cinque persone stava parlando a bassa voce, guardandosi intorno con sempre maggior frequenza, magari cercando di vedere qualcuno. Anche se era un comportamento poco adatto alla situazione, non apparivano come habituè delle carceri della Nuova Repubblica. Il futuro pilota non ebbe però il tempo di osservali con attenzione, poichè un bothan di pochi anni più grande di lui gli tagliò la strada all'improvviso, lanciandosi fuori dal marciepiede per correre verso un suo coetaneo della medesima tipologia. Melchi pestò sui freni e venne quasi scagliato fuori dalla vettura. Mentre cercava di trovare l'epiteto giusto per quell'incosciente, il destinatario era sparito insieme al compare. Mos Eisley aveva anche conservato, o forse scoperto, un qual gusto per l'eccesso, nonostante i pochi mezzi utilizzabili. La cittadina era infatti in preda all'euforia ed all'esagerazione quella sera: chi urlava a squarciagola canzonacce d'osteria, chi faceva gara a spogliarsi del superfluo più velocemente, chi giocava al tirassegno con le bottiglie di birra, chi si lavava la faccia con quest'ultima, chi faceva la fila al bagno tentando di non vomitare su chi lo precedeva, chi si arrampicava sui tetti di fango della città, alti appena qualche metro, per poi buttarsi di sotto sperando che i suoi compagni lo afferrassero, chi cercava, a causa della sbornia, di abbordare la stessa ragazza per tutta la sera senza ricordarsi di averci già provato, e sempre con la stessa scusa, chi cercava di collezionare più rifiuti dalle esponenti del gentil sesso, chi aveva deciso di far evaporare il proprio io in una nuvola di fumo di colore fucsia tanto denso che era necessario trovarne un'apertura per poter passare oltre, chi non si ricordava più come si chiamava, chi si ricordava il proprio nome ma non la strada di casa, chi si ricordava il proprio nome e la strada di casa, ma non dove si trovava il proprio mezzo, chi si ricordava nome, strada e posizione del mezzo, ma non di essere stato accompagnato, chi si ricordava solo della posizione del mezzo di un altro, chi dormiva in mezzo alla strada, chi chiamava "mamma" la propria consorte mentre questa lo sorreggeva per evitare che svenisse, chi si ritrovava nudo senza sapere perchè, chi aveva venduto i capelli ad un venditore di parrucche per saldargli un debito e molto altro. Cuore barcollante di questo frastornante tourbillion di esseri e pazzia era l' "Excessive", un locale disastrato ma di notevoli dimensioni, famoso per la sua insegna che era composta da una serie di vere bombe a frammentazione che, unite, formavano il disegno stilizzato di un'altra bomba. Il proprietario del locale diceva che quegli esplosivi erano non solo funzionanti, ma anche armati e pronti a esplodere in qualunque momento. Questo avrebbe dovuto fornire un'esperienza unica e mozzafiato, eccitante e scioccante, di paura e d'attrazione per chiunque avesse voluto "eccedere" e provare il brivido del pericolo, mentre gli ultimi remix aumentavano ancora di più i battiti del cuore... Uno sballo incredibile... Dicevano in giro...
    Cercando di orientarsi nel giovane mare, Melchi scorse anche un viottolo che scompariva oltre una curva stretta e formante un angolo di novanta gradi con il muro che la precedeva, parete sulla quale la scritta "percorso turistico" campeggiava. Forse quello avrebbe potuto rivelarsi un curioso diversivo... Se il ragazzo lo avesse preferito all'Excessive...


  10. #85
    Il Fantasma L'avatar di RamboKan
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    Predefinito Re: [GDR]Tatooine, Mos Espa.

    Melchi visto il fragore dell'Excessive, non lo reputò un buon posto dove recuperare informazioni sui giochi di potere delle corse di speeder, così decise di seguire il "percorso turistico", tendendo bene le orecchie per carpire qualsiasi informazione utile.

    Ovviamente , in un pianeta dove "turismo" è solo una voce del vocabolario del sistema solare vicino, la scritta , nel paradosso, indicava il posto dove si può trovare di tutto...o dove tutto trova te!

    Così Melchi prese il piede di porco e lo infilò nella larga manica sinistra, con la parte arrotondata dalla parte del polso, così, mantenedo entrambe le braccia verso il basso, non sarebbe stato possibile notare "l'attrezzo ragionativo" e tenendo la mano sinistra leggermente piegata verso il corpo "l'utile utenile" non sarebbe caduto dalla sua sede inavvertitamente , ma ,una rotazione decisa del polso all'indietro, avrebbe permesso "all'ecatombico oggetto" di uscire comodamente senza incepparsi ,in quanto rivolto con il tondo verso il basso, ed essere afferrato nel giro di mezzo secondo dall'energico braccio sinistro per riappacificare animi eventualmente insidiosi.

    Fatto questo, Melchi andò con passo calmo verso il "percorso turistico", con le braccia calate ma ben pronte a schivare attacchi ed i crediti nelle mutande...

  11. #86
    Banned L'avatar di Jalus Naon
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    Predefinito Re: [GDR]Tatooine, Mos Espa.

    Melchi Zede Q

    Il percorso era veramente turistico, racchiudeva tutte quelle attrazioni, comprese bancarelle, negozi e personalità, che rendono diverso un luogo da un altro. Anzi, che lo rendono un luogo.
    La strada oltre l'angolo era stretta, a causa dei moltissimi tavoli di venditori che costituivano in realtà le pareti del viottolo. L'odore d'incenso e di spezie di nature lontane era forte, tanto che era assai difficile resistere al suo fascino suadente, che attraversava il corpo e carezzava la mente rilassondola sino a renderla sorda a qualsiasi altra cosa, conducendola sino alla sorgente di quella misteriosa essenza. La strada non esisteva, era necessaria una strana visione per intravederla mentre si profilava, quasi in un diverso posto, attraverso i banchi dei mercanti, seguendo la linea dei rottami in fila in mezzo allo spiazzo nel quale si trovavano e che, anche se con povertà, rallegravano. Ma in quel luogo di oriente d'ombra e luce, chiunque avrebbe potuto incontrare lo sguardo dolce ma sbarazzino della fantasia, congiungere le proprie mani alle sue e seguirla in essa. Persino l'avidità aveva abbandonato gli occhi dei mercanti che avevano accolto solamente il disinteresse dal lucro, con l'intenzione di mostrare solamente quanto possedevano a coloro che erano desiderosi di assistervi. Bucando la bassa nuvola grigiastra che si spandeva oltre, era possibile rendersi conto che ogni tavolo ospitava un turibolo che dondolava con insistenza da una parte all'altra, dispensando in ogni direzione quanto vi si trovava all'interno. C'erano varie persone, in cerca forse solo di un interesse passeggero ma pur sempre di un interesse. Animavano la strada già eccentrica di per sè, spostandosi dai negozi di suppellettili dei mondi del sud per arrivare ai venditori di piccole frittate gialle e tonde. Quasi tutti i mercanti erano in piedi, muovendo le mani per afferrare gli oggetti che avevano conquistato il desiderio dei turisti. Era tutto illuminato, anche se in modo particolare: le luci giacevano più sulla strada che sulle bancarelle, rendendo così ancora più misteriose ed attraenti le mercanzie.

    Melchi passò davanti ad una tenda rossa dalla stretta e piccola entrata, che aveva nel proprio ventre solo buio. Ma una voce bassa e stridula ne strisciò fuori sino a raggiungere Melchi...

    Voce: "Vuoi conoscere il tuo futuro, ragazzo?"


  12. #87
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    Predefinito Re: [GDR]Tatooine, Mos Espa.

    " Mmmmmh, -rispose Melchi - se il mio futuro è più importante e meno costoso del profumo "Amb Remagique" al talco-mentolato che voglio prendere per lo speeder, penso che potrebbe interessarmi..."

    La sua faccia riprese l'espressione goliardica di un tempo e pensò:"Ho proprio voglia di sentire cosa vuol dirmi...se è un ciarlatano, al massimo, mi faccio quattro risate".

  13. #88
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    Predefinito Re: [GDR]Tatooine, Mos Espa.

    Melchi Zede Q

    C'erano tre candele in quella spelonca di tessuto: due oltre una figura quasi rinsecchita, alzate su piedistalli di ferro nero lunghi un metro e la terza su un candelabro che se fosse stato umano avrebbe avuto una lunga e sporca barba bianca. L'ultima fonte di luce era posta su un tavolo ovale coperto da uno straccio bianco, annerito dal fumo. Non c'era un qualche tipo di sfogo per le esalazione delle piccole candele, almeno senza contare la porta. Sembrava che il fumo venisse risucchiato dalla stessa tenda, la quale emanava un odore... "molto pesante". La figura aveva mani di donna anziana ed i connotati paludati in un sudario buio come la notte, steso sulla sua intera persona. Solo un teschio accennato si intravedeva sotto di esso.

    Donna: "Ooohhh, ragazzo... Hai scelto me con giudizio ed io con giudizio ti metterò a parte di te stesso..."

    Una voce profonda e piena fuorisciva dalla anziana. Non apparteneva ad una metà del cielo in particolare, non di questo cielo, almeno.

    Donna: "Mischia questi mazzi, uno per uno. Poi prendi una carta da ognuno di essi. E fammele vedere".

    Comparvero tre mazzi sul tavolo.

    Ma che cosa...? Non c'erano prima, non... NON C'ERANO! Ma no, semplicemente Melchi non li aveva visti. C'era tanto di quel buio in quel posto e le candele non aiutavano molto, anzi.

    Beh, a quel punto Melchi poteva fare quanto detto, oppure andarsene. Ma forse avrebbe dovuto chiidere alla donna il prezzo della sua "previsione". Dopotutto, era molto probabilmente quello il suo mestiere, guardare in ciò che avviene "dopo".





  14. #89
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    Predefinito Re: [GDR]Tatooine, Mos Espa.

    Melchiguardò l'anziana ,poi le carte, poi di nuovo l'anziana, poi le candele.

    Pensò:"Ma sì, farò come dice, tanto , in caso di problemi,ho il fido piede di porco....e poi un pò di soldi glieli darei volentieri, mi sembra una che non mangia da tanto..."

    Prese il braccio sinistro e lo appoggiò dritto sul tavolo per non far vedere il piede di porco. Prese un mazzo e lo mise sul dorso della mano sinistra; Mischiò le carte utilizzando solo la mano destra con un lento e laborioso movimento di dita. Poi aprì il mazzo a tre quarti , estrasse tre carte e scelse quella a sinistra nel primo mazzo. Riordinò il mazzo e fece la stessa cosa con gli altri due, scegliendo ,rispettivamente, la carta di destra dal secondo mazzo e la carta centrale dall'ultimo.

    Poi guardò l'anziana e disse :" Et Voilà, le carte son servite!".

  15. #90
    Banned L'avatar di Jalus Naon
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    Predefinito Re: [GDR]Tatooine, Mos Espa.

    Melchi Zede Q

    La donna afferrò con delicatezza le carte scelte. Senza neanche guardarle, la signora alzò il capo e il collo le sparì dietro una cascata di tessuto. Non era possibile vedere al di là del sudario, ma i suoi occhi, con ogni probabilità, erano rivolti al tetto indefinito. Un sospiro rauco e profondo provenì dal punto in cui il tessuto disegnava le labbra sottili e secche. Almeno, quello era ciò che si poteva dire riguardo la provenienza del suono.

    Donna: "Hhhhh... L'alabastro... Il vento... ed il grigio... HHHHHH....hhhhhh... hai un futuro difficile da decifrare ragazzo, simili carte non compaiono da molto tempo. Pensi di essere un privilegiato, ragazzo? Colui il quale fa avvenire cose differenti? Sei un inutile granello di sabbia nel deserto, identico agli altri tuoi gemelli. Le carte diverse indicano solo il fatto che tu sei peggiore degli altri... Non no ne convieni, ragazzo? Pensi che io sia devastata dal morbo della pazzia, non è vero, MALEDETTO!? FUORI DI QUI! Veditela da solo con la tua gara e l'intruso! FUORI!"

    La donna, seppur assai anziana aveva una voce vibrante e rabbiosa, la cui origine sembrava più innaturale che altro. Non giungeva dalla gola di una signora dai tanti anni di vita, ma da uno squarcio nel collo di un bestia senza nome e senza forma, vagante in una landa buia ed ignota.
    La piccola strada continuava in avanti, ma la vecchia spensieratezza era affondata a tal punto a terra da venirne sepolta per sempre. Forse era scesa a tal punto in giù da spuntare dalla parte opposta, ma invece si era quasi sicuramente fermata nel centro del pianeta, languendo laggiù.
    Le stelle si erano intristite.
    Certo, Melchi avrebbe potuto continuare nel suo viaggio, ma... non avrebbe avuto il braccio della gaiezza. Forse era il caso di tornare.



  16. #91
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    Predefinito Re: [GDR]Tatooine, Mos Espa.

    Melchi pensò: " Forse si è un pò offesa..."
    Poi disse: "Anziana signora, non volevo offenderti, però lasciati dire una cosa: Non scomodare il futuro, io mi occupo solo di vivere il presente; Non leggere le tue carte , per una volta, ma guarda quello che faccio!"

    Detto ciò corse da una bancarella all'altra e tornò quasi subito con una scatoletta e la appoggiò sul tavolo della Negromante.

    "Io ora devo andare- disse Melchi- Arrivederci Signora"

    E si incamminò verso il mezzo, con il piede di porco non più nascosto, ma tenuto con vigore dalla mano sinistra sulla spalla.

    Apri La scatoletta

    Spoiler:

    Un foglietto spiegava:

    1- Questo è per l'umore:



    2- Questo è per la rauceddine:



    3- Questo è il pagamento, quando lo annusi ricordati le cinture!
    Ciao!
    [Firma tamarra]Melchi[/ Firma tamarra]



  17. #92
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    Predefinito Re: [GDR]Tatooine, Mos Espa.

    Jalus Naon ha scritto mer, 26 ottobre 2005 alle 18:19
    Jar Jar Binks

    Sconosciuto: "Se per è quello, nemmeno noi vorremmo essere coinvolti. Il problema è che a quanto pare quei tizi non lo sanno. O non lo vogliono sapere".

    Guardò rapidamente al di fuori di quella che era ormai poco più di una spelonca.

    Sconosciuto: "Chissà perchè, ma ho l'impressione che quelli non fossero gli unici ad avercela con noi. Scommetto che ne arriveranno degli altri e non ci vorrà molto tempo. Insomma, lo hai o no questo posto?".




    Certamente, credo che mi possa fidare di voi. Dopotutto mi avete salvato.
    Colui che cercate è stato qui, mi ha chiesto di aiutarlo a recuperare un droide in mano agli jawa, si è scordato questa,-"mostra la saber"- prendetela voi, di sicuro sapreste usarla meglio di me.
    Per saperne di piu provate a rivolgervi agli jawa...

  18. #93
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    Jalus Naon ha scritto mer, 26 ottobre 2005 alle 18:19
    Jar Jar Binks

    Sconosciuto: "Se per è quello, nemmeno noi vorremmo essere coinvolti. Il problema è che a quanto pare quei tizi non lo sanno. O non lo vogliono sapere".

    Guardò rapidamente al di fuori di quella che era ormai poco più di una spelonca.

    Sconosciuto: "Chissà perchè, ma ho l'impressione che quelli non fossero gli unici ad avercela con noi. Scommetto che ne arriveranno degli altri e non ci vorrà molto tempo. Insomma, lo hai o no questo posto?".



    Certamente, credo che ormai possa fidarmi di voi, dopotutto mi avete salvato. Per quanto riguarda quell'uomo, si è stato qui e mi ha chiesto di aiutarlo a recuperare un droide in mano agli jawa.-Respira-Naturalmente l'ho aiutato, ah dimenticavo si è dimenticato qui la spada laser, tenetela voi di sicuro io non me ne faccio niente.
    Parlate con gli jawa per saperne qualcosa di piu.



    p.s. scusate l'assenza.

  19. #94
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    Predefinito Re: [GDR]Tatooine, Mos Espa.

    Jar Jar Binks

    Uno di loro afferrò la spada laser. Arrestò quasi subito il movimento del polso che gli permetteva di osservare le forme dell'arma, sostituendo un'espressione interrogativa e sorpresa allo sguardo sprezzante che aveva sinora mantenuto. Un fregio decorante l'involucro metallico della spada laser al livello dell'emettitore di fascio lo aveva catturato. Mosse rapidamente da una parte all'altra il pregevole oggetto come per scrollarsi di dosso gli ultimi dubbi, poi guardò il compagno, il quale sorrise leggermente con aria sicura di chi ha visto le proprie ipotesi farsi certezze, annuendo pacatamente. Subito dopo una smorfia mostrante la raggiunta consapevolezza dell'evidenza e dell'altrui ragione, anche l'altro fece lo stesso.

    Sconosciuto: "D'accordo, grazie. Vedremo di contattare questi tizi. Ma prima dobbiamo raggiungere quel tuo posto, è dannatamente pericoloso starsene qui. Avanti, dove dobbiamo andare?".


    [GdR Off]

    Trhall, per quanto riguarda il tragitto al nascondiglio, dì solamente che conduci i tuoi nuovi compagni presso il luogo succitato, sempre che tu voglia farlo. Per quanto riguarda invece i "dialoghi" (ovvero: se vuoi conversare con gli uomini) le regole non cambiano.

    [GdR On]


  20. #95
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    Predefinito Re: [GDR]Tatooine, Mos Espa.

    Melchi Zede Q

    La donna scaraventò fuori dalla tenda la scatola senza degnarla di uno sguardo, maledì ancora il ragazzo e poi si richiuse nel ventre della tenda. A quel punto, le scelte che il giovane poteva fare erano appena un paio: ritornare da dov'era giunto, oppure continuare lungo il viale piuttosto stretto, privo di una qualche pavimentazione (a meno che un'abbondante quantità di sabbia del deserto non venisse considerata tale) ed attorniato da muriccioli bianchi, sporcati qua e là dall'arancio dei mattoni che per qualche attimo emergevano dal mare latteo nel quale erano immersi e dal quale erano nascosti, senza una linea di contorno ben precisa, passando ritmicamente dal basso all'alto come onde del poco distante Mare delle Dune. E con il pensiero costante alla Boonta Eve del giorno successivo. Era davvero il caso di spendere energie in una cittaducola come quella in una sera come quella?

  21. #96
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    Predefinito Re: [GDR]Tatooine, Mos Espa.

    Melchi raccolse la scatola, estrasse il dolce e lo regalò ad un ragazzino mendicante che passava di lì.

    Poi prese Il deodorante e lo mise in una tasca dei pantaloni, mentre l'unguento lo mise nella tasca a lato del ginocchio.


    Disse - "La strada è scelta, continuerò dritto verso il mare di dune per poter godermi un pò di silenzio e di pace. Adesso non mi distrarrò in quisquilie!"

    Detto questo riprese la sua strada.

  22. #97
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    Predefinito Re: [GDR]Tatooine, Mos Espa.

    Melchi Zede Q

    L'amministrazione comunale di Mos Eisley, che grazie alla straordinaria attenzione del governo della Nuova Repubblica non era stata sradicata dal pianeta dalla manovalanza Hutt (l'unica "autorità" riconosciuta da chi calcava le scricchiolanti pavimentazioni delle città di Tatooine), si era messa in testa di insegnare a leggere anche la parola "turismo" a chi, sul pianeta, aveva preferito ripassare più e più volte la definizione di "ignoranza in materia", insieme alle note "ozio, pigrizia, noia" e a tutto il vocabolario degli "scacchisti" (cioè quelli che osservano il sole a scacchi). Fu un'impresa titanica, non tanto per l'effettiva fatica dell'insegnamento, quanto perchè l'assenteismo raggiungeva vette del trecento per cento. Certe persone si assentavano persino dalle assenze, scomparendo nel nulla. Si dice esista un posto dove questi individui si ritrovano, ma nessuno lo ha ancora scoperto, anche se si sa che ha a che fare con dei liquidi. Alcuni arrivarono a dire di essere morti piuttosto che presentarsi alle "lezioni", ma vennero individuati subito perchè odoravano si, ma non abbastanza per poter venire considerati dei cadaveri. A questo punto, essi affermarono di essere dei morti viventi, proclamandosi delle semidivinità con la ferma intenzione di creare un nuovo culto, quello della "negligentia". Qualcuno tentò allora di sparare loro all'altezza dello stomaco per verificare se le loro parole fossero veritiere e i nuovi guru si dispersero in pochi attimi. Ci fu chi rimase deluso perchè li aveva ascoltati con molta attenzione e si era appassionato. Nonostante questo, si dice siano riusciti nel loro intento, fondando una setta a stampo religioso su Kerinos, i cui iniziati ricercano la pace interiore attraverso il lancio di crediti, a testa in giù, in un cestino. Chi fa centro, può addirittura lanciarne altri, fino all'esaurimento delle proprie scorte. Chi sbaglia, può riprovare il giorno dopo. Al termine della giornata, i crediti spariscono senza che nessuno veda niente, ma solo perchè si sono dissolti nell'aria, questo per rendere meno pesante il compito di vivere ai loro possesori. Almeno a detta dei gestori. Chi finisce i soldi deve gioirne, perchè è il segno che la pace è con lui e che è padrone di andarsene, quindi viene messo alla porta. Chi fosse interessato può contattare il monaco capo "P. Reso Xil Der", presso l'azienda "Etano". "Xil" si legge "csil", anche se alcune malelingue si ostinano a pronunciarlo erroneamente, leggendo "per" il carattere "X".

    Comunque, nonostante i molti recalcitranti il comune della città riuscì a rintracciare soldi a sufficienza per la costruzione di una pista percorribile, e sicura, attorno al Mare delle Dune, uno dei luoghi più belli, nonostante tutto, di Tatooine. Questo provvedimento costuituiva il primo mattone di una possibile struttura, il cui costruttore sarebbe stato il turismo e le cui fondamenta sarebbero state le città di Tatooine ed il pianeta sul quale si trovavano. In molti, anche se per nulla propensi ad ammetterlo, speravano che questa divenisse una certezza, oltre ad una semplice ipotesi sul futuro di questo familiare sasso, come chi ha indurito la crosta di disillusione, mostrandola a chiunque incrociasse la sua strada, ma solo per conservare il fragile desiderio di sperare, senza rilevarne però l'esistenza, poichè renderlo partecipe della propria coscienza potrebbe costituire, per esso, il colpo fatale. Chi avesse osservato meglio la polvere di Tatooine, vi avrebbe visto cadere molte lacrime, visibili solo perchè bagnavano il terreno. Ma c'è chi dice che il deserto le conservi, perchè, quando saranno state piante tutte e la disillusione non ne potrà più beneficiare per dissetarsi, crollando a terra e lasciando scoperto quel ultimo desiderio, le dune si alzeranno e mostreranno la bellezza di quelle tristi gocce, che hanno reso il deserto una distesa di lucente cristallo, grazie al vento che ha loro permesso di giungere ovunque. E la luce abbaglierà la notte con le sue lucenti gemme di sabbia e fede.
    Una di quelle storie che un fuoco, cinto da alcune persone intente ad ascoltare un vecchio, illumina ancora.

    Ma, per fornire all'amministrazione la possibilità di "migliorare il servizio", era tuttavia necessario spendere qualche credito prima di poter valicare la sbarra di metallo rossastro, morso più volte dalla sabbia, che in quel momento Melchi si trovava di fronte, insieme ad un cartello nero con lettere dai colori non più accesi, il quale spiegava il perchè della tariffa e l'ammontare della stessa. A dritta una larga tenda bianca, dalla punta floscia ed i tiranti allentati, occupava circa sei metri quadrati di densa polvere. Un addetto, dalla faccia paludata in un turbante giallo, era già in piedi quando lo speeder del pilota si fermò prima dell'entrata. Si avvicinò a Melchi passando dietro al mezzo, facendo seguire al movimento l'abbassamento del proprio busto per meglio interagire con il ragazzo:

    Addetto: "Se vuole passare, sei crediti. Il percorso dura undici chilometri e attraversa il confine del Mare delle Dune. Vedrà solo dune e nient'altro, ma le posso garantire che ci si rilassa".

    Pronunciata quella parola il tizio guardò al di là dell'esile sbarramento, bofonchiando qualcosa. Il tono era, dopotutto, quello familiare a colui che, per lavoro, ripete cose che non hanno la minima importanza.

    Addetto: "Faccia lei. E' divertente comunque".

    Rialzò il busto.

    Addetto: "Dico davvero".

    Buttò lì con chiaro sarcasmo.


  23. #98
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    Predefinito Re: [GDR]Tatooine, Mos Espa.

    Melchi Zede Q si grattò un'attimo la testa;
    Guardò la sbarra, guardò il turbante giallo e , poi, la faccia del guardiano:

    Posso pagare con una permuta? Perchè in caso le darei un contenitore con dell'ottimo unguento contro la rauceddine, mai usato, in più aggiungerei due crediti.

    E portando la mano al ginocchio estrasse l'unguento per mostrarlo meglio.

    E' un vero toccasana sopratutto per tutti i malanni derivanti dalla brezzolina del deserto. E' un vero affare!

  24. #99
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    Predefinito Re: [GDR]Tatooine, Mos Espa.

    Melchi Zede Q

    Il doganiere volse la fessura all'interno del groviglio di teli bardanti le sue sembianze a manca, si allontanò dallo sportello che stringeva Melchi nel suo sedile di guida rimettendosi diritto, poi ripiombò sulla portiera con la mani guantate, eccezion fatta per le dita, imponendo loro di reggere il peso dell'sorprendente risentimento:

    Addetto: "Senti ragazzotto, io sono qui dall'alba di sei anni fa, periodo nel quale ho mangiato polvere, pietre e sabbia per nove ore al giorno, senza mai poter vedere qualcosa che non fosse un deserto, perchè i soldi che mi danno sono talmente pochi che ormai me li disegno per sapere più o meno che forma hanno. Quindi, per cercare di mostrare ai turisti la notevole deferenza che ci accomuna..."

    Per far risaltare il cinismo dell'ultima frase, roteò in senso antiorario la testa sbarrando gli occhi senza più concentrarli su Melchi, tracciando un cerchio nell'aria secca, esagerando la caduta della testa ed il conseguente innalzamento necessari a disegnare la frazione inferiore della circonferenza, quindi tornò con le pupille sull'autista dello Sponder.

    Addetto: "... ti informo che odio parecchio tre cose: questo lavoro, questo posto e i turisti che rompono o collezionano profumi!"

    Quasi si mise ad urlare. Un pasticcio di lino praticamente gemello di quello con il quale il pilota stava conversando fece capolino da dietro la tenda, portando quasi la testa parallela al terreno per meglio osservare che stava succedendo. Il secondo dopo rientrò nella capanna. L'altro non aveva ancora finito:

    Addetto: "O paghi o sgasi via. Chiaro?"

    Il giovane non lo distingueva bene, ma lo sguardo che si trovava sotto quel travestimento era sicuramente duro e messaggero di una probabile reazione, che avrebbe coinvolto le braccia robuste del doganiere e la corporatura del "turista", se quest'ultimo avesse aperto bocca in maniera troppo spiritosa.

  25. #100
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    Predefinito Re: [GDR]Tatooine, Mos Espa.

    Melchi Zede Q sentì un tremore che gli pervase prima la spina dorsale e poi il corpo, tale da portare le sue squame ad un arancione fuoco.

    La mano appoggiata sulla cloche iniziò a contrarsi , i piedi si portarono leggeri sui pedali, pronti a fare scatti quando necessario, le orecchie iniziarono ad ascoltare il suono del propulsore al minimo: " Whuuup.......Whuuup.......Whuuup... ".
    In quella frazione di secondo sembrò tutt'uno con lo speeder, come un'arco teso subito prima di scoccare la freccia.

    Poi gli occhi, con rapidi spostamenti, guardarono rapidamente l'ambiente per impostare una traiettoria complessa...la concentrazione era massima!

    [GDR Off]

    Master, se adesso sgasassi con lo speeder, riuscirei a liberarmi del guardiano e superare la sbarra passandole di fianco?

    [GDR On]

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