Una domanda quanti sono i software open source dietro ai quali non c'è stata una grande azienda o una università?
Una domanda quanti sono i software open source dietro ai quali non c'è stata una grande azienda o una università?
Stm... nn ho capito dove vuoi andare a parare ?
cioè: è ovvio che chi se lo può permettere vende al + basso prezzo possibile per stroncare i clienti... ma mi sembra improbabile che un giorno quando open office avrà surclassato office, e linuo chi per lui) rimpiazzato windows... che questi programmi "gratuiti" verranno resi tutti a pagamento per poter riscattare i profitti delle aziende, lobby, multimiliardari, o leader carismatici che hanno investito nell'open source....
+ che altro il mio timore è: se un giorno la microsoft nn volesse + sopperire alle perdite in certi settori con gli introiti di altri (vedi l'xbox in giappone), e quel giorno casualmente ms office nn vende + un tubo a favore del concorrente open, tutti quelli che avranno veramente bisogno delle funzionalità in + di office si vedranno lievitare il prezzo di office ai livelli di altri software "di nicchia"???(e quà c'è da chiedersi a quanta gente servano davvero le funzionalità di office...)
tanto chemmefrega...quel giorno nn arriverà mai^_^
Il timore è che un mercato dove domina unicamente il gratuito, con una concorrenza appiattita, diventi stagnante per mancanza di stimoli all'innovazione. Ma del resto è lo stesso che si imputa alla pirateria, quindi magari sono timori infondati.
La gente che oggi non ha bisogno di Office, o se lo trova preinstallato o lo pirata.
mhn...già...ma direi che è una preoccupazione inutile: è come quando ci si lamenta che nessuno spende/consuma/investe + in italia... noi possiamo solo decidere di comprare o nn farlo( leggi piratare o usare robba gratuita), e con le nostre singole decisioni il mercato nn cambia di certo...
cmq imho le innovazioni nel campo dell'open source ci sono...magari sono meno stimolate ma col tempo si progredisce anche senza una vera e propria concorrenza....
Guardando come vanno le cose sembra che i prodotti opensource a volte progrediscano molto più velocemente delle closed , basta fare un confronto tra ie6 e firefox.
Dire che il software closed è meglio di quello di open ? A volte è vero a volte no, esempio lampante windows che riesce ad avere nel 2006 un filesystem che si defframenta in maniera spaventosa e tutta la configurazione in un file di binario (il registro di sitema) e ti "obbliga" ad aggiornarlo di release in release additando motivi di sicurezza e stabilità.
Con l'open source i programmatori non faranno la fame, come detto sopra le aziende hanno bisogno di personalizzazioni e soluzioni ad hoc che sicuramente non troveranno nella comunità.
Se grandi aziende come Ibm e Sun puntano sull'open source un motivo c'è , non penso che vogliano suicidarsi commercialmente.
Il problema è che si pensa che gli sviluppatori open-source siano persone che passino tutto il giorno a svillupare gratis , quando in realtà per la maggior parte di loro è un hobby. Con questa logica dovremmo vietare il volontoriato, che ad esempio ruba il lavoro a chi fa assistenza agli anziani, oppure le biblioteche che tolgono il lavoro alle librerie ecc. ecc.
Personalmente sono convinto che le cose possano convivere , sta poi alle persone scegliere qual'è la soluzione migliore sia dal punto di vista tecnico che economico . Esempio semplice se io sono una banca che deve gestire centinaia di migliaia di tranzazione al giorno sicuremente non utilizzerò mysql , ma un software adeguato (vedi oracle o db2), se invece devo mettere su un forum o un piccolo gestionale (per piccole e medie imprese) potrei rivolgermi a mysql o prodotti simili.
... se io sono una banca che deve gestire centinaia di migliaia di tranzazione al giorno sicuremente non utilizzerò mysql , ma un software adeguato (vedi oracle o db2), se invece devo mettere su un forum o un piccolo gestionale (per piccole e medie imprese) potrei rivolgermi a mysql o prodotti simili.
Non credo che mysql o postgre non siano paragonabili in termini di prestazioni offerte, quello che fa scegliere prodotti commerciali è il fatto che dietro a i DB oracle o a db2 ci sono aziende che offrono assistenza, manutenzione.
Avere un numero di telefono da chiamare, una persona a cui "dare la colpa" dei malfunzionamenti a volte vale di piu di quanto speso per l'acquisto..
Per i database è anche una questione di prestazioni, funzionalità, diffusione. Oracle e SQL Server credo siano ancora su un altro pianeta rispetto a mysql e postgresql. Parlo dal lato amministrativo. Ché se hai bisogno di un database da piazzare lì e dimenticartelo, ok, ma se ci devi fare operazioni manuali tutti i giorni non so...