Parte I Tradotta dal sottoscritto da un sito
*ovviamente ci sono certe cose che non condivido..
Nella Bibbia, come in India, I miti non sono mai raccontati dettagliatamente, ma piuttosto, in leggeri flash che raccontano di una stella luccicante, una meteora che cade o di un’incarnazione di dio che si trova in uno stato transitorio di theophany. E quando sono altamente allegorizzati e, quindi, incomprensibili, sono miti mai raccontati in dettaglio. Sono stati spacciati come gli attuali personaggi storici, tali Gesù, Zoroastro, Mosè, Abramo, Krishna, Budda, etc.. Comunque alcuni flash sono pezzi di un puzzle, inseriti insieme eventualmente quando sono smitizzati e integrati con gli altri. Tutte le religioni-le nostre incluse- sono al centro della storia di Atlantide (Eden) , della sua caduta (Adamo) e della sua distruzione causati dagli Alluvioni, come pure la speranza che in questo millennio rinascesse. Abbiamo visto dappertutto e in dettaglio come “Cristo” è una personificazione di Atlantide. E così, sono anche Adamo, Noè, Mosè, Abramo, San Giovanni etc. Abbiamo dimostrato in dettaglio che tutti I nostri rituali e credi Cristiani- I cui obiettivi e signficati abbiamo perso nel tempo derivano dall’India che li prende da Atlantide. Atlantide è la fonte di tutti I nostri miti e credenze escatologiche. Lasciateci considerare per primi I Sacramenti, tenendo in mente che, miticamente, tutti I Salvatori sono uno, lo stesso, in diversi aspetti. Adamo, Cristo, Krishna, Mosè, Noè, Atlante, Shiva et. sono una sola divinità. Nello stesso modo, tutte le tradizioni delle religioni vengono da una singola Tradizione che appartiene ad Atlantide e Lemuria. Fanno tutte parte dell’ Urreligion che alcuni geni dell’antropoligia hanno pensato fosse l’origine di tutte le religioni, entrambe primitive ed evolute. Prima di andare avanti, comunque, alcune osservazioni sono ordinatamente confermate in caso dell’origine dei nostri Sacramenti Cristiani, l’India. L’India è il vero sito di Atlantide, e il collegamento ci riporta indietro al mito primordiale del nostro Paradiso. Prima di tutto, facciamo notare che i Sacramenti sono Sette. Sette è un Numero Magico di grande importanza cui origine Hindu può difficilmente essere contestata. Sette è il numero dei Rishis (Patriarca Indiani) dai quali noi discendiamo, come sette sono i Rishis (i patriarca Hindu) dai quali discendiamo, come pure le ere Induiste. Ma, su tutto, è il numero del dvipas ovvero, il numero delle copie del Paradiso nella tradizione Indiana. I Sacramenti sono sette perché sette è il numero sacro degli Elohim e lo Spirito Santo è proprio un loro alias. Al contrario, dieci è il numero di Dio, il Dio dal quale noi siamo debitori dei Dieci Comandamenti. Ora, Dieci e Sette sono i numeri di Atlantide e Lemuria. Dieci è il numero dei 10 Principi di Atlantide e 7 è il numero delle Isole che componevano la Lemuria, governata dai 7 Prajapatis (o Patriarchi). Inoltre i Sacramenti del Cristianesimo per i loro rituali utilizzano questi materiali: Pane, Vino, Olio, Acqua. Quattro è il numero delle caste Hindu. E’ più di una coincidenza in quanto queste sostanze rappresentano anche le 4 varnas (Caste). Il Pane è bianco come il colore araldico, ovvero il colore che rappresenta il Brahman. Il Vino è come il sangue, rosso ed è una caratteristica dei bellicosi Kshatriyas. L’Olio è di colore giallo e simbolizza i Vaishyas. L’Acqua è blu e simbolizza il Sudras o lo schiavo. Il colore araldico del Sudras è il Nero che dagli Indiani è confuso con il blu o il porpora a causa delle tradizioni. In realtà l’acqua simbolizza la Morte che discende dagli Alluvioni, una forma che sembra riferirsi al porpora per la morte. Come vediamo, quattro sostanze rappresentano i contributi delle Quattro Razze, come pure i loro rispettivi elementi: l’Olio rappresenta il Fuoco, l’Acqua, l’Acqua, il Vino rappresenta l’Aria e il Pane sta per la Terra, dalla quale cresce. I quattro elementi non sono intesi come quelli che compongo il mondo, ma come quelli che lo distruggono alla fine di un era. Fuoco, Acqua, Aria e Terra sono allegorie delle conflagrazioni universali: Alluvioni, Uragani e Terremoti possono lavorare sia uniti che da soli e in ordine, per distruggere il mondo, quando arriva il momento opportuno. La stessa allegoria simbolizzata dai quattro Re Magi- I soliti 3 più Cristo che arriva per avere il loro rispetto. Gesù è il Logos, la Parola, il “Respiro Divino” che corrisponde al Vento. In altre parole, Gesù rappresenta i preti Brahman, che arrivano dalla bocca di Purusha, l’uomo primordiale, che recita i sacri mantra (“pregatori”). Gli altri tre Re sono caratterizzati dai loro doni. L’Oro, il metallo rosso, rappresenta il Kshatryas (“Rosso” o “Casta Guerriera”). Myrrh è cetamente il muschio (zibetto), la nobile forma di “burro”,l’elemento che rappresenta il Vaishtas (Mercante o Burgeoisie). E finalmente, l’incenso che brucia, rappresenta gli oscuri Sudras