[se non attacchi non serve il tiro salvezza ]
nel frattempo Humboldth ha trovato è scolpito le ultime rocce che li servivano
[vai... ora fai il costrutto che secondo me fra poco serve ]
[se non attacchi non serve il tiro salvezza ]
nel frattempo Humboldth ha trovato è scolpito le ultime rocce che li servivano
[vai... ora fai il costrutto che secondo me fra poco serve ]
"Sembra che il fervore abbia abbandonato anche il tuo fiero animo, Valentine..." Dico con tono deluso.
"D'altro canto abbiamo una missione più importante da compiere, e se proprio devo rischiare la vita è meglio farlo con il "pezzo grosso"."
Guardo Orfeo negli occhi, poi chiudo i miei per un attimo per imprimere quell'immagine nella mia mente.
Dopo circa mezzo secondo di concentrazione esclamo:
"Mi ricorderò di te. Mi ricorderò di com'è fatto il tuo volto. Mi ricorderò soprattutto i tuoi occhi. E quando incontrerò quel volto e quegli occhi impressi nella mia memoria, ti assicuro che non ci sarà nessun paladino o Dampyr a fermarmi. La mia missione è distruggere tutti quelli come te; anche se fossi l'ultimo vampiro al mondo, ti troverei comunque."
Detto questo mi avvio con i miei compagni.
Sbadiglio e mi incammino.
Harlan draka ha scritto mar, 04 ottobre 2005 alle 22:17
[ra dico tutto intanto exp
prendete tutti 480 xp tranno pako che ne prende 620 ]
[ho sbagliato a calcolare il GS del vampirozzo...quindi fra lui e interpretazione non prendete 480 xp ma 880 e pako 1100 ]
Mentre camminiamo mi avvicino a Valentine e gli sussurro:
"Almeno di te pensavo di polermi fidare... Cosa ti ha frenato la mano? Avevamo quel vampiro a portata di spada, potevamo distruggerlo. Uno in meno è pur sempre uno in meno..."
"Che pena, quello non era un vampito, era una femminuccia, non può certo aver contagiato alcun umano col suo morbo... guardalo... a suonare la sua lira. Non è stimolante, a terra senza nemmenole forze... Ora c'è un cainita molto più stimolante... Finalmente combattiamo contro qualcuno armato e non contro una musichetta... e poi quella sua arma è interessante..."
"La mia missione è sempre stata quella di distruggere tutti quelli della loro razza. Il vampiro con la katana che tanto ti interessa lo avremmo ucciso comunque. Ma tant'è; ormai quel che è stato è stato e star qui a pensare che l'avremmo potuto uccidere non serve a nulla. Pensiamo al pezzo grosso e a sconfiggerlo: a lui riserveremo la stessa pietà che quelli come lui ci riservarono tempo fa."
"Allora abbiamo due missioni differenti fratello, io li voglio fare soffrire il più possibile. Lasciarlo struggere nella vergogna e nel dolore è l'ideale per me... poi quando si sarà ripreso non durerà a lungo... un dampyr... un altro cainita... è facile ucciderlo..."
"Abbiamo davvero due missioni differenti allora. Una...una...COSA che non ritiene una sofferenza il fatto stesso di essere un parassita non morto non sa davvero comprendere il significato della sofferenza, preferisco finirli ed evitare che inquinino questo mondo ancora per un solo attimo."
Sul mio viso si dipinge un mezzo sorrisetto soddisfatto.
"Comunque sia, a volte glielo mostro io il vero significato della sofferenza. Mi so divertire anch'io, quando voglio; e mi diverto un sacco."
"Hanno perso il significato di tante cose... non hanno concezione della loro natura ma possono ancora soffrire, e ciò è un bene..."
Ridacchio accarezzando la katana
Inizio a ridacchiare.
"Solo la spada per infliggere sofferenze ai Cainiti?"
Scosto l'armatura dall'avambraccio destro, poi contraggo il muscolo in modo da gonfiare la vena fino al polso.
"Noi abbiamo strumenti migliori per farli soffrire!"
Rido
"Oh, se è per questo noi siamo nati per essere la "sofferenza" dei cainiti..."
Con questa ultiam frase però tradiscono una vena di amarezza
Torno serio, anch'io tradendo una punta di malinconia.
"Il Destino è sempre ironico. Sono loro a creare gli strumenti della loro morte. Se non ci avessero reso quelli che siamo, ora non avrebbero il loro anatema. Ogni tanto però penso: se non ci fossimo noi, chi li fermerebbe? Quante altre persone sarebbero deventate COME LORO se non ci fosse nessuno COME NOI? Noi almeno abbiamo uno scopo nella vita; c'è gente che vive una mezza esistenza nell'oblio. Siamo destinati a questo, e non sarebbe potuto essere altrimenti: ognuno è su questa terra per un motivo, noi almeno il nostro lo abbiamo sempre avuto sbattuto in faccia; non avevamo scelta, ma è già qualcosa. Da questo punto di vista la nostra Dannazione è un'amara consolazione, non trovi?"
"E' un'amara consolazione... già... forse troppo amara, ogni tanto la loro dolce morte però allenta questo odiato destino... Se solo non fossimo così soli... se solo gli altri non ci guardassero con discriminazione... sarebbe tutto più facile... ma l'ironico destino ci ha dato ardue prove..."
"La gente teme ciò che non comprende. Ma la nostra Maledizione ci ha reso solidali: fin quando un altro Dampyr calcherà questa terra, nessuno di noi sarà mai solo. E' anche questo che gli altri non comprendono, e che di conseguenza temono. Noi siamo una sola forza, Fratelli nella Dannazione."
Gli porgo la mano.
"Un solo cuore e una sola spada. Ciò che il Sangue unisce, solo il sangue può dividere; il sangue e la morte. Un giorno la nostra Dannazione finirà; fino ad allora, abbiamo una guerra da vincere!"
Inizio a far finta di piangere, con fare falsamente commosso..
Poi all'improvviso smetto e comincio a fischiettare la canzone che mi ha fatto suonare il Vampiro.
Non degno nemmeno di un'attenzione la patetica scenata di Ezor
"La fine della Dannazione... speriamo... redenzione o morte... non lo so..."
Stringo la mano di Uriziel
"Ma fino ad allora saremo uniti nella lotta..."
Sorrido un po' amaro ma fiero
"Ah già. Questo elfo sente tutto."
Inizio a ridacchiare per poco, poi torno serio.
"Non mi aspetto che tu o chiunque altro che non appartenga alla mia razza capisca. Una sola cosa mi aspetto da te, elfo: quando saremo al cospetto del nostro nemico, dà il meglio. Ognuno qui ha una missione da compiere. Chi salvare il proprio popolo [guardo il nano], chi sconfiggere il Male in ogni sua forma [guardo il paladino], e altri di cui ignoro gli intenti. Qualunque sia la tua missione, sappi portarla al termine. Non ti chiedo altro."
"Mi fate sorridere vampiruomini, con i vostri piangistei da bambine, col vostro parlarvi addosso. Sembra che siate gli unici sulla faccia del Pianeta a portare un pesante fardello, siete schiacciati dal vostro ego e la superbia non è bene. Non siete in grado di vedere al di là del vostro naso, la vostra sofferenza è l'unica al mondo, la sofferenza degli altri diviene la vostra. Siete degli insicuri ragazzini affamati di dolore, anche se il vero dolore non siete nemmeno in grado di concepirlo, non vi interessa, non è commestibile per le vostre bocche, che malgrado le vostre lacrime sono ancora umane. Per questo mi fate sorridere, se vi impegnaste nella guerra contro quello che è sbagliato e per il futuro con tanto fervore quanto ne impiegate per parlarvi addosso, questo forse sarebbe un posto migliore. Ora guardate, questa magia è più vecchia persino della vostra razza."
"Rak no garrak, ur Aulë
Terukan no Highfist öeren ra Highfist
No äarken ra Mäere ur karkan
eo kran no köerei
Rak no garrak, ur Aulë
Dummar ra wärra ijankej
woir ur nagalak
woir ur krakennöst
swoir ur hämmaren
Ur wärra, köerei ra eos"
(Tradotta per chi non conosce il Kudzum)
"Sorgi pietra, per Aulë
Te lo ordina Highfist figlio di Highfist
Che il Rancore degli Avi ti protegga
e così tu con noi.
Pietra Sorgi, per Aulë
I tamburi della guerra risuonano
spalanca le tue orecchie
spalanca i tuoi occhi
serra i tuoi pugni
vai alla guerra, e così noi con te."
E così si prova ad animare il costrutto.
dopo aver formato una runa sul petto del costrutto usando le gemme ed aver recitato l'antica formula il golem costruito a immagine di nano risplende di luce azzurra mentre le gemme dell'anima vengono assorbite nel suo corpo di pietra... la luce lentamente si condensa nelle gemme che ha per occhi e il nano nella sua armaura di pietra si alza e serra i pugni pronto ad usarli contro i nemici di Aule e del suo creatore
Improvvisamente scoppia in una forte risata dopo le parole del nano...
"Nano, ti prego taci, non vorrei vedere il tuo inesistente collo mozzato... Pensa al tuo di dolore, quel piccolo fastidio che ti punge il fondoschiena, quando conoscerai la dannazione allora forse potrai parlare... E poi se te sorridi io rido, se proprio l'ultima persona che può parlare di aiuto al gruppo... Io feccia vampira l'ho già distrutta vicino alle tue preziose mura, tu cosa hai fatto? Vorrei saperlo..."
Mi giro e inizio a parlare
"Idioti, esseri che non conoscono il dolore e la fratellanza... Ecco cosa penso di voi ed evidentemente mi sono illuso che qualcuno di voi potesse essere diverso da quegli ignoranti che mi hanno cacciato dal mio paese... ma mi sbagliavo, son veramente solo, queste vostre idiozie dimostrano quanto poco possiate capire della dannazione..."
Accarezzo la katana
Io, i miei fratelli e i miei eterni nemici... ecco le sole persone che conoscono la dannazione, ho sbagliato a dar fiducia a loro...
"Non mi sbagliavo, sei convinto di conoscere tutto e invece non sai niente. Se vuoi mozzarmi il collo, provaci, sono qua che ti aspetto, noi nani non ci tiriamo di certo in dietro. Conosciamo fratellanza e legami, più di quanto tu possa immaginare straniero, di certo non sta a te giudicare, soprattutto vista la scarsa conoscenza dell'argomento. Ti perdono a nome di tutti noi perché ho visto almeno dieci volte, le lune che tu hai visto saettare nel cielo, per questi quei brevi istanti che per te sono una vita e per il mio popolo sono solo stagioni. Ora, incamminiamoci, i nemici ci aspettano e se sei così affamato di dolore è meglio che ti sazi del loro, sicuramente sarà più costruttivo." Fa un cenno al golem appena nato.
"Aga nor, Derimin An'dur" e si incammina.
<< Ti piace sentirti superiore grazie alla tua "dannazione", nevvero? >>
<< Ognuno ha la sua dannazione. E nessuno ha il diritto di stabilire gerarchie.
Soltanto che voi vi crogiolate nella vostra.
La utilizzate allo stesso modo in cui gli umani utilizzano un dio..>>
<< Un rifugio, una fuga, una giustificazione.
Diventa ciò che vi fa più comodo. >>
Seguo il nano e intanto sussurro al Dampyr.
<< Prova a toccare il nano, e uccido anche la tua metà che ancora è rimasta viva. >>
"Prima di continuare solo due cose... prima di tutto tu non mi minacciare elfo, non mi hai ancora impressionato abbastanza per avere qualche effetto su di me... E in secondo luogo sarò anche arrogante o altezzoso come voi credete, e su questo non spenderò più inutili parole perchè qui nessuno vuol cambiare idea, ma non sono stupido e non spreco certo le mie energie per un combattimento all'interno del gruppo..."
Detto questa torno a camminare anche se ad un certo punto esclamo
"Ah... messer nano, forse io sarò convinto di sapere tutto... ma voi non sapete che noi Dampyr viviamo poco meno degli esseri della vostra razza..."
imboccate il passaggio est e proseguite fino ad un trivio in cui il passaggio incrocia un cunicolo nord-sud...
all'improviso sentite una voce suadente che recita..
"Tu che, come un freddo coltello
m'entrasti ne cuor dolorante,
e perfida come un drappelo
d'erinni, venisti festante
a far del mio cuore il tuo letto
e il cuore ne ha tanta vergogna:
tu ignobile, a cui sono stretto
com'è il vermine alla carogna,
com'è il giocatore in disdetta
al giuoco ed al vino il beone,
com'è alla catena il briccone,
- che semore tu sia maledetta!
Ho chiesto al fulmineo pugnale
di rendermi la libertà,
ho detto al veleno mortale
di vincere la mia viltà.
Ahi stolto! il punale e il veleno
sprezzanti mi dissero <<tu,
babbeo, non sei degno nemmeno
che cessi la tua schiavitù!
Se un giorno la nostra follia
spezzasse la sua tirannia,
ti gli ridaresti il respiro
coi baci, all'orrendo vampiro!>>"
capite che sta tentando di influenzare la vostra mente....
ma riuscite a resistere. Da dietro un vagone appare un'alta figura alampanata dalla pelle pallida e i capelli neri fluenti, indossa un armatura di cuoio borchiata tinta di blu ed armata con due katane... una delle quali brilla leggermentespoiler x Uriziel e Valentine
Spoiler:
capite subito che è un vampiro e ha tentato di usare Ascendente