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Discussione: [GDR]Accademia Jedi

  1. #276
    La Nebbia
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    Predefinito Re: [GDR]Accademia Jedi

    Il fatto che si riufiutava di affrontare il discorso m'indispettì

    Nadìra: se cerchi il tuo amico...Jalus Naon...mi hanno riferito che se ne è andato via

  2. #277
    devilmanga
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    Predefinito Re: [GDR]Accademia Jedi

    La guardai impensierito

    Devil: Via?! Via dove?! E quando?!

    dissi quasi stupito

  3. #278
    La Nebbia
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    Predefinito Re: [GDR]Accademia Jedi

    Nadìra: Non so dove sia andato esattamente, ma pare che lui il maestro Naut'ni e un padawan siano in una missione di soccorso, ma non preoccuparti credo che sia niente di grave

    Dissi rassicurandolo.Poi mi alzai dalla sedia vicino al letto e mi avvicinai a lui mettendogli le braccio intorno alla vita

    Nadìra: Non vuoi parlare di ciò che è successo?!

    Dissi guardandolo con occhi proccupati

  4. #279
    devilmanga
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    Predefinito Re: [GDR]Accademia Jedi

    Guardai Nadìra negli occhi. Ormai era palese il fatto che non avevo fatto onore nè a me, nè agli insegnamenti di Nagdorf, nè ai consigli di Jalus nè tantomeno all'Ordine dei Jedi, quindi dissi rammaricato

    Devil: Non c'è niente da dire...mi dispiace per come mi sono battuto, ma anche se i miei sentimenti erano oscuri io volevo solo difenderti!

    Dissi ancor più dispiaciuto

  5. #280
    Banned L'avatar di Jalus Naon
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    Predefinito Re: [GDR]Accademia Jedi

    <<...devilmanga... Nadìra...>>

    La rabbia di devilmanga era percepibile nella Forza, così come il dolore di Nadìra. I due giovani avevano dato prova dei loro sentimenti, agendo in modo da difendersi reciprocamente, ma avevano avuto così accesso a sensazioni che un Jedi non avrebbe dovuto fare sue. Dopo averle avvertite, decisi che, nonostante fossi lontano, avrei aiutato i due ragazzi. Era mio dovere farlo.

    <<...devilmanga, sono il Maestro Jalus. E tu, Nadìra, so che puoi sentirmi, ascolta la mia voce nella Forza...

    ...Siete stati vicini al buio. devilmanga soprattutto. Hai desiderato il bene di colei che ami sopra ogni altra cosa, persino ai precetti dell'Ordine. Ma ho percepito anche la paura in te, nonostante fosse lontana. Hai temuto di vederti sottrarre Nadìra ed hai lasciato che il timore e l'odio per colui che fronteggiavi si impadronissero del tuo animo...

    ...E tu, Nadìra, hai sofferto, sentendo che qualcosa di nero stava crescendo in lui. Ho avvertito il tuo improvviso legame, il tuo repentino ricorso alla Forza, il potente appello ad essa, nonostante non avessi ricevuto addestramento alcuno. Un motivo in più perchè tu debba divenire una Jedi. Ma l'ansia che potresti provare nei confronti del tuo amante potrebbe trascinarti negli stessi abissi nei quali devilmanga stava per precipitare...

    ...Ma in voi vi è Luce, non temete. devilmanga, non seguirmi in questo incarico, rimani, ristabilisci il tuo legame con la Forza lucente, ritrova la pace e la calma presso la protezione ed il calore dell'Accademia...

    ...Aiutalo, Nadìra. Usa la Forza...

    ...Lascia che essa scorra in te, esci da te stessa e legati con devilmanga... Scaccia con la Forza l'oscurità che in lui...

    ... Quando farò ritorno, vi aiuterò a riunirvi alle vie della Forza, o a scoprirle per la prima volta... Ma ora rimanete là, ove vi trovate, al sicuro. Non è il momento di combattere...

    ...Possa la Forza essere con voi, miei giovani Jedi...
    >>



  6. #281
    devilmanga
    ospite

    Predefinito Re: [GDR]Accademia Jedi

    La voce di Jalus sembrava risuonare in tutto il mio corpo, e da quel che diceva sapeva com'erano andate le cose su Kessel, e non doveva esserne molto contento. Cmq aveva ragione, non era il momento per seguirlo in un'altra missione, anche perchè ero stato già abbastanza provato, così cercai di rispondere al maestro Jedi, ma non ero ancora in grado di utilizzare la Forza per parlare con qualcuno che si trovava lontano da me, ma feci ugualmente per concentrarmi, e risposi sperando che la mia voce potesse arrivare a lui

    <<Che la Forza sia con te maestro e che ti segua in questa missione...e ti chiedo perdono se ti ho deluso>>

    Dissi, slegandomi la fascia dorata che egli mi aveva donato e tenendola in mano. Poi guardai Nadìra e dissi tristemente

    Devil: Se non ti dispiace vorrei restare un pò da solo...vado nel mio alloggio a riposarmi...

    Detto ciò mi avviai verso l'uscita dell'infermaria e lasciai Nadìra per ritirarmi nel mio alloggio


  7. #282
    devilmanga
    ospite

    Predefinito Re: [GDR]Accademia Jedi

    Ero nel mia alloggio da moltissime ore ormai anche se a me sembrava un'aternità, ma nonostante ciò non potevo fare a meno di stare sdraiato sul quel letto a pensare con lo sguardo che fissava il soffitto. Le scene del duello su Kessel mi stavano tormentando, continuavo a rivedere me stesso che attacava con ira il sith che intanto era compiaciuto nonostante fosse in difficoltà. Nel rivivere quelle scene il mio corpo si riempì di tristezza, ma la cosa che più mi irritava era che se non fosse stato per Nadìra io sarei morto, d'mprovviso mi sentì debole e in debito, ma soprattutto sapevo di aver disonorato l'Accademia e l'intero Ordine dei Jedi. Poi mi alzai e mi misi seduto sul letto, presi da sopra un comodino vicino a me la stoffa dorata dotami da Jalus, la fissai e una lacrima scese dal mio viso epoi mi sdraiai nuovamente a riflettere

  8. #283
    La Nebbia
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    Predefinito Re: [GDR]Accademia Jedi

    passarono molte ore prima che potessi presentarmi davanti la porta dell'alloggio di Devil. In Accademia mi dissero che essendo nuova dovevo imparare alcune abitudini del posto, così per cominciare mi diedero delle vesti adeguate, erano dovvero comode anche se le prime volte dovevo stare attenta a non inciampare nel saio marrone scuro che indossavo sopra la veste azzurrina,mi consigliarono di fare la coda ai capelli per evitare fastidi e anche se ancora non possedevo la spada laser, mi sentivo una vera Jedi. Mi recai davanti il suo alloggio, aprì la porta e vidi che era sdraiato sul letto che fissava il soffitto e con la mano destra che impugnava la fascia di stoffa dorata del maestro Naon, la stanza buia. Feci un leggero sospiro e mi sedetti sul letto accanto a Devil

    Nadìra: è arrivato un resoconto della missione che stanno affrontando i maestri Jedi e il tuo amico Baxter...

    ma lui parve non ascoltarmi e continuò a fissare davanti a se senza sbattere ciglio

    Nadìra: Sono giunti sulla corvetta corallina che è stata attaccata e sembra che l'attacco sia terminato...credo che torneranno presto con i superstiti.

    Continuò a non rispondere e a fissare il vuoto

    Nadìra: Si può sapere che ti succede! Io so che hai fatto un errore a batterti in quel modo, ma volevi difendermi! adesso ho capito che sei davvero innamorato di me e che daresti la tua vita per la mia, ma io non voglio che diventi ciò che stavi combattendo com'è successo a mikeli! Reagisci amore mio! Sei un Jedi e sai di aver sbagliato perchè continui a torturarti?!

    E lo guardai con occhi tristi

  9. #284
    Banned L'avatar di Jalus Naon
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    Predefinito Re: [GDR]Accademia Jedi

    Nadìra non riusciva a smuovere minimamente il giovane e non potè far altro che lasciarlo lì dove si trovava. Nell'alloggio di devilmanga, il tempo scorreva placido, nonostante nel suo animo la tranquillità non fosse rintracciabile. La luce, da gialla e nitida, divenne più calda ed avvolgente, attraversata da fili dorati e fasciata da manti arancio. Poi, l'oscurità, della notte e del sonno, presero il sopravvento. Al mattino, la porta della stanza era ancora chiusa e devilmanga ancora nel suo letto, le palpebre chiuse ed il respiro lento...
    Una mano guantata toccò cortesemente la porta per un paio di volte, ma il rumore fu sufficiente a far destare il ragazzo. Alzatosi dal letto, il Cavaliere si avvicinò al pannello di controllo a lato della porta, pigiò un pulsante e fece sì che la porta scorresse in alto, mostrando così la figura di un giovane Jedi. devilmanga lo conosceva per aver scambiato con lui qualche parola riguardo la recente politica repubblicana adottata nei confronti del Remnant: si chiamava Muur Coyax e dalla sua nomina a Cavaliere erano passati al massimo un paio di giorni, non a caso la treccia da padawan pendeva ancora dietro la sua testa, ricadendogli sulle spalle.

    Coyax: "Ben svegliato, Devil. Spero tu abbia passato una buona nottata. Ho un messaggio da riferirti: il Maestro Nukassa desidera conferire con te".

    Quando il Jedi sentì quel nome, inarcò le sopracciglia, quasi colto alla sprovvista.
    Conosceva appena il Maestro Nukassa, quasi solamente "di vista", e le uniche volte che aveva avuto modo di vederlo era stato durante le sue svariate convocazioni dinanzi al Consiglio. Nukassa aveva infatti una certa fama, almeno come "convinto sostenitore delle idee diametralmente opposte a quelle del Consiglio", come venne chiamato una volta. Per tacere delle sue numerose fughe dall'Accademia, per questa o quell'altra "stramba crociata", che, ovviamente, la quasi totalità dei Jedi presenti in Accademia considerava alla stregua di una perdita di tempo. Alcuni dicevano addirittura che fosse inviso del tutto al Consiglio. Ma nessuno metteva in dubbio le sue capacità come Jedi. Era stato lui a creare lo Stile di Perfezionamento "Herìos", le cui basi gli erano state trasmesse dal Maestro Jedi Herìos, il suo mentore, basi che erano state sviluppate da Nukassa sino alla creazione di uno Stile completo. Ma cosa poteva mai volere da devilmanga?

    Coyax: "Scommetto che ti chiedi il perchè di questo incontro, vero?", chiese Muur. "Beh, non ti rimane che scoprirlo! Lui ti aspetta nella sua sala di meditazione".

    Detto ciò, il nuovo Cavaliere salutò con un cenno del capo e se ne andò. devilmanga stava per rientrare nell'alloggio per prepararsi, quando la voce di Coyax risuonò ancora nel corridoio esterno...

    Coyax: "Ah, e porta la tua spada laser. Ti servirà".

    Poi se ne andò, lasciando solo devilmanga.


  10. #285
    devilmanga
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    Predefinito Re: [GDR]Accademia Jedi

    Lo stupore era ben visibile sul mio viso, così preso dalla curisità di questo incontro attaccai la saber alla cinta, aprii l'armadio e indossai un nuovo saio leggermente più scuro di quello precedente che lasciai su Kessel dopo il duello. Camminai per i corridoi dell'Accademia e giunsi nella sala di meditazione del maestro Nukassa, con il quale non avevo mai conferito prima, neanche quando ero padawan e avevo il maestro Nagdorf come mentore. La porta poteva essere aperta solo dall'interno, quindi bussai delicatamente in attesa che si aprisse

    [GDR/Off] Jalus, volevo informarti di una cosa: nel GDR il mio nome non è esattamente devilmanga, ma l'ho modificato facendolo diventare Devil Manga, come è scritto nella mia scheda ok?!
    [GDR/On]

  11. #286
    Il Nonno L'avatar di Jedi-78
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    Predefinito Re: [GDR]Accademia Jedi

    Anche il Maestro Jedi-78 si incamminò a parlare col giovane Jedi.

    Ciao mio vecchio Padawan... tristezza in te avverto... interiore sofferenza. Questo male esso è. Ricordi quando il vento a deviare tu imparasti? Vorrei che ora ad esso ti affidassi... allarga la tua vista... senti la Forza nei tuoi compagni vicini.

    La loro pace il tuo corpo e la tua mente nutrino, la tua forza da loro assorbire devi. Questo è il Lato Luminoso.

    Se del tuo fallimento il peso senti... forse un breve esilio prender bene ti farebbe.

    Oppure confessare le tue paure... i tuoi dubbi.

    Rammenta... la paura è la via del Lato Oscuro... il dubbio il corrimano ne è. Non conservare in te il tutto. Chiunque desidererai... ad ascoltarti pronto sarà.

    Che la Forza sia con te!

  12. #287
    Banned L'avatar di Jalus Naon
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    Predefinito Re: [GDR]Accademia Jedi

    La porta si aprì, lasciando intravedere la sala di meditazione del Maestro Nukassa. Non era grande ed era resa ancora più angusta da molti piedistalli metallici alti circa un metro, che reggevano, grazie anche ad un piccolo "pilastro" di energia violetta, un gran numero di piccoli cubi in pietra, o almeno così pareva. Così essi apparivano agli occhi di una persona priva di sensibilità alla Forza, ma per un Jedi quegli oggetti erano invece i custodi dell'antica saggezza dell'Ordine: in altre parole, holocron. Persino la sala di meditazione di Nukassa era eccentrica: in genere non era permesso ai Jedi portare gli holocron presso le proprie stanze private, ma evidentemente Nukassa aveva ottenuto qualche permesso particolare. Oppure li aveva semplicemente presi, dopotutto era un gesto che una simile persona avrebbe potuto tranquillamente compiere.

    "Vieni avanti, Cavaliere", disse il Jedi con voce ferma. A devilmanga parse quasi incrinata da una leggera indispozione. Sembrava che Nukassa, pur avendo richiesto la sua presenza, tollerasse a fatica Devil. Il giovane Jedi sedette sulla poltroncina di fronte, con il capo abbassato e lo sguardo pronto a cogliere ogni minima variazione nel viso del Maestro. Pochi secondi dopo, con gli occhi chiusi, Nukassa parlò:

    Nukassa: "Ti ho detto di venire qui, Devil Manga, perchè è stato il Maestro Naon a chiedermelo.
    Io sono anziano, mio giovane Jedi. Forse avrai saputo che io non ho mai addestrato alcun apprendista, non ho mai avuto un... "erede". Ti chiederai perchè. Sappi che io non sono una persona molto accomodante, e penso che il tono da me usato prima te lo abbia fatto capire. E' anche per questo che non ho mai insegnato: non sarei un buon mentore. Ma a me non importa. Non trasmetto le mie conoscenze semplicemente perchè è poco prudente: ho appreso molto in questi anni, anche cose che un Jedi non dovrebbe conoscere. Ma nonostante questo non ne sono rimasto invischiato, cosa che mi ha permesso di rendermi conto sia del fatto che ormai queste conoscenze mi appartegono, sia del fatto che un padawan non le deve assimilare. Non sarebbe "salutare" per lui. Ma io non voglio rinnegarle, anche se il Consiglio vorrebbe il contrario. Spero tu abbia capito ora. Ad ogni modo, è meglio tornare al motivo della tua convocazione. Sei qui perchè è mio compito scoprire se il tuo ultimo incontro con i Sith ha avuto delle ripercussioni serie sul tuo legame con la Luce. Ne ho l'autorità, sappilo fin da ora, e il fatto che tu sia un Cavaliere non significa che puoi andartene da qui senza il mio esplicito permesso. Spero che ciò sia chiaro".

    Devil quasi sussultò a quelle parole. Mai un Maestro Jedi aveva pronunciato parole tanto aspre. Il giovane Jedi pensò che i famosi "insegnamenti segreti" appresi da Nukassa lo avessero corrotto eccome.

    Nukassa: "Le mie parole sono dure, non lo nego, ma servono a scuoterti. Se davvero la rabbia si è fatta strada a sufficienza in te, allora adesso comincerà a crescere..."

    Fece una pausa

    Nukassa: "Lo sai perchè il Maestro Naon mi ha chiesto di incontrati? Perchè temeva che ti trovassi in difficoltà mentre lui era lontano... Ah, il Maestro Naon... non lascia trasparire nulla di sè, parla poco, è solitario, non è di compagnia... Ma ti ha aiutato e aiuterà anche la donna che ami. Ti vuole bene. Lo stesso bene che un padre prova per suo figlio. Secondo me non lo hai deluso, sapeva che prima o poi ti saresti trovato in difficoltà, perciò non ha mai preteso nulla da te. O se ha sofferto, non ci ha permesso di capirlo. E non ce lo permetterà mai. Quello che mi ha chiesto è di aiutarti a capire i perchè del tuo errore, rimediando ad esso. E' un errore in cui, in genere, un Jedi incorre. La rabbia, l'odio, e cose simili, sono stati d'animo comuni, o almeno presenti saltuariamente, nelle persone comuni, mentre un Jedi è estraneo ad essi. Questo però non significa che non li provi. La fede di un Jedi nella Luce si vede anche dalla sua capacità di zittire queste cose. E' chiaro? No? Beh, non mi importa. Io non sono capace di parlare alla gente, preferisco agire, soprattutto quando mi trovo davanti una persona sporca quanto te".

    Una spada laser verde viene improvvisamente attivata da Nukassa, che la porta poi al volto.

    Nukassa: "Sei un disonore per l'ordine Jedi! Il Consiglio avrebbe dovuto espellerti. Insieme alla tua donna! Non sei degno di restare in questo luogo, sei incapace ed avventato, non sarai mai un vero Jedi! Non ne hai le possibilità! Sei inutile, perchè insisti a voler restare in questo luogo!? Sei un essere privo di senso, e la donna che ami ti abbandonerà, oppure tornerà nell'oscurità insieme al fratello, e tu la perderai per sempre. Si, sento che il tuo legame con lei è forte, ma la perderai comunque".

    D'un tratto la mente del ragazzo viene invasa da confuse immagini, che mostrano Nadìra insieme allo stesso Nukassa, mentre quest'ultimo le racconta di comportamenti ed azioni mai avvenute, ma che devilmanga avrebbe commesso, culminanti in un "si", pronunciato dalla ragazza alla domanda del Maestro "vuoi venire con me?".

    Nukassa: "Ora lei è mia. Le insegnerò quanto conosco, perchè la sento a me affine. Le permetterò di dimenticarti e farò si che lei ti reputi un Jedi fallito. E, forse, vi sarà spazio anche per altro... è piuttosto carina la tua donna..."

    Ed abbassò la lama sul ragazzo.


    [GdR Off]
    Molto importante: naturalmente, devilmanga, quanto riportato sopra è pura "recitazione", ovvero è il personaggio che parla in questo modo, tra l'altro con una ragione che poi scoprirai. Nessuna delle frasi sopra riportate "mi appartiene", leggasi non ho mai pensato cose simili nei tuoi confronti. Non farti idee strane, quindi. Preferisco ribadirlo, sperando risulti chiaro.
    [GdR On]

  13. #288
    devilmanga
    ospite

    Predefinito Re: [GDR]Accademia Jedi

    Il maestro Nukassa attivò la sua saber davanti ai miei occhi increduli. Com'era possibile che un maestro Jedi potesse parlare in quel modo con un altro Jedi?! Com'era possibile che il maestro Naon avesse chiesto proprio a lui di aiutarmi a sconfiggere il mio dolore?! Nella mia mente i dubbi si fecero più chiari...forse aveva ragione lui...forse sarei dovuto andarmene dall'Accademia. La spada laser era puntata su di me, ma ciò che più mi fece riflettere erano le sue parole...avrebbe davvero convinto Nadìra ad allontanarla da me?! Io l'avrei impedito sicuramente.

    Devil: Maestro...perchè dite questo?!

    alla domanda il maestro Jedi rispose alzando ancor di più la lama laser verso il mio collo e dovetti alzare leggermente la testa per evitare la lama di cui sentivo il calore

    Devil: Io non capisco?! Volete davvero che mi dimetta dall'Ordine dei Jedi?! Volete davvero fare tutto ciò che dite?!

    ma il maestro non disse nulla, e l'unica cosa che rianimava nella mia testa erano le parole: "Sei un disonore per l'ordine Jedi!" "Ora lei è mia", a queste parole non riusii a fare a meno di afferrare la mia spada laser e attivarla. il colore della saber del maestro illuminava il mio viso da cui trasparivano pensieri di tradimento da parte del maestro

    Devil: Forse avete ragione...forse dovrei andarmene da qui, ma non lascerò che Nadìra venga soggiogata dalle vostre parole...se sarà necessario la difenderò anche dai Jedi!

    ma non era mia itenzione attaccare il maestro Nukassa, non avrei potuto, non avrei avuto la forza di attaccare un altro Jedi

    Perchè fate tutto questo maestro Nukassa?! Perchè?! Pensate veramente ciò che avete detto?!

    Detto ciò mi zittii e attesi la sua risposta con la lama che puntava ancora sul mio collo, mentre io tenni la mia rivolta verso il basso

    [GDR/Off]
    Non preoccuparti Jalus, lo so che non ti appartengono queste frasi e che fa parte del GDR,io nutro una grande stima per te e sicuramente non saranno queste frasi a farmi cambiare idea Maestro Jalus
    [GDR/On]


  14. #289
    L'Onesto L'avatar di gordedun
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    Predefinito Re: Re: [GDR]Accademia Jedi

    Gdr off Scusate,come faccio a iscrivermi all'accademia?

  15. #290
    devilmanga
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    Predefinito Re: Re: [GDR]Accademia Jedi

    gordedun ha scritto ven, 10 giugno 2005 alle 15:48
    Gdr off Scusate,come faccio a iscrivermi all'accademia?
    Non puoi diventare Jedi senza essere prima qualcos'altro...leggiti il postat del regolamento che ti elenca come diventare Jedi

    Ps: la prossima volta però posta le tue domande sul topic di OUT GDR aperto da Griso daccordo?!

  16. #291
    Banned L'avatar di Jalus Naon
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    Predefinito Re: [GDR]Accademia Jedi

    L'anziano Jedi avvicinò al volto del Cavaliere la verde lightsaber, fermandosi a breve distanza. Poi, la lama si ritirò nell'impugnatura con un sibilo. E l'espressione di Nukassa, da tesa e quasi furiosa, si distese, lasciando il posto ad un caldo sorriso.

    Nukassa: "Ho inveito contro di te, ti ho chiamato indegno, ho detto che hai disonorato l'Ordine Jedi, ho affermato che la ragazza non ti sarebbe stata mai più vicina. Ti ho spinto a combattere. Ho cercato di liberare la rabbia che è presente in te, in ogni modo. Ma non ci sono riuscito, perchè non c'è rabbia in te, non più almeno. Ho anche cercato di usare la Persuasione di Forza per proiettare immagini nella tua mente e renderti ancora più furioso, ma in te non vi era quell'alito nero che ti avrebbe permesso di rilasciare la furia latente. Ho fatto ciò che un Sith, bramoso della tua presenza presso l'oscurità, avrebbe fatto. Questa era una prova molto importante per te, una prova che ti avrebbe permesso di accedere ad un livello di addestramento molto particolare ed inusuale per la quasi totalità dei Jedi: il controllo dei propri sentimenti e delle proprie azioni quando si ama qualcuno. Ora, hai dimostrato di essere in grado di mantenere il tuo controllo, nonostante il tuo avversario affermasse cose non vere e, soprattutto, riguardanti il rapporto con la donna che ami e la sua persona. Quel genere di cose, insomma, che fanno andare in bestia coloro che amano. Sei in grado di ricevere questo particolare addestramento. Sarà assai difficile, ma l'importanza degli insegnamenti che ti impartirò è grande. Potrai avere nel tuo cuore, sia il viso di colei che ami che la Forza.

    Sei ottimo Jedi, Devil Manga, il tuo Maestro aveva ragione.

    Il Maestro Naon mi aveva chiesto di addestrarti perchè io sono l'unico a poterlo fare.
    Questo perchè anche io amo una donna..."

    Agganciò la spada laser alla sua cintura.

    Nukassa: "Sono famoso per le mie improvvise fughe dall'Accademia, che quasi tutti ritengono dovute alla mia voglia di inseguire "cause perse". Secondo te, la donna che si ama è una causa persa? No, non credo proprio. Ma in certo senso, questa situazione mi ha permesso di mantenere un certo "anonimato". Non credere che il Consiglio non ne fosse a conoscenza, anzi. Ma la sua decisione in merito mi sorprese: mi permisero infatti di raggiungere la mia amata, quando essa ne aveva bisogno, ma non volevano che ella rimanesse qui. Gli altri Jedi avrebbero potuto non reagire molto bene, dunque il Consiglio preferì mantenere il maggior riserbo su questa questione. Allora, io non ero ancora riuscito a controllare bene i miei sentimenti, non riuscivo a capire con tranquillità quando i miei doveri di Jedi mi imponevano di allontanarmi da lei. Il Consiglio decise allora, per non perdermi, di lasciare che io la raggiungessi ogni tanto. Mi hanno dato fiducia ed io non l'ho tradita. Ogni volta tornavo in Accademia più tranquillo, ed ogni volta capivo che ero in grado di mantenere sempre più il controllo. Ma ricorda, è sempre meglio che un Jedi non si unisca con qualcuno, ma se questo succede, il Jedi deve essere in grado di fronteggiare al meglio questa situazione.
    Il Maestro Naon sapeva che, non avendo mai provato simili sensazioni, non avrebbe potuto aiutarti al meglio, così ha chiesto che ti addestrassi, per riuscire ad indirizzare nella giusta maniera i tuoi sentimenti più primigeni. O almeno, così mi disse. Chissà se è poi così... il Maestro Naon deve custodire molti segreti dentro di sè... "

    Tossì leggermente.

    Nukassa: "Le mie fughe duravano un giorno al massimo. Una volta restai lontano però per alcuni giorni. Sai, quando una moglie mette al mondo una bambina, la tua bambina, devi dedicarle un po' di tempo... Naturalmente il Maestro Griso, il Maestro Jedi-78, lo sapevano. Il Maestro Naon era invece molto giovane quando lei nacque. Penso fosse ancora un allievo, il Maestro Griso non lo aveva ancora preso presso di sè, egli era ancora nel Clan del Lupo... Mia figlia ha più o meno la sua stessa età quindi. Non so dove sia, ora, non so nemmeno se sia sensibile alla Forza, ma credo di si. Ora è lontana, con sua madre. Non la vedo da molti anni".

    Lo sguardo dell'anziano Jedi si spense, il capo chino, la mente altrove...

    Nukassa: "Mi mancano molto...
    Ma ora dobbiamo pensare a te. Siedi e medita con me per adesso, poi ti mosterò una cosa".

    Così dicendo, il Maestro sedette a gambe incrociate sulla poltroncina, chiuse gli occhi e si lasciò andare alla Forza...


    [GdR off]
    Ne ero certo amico mio, ma ho preferito ricordarlo. E grazie per le belle parole,
    Cavaliere Jedi Devil Manga.

    [GdR on]

  17. #292
    devilmanga
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    Predefinito Re: [GDR]Accademia Jedi

    Adesso era tutto chiaro...le orribili immagini che riempivano la mia mente sparirono e le parole del maestro Nukassa mi tranquillizzarono. Spensi la mia ligthsaber e feci un leggero sorriso, mi tolsi il saio e mi sedetti sulla poltrona a gambe incrociate. In un primo istante ero talmete preso dalla curiosità di ciò che stava per insegnarmi che avrei voluto saperne di più, ma poi mi dissi che non volevo rovinare quel momento di meditazione con delle futili domande che avrebbero presto avuto risposta, così senza aprire bocca, ma con una gratitudine che traspariva dal mio viso, chiusi gli occhi e mi concentrai...




  18. #293
    Banned L'avatar di Jalus Naon
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    Predefinito Re: [GDR]Accademia Jedi

    Passò una mezz'ora buona. Nukassa non aveva detto una parola durante quel lasso di tempo, sembrava addirittura che non respirasse, tanto era concentrato sulle correnti della Forza. Devil aveva approfittato di quel periodo per calmare ancor più il suo spirito, conscio del fatto che quanto il Maestro stava per trasmettergli era di grande, quasi vitale, importanza, per lui e per la giovane donna alla quale era legato. Poi, con un profondo sospiro, Nukassa si destò. Meditare lo aveva ristorato, come un viandante che, dopo aver percorso molta strada, abbia dormito a lungo in un morbido letto.

    Nukassa: "Allora Cavaliere, sei pronto per dare avvio al tuo nuovo addestramento? Spero, e credo proprio, di si. Devi sapere che quanto sto per insegnarti non prevede l'utilizzo della Forza per ampliare le proprie percezioni, nè l'uso di una spada laser per duellare. Ora, io ti insegnerò a controllare il tuo stesso cuore, le tue emozioni più profonde ed ancestrali, gli istinti più reconditi, che ci legano al mondo animale. Quando avrò terminato, dopo molto, molto tempo, tu saprai scioglierti da questi vincoli emozionali, permettendo non solo alla tua mente, ma anche alle tue emozioni e pulsioni, di concentrarsi laddove occorre.
    Prima di partire con l'addestramento vero e proprio, ti illustrerò i cinque stadi di questo particolare ed unico allenamento, che io ho chiamato Raamana, in onore di mia figlia: la "Disciplina del Cuore". Essa è stata da me suddivisa in vari livelli, poichè ognuno di essi rappresenta uno stato d'animo o un desiderio che il Jedi prova per l'amata o l'amato, desiderio che egli o ella deve fronteggiare a sconfggere. Si parte da quelli più "semplici", per così dire, e si giunge a quelli più duri da reprimere e da allontanare, che coinvolgono interamente l'amore provato.
    Il primo stadio è quello della "Lontananza": il Jedi desidera che la persona amata gli sia accanto, per poterne sentire la rassicurante presenza.
    Il secondo è quello del "Timore": il Jedi sa che una situazione pericolosa non è distante dalla persona amata e vorrebbe dimenticarsi dei propri doveri per poterla mettere al sicuro. Oppure, il Jedi pensa che la persona amata non sia a lui (o lei) vicino con il proprio cuore, cioè che la persona non lo ami più con lo stesso ardore d'un tempo, anche se per cause "interne" al legame.
    Il terzo è quello della "Paura": il Jedi sa che la situazione pericolosa è presso o comunque vicina alla persona amata e vuole con tutte le proprie forze lasciare i propri doveri per salvarla. Oppure, il Jedi teme che una persona stia insidiando l'amata o l'amato per sottrargliela, desiderando quindi di scacciare il "terzo incomodo", con ogni mezzo a sua disposizione.
    Il quarto è quello del "Dolore": il Jedi sa che la situazione pericolosa interessa direttamente la persona amata, mettendone a rischio la vita e vuole con ogni mezzo, anche il sacrificio di altri, salvarla. Oppure, il Jedi vede o viene a conoscenza del fatto che l'amata o l'amato ha incontrato di sua volontà la persona che la sta insidiando, non facendolo sapere al Jedi. Questo, tuttavia, senza che vi sia una prova concreta del fatto che la persona amata voglia legarsi all'altro o all'altra.
    Il quinto ed ultimo stadio è quello del "Sacrificio": il Jedi sa che, se non andrà a salvare la persona amata a causa dei doveri che l'Ordine gli impone, questa morirà. Oppure, il Jedi sa che l'amata o l'amato ha deciso di staccarsi da lui o da lei per unirsi ad un altro o ad un'altra, questo a prescindere dal fatto che la persona glielo abbia comunicato o meno.

    L'ultimo stadio è il più duro di tutti, poichè il Jedi deve combattere contro i più oscuri sentimenti che possano albergare in lui o il lei, come il possesso per l'altra persona, il dolore per la sua perdita definitiva e l'odio per ciò che l'ha provocata. Questi sono sentimenti che portano, inevitabilmente, al Lato Oscuro. Pensa alla tua lei in una situazione di estremo pericolo, che può ucciderla in ogni momento, mentre tu ti trovi a centinaia di parsec di distanza, con l'obbligo di portare a termine una missione che non ha nulla a che spartire con voi, ma è una "semplice" battaglia per mantenere la giustizia e la pace nella Galassia. Pensa alla più terribile delle eventualità, che tu avresti potuto scongiurare abbandonando l'incarico e correndo da lei, ma che si è verificata a causa di quel maledetto giuramento che l'Ordine Jedi ti ha costretto ad onorare. Non proveresti un odio immenso per coloro che ti hanno fatto perdere la tua amata, costringendoti d'ora in avanti ad una vita di sofferenza indicibile, causata dal rimpianto evocato dalla frase "Avrei potuto, ma non l'ho fatto"? Per non parlare delle molte contraddizioni: "i Jedi dovrebbero proteggere la galassia e chi la abita, allora perchè LEI è dovuta morire? Perchè proprio lei e non qualche stupido soldato di questa stupida Repubblica, che pensa solo a sè stessa e non a coloro che la sostengono? Perchè?". "Forse i Jedi mentono, i Jedi pensano solo a mantenere il proprio potere, il proprio predominio su questa galassia. Ed io dovrei restare fra coloro che non solo hanno ucciso chi amavo, ma che nemmeno mantiene la propria parola? I Jedi sono corrotti, ma io li distruggerò e così facendo vendicherò la mia amata...". Non c'è bisogno che tu mi risponda, perchè qualsiasi cosa tu dica, la risposta sarebbe si. Proveresti queste sensazioni anche non volendolo e soccomberesti ad esse. Ma se riuscirai a portare a termine questo lungo ed assai difficile addestramento, allora potrai vedere morire la tua amata nelle tue stesse braccia senza venire sopraffatto dal buio. Ne soffriresti non poco, questo è certo, ma sapresti anche riconoscere il "confine" che ti separa dal Lato Oscuro e riusciresti, anche grazie all'aiuto dei Jedi, che ti aiuterebbero senz'altro, a non oltrepassarlo.

    Per ora, ti insegnerò le cosiddette "basi", poichè devo vedere se sei idoneo a questo addestramento. Puoi potremo addentraci meglio nei segreti della Disciplina Raamana".

    Fece una pausa, trasse un secondo respiro pronfondo e chiuse quindi nuovamente gli occhi.

    Nukassa: "Adesso voglio che tu espanda i tuoi sensi grazie alla Forza, rintracciando la tua amata all'interno di questa Accademia. Voglio che tu senta il suo cuore, il suo respiro, voglio che tu percepisca nelle fibre stesse del tuo corpo l'amore che provi per lei. Voglio che tu senta la sua lontananza da te. Voglio che tu la immagini quindi su un remoto pianeta, che tu non puoi raggiungere da molto tempo, che il tuo corpo non riesce ad afferrare, mentre tu la vuoi sentire vicina, vuoi sentire il suo profumo, vuoi vedere il suo sorriso, toccare le sue mani, baciare le sue labbra, accarezzare i suoi capelli... Poi, dimmi quale sentimento comincia a farsi strada in te..."



  19. #294
    devilmanga
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    Predefinito Re: [GDR]Accademia Jedi

    Le parole del maestro Jedi erano molto chiare, così dopo aver ascoltato tutto ciò che mi aveva detto, chiusi gli occhi e iniziai a concetrarmi su Nadìra. Percepire la sua presenza non era difficile, anche perchè è la base dell'addestramento di un Jedi, la complessità stava nel riuscire a concentrarsi a tal punto da riuscire a sentire la sua lontanaza e percepire la sua anima e il suo cuore...all'inizio temetti di non farcela,così riaprì gli occhi e dissi sbuffando

    Devil: Niente...non ci riesco...è troppo difficile sentirla così vicina eppur così lontana

    Ma gli occhi fissi e severi del maestro mi fecero cambiare idea e riprovai. Chiusi gli occhi e iniziai a sentirla, il suo respiro era dolce ma preoccupato, e dal suo battito sembrava che si stesse affaticando...molto probabilmente stava seguendo una lezione su come respingere i colpi di blaster con la spada...poi la vidi nitidamente...lei era lì stava contemplando il panorama di un pianeta che non riuscivo a riconoscere, ma non riuscivo a raggiungerla, non riuscivo a toccarla, e sembrava che si stesse allontanando e che soffriva...non volevo più vedere quella visione, ma sebrava che non riucissi più ad aprire gli occhi, gattai un gemito e aprii gli occhi.Tutto era tornato come prima...il maestro Nukassa sedeva davanti a me e sembrava che sogghignasse

    Devil: Ho visto...la sua sofferenza, ma non potevo raggiungerla...mi sentivo perso e avevo paura...sembrava che non potessi più aiutarla...





  20. #295
    Banned L'avatar di Jalus Naon
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    Predefinito Re: [GDR]Accademia Jedi

    Nukassa: "Bene, Devil, sei riuscito ad avvertire i suoi pensieri più esterni, più superficiali. Ma devi più in profondità, leggere il suo animo, il suo cuore e portare alla luce i sentimenti che lei prova per te, sentendola in te, lasciando che le tue sensazioni si leghino alle sue. Allora ti sentirai inevitabilmente attratto verso di lei, come se il tuo amore per lei possedesse una coscienza propria, che ti porterà a desiderare di raggiungerla. Vedrai, succederà. Quando avverrà, voglio che tu ti appelli alla Forza, per scacciare quel legame, spezzandolo. Allontana la voglia di raggiungerla come faresti con un oggetto, ricorrendo alla Spinta di Forza. Usa la Forza. Ovviamente, la "frattira" sarà solo momentanea. Ma questo ti permetterà di concentrarti sul presente e, se ti trovassi in missione, sul tuo incarico e sui tuoi doveri. Avanti..."

    E chiuse nuovamente gli occhi.



  21. #296
    devilmanga
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    Predefinito Re: [GDR]Accademia Jedi

    chiusi gli occhi e mi concentrai nuovamente su Nadìra, sui suoi pensieri e le sue sensazioni.Poi la rividi....era dinuovo davanti allo stesso paesaggio, triste e sconfortata, le sensazioni e le paure che provai erano sempre quelle, nn riuscivo ad andare oltre...il suo sguardo pareva perso nel vuoto e io con lei. Riuscii a vedere nell'abisso dei suoi occhi tristi e iniziai a sentirmi sprofondare in un vortice mentale, e iniziai a sentirmi cadere nelle profondità dei suoi pensieri e della sua anima. Nella mia testa tutto era confuso...D'improvviso inizai a percepire molti sentimenti tutti misti tra di loro, sentivo rabbia, paura, tristezza che si ripetevano in continuazione dentro di me...e a quel punto compresi...tutto ciò che provava io lo sentivo, era come se fossi riuscito a entrare nel suo cuore, ma era tutto confuso in me. Serrai la mente e cercai di concentrarmi sull'emozione più bella che provava, l'amore. Adesso sentivo il mio corpo colmo d'amore...riuscivo a vedere il suo animo ciò che davvero provava per me...eravamo una sola cosa. Dovevo avvicinarmi a lei, dovevo toccarla e abbracciarla assolutamente...il desiderio in me non era mai stato più forte di allora in tutta la mia vita, dovevo assolutamente fare qualcosa, anche solo per poterla sfiorare per un isante...ma sapevo di non poterlo fare...anzi dovevo esattamente accingermi a fare il contrario, come mi aveva detto il maestro Nukassa, ma ne avrei davvero avuto la forza?! Non avevo mai desiderato tanto stare con lei, si era trasformata nel mio respiro ormai, non potevo allontanarla, ma non avrei potuto fare altrimenti. Feci appello alla Forza con tutto me stesso quasi obbligatoriamente, iniziai a desiderare di allontarla da me...dovevo farlo...dovevo distruggere il legame profondo che avevo scoperto...sentivo che i miei occhi si erano stretti forte quasi automaticamente, era un appello che non avevo mai fatto prima...ma a poco a poco sentivo i suoi sentimenti e il suo cuore andare via da me...si stava allontanando....c'ero riuscito.All'iprovviso riaprì gli occhi e rividi il viso del maestro

  22. #297
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    Predefinito Re: [GDR]Accademia Jedi

    Nukassa: "Si, ragazzo. Ora hai provato come ci si sente a stare lontani da colei che si ama... e hai provato la fatica dovuta al fatto di doversi allontanare dalla tua amata. Ci sei riuscito e ci dovrai riuscire ancora, perchè questi desideri torneranno presto a tormentarti, quando sarai in missione, lontano, in mezzo a molti nemici che desidereranno solo la tua morte. Sentirai freddo, molto, il freddo della paura, causata dal timore che proverai pensando che potresti non rivederla mai più. E penserai che il calore che può scaldare il tuo cuore lo potrai trovare solo nel suo abbraccio... Ma con quanto avrai appreso, riuscirai invece a trovare quello stesso calore dentro di me, perchè chiederai aiuto alla Luce della Forza, che è presso il tuo animo... Ora, ritenta nuovamente".

    Devil continuò nei suoi esercizi per svariate ore, affinando la sua capacità di allontanare da sè il desiderio di Nadìra, la mente rivolta al presente, al suo addestramento nella Disciplina Raamana. Nukassa meditava nel contempo, ma Devil sapeva che lo stava in realtà controllando grazie alla Forza, prestando attenzione alle miriadi di sensazioni che turbinavano presso di Essa, vicine al giovane Jedi.
    D'un tratto, parlò:

    Nukassa: "Molto bene, Devil. Hai fatto molti progressi e in pochissimo tempo. Sono davvero sorpreso Cavaliere, il tuo Maestro aveva proprio ragione. Sei un ottimo Jedi".

    Sorrise, calmo

    Nukassa: "A mio avviso, possiamo passare al secondo stadio del tuo addestramento. Ma prima..."

    L'anziano Jedi si alzò e gettò un'occhiata ai numerosi holocron che la stanza ospitava. Girò un paio di volte la testa a destra e a manca, socchiudendo le palpebre in uno sguardo indagatore. Quindi, si mosse verso la parte più lontana della saletta, raggiungendo un gruppo di tre holocron, che spiccò dai loro piedistalli. Ognuno di essi aveva un differente motivo scolpito, o almeno così pareva, sull'involucro: il primo aveva una elaborata croce, il secondo vari cerchi concentrici, mentre il terzo una sorta di stella dai bordi frastagliati. Raggiunse quindi il ragazzo e glieli porse:

    Nukassa: "Ora, presta bene attenzione alle mie parole. Questi tre holocron sono molto importanti, per te e per la tua amata. Il primo (quello con la croce) è per Nadìra, il secondo (quello con i cerchi) è per te. Sappi però che non dovrai aprirli ora, nè tu, nè lei. Per il momento ci sarò io a guidarvi. Potrete aprirli solo quando il terzo holocron avrà raggiunto il suo custode, ovvero quando..."

    Il Maestro Jedi venne interrotto da un rumore proveniente dall'esterno: qualcuno stava bussando con decisione alla porta della sala di meditazione. Nukassa premette il bottone di apertura e lasciò entrare un affrettato e preoccupato Muur...

    Muur Coyax: "Maestro Nukassa, è arrivato un holomessaggio per lei".

    Nukassa: "Beh, puoi vederlo e riferirmene il contenuto più tardi. Come puoi ben vedere, ora sono occupato con il Cavaliere Manga".

    Muur Coyax: "E' codificato in chiave 11 Maestro".

    Nukassa voltò lo sguardo in basso a sinistra, con un'espressione che era riduttivo definire preoccupata. Rimase così per qualche secondo, la testa affollata da pensieri e domande. Poi si rivolse a Muur.

    Nukassa: "D'accordo, grazie Cavaliere Coyax. Raggiungerò subito la sala comunicazioni. E tu, Devil, seguimi. La Forza mi dice che avrò bisogno di un aiuto. Inoltre, sarà un modo per verificare se veramente sei grado di mantenere la tua mente presso una missione, allontanando il desiderio di restare vicino a colei alla quale sei legata. Sarai veramente lontano da lei. Te la senti, Devil?".


  23. #298
    devilmanga
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    Predefinito Re: [GDR]Accademia Jedi

    guardai con sguardo deciso il maestro Jedi e dissi fermamente

    Devil: Sono pronto maestro Nukassa!

    e così dicendo ci affrettammo a raggiungere la sala comunicazioni

  24. #299
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    Predefinito Re: [GDR]Accademia Jedi

    La sala delle comunicazioni dell'Accademia era piena di Jedi la cui età media si aggirava sui sei anni, fatta eccezione per il loro Maestro, un kiffar, che li stava erudendo sul funzionamento dei comunicatori olografici a lungo raggio. Nukassa fece un cenno al Jedi e questi fece uscire i bambini, poi se ne andò a sua volta dopo aver salutato il Maestro e Devil. Nukassa premette un paio di tasti sul comunicatore ed inserirì una password quando il computer la richiese. A quanto pareva, il messaggio proveniva dalla "Luna del Contrabbandiere", o "Fiore al neon dell'Orlo Intermedio" come lo chiamavano adesso, insomma Nar Shaddaa. Fatto ciò, la figura di quello che sembrava una specie di soldato si profilò sul visore olografico. Lo schermo diceva che il suo nome era Hart Malcom:

    Hart: "Ciao Furon, sono il tuo vecchio amico Hart. Ascolta, ti ho inviato questo messaggio perchè mi è successa una cosa strana e... molto inquietante. Se ricordi bene, molto tempo fa mi avevi chiesto di controllare i codici identificativi delle navi che attraccavano nel mio porto, prestando particolare attenzione a quelli che differivano fra di loro per, magari, una sola lettera, o un numero solo, pur riferendosi allo stesso tipo di nave. Beh, è proprio quello che mi è successo, ma lasciami spiegare. Una settimana fa Sarra, mia moglie, si è messa in testa di voler passare le ferie su Taspir, che non è proprio a buon mercato. Noi non siamo mai stati ricchi sfondati, perciò mi sono messo a fare qualche straordinario. Di solito staccavo verso le sei, ma in questi giorni ho invece cominciato a uscire ben più tardi, più o meno verso le dieci. Tutti i miei colleghi finivano il loro turno prima, compresi quelli addetti all'accettazione. Io infatti lavoro nell'ufficio di "controllo identificazione", che non è mai a contatto con coloro che arrivano nel nostro porto. Quella sera, invece, ero solo, perchè erano già tutti andati via da un'ora. Erano le nove e mezza, quando una nave di medie dimensioni attraccò. Controllai subito il suo codice e questi si distingueva, guarda caso, per una singola lettera da altri tre codici identificativi e tutti quanti facevano riferimento alla stessa nave, o perlomeno allo stesso modello di nave. Questo mi fece insospettire subito, anche perchè sono solo le navi dei capimafia delle varie cosche ad arrivare a quell'ora. Ma quello non era certo uno di quei trasporti chilometrici-superlusso che usavano gli hutt o chi per loro, anzi, era una specie di residuato bellico, pieno di bruciature e con i cannoni perennemente spianati. Comunque... Dal momento che in accettazione non c'era nessuno e che io mi ero offerto di sostituire il collega, scesi di sotto per ricevere il viaggiatore. Lasciami dire che quel tipo inquieteva già solo per come camminava: aveva un incedere marziale, ma... sembrava che avesse... non so come dire... come... come se portasse addosso un grosso peso, ma non proprio addosso, come... come se quel peso lo avesse dentro. Insomma, una di quelle robe da Jedi. Almeno, quella era l'impressione che mi ha lasciato addosso. Ma questo è niente: quando ha passato la porta e si è diretto verso il mio banco, mi è venuta una gran paura, ma di fatto non c'era nulla di cui spaventarsi. Era come se la paura fosse nella stessa aria e contemporaneamente dentro di me. Non avevo mai provato una cosa simile. L'ho salutato e lui mi ha risposto con una voce che mi ha fatto gelare il sangue: anzi, non era una vera e propria voce, sembrava che provenisse da un abisso, che fosse lontana, come se lui aprisse la bocca, ma a parlare fosse una persona che gli stava qualche metro più indietro. Allora gli ho dato quei moduli da riempire e lui ha abbassato il capo per compilarli...

    E qui viene la parte più terribile: quando ha alzato la testa, i suoi occhi... Cioè, è stato... è stata... una cosa da un attimo... che quasi non me ne rendevo conto... non riesco nemmeno a spiegarlo... Insomma, quando ha alzato la testa, per una frazione di secondo, gli occhi... gli sono diventati completamente gialli.
    Poi è andato via senza dire una parola. Io ho staccato dal lavoro e sono tornato subito a casa da mia moglia, poi ti ho mandato questo messaggio, nel codice che mi avevi detto di usare. Se tutte le volte che faccio straordinario incontro tipi del genere, Sarra se lo scorda Taspir. Vabbè, comunque questo è quello che mi è successo, spero che sia una... cosa da Jedi, così non ti ho disturbato inutilmente. Beh, se poi vieni qui vienimi a trovare che ci facciamo una bella bevuta come ai vecchi tempi! Ciao e... com'è quella cosa...? Ah si,
    Che la Forza sia con te!"

    Su quell'augurio, l'holomessaggio si spense.

    Nukassa: "Devo raggiungere subito Nar Shaddaa e ho bisogno del tuo aiuto Devil. La persona descritta da Hart era un Sith, ne sono certo. Ancora non so di chi si tratti, ma sento un grosso fremito nella Forza... Dobbiamo fermare quel Sith e mi occorre l'aiuto di un Cavaliere esperto. Vieni con me Devil, mi sarai di grande aiuto".



  25. #300
    devilmanga
    ospite

    Predefinito Re: [GDR]Accademia Jedi

    La descrizione ricevuta in quel messaggio era chiara...si trattava di un sith...ma chi?! Quanti sith potevano essere nascosti agli occhi dei Jedi...o forse era qualcuno che già in passato aveva seminato morte...in quel momento l'unica cosa chiara era che la questione fosse abbastanza sospettosa...quindi alla richiesta del maestro Nukassa risposi:

    Devil: Verrò con voi maestro...percepisco anche io un fremito nella Forza...ma stavolta...è qualcosa di strano...

    improvvisamente capii che dovevamo accingerci a partire subito, quando i miei pensieri indugiarono su Nadìra. Sarebbe stata l'occasione per dimostrare quanto avevo imparato, ma questa volta saremo stati davvero lontani l'uno dall'altra...guardai il maestro Jedi e dissi con decisione

    Devil: Sono pronto!

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