Risultati da 1 a 6 di 6
  1. #1
    Fox-Astrolfo
    ospite

    Post Analisi (critiche) di Lost

    Ecco un topic dove potrete analizzare Lost, e dire tutto quello che vi passa per la testa a riguardo e sfogare la vostra voglia di scrivere: recensioni, critiche, rapporti con cinema, musica, letteratura, ecc., con l'unico limite di mettere sotto spoiler le analisi che si rifanno a momenti particolari della serie...
    Good Writing!

    Ecco un esempio, assolutamente non spoiler, scritto da me :

    NULLA ACCADE PER CASO
    Una delle frasi di lancio della Seconda Stagione di "Lost", nonchè il tema portante della serie in generale.
    Raramente mi è capitato di appassionarmi così ad un telefilm. Definirlo tale sarebbe riduttivo. Non ci troviamo infatti di fronte ad una comune serie di episodi legati solo dai protagonisti e dall'ambientazione in comune (come può essere Baywatch), e nemmeno ad una "simil-soap opera" sulla scia dei classici telefilm di teenager con problemi esistenziali degni di un manuale di filosofia (ogni riferimento non è casuale... , ma abbiamo a che fare con qualcosa di più: una trama, avvincente, mai banale e ben costruita, che si sviluppa di episodio in episodio (come lo storico Twin Peaks o il bellissimo e più recente 24). Come in un lungo film, con il vantaggio di tutte le ore di racconto che solo la serialità televisiva può permettere.

    LA TRAMA
    Il volo Oceanic Airlines 815 decolla da Sidney, Australia, alla volta di Los Angeles, nella costa ovest degli Stati Uniti. Durante il sorvolo dell'oceano pacifico però, qualcosa va storto e l'aereo, un Boeing 777 che può portare fino a 235 passeggeri, si schianta su di un'isola sconosciuta, non prima di essersi spezzato in volo in tre parti.
    48 persone, compresi i feriti, sopravvivono allo schianto della sezione centrale e dovranno imparare a cavarsela senza comodità e cercando di avere fiducia gli uni negli altri.

    A differenza di quello che si può pensare, la serie non prende una direzione alla "Cast away", o, se preferite, alla Robinson Crusoè. Non vengono banalmente analizzati solamente gli espedienti per sopravvivere di un gruppo di persone (costrette ad una convivenza forzata) e questo non è certo il tema centrale del telefilm, come ho specificato all'inizio del post. Anzi, sin dall'episodio pilota, l'isola sembra essere qualcosa di più che una giungla circondata da promontori, e comincia subito a ostentare una serie di inquietanti misteri. Quindi, se da un lato sembra essere un luogo confortevole per l'abbondante presenza di cibo (frutta, pesce, selvaggina) e le abbondanti ed improvvise piogge monsoniche, dall'altro smentisce subito le apparenze costringendo tutti i sopravvissuti ad unirsi e a fare tesoro delle proprie esperienze per sopravvivere a terribili minacce...

    LOST ADDICTION
    Uno dei punti forti della serie, insieme ai coinvolgenti misteri, è la forte caratterizzazione dei personaggi. Per la prima volta, infatti, un'opera visiva fa del flashback un elemento centrale e prezioso della narrazione (se escludiamo il film "Memento" di Christopher Nolan, il cui uso di questo strumento è però ben differente). Di puntata in puntata verremo difatti a scoprire le vite dei sopravvissuti prima dell'incidente. La cosa geniale è vedere come le loro esperienze influenzino gli avvenimenti attuali e le singole scelte di ognuno. Tutto ciò dà agli altrettanto geniali sceneggiatori la possibilità di coprire una vastità di tipologie di eventi, luoghi e personaggi tale da dare alla serie potenzialità virtualmente infinite.
    Man mano che la serie prosegue, veniamo a scoprire cosa intendano gli autori con "nulla accade per caso". Tutti gli elementi elencati finora concorrono infatti a creare un meccanismo narrativo ineccepibile, che continua a ribaltare le carte in tavola, entusiasmando, appassionando e sorprendendo continuamente lo spettatore. Un sistema che ti spinge ad aspettare con ansia l'episodio successivo, per sapere quale sarà il destino dei numerosi protagonisti (un altro pregio è la coralità della storia) e capire come mai sembri che, come in un inquietante disegno prestabilito, un deus ex-machina stia guidando tutti gli eventi.
    Grande ammirazione, quindi, per chi ha ha concepito e voluto una serie così innovativa, in grado di rivoluzionare il modo di pensare il telefilm e a portare, (insieme ai suoi fratelli 24, Nip/Tuck, Six Feet Under e Dr. House) una ventata d'aria fresca nello stagnante panorama televisivo odierno. Gli autori hanno saputo sfruttare ogni strumento a loro disposizione per tessere un grande arazzo di pura emozione ed ingegno, in grado di creare una vera e proprio "dipendenza" per tutti gli appassionati di misteri con una spruzzatina di fantascienza e per chi, comunque, vuole semplicemente godersi un buon telefilm, ricco di spunti e con molti livelli di lettura.
    Non sarà difficile identificarsi in uno dei protagonisti, la cui varietà copre comunque buona parte dei vari aspetti dell'umanità, senza però cadere mai nello stereotipo.
    La cosa più incredibile è che comunque l'intreccio finora non ha mai dimostrato cadute di tono o di stile, mantenendo una coerenza intrinseca e sviluppandosi in modi sempre e comunque plausibili e credibili. Un consiglio: venite a "perdervi" anche voi in questa entusiasmante serie che dà uno sguardo lucido e provocatorio sulla vita, in cui, tutti, siamo naufraghi e "Lost".
    Ultima modifica di Fox-Astrolfo; 23-12-06 alle 22:25:09

  2. #2

    Predefinito Re: Analisi di Lost

    curiosavo fra i vari topic aperti del forum e ho trovato questo...scrissi una breve recensione sul personaggio Jack e la riporto, se qualcuno vuole dare una lettura.

    PS. La lettura è leggermente spoiler per chi ancora deve vedere la puntata 6 della terza stagione.

    Lost Souls - Jack Shepard

    Sin dal primo secondo del pilot, ci viene mostrato uno dei personaggi chiave di Lost: Jack Shepard, il dottore, figlio di un’importante chirurgo.
    Chi era Jack Shepard prima di approdare sull’isola? Era un uomo comune, un uomo che ha cercato disperatamente di tenere unita una famiglia che si è sgretolata invece sotto i suoi occhi. E mentre la delusione del suo matrimonio fallito lo ha condotto sempre più lontano dal mondo dei sentimenti, la scoperta che proprio la sua ossessione ha spinto nuovamente il padre nel baratro dell’alcol, sarà la goccia che spingerà Jack “a perdersi”.
    Nessuno dimenticherà mai i primi minuti del pilot in cui Jack corre fra i rottami ancora in fiamme per aiutare le persone in difficoltà, noncurante della sua ferita. Perché Jack è così: altruista, generoso…ma superbo. L’ombra di un padre che lo ha sempre indotto ad essere il numero 1, per poi non riconoscere mai nessun suo merito, lo ha fatto diventare superbo e in certi casi persino burbero…perché ogni cosa deve trovare una soluzione e Jack non si sente mai all’altezza della situazione. Seppure ha nel sangue la caratteristica del leader, Jack deve lottare coi suoi sensi di colpa che lo hanno condotto al punto di viaggiare su quell’aereo dell’Oceanic con il corpo del padre chiuso in feretro. E saranno le parole del padre a spingerlo a fare sempre meglio, a salvare quante più vite possibili , ma anche a non cercare quella che potrebbe essere la via della salvezza. Perché mentre Locke vuole in tutti i modi indagare sull’Isola e sui suoi misteri, Jack preferisce pensare che il tutto è un tragico evento della vita, non legato certo al Destino o a qualcuno di superiore.
    E “il dottor sorrisini” , come lo chiama scherzosamente Sawyer, sente ancora sulle spalle le delusioni del padre-padrone che lui ha gettato nella fossa dei leoni pur di non cadere in compromesso; sente ancora le parole della ex-moglie Sarah che lo lascia per un altro uomo abbandonandolo ad una vita dedita solo al duro lavoro. E ricordando quel miracolo che Jack fece proprio operando Sarah dopo il gravissimo incidente d’auto (in cui morì, ricordiamolo, anche il padre di Shannon), che Jack trova sull’Isola un nuovo miracolo…lo trova negli occhi di quella fuorilegge dal viso angelico che sin da subito “rattoppa” la ferita di Jack e più e più volte nasconde la verità per non ferire l’uomo che crede in lei. E Jack ci crede, sino all’ultimo…sino a quando la vede nuda tra le braccia del suo “rivale in amore” e decide che forse c’è un modo per riscattarsi…quello di aiutare Kate e Sawyer ad evadere noncurandosi della propria vita. Ancora una volta dunque Jack si è dimostrato quello che è: altruista e generoso. E mentre incita Kate alla fuga, nel suo cuore sa che è ancora lunga la strada verso la redenzione, che deve trovare prima di tutto la pace nella sua anima prima di poter ritrovare se stesso…e forse troverà il vero Jack nell’uomo che spaccò la bara che conteneva il corpo del padre e che l’Isola gli ha misteriosamente fatto sparire!
    Ultima modifica di LostBrown; 11-12-07 alle 22:27:59

  3. #3
    CX3200
    ospite

    Predefinito Re: Analisi di Lost

    secondo la me la cosa più interessante di lost è il suo essere "atipico", o per meglio dire non si riesce a classificare il telefilm questo rende lo spettatore confuso quanto, se non di più, i protagonisti stessi


    ci sono bizzarie, a volte si sfiora la fantascienza ma niente viene spiegato e si rimane col dubbio se il telefilm vada a cadere nel surreale o alla fine tutto ha una spiegazione plausibile, cosa che invece avviene in un qualsiasi telefilm


    esempios tupido, in buffy sappiamo che sarà tutta colpa dell amgia, in 24 non ci sogneremo mai di credere che ci sia un alieno dietro ai complotti...ma qui non si capisce una mazza


    e questo fa si che lo spettatore si immedesimi ancora di più con i superstiti

  4. #4

    Predefinito Re: Analisi di Lost

    Citazione Originariamente Scritto da CX3200 Visualizza Messaggio
    secondo la me la cosa più interessante di lost è il suo essere "atipico", o per meglio dire non si riesce a classificare il telefilm questo rende lo spettatore confuso quanto, se non di più, i protagonisti stessi


    ci sono bizzarie, a volte si sfiora la fantascienza ma niente viene spiegato e si rimane col dubbio se il telefilm vada a cadere nel surreale o alla fine tutto ha una spiegazione plausibile, cosa che invece avviene in un qualsiasi telefilm


    esempios tupido, in buffy sappiamo che sarà tutta colpa dell amgia, in 24 non ci sogneremo mai di credere che ci sia un alieno dietro ai complotti...ma qui non si capisce una mazza


    e questo fa si che lo spettatore si immedesimi ancora di più con i superstiti
    Concordo in pieno...L'isola potrebbe essere qualsiasi cosa i protagonisti pensino: potrebbe essere Dio ad averli condotto lì (come pensa Locke), potrebbe essere stato solo un evento casuale (come pensa Jack), potrebbe essere tutto nella testa di un "pazzo" (hurley), sintomi di una dipendenza (Charlie), visioni di un veggente (Desmond)...etc etc...sta a noi spettatori scegliere se guardare Lost con gli occhi della fede o quelli della scienza...E la cosa bella è che...non troveremo risposta sino a quando non ci sarà data!

  5. #5
    Fox-Astrolfo
    ospite

    Predefinito Re: Analisi di Lost

    Citazione Originariamente Scritto da LostBrown Visualizza Messaggio
    curiosavo fra i vari topic aperti del forum e ho trovato questo...
    Ottimo ripescaggio LostBrown, e ottima analisi del nostro Jack Shepard.
    Ci volevi tu per dare finalmente risposta a questo topic ostico, rimasto a lungo senza replies.

  6. #6

    Predefinito Re: Analisi di Lost

    Citazione Originariamente Scritto da Fox-Astrolfo Visualizza Messaggio
    Ottimo ripescaggio LostBrown, e ottima analisi del nostro Jack Shepard.
    Ci volevi tu per dare finalmente risposta a questo topic ostico, rimasto a lungo senza replies.
    Grazie fox!...era bello e pensavo di ripescarlo appunto per replicare. Chiedo scusa per l'errore grammaticale... ho corretto gli errori...eheh

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  • Il codice BB è Attivato
  • Le faccine sono Attivato
  • Il codice [IMG] è Attivato
  • Il codice HTML è Disattivato