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Risultati da 126 a 150 di 501
  1. #126
    Shogun Assoluto L'avatar di tomlovin
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    Predefinito Re: ve prego ditemi che non è solo manga....

    In questa cacata di area si parla solo di manga !!!

    Ok, non potevo perdermela questa, quella di Debug é una crociata (pro - comics) cui avevo già partecipato qualche mese addietro. Solo che in quel caso non ci fu nessun topic toppato e quindi (ovviamente) la cosa durò una settimana, forse meno.

    Allora, visto che siamo in tema di segnalazioni, che ne direste di menzionare le serie da edicola proposte dalla Play Press (quando ancora c'era, in edicola )?
    Ad esempio tutta la collana "Play Press presenta" é di fattura ottima: a me é piaciuto particolarmente "Body Bags: la festa del papà", credo che fosse il numero 3.
    Altra pubblicazione da edicola: Flash, con le storie di Waid e i disegni di Wieringo (e le cover di Alan Davis) e soprattutto JLA (storie di Grant Morrison, disegni di Howard Potter, gran bel lavoro!).
    Tutte le serie da edicola Play Press sono appunto chiuse, quindi non dovrebbe esser difficile reperirle.

    Sul fronte fumetteria: sono sorpreso di come ancora nessuno abbia esaltato come si deve i vecchi volumi: mi riferisco a Born Again (Miller / Mazzucchelli, imprescindibile), Venga il tuo regno (Waid / Ross, capolavoro), The Killing Joke (Grant? / Bolland, pazzesco!) e tutta la serie di volumi su Sin City (Miller).

    Ho smesso di seguire gli americani (dopo averne fatta indigestione per quattro anni) da un bel pezzo ma alcuni li rileggo con piacere: purtroppo alcune scelte editoriali della Marvel USA (TROPPO commerciali) e il declino della Play mi spinsero a mollare tutto.

    Augh!

    PS: Debug, il numero del Nathan Never che hai citato all'inizio é giusto (il 5) ma mi pare che il titolo fosse "Forza Invisibile" e non "Hardcore".
    Le parole da te citate sono quelle che chiudono l'albo.

    PPS: sorry ma Spawn non lo sopporto; credo che sia l'albo più venduto in USA per un semplice motivo: TMC si é limitato a dare ai fan quello che chiedevano (scadendo nel commerciale, IMHO).
    Ho adorato il TMC di Amazing Spiderman ma ho fortissimi dubbi sul fatto che quel che é venuto dopo (da Torment a Spawn) sia così valido...
    Per me l'unica saga buona di Spiderman é stata quella col Wendigo.

  2. #127

    Predefinito Re: ve prego ditemi che non è solo manga....

    Ormai Spawn vende sempre meno...e io i numeri recenti non li sopporto...bleah...

  3. #128
    Il Puppies L'avatar di debug71
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    Predefinito Re: ve prego ditemi che non è solo manga....

    Salve a tutti e un caloroso benvenuto a Tomlovin, sono molto orgoglioso di questo Bastione dei Comics USA (amorevolmente toppato da Fenris), anche se devo ammettere che probabilmente se non avessimo avuto questo privilegio, il topic sarebbe decaduto in breve tempo, vista la fine che hanno fatto i vari topic da me e da altri creati sull’argomento (quello dei CROSSOVER è in continuo ed irrimediabile declino).

    Detto questo partiamo con l’interessante spunto offerto da Fenris sulle trasposizioni manga dei nostri paladini.

    Al contrario di quella che l’opinione di molti appassionati, non ritengo sia una cosa da denigrare completamente, molte serie americane attuali prendono ampio spunto dallo stile nipponico (specie nel disegno) adattandolo poi a quella che è la tradizionale stesura Comics.

    Tra qli “adattamenti” più estremi che ricordo con piacere, cito GEN 13 MANGA (uno dei primi tentativi credo) pubblicato sulla serie regolare della testata della STAR COMICS e il recente BATMAN IL FIGLIO DELL’OMBRA, quest’ultimo completamente in stile, molto ben disegnato e con una storia interessante.

    L’importante è che non si cerchi completamente di stravolgere, la storia o la caratterizzazione decennale di personaggi eminenti con la tipicità dei ricorrenti stereotipi Manga, così lontanti dalla filosofia e la concezione tradizionale, per il resto poi, se si hanno degli apporti grafici o delle storie interessanti, ben vengano.

    Penso ad esempio, ma qui vado oltre, che un po’ di filosofia ANIME, non farebbe affatto male all’industria dei cartoons made in USA (specie nella cura grafica), su questo i Giapponesi ci vanno forte.

    Cambiano argomento, e passando a Todd, quella che ho citato, facendo un ampia premessa è, per l’appunto un opera completamente estranea alla serie regolare, quest’ultima, a giudizio di molti discutibile sotto molti di vista.

    Resta il fatto che SPAWN, come si è dimostrato in più di un occasione, è un personaggio aperto a varie interpretazioni e di conseguenza può essere estrapolato ed inserito in un qualsiasi contesto senza deturparlo del suo fascino o stravolgendo la continuity e, da quel che ricordo, pochi fumetti hanno avuto intuizioni così geniali senza dover ricorrere ad ELSWORLSD,WATH IF o cose simili(chiunque, qualunque cosa e in qualsiasi tempo o dimensione può essere uno SPAWN, secondo me il geniaccio ha colpito ancora).

    Per non parlare poi dei vari personaggi che ruotano attorno……ma queste sono altre storie!!!

    Per cambiare argomento poi, di BORN AGAIN,SIN CITY e VENGA IL TUO REGNO, ne abbiamo ampiamente parlato in altri Topic, e sempre in altri Topic si è accennato a THE KILLING JOKE, anche se sono un profondo estimatore del Cavaliere Oscuro, non ho mai voluto approfondire l’argomento su quest’opera a causa della sua difficile reperibilità per i più, ma andrebbero citati anche YEAR ONE e RED RAIN (che amo particolarmente).

    Per la PLAY poi…bà lasciamo perdere…non approvo come molti la sua politica editoriale (ho aperto un topic apposta) anche se le serie citate erano ottime (non nella cura dei volumi), ed aggiungerei tranquillamente DC PRESTIGE, LE LEGGENDE DI BATMAN, BATMAN SAGA e DC COLLECTION.

    E per concludere, giusto per precisazione, l’albo di NN era “HARDCORE”, confermo!

    SALUTI A TUTTI.
















  4. #129

    Predefinito Re: ve prego ditemi che non è solo manga....

    Asamiya forse lascia gli Xmen...io spero tanto di sì...

  5. #130
    Shogun Assoluto L'avatar di tomlovin
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    Predefinito Re: ve prego ditemi che non è solo manga....

    debug71 ha scritto gio, 23 gennaio 2003 18:05

    Per cambiare argomento poi, di BORN AGAIN,SIN CITY e VENGA IL TUO REGNO, ne abbiamo ampiamente parlato in altri Topic, e sempre in altri Topic si è accennato a THE KILLING JOKE, anche se sono un profondo estimatore del Cavaliere Oscuro, non ho mai voluto approfondire l’argomento su quest’opera a causa della sua difficile reperibilità per i più, ma andrebbero citati anche YEAR ONE e RED RAIN (che amo particolarmente).
    Certo che sì!!!
    Sono tutte opere fantastiche (Red Rain per quanto ottimo non raggiunge le vette degli altri) e poi basta associare Miller a Batman e si é quasi sicuri che ne verrà fuori un capolavoro (anche se pare che la sua seconda parte del "Ritorno" non sia all'altezza della prima...non so, non l'ho letta)!
    Quote:
    Per la PLAY poi…bà lasciamo perdere…non approvo come molti la sua politica editoriale (ho aperto un topic apposta) anche se le serie citate erano ottime (non nella cura dei volumi), ed aggiungerei tranquillamente DC PRESTIGE, LE LEGGENDE DI BATMAN, BATMAN SAGA e DC COLLECTION.
    Giustissimo citare le serie che nomini tu; per la verità Batman Saga é solo una riproposizione delle storie saltate della serie regolare (Knightfall e Knightsend, se non ricordo male) e DC Collection ha avuto anche qualche basso (insieme a molti alti).
    Entrambe le collane hanno uno standard piuttosto alto ma Leggende e Prestige secondo me sono un gradino più su.
    Ah, e a proposito di politica editoriale: secondo me quella PEGGIORE in assoluto fu quella di Marvel Italia agli inizi della loro storia (1994, se non erro).
    Saturarono il mercato con un sacco di collane, quasi tutte (ovviamente) destinate a chiudere. Tra l'altro si basarono su qualcosa di estremamente effimero come la pubblicazione degli ultimi rimasugli del materiale di Lee, Liefeld, McFarlane, ecc. (ad esempio X-Force nacque proprio da lì).
    Quote:
    E per concludere, giusto per precisazione, l’albo di NN era “HARDCORE”, confermo!
    Ma...non capisco!
    Io quell'albo (come tutti gli altri di NN) ce l'ho e il titolo NON E' "Hardcore" ma "Forza invisibile"!!! Che mi state raccontando?!?
    Parliamo o no della storia disegnata da Toffanetti e incentrata su Angel De Haven, la ragazza ESPer?!?
    Cavolo, persino l'elenco arretrati conferma quello che dico, possibile che ci riferiamo a due cose diverse? Si tratta o no di NN n° 5?
    Tanto per capirsi, ecco la copertina (in cui si legge chiaramente il titolo in questione); scusate l'img grande ma é la sola maniera per poter leggere il titolo ...



    Augh!

  6. #131
    Shogun Assoluto L'avatar di Fenris
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    Predefinito Re: ve prego ditemi che non è solo manga....

    Giusto per deprimere un po....le nuove testate della Marvel di cui si parlava.....sono testate manga-style,ovvero la Marvel ci riprova(1 su Venom,1 su Namor,1 sulla Torcia Umana,1 progetto per i + "piccoli" e 1 altro totalmente nuovo,giusto per la cronaca)

  7. #132
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    Predefinito Sorry

    Accidenti, guardando questa cover di NN mi sa che hai ragione…..credo di aver commesso una gaff infinita, sorry.

    Questo succede quando si hanno più di 3500 albi all’attivo, ho, in sostanza, un sovraccarico neurale.

    Per quanto riguarda BATMAN SAGA, è esattamente come dici, riproponeva e concludeva il ciclo interrotto dalla chiusura della testata regolare sotto l’etichetta GLENAT(stampò solo l’inizio del ciclo KNIGHTFALL nei numeri doppi 48/49 e 51/52) riproponendo pubblicando per intero i cicli KNIGHTFALL, KNIGHTQUEST e KNIGHTSEND, 20 volumetti in tutto, dei quali 2 doppi con la numerazione regolare arrivata al numero 24.

    L’ho citata perché fu una delle operazioni più acclamate e interessanti del periodo, ed è completamente leggibile anche senza conoscere la travagliata continuity del Cavaliere Oscuro.

    Tornando a MILLER, credo che in parte tu abbia ragione, in effetti se proprio andiamo ad analizzare le sue opere, ha dato più a DEVIL che a BATMAN, resta il fatto che “THE DARK KNIGHT RETURS” resta unanimamente acclamato come uno dei pilastri portanti dei Comics, ed il suo YEAR ONE, una delle rivisitazioni più apprezzate del pipistrello.

    Ma MILLER, come giustamente dici, è l’autore anche di SIN CITY, Martha Washington, Ronin e del recentissimo 300, tutte opere fantastiche che fortunatamente hanno visto luce sotto varie etichette anche in Italia.

    Personalmente credo, che un autore di questo tipo sia più portato per storie autoconclusive piuttosto che per quelle seriali e sequenziali, lo ha dimostrato con DK2 (affosato credo anche dalla grandiosità appunto di 300), a mio avviso, infatti, penso che dia il massimo quando si confronta con spunti e intuizioni nuove.

    Resta di fatto che anche quando mette mano a progetti altrui resta uno dei maggiori esponenti del fumetto moderno, e il clamore scaturito da ogni notizia sulle sue opere o partecipazioni ne sono la dimostrazione.

    Io personalmente lo adoro!









  8. #133
    La Nebbia
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    Predefinito Re: ve prego ditemi che non è solo manga....

    secondo me rat-man by leo ortolani è uno dei "migliori" fumetti italiani

  9. #134
    Shogun Assoluto L'avatar di tomlovin
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    Predefinito Re: Sorry

    debug71 ha scritto mar, 28 gennaio 2003 15:00
    Accidenti, guardando questa cover di NN mi sa che hai ragione…..credo di aver commesso una gaff infinita, sorry.
    Io, tra l'altro, non ricordo nessun albo di NN intitolato "Hardcore"...esiste? Cos'é, un fuori - serie (uno speciale no ed un gigante nemmeno)?
    Una cosa tipo "Gli inquilini arcani" o "Terra" o "Luna" (storie di NN e Dylan Dog pubblicate da Comic Art)?
    Quote:
    (Batman Saga) fu una delle operazioni più acclamate e interessanti del periodo
    Giustissimo, quella collana fu l'uovo di Colombo che alla Rizzoli / Glenat non seppero trovare.
    Provarono a stampare quelle storie sotto forma di volumetti ma con scarsa fortuna (ovviamente, considerando la qualità dell'edizione), la Play Press invece imboccò subito la strada giusta: una serie a numero chiuso, che iniziasse e finisse con la morte + rinascita di Batman.
    Quote:
    Tornando a MILLER, credo che in parte tu abbia ragione, in effetti se proprio andiamo ad analizzare le sue opere, ha dato più a DEVIL che a BATMAN, resta il fatto che “THE DARK KNIGHT RETURS” resta unanimamente acclamato come uno dei pilastri portanti dei Comics, ed il suo YEAR ONE, una delle rivisitazioni più apprezzate del pipistrello.
    Hmm, per me é difficilissimo dire se Miller abbia dato più a Devil o a Batman.
    A Devil ha dato un ciclo di storie bellissimo e delle saghe memorabili (Born Again su tutte). Anche in "Man without fear" (che é meno originale delle altre) c'é cmq un fumetto di livello stratosferico.
    A Batman ha dato praticamente l'immagine con cui lo si identifica oggi (e a cui Burton si é attenuto per realizzare il film): un eroe cupo, psicolabile e sociopatico con una schizofrenia evidente (basta guardare la scena di "Year One" in cui Bruce Wayne accoglie in casa Gordon e sua moglie: evidentissima la dicotomia tra Bruce Wayne e Batman, no?)
    Quote:
    Personalmente credo, che un autore di questo tipo sia più portato per storie autoconclusive piuttosto che per quelle seriali e sequenziali
    D'accordissimo. Infatti quando ha potuto creare un progetto (Sin City) lo ha strutturato per saghe complete, indipendenti le une dalle altre.

    Augh!

  10. #135
    La Nebbia L'avatar di Lusiphur
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    Predefinito Re: ve prego ditemi che non è solo manga....

    Ieri sera ho preso "Mistero Celeste"

    Storia di N.Gaiman (una garanzia) e disegni di C.Russell (altra garanzia )

    Che dire...se avete amato Sandman...non potete perdervi questo

  11. #136
    Il Fantasma
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    Predefinito Re: ve prego ditemi che non è solo manga....

    Quando ebbi 10 anni mi capitarono tra le mani i marvel, furono i miei primi fumetti. Ho letto conan, capitan america, punisher, eccetera.
    Mi piaceva l'umanità dell'uomo ragno-la sua sfiga. Forse per quello poi mi amavo paperino e odiavo topolino. Odiavo i manga- a pelle- non li volevo vedere. Cominciai a leggere anche italiani, in particolare dylan dog.
    Poi, un giorno, smisi di prenderlo, verso il 120, ed iniziai nathan never. Tedioso. Non c'era più la classe dei primi numeri. Fumetti che non finivano mai, scontati perciò dall'inizio alla fine, sai sempre chi poteva fare cosa, chi non muore mai, ecc. Questi fumetti, se non riescono ad intrigarti con una trama costretta a svolgersi in poche pagine, sono la noia, non offrendo possibliità di sorprese. Non che siano fondamentali i disegni per screditare completamente un fumetto, ma avendo vari autori per lo stesso personaggio, la qualità oscillava parecchio. Quelli americani, invece, pur avendo ottimi tratti sempre- il che, ripeto, non è mai stata mia priorità- offrivano bene o male un contenuto "esistenziale" molto ridotto, almeno quelli che ho letto io, diciamo che più degli imbarazzi morali dell'uomo ragno (cmq grandissimo) non si andava. Ho trovato molto di più in questo senso in o'barr(che almeno a quello che ricordo è scozzese...ma forse mi sbaglio).
    Insomma, se per qualcuno introspezione significa leggere una frase ad effetto su nathan never, che gioca con le solite e ripetute opposizioni bene/male, giusto/ingiusto, allora credo bisogna dare un significato più profondo alla parola visto che c'è molto, molto di più. Altrove.

    Fin qui prima dell'arrivo dei manga. Poi un giorno

    Un mio amico mi prestò Alita.

    Per capire l'enorme introspezione di un opera giappo rispetto ad una occidentale (generalmente parlando, ma certo è che le vette giappo sono praticamente irragiungibili) parlerò di questo fumetto.

    Introdurmi così, in quel fantastico mondo dell'espressione (fumettistica) giapponese, attraverso Yukito Kishiro è come accostarsi all'arte attraverso Picasso - e il paragone non è casuale - a partire dall'incredibile sensibilità infatti, per passare all'inesauribile comunicatività, frastornati dalle pulsazioni simboliche, nel meriggio di una tristezza esistenziale da cogliere nella profusione delle reazioni emotive. Non sto esprimendomi come un sommelier a caso: questa opera d'arte, da dovunque la si guardi, è un colpo di proiettile nella gola, una mano che suona musica, un occhio insanguinato che guarda un fiore sul cemento. Se mi esprimessi con termini univoci, non renderei giustizia ad Alita: la sua ambivalenza può essere compresa solo col linguaggio metaforico. Ogni altra definizione sarebbe, appunto, una limitazione.
    I combattimenti, qui, sono molto di più del colpo di pistola al cattivo, sono la catarsi della coscienza nell'azione. Ido, il medico gentile e premuroso che adotta Alita, rivela un oscuro lato di sadico cacciatore di taglie che ammazza per piacere e senza rendersi conto di questo; finirà per prevaricare Alita nel volerla, secondo i suoi desideri, pura e innocente, mentre la piccola cyborg denoterà presto propensione alla lotta, in particolare nell'uso della tecnica marziana denominata panzer kust, retaggio della sua vita precedente. Il tormento di non sapere più chi si è si nullifica, quindi, nella frenesia dello scontro, nel "bianco" della lotta, quel punto oltre il quale non vi è più coscienza ma solo azione...
    A parte la profondissima connotazione antropologica (lo spirito, in qualche modo, "sostenuto" dall'azione e a volte prevaricato
    da esso è un tema reiterato dal giappo, ad es. nel mugnifico ghost in the shell) ci sono in alita il circolo del karma, che sarà motivo dominante del suo scontro con lo scienziato del karma desty nova, un notevole travaglio personale, che la porterà a esprimersi artisticamente con la musica ed anche, successivamente alla perdita di Ido, a gareggiare nel motorball (uno sport ad alta velocità assolutamente imperdibile dove il pubblico invasato cerca di farsi tagliare qualche organo dai partecipanti mentre gareggiano), una sensibilità individuale che oppone il sognatore Yugo (il ragazzo di cui alita si innamora) al cinismo della città-discarica che abita. Il suo sogno si chiama Salem, la grande città sospesa nel cielo tramite un tubo che non si sa dove finisca, ma questo lo ossessionerà, sino a ucciderlo. Allora capirà il suo delirio e tuttavia il dolore per l'utopia del sogno sarà sostituito dalla felicità di aver trovato alita, per quanto breve sia stato. Ma indirettamente, tramite Alita, molto tempo dopo, il sogno di Yugo farà cambiare le cose.
    In 18 numeri tutto quello che in una vita potreste anche non riuscire a provare. Ma la genialità di Kishiro non è solo esistenziale. Sul piano artistico, infatti, dimostra di possedere tratto perfetto, molto descrittivo e uno stile proprio già con alita. Ma con Ashen victor qualcosa cambia. Si fa più grezzo, ombreggiato, riprende quello di Sin city. Poi in Aquaknight diventa grossolano, cartonesco- sempre precisissimo, ma quasi elementare. Prendendo l'evoluzione di questo artista e quella di Picasso il paragone appare ovvio, sul piano evolutivo, entrambi hanno dimostrato di saper disegnare, per poi fare anche altro.
    Per finire, la città di Salem. Sarà che mi piacciono le cose che stanno sospese in cielo, ma avrei voluto sognarla, seduto sul tetto di quella casa nella città discarica, dove alita suonava l'armonica.

    Chi lo ha letto sa cosa si prova.

    Potrei citare altri capolavori (Akira! Ma dove lo trovi un protagonista così?) ma basterebbe aprire Alita per trovarvi tanto.

  12. #137
    Il Puppies L'avatar di debug71
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    Predefinito Sembrerò polemico ma...........

    Interessante analisi, non si può certo dire il contrario, di difficile lettura forse, ma interessante!

    Interessante quanto estremizzata e, a mio modesto avviso, eccessivamente enfatizzata.

    Paragonare Picasso a Yukito Kishiro, sinceramente mi fa storcere il naso, specie perché il confronto è stato fatto sull’evoluzione artistica del personaggio e non sull’interiorità espressiva delle opere. In questi termini il confronto non tiene, Picasso non avevo bisogno di inserire dei ballons per far capire i suoi disegni ( a dire il vero non aveva neanche intenzione di farli capire, li faceva e basta).

    Nonostante una dialettica sopraffina cmq, mi sembra, e qui non voglio screditare Alita, che sinceramente questa introspezione che citi ed esalti in questa opera, pur meritevole, non sia qualcosa di assente o limitato nella controparte Occidentale.

    Non so quale opere tu abbia letto, immagino forse le cosiddette serie regolari, ma di certo definire un Uomo Ragno (per agganciarmi ad uno di quelli che citi)in opere come “L’ULTIMA CACCIA DI KRAVEN” o in un “TORMENT” con un contenuto "esistenziale" molto ridotto, mi sembra esagerato.

    Sinceramente credo che molta della produzione Americana abbia delle caratteristiche anche superiori a quelle così magistralmente illustrate, basterebbe dare un occhiata alla linea Vertigo magari analizzando uno a caso dei volumi di SANDMAN o a molte opere su Batman (Arkham Asylum su tutte) o DAREDEVIL (se non è introspettivo L’UOMO SENZA PAURA non so cosa altro possa esserlo) per trovare delle dimensioni spirituali molto profonde e acute anche se in chiave di lettura differente da quella Nipponica. Molte delle caratteristiche ed elementi che citi, nell’esaltante lirica descrittiva di Alita, sono presenti poi in molte opere precedenti non solo nipponiche, città discarica e città nel cielo, ad esempio sono descritte da Moebius nel suo Ciclo dell’Incal, e di combattimenti e gare nel manga si è perso il conto.

    Un paragone artistico così enfatizzato mi viene più congeniale associarlo alle illustrazioni di Yashitaka Amano nel volume CACCIATORI DI SOGNI scritto da Neil Gaiman per la celebrazione del decennale di SANDMAN, attenzione però, qui siamo oltre il semplice fumetto.

    Per quanto riguarda le opere Italiane, ognuno di noi ha una propria opinione, concordo con l’altalenanza della qualità sia nei disegni che nelle storie, la scuola nostrana purtroppo è diventata troppo dipendente dalle scuole straniere e dal mercato e vista anche la periodicità delle testate che costringe a tempi abbastanza ridotti di realizzazione, non si può certo dire che si tratti di opere eccelse.

    Alcuni episodi cmq , come la sequenza narrata in quell’albo di Nathan Never, indipendentemente dal gioco con le solite e ripetute opposizioni bene/male, era più che di effetto, era un piccolo tocco geniale all’interno di un albo che non eccelleva per originalità ne di storia ne di illustrazioni, questo non significa necessariamente che citandola si sia voluto dare un qualsiasi significato o interpretazione; come giustamente dici c'è molto, molto di più altrove.

    Mi veniva solo il dubbio di quanto altrove abbia guardato tu……




  13. #138
    Il Puppies L'avatar di debug71
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    Predefinito Che altro dire......

    [Io, tra l'altro, non ricordo nessun albo di NN intitolato "Hardcore"...esiste? Cos'é, un fuori - serie (uno speciale no ed un gigante nemmeno)?
    Una cosa tipo "Gli inquilini arcani" o "Terra" o "Luna" (storie di NN e Dylan Dog pubblicate da Comic Art)?

    Tom...non infierire...ho sbagliato và bene......

  14. #139

    Predefinito Re: ve prego ditemi che non è solo manga....

    V for Vendetta fa impallidire qualsiasi altra cosa possiate leggere...da dovunque essa provenga...

    Se si crede che il fumetto americano sia Marvel e basta si sbaglia in partenza...è automatico...

    Sempre più gente dice "ho letto l'Uomo Ragno e mi ha fatto pena, dopo un po'...poi mi sono dato ai manga e mi sono piaciuti...quindi i manga sono meglio"....Tralasciando il fatto che il materiale Marvel che abbiamo letto dal 94 ad adesso è stato costellato di vaccate fatte solo di "bei" disegni (dipende dai punti di vista...ovviamente...) e tralasciando il fatto che ultimamente di serie davvero "brutte" ce ne sono poche (il primo esampio è il Wolverine di Tieri...una porcata immane...) e sono anzi molte quelle belle o che ci si avvicinano (gli Xmen di Morrison sono estremamente gradevoli e affascinanti, soprattutto per le tematiche introdotte dall'autore nella serie) si scorda in questo modo non solo il campo degli indipendenti o simili (che comunque non hanno molta visibilità in Italia) ma soprattutto tutta la Vertigo, la Crossgen, la "nuova" Image (serie come Powers che, sebbene non abbia letto, si vede fin da subito quanto sia fuori dai canoni Imageiani originari), la Wildstorm (ma la gente che "preferisce" i manga per posizione presa ha mai letto Planetary?La gente che disprezza il genere supereroistico-come se fosse rimasto poi un "genere eroistico" canonizzato, specie dopo gli interventi di Miller, Morrison, Moore di due decenni fa- ha mai letto Authority?E Watchmen???E TOP10???...)...

    La stessa Marvel ora sta tentando, spesso con successo, di innovarsi...potrà sembrare quasi strano che ormai si sia ottenuto quasi un ribaltamento della situazione rispetto a quei tempi di "tristezza", e che adesso la storia e lo scrittore sono diventati il fulcro e l'asse portante della serie, mentre i disegni quasi passano in secondo piano...pensate a un Kordey sugli Xmen o a un Immonen che, seppure non malaccio, non si può definire un disegnatore "HOT"...

    Da un tempo in cui una serie nuova/rinnovata/quasi sconosciuta vendeva un sacco grazie alla presenza di un disegnatore particolarmente amato e popolare (un McFarlane, un Jim Lee o altro) si è passati, ora, a un periodo in cui il solo nome di Morrison, di Kevin Smith o di Millar garantisce alte tirature...quasi l'altra faccia della medaglia...

    Ovviamente ci sono le eccezioni, si veda il ritorno di Jim Lee come disegnatore, su Batman (che da 3 mesi è fisso in vetta alla classifica vendite)...ma sono ovvie...

    Per quanto mi riguarda sono uno spirito "fuori da coro"...leggevo manga...mi hanno stufato...ho iniziato a leggere comics...ho continuato...anche troppo...
    In pratica ho fatto il percorso inverso rispetto a molti altri, e presumo anche alcuni di voi...

  15. #140
    Il Fantasma
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    Predefinito Re: ve prego ditemi che non è solo manga....

    Ciriciao dico 3 cose al volo
    1)il mio budget purtroppo non è quello di fort knox. Ho letto quello che ho potuto-immagino che senza aver letto tutto si possa sempre toppare, ma quello che ho scritto vale per l'ambito di mondo (fumettistico) con cui sono venuto a contatto. Di una ti assicuro, sarei il primo a dirti "bello questo" se un domani leggo un bel comics. Ma dato, tornando al prob iniziale, i fondi ridotti, devo operare una scelta, buttandomi sul sicuro. Se hai qualcosa da consigliarmi ben venga (suppongo che il topic sia pieno ma ora che lo leggo tutto mi cadono le pupille)
    2)ho parlato male in generale dei fumetti italiani perchè mi dispiace, in primis; vorrei di meglio. Poi perchè a onor del vero è effettivamente così.
    3)paragonare i contenuti di un pittore cubista a quelli di un fumettista è come paragonare un giocatore di calcio a uno di pallavolo sul piano del loro proprio sport. Chiaramente parlavo di un parallelo sulla forma, sul piano dell'evoluzione personale.

    Senza polemica, sono solo precisazioni! ciaoz

    Ps supporre che solo i fumetti giappo abbiano espressioni così elevate è come pensare che nell'universo non ci siano altre forme di vita...naturalmente presumo che anche altri autori abbiano fatto cose eccellenti. Probabilmente però lo sfondo emotivo giappo mi è più vicino. Ora devo scappare ciaozzz

  16. #141
    Il Puppies L'avatar di debug71
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    Predefinito Re: ve prego ditemi che non è solo manga....

    Blame ha scritto sab, 01 febbraio 2003 22:15
    3)paragonare i contenuti di un pittore cubista a quelli di un fumettista è come paragonare un giocatore di calcio a uno di pallavolo sul piano del loro proprio sport. Chiaramente parlavo di un parallelo sulla forma, sul piano dell'evoluzione personale.


    "Tutto ciò che ho fatto è solo il primo passo di un lungo cammino. Si tratta unicamente di un processo preliminare che dovrà svilupparsi molto più tardi. Le mie opere devono essere viste in relazione tra loro, tenendo sempre conto di ciò che ho fatto e di ciò che sto per fare".

    Pablo Picasso


    Su questo parallelismo continuo a storcere il naso.....scusa, senza offesa!

  17. #142
    Shogun Assoluto L'avatar di tomlovin
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    Predefinito Re: Che altro dire......

    debug71 ha scritto sab, 01 febbraio 2003 18:44

    Tom...non infierire...ho sbagliato và bene......
    Era un vecchio post, quello...non sto infierendo !

    A proposito di americani e introspezione: ma perchè consideri "Torment" un buon lavoro dal punto di vista dei testi?
    Per me é un aborto quasi totale, in cui si salvano solo i disegni: McFarlane qui ha fatto il passo più lungo della gamba, provando (alla sua PRIMA esperienza, notare la presunzione!) a rifare il verso ai vari J. M. De Matteis (il maestro indiscusso dell'introspezione Marvel, almeno all'epoca), Peter David (altro caposcuola, il suo Hulk é da leggenda) et similia.

    Ti dirò, di tutte le saghe di Spiderman che ha scritto l'autore canadese "Torment" é stata per me la meno riuscita in assoluto: con "Maschere" già si vedeva qualcosina di meglio (come testi eravamo sempre messi maluccio, cmq), con la saga del Wendigo (non ricordo come si chiamava) ha raggiunto una piena sufficienza e con "Sub - City" é andata ancora un pò meglio (bella la reazione di MJ quando vede il costume nero ).

    Di tutti i sette transfughi Image (Lee, Valentino, McFarlane, Liefeld, Larsen, Silvestri, Portacio) il miglior autore completo per me era Erik Larsen: come disegnatore non mi piaceva per niente ma come autore si é dimostrato un bel pò superiore agli altri (confrontate i primi Spawn con i primi Savage Dragon, se non ci credete ).
    Forse come sceneggiatore Liefeld era anche un pochino meglio ma parlare di "autore completo" nel suo caso é assolutamente fuori luogo: non sa disegnare per niente, ogni anno che passava diventava sempre più inguardabile !

    Augh!

  18. #143
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    Predefinito Re: Che altro dire......

    tomlovin ha scritto dom, 09 febbraio 2003Liefeld [...
    non sa disegnare per niente, ogni anno che passava diventava sempre più inguardabile !
    Finchè non lo chiamarono a ri-partorire gli eroi....

  19. #144
    Shogun Assoluto L'avatar di tomlovin
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    Predefinito Re: Che altro dire......

    Lestat de Lioncourt ha scritto lun, 10 febbraio 2003 11:36
    Finchè non lo chiamarono a ri-partorire gli eroi....
    Alludi a "Heroes Reborn"?
    Lo hanno mandato a calci in c**o pure da lì, e con piena ragione (non so se hai avuto modo di "apprezzare" i suoi Capitan America + Vendicatori ).
    Dopo il suo scempio tornarono Waid + Garney e il paragone fu impietoso per Robbazzo nostro. D'altra parte non poteva andare diversamente, Liefeld FA PENA!

    Augh!

  20. #145
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    Predefinito Re: Che altro dire......

    e' incredibile come molti considerino Liefeld un disegnatore, seppur "marcio"...

  21. #146
    Shogun Assoluto L'avatar di tomlovin
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    Predefinito Re: ve prego ditemi che non è solo manga....

    Non hai tutti i torti.

    Oddio, agli inizi qualcosina di simile ad una tavola c'era pure (alludo agli esordi su X-Force) e nei primissimi tempi su Youngblood non era proprio inguardabile (quasi !).
    Certo che in effetti ormai é da buttar via...

    Augh!

  22. #147

    Predefinito Re: ve prego ditemi che non è solo manga....

    Su Hawk e dove non faceva anatomicamente schifo...mi pare...non l'ho letto, solo sfogliato....

  23. #148
    Il Puppies L'avatar di debug71
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    Predefinito Rob Rob

    Sinceramente con PROPHET l'avevo apprezzato....

    Di certo le intenzioni c'erano.....



    sono i risultati che mi lasciano basito.....





    Niente a che fare con Larsen......



    Altro pianeta!!!!!!!!!

  24. #149
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    Predefinito Re: ve prego ditemi che non è solo manga....

    debug71 ha scritto lun, 03 febbraio 2003 11:21
    Blame ha scritto sab, 01 febbraio 2003 22:15
    3)paragonare i contenuti di un pittore cubista a quelli di un fumettista è come paragonare un giocatore di calcio a uno di pallavolo sul piano del loro proprio sport. Chiaramente parlavo di un parallelo sulla forma, sul piano dell'evoluzione personale.


    "Tutto ciò che ho fatto è solo il primo passo di un lungo cammino. Si tratta unicamente di un processo preliminare che dovrà svilupparsi molto più tardi. Le mie opere devono essere viste in relazione tra loro, tenendo sempre conto di ciò che ho fatto e di ciò che sto per fare".

    Pablo Picasso


    Su questo parallelismo continuo a storcere il naso.....scusa, senza offesa!

    Sta frase la potrebbe dire qualsiasi autore, e non c'entra proprio con quello che si sta dicendo. Il parallelo è evidente, ma sopratutto va preso per quello che è: lasciando stare che da una parte hai picasso e dall'altra kishiro (intesi come "importanza") basta considerare la regressione di stile operata da entrambi. Infatti ambedue hanno dimostrato di saper disegnare molto bene, per poi regredire volontariamente ad uno stile più personale e adatto a esprimere quello che si vuole esprimere. Il parallelo sta in questo, e solo in questo. Non c'entrano contenuti, tecniche, importanza per il mondo del disegno, o altro. E diventa evidente dal fatto che non vi sono molti autori che hanno operato allo stesso modo (una regressione tecnica): solitamente la stragrande maggioranza si evolve cercando un proprio stile, migliorando sempre più il tratto. Miura ad esempio. Spero di aver chiarito ciao!

  25. #150
    Il Puppies L'avatar di debug71
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    Predefinito E vabbè.....(off topic ma dovuta...scusate)

    Invece centra moltissimo visto che è l’ultima dichiarazione fatta da Picasso nel 1972, circa un anno prima della Sua morte.

    Se non ti limitassi ad effettuare paragoni insensati, elaborando mentalmente chissà quale lezioncina appresa alle scuole medie, noteresti benissimo come in questa dichiarazione sia presentato, in parole più che semplici, il concetto evolutivo che lega tutto il Suo progetto pittorico.

    Parlare di Picasso come di “uno che sà disegnare bene e che poi ha fatto altro”, presupponendo, con una certa arroganza delineata dal Tuo ultimo intervento, ad una Sua regressione stilistica nel corso degli anni, significa sminuire tutto ciò che Egli ha rappresentato e rappresenta a tutt’oggi per l’arte moderna.

    Questa cosiddetta regressione tecnica, motivata tra l’altro da innumerevoli vicissitudini personali dell’Artista, che evidenzi così spudoratamente, iniziata probabilmente con il dipinto Les Demoiselles d'Avignon nel 1906, si chiama CUBISMO e se non è definibile come uno “stile personale” non so cosa altro possa esserlo, visto che ne è stato il fondatore.

    Giusto per precisazione e in poche parole altrimenti cadremmo nel trattato, il CUBISMO è quell’arte pittorica che tende a non rispettare i colori della realtà ed a deformare cose e persone, che cerca cioé di cogliere i sentimenti e i pensieri delle persone, le sofferenze e le difficoltà della vita. E Picasso usa un tratto colmo di forza, potenza e vitalità per rappresentare questi soggetti immateriali (proprio come forti e vitali possono essere l'amore o la sofferenza ad esempio).

    E’ in sostanza un EVOLUZIONE CONCETTUALE sull’arte di rappresentare l’irreale e non il soggetto fine a se stesso, cosa che produrrà poi negli anni successivi il “cubismo cezanniano”, seguito dal "cubismo analitico" , e per ultimo, con la serie dei collages, il "cubismo sintetico" (siamo nel 1912-16 e mi sembra che l’evoluzione, come puoi notare, continui).

    La Tua teoria del regresso, poi, è sinceramente discutibile perché se analizziamo bene, quando nel 1922 ritrae “Due donne che corrono sulla spiaggia”, è evidente un ritorno, già comunque assaporato nel 1917 con le decorazioni del balletto Parade, alla figurazione piu' classica con linee decisamente più morbide e colori molto più caldi.

    Non penso che Yukito Kishiro in questa Sua “regressione tecnica” abbia avuto gli stessi intenti, anzi credo più che altro sia semplicemente un volersi discostare, magari cercando un accenno di originalità, per porsi in risalto in un panorama come quello Giapponese, affollatissimo, dal tipico stile che caratterizza la maggior parte del panorama Manga.

    Ciò non fa di Lui un termine di paragone del tipo che avvicinarsi a Lui e come "accostarsi all'arte attraverso Picasso", semplicemente ne fa un disegnatore che come moltissimi altri, ricerca un proprio Stile nel tratto, cosa che prima, magari disegnando nei “canoni”, non aveva, e che magari non è neanche azzeccato. Ma non si può certo gridare al miracolo o all’innovazione, ne tantomeno ci si pùo permettere di paragonare quella che era un ideologia di rappresentazione (con alla base un significato ben più profondo) con un stile fumettistico che di ideologico a ben poco.

    Prima di sparare sfondoni, magari solo per darsi una certa aria in un forum, cerchiamo di valutare ciò che affermiamo, e magari, andiamoci a leggere qualche bel libro lasciando da parte per un momento i fumetti.

    E giusto per mettere i puntini sulle “i”, Picasso dipingeva.

    "Uno dei più grandi e autentici miti del nostro tempo : massimo artista del secolo, pittore dalla fantasia inesauribile, demiurgo dal fascino irresistibile ( soprattutto per le donne ...), protagonista di un'esistenza unica, dalla scapestrata bohéme della giovinezza e alla ricchezza della maturità ".
    Arianna Stassinopoulos Huffington - " Picasso, creatore e distruttore " - ed. Rizzoli

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