"Saddam giustiziato all'alba
Si attendono le reazioni degli iracheni
Saddam Hussein è stato impiccato questa mattina all’alba, alle quattro di Baghdad. «La condanna del criminale è stata eseguita»: così la televisione di Stato irachena ha posto la fine ufficiale alla parabola dell’ex raìs. Ma l’impiccagione era stata resa nota quasi mezz’ora prima dall’emittente Al Hurra, finanziata dagli Stati Uniti. Rinviate invece alla fine delle festività di Eid al Adha (mercoledì o giovedì prossimo) le esecuzioni del fratellastro Barzan al Tikriti e dell’ex presidente del Tribunale Rivoluzionario, Awad al Bandar.
Un Saddam dipinto dai testimoni come tranquillo, entrato nella cella della morte con in mano il Corano . La morte dell’ex rais, 69 anni, sarebbe avvenuta rapidamente: il destino del corpo resta incerto. Potrebbe essere consegnato alla famiglia (in Giordania) già nelle prossime ore, o essere seppellito in luogo segreto, forse per essere riesumato più tardi. Le autorità irachene vogliono evitare che la tomba divenga luogo di culto. Intanto si teme una nuova esplosione di violenza nel paese.
Si chiudono così giorni di notizie contrastanti sull’esecuzione della sentenza, avvenuta in effetti appena quattro giorni dopo che la corte d’Appello del tribunale speciale aveva confermato la pena capitale, martedì scorso. E si apre il dopo Saddam, fra le polemiche, le critiche e le congratulazioni. Il presidente degli Stati Uniti George W. Bush - che al momento dell’esecuzione, avvenuta quando a Crawford in Texas non era ancora mezzanotte, era già andato a dormire, affidando il suo commento a un comunicato stampa - ha definito il «giusto processo» e l’esecuzione «un esempio di quella giustizia che Saddam negò alle vittime del suo brutale regime». L’Iran, per una volta consonante, ha esaltato quella che definisce «una vittoria degli iracheni».
Prime reazioni internazionali però sono state quelle di Francia e Gran Bretagna: Parigi «prende atto» dell’esecuzione e invita gli iracheni alla riconciliazione; Londra, stretto alleato di Washington, ribadisce la contrarietà alla pena capitale me «rispetta la decisione delle autorità irachene».
«Giustizia è stata fatta in nome del popolo iracheno» ha detto il premier di Baghdad Nouri al Maliki, che ha però lanciato un invito alla riconciliazione. Questa mattina padre Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, ha invece parlato di una «notizia tragica». La Libia ha proclamato «tre giorni di lutto per il prigioniero di guerra Saddam Hussein».
Reazioni e polemiche che potrebbero inacerbirsi nelle prossime ore. Come reso noto dal Consigliere per la Sicurezza nazionale iracheno, Mowafak al Rubaie, che ha assistito all’impiccagione, l’intera procedura è stata filmata e alcune immagini dovrebbero essere rese pubbliche, sebbene non vi sia ancora una decisione definitiva da parte dell’esecutivo. Al Rubaie ha tenuto a sottolineare come l’esecuzione sia avvenuta senza alcuna umiliazione «né prima né dopo la morte».
Saddam è uscito dalla storia dell’Iraq: rimane però la sua eredità. L’ex rais è stato condannato e ucciso per il solo massacro di Dujail- Così la maggioranza sciita ha avuto quel che voleva, ma altri processi - in particolare quello per le stragi contro la popolazione curda - rimarranno ora incompleti."
da "la stampa".
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Come da titolo: secondo voi ci saranno rappresaglie? inasprimento delle azioni terroristiche?
Già l'idea di non fare un'esecuzione pubblica e di non esporre il cadavere al pubblico ludibrio è buona, ma io personalmente temo che innalzerà ulteriormante il livello delgi scontri in Iraq.