«Senza una percezione di futuro, il capitalismo finisce. Non c'è domanda in un mondo condannato». Ma l'autore di questa frase? Si chiama chiama Karl?
«Senza una percezione di futuro, il capitalismo finisce. Non c'è domanda in un mondo condannato». Ma l'autore di questa frase? Si chiama chiama Karl?
manuè ha scritto gio, 22 dicembre 2005 alle 15:49
non è che per caso qualche tuo antenato era originario delle parti di klingon?TeknoDragooN ha scritto gio, 22 dicembre 2005 alle 14:58
potevano fare una cosa coreografica per la chiusura, tipo la fine della beta di wow, combattere contro forze nemiche soverchianti e soccombere tutti insieme, almeno sarebbe stata una fine più gloriosa.
*TeknoDragooN cerca la crema antirughe*
fico!!!TeknoDragooN ha scritto gio, 22 dicembre 2005 alle 15:58
potevano fare una cosa coreografica per la chiusura, tipo la fine della beta di wow, combattere contro forze nemiche soverchianti e soccombere tutti insieme, almeno sarebbe stata una fine più gloriosa.
io sto pensando a quelli che vivono di mmorpg fino al punto di distruggere la propria vita sociale
ottengono una fantastica vita virtuale che però è totalmente inutile, bene o male tutti gli mmorpg finiranno, e le statistiche che ottengo non me le ridarrà nessuno, saranno perse per sempre
Intanto faccio atto di godimento nel veder citato uno dei miei film preferiti in quanto a trama...poi devo dire che effettivamente è abbastanza triste come cosa, anche se inevitabile purtroppo....è l'altra faccia della mefaglia di un MMORPG, e la cosa mi fa venire in mente il sentimento di tristezza che ti aleggia addosso quando sei l'ultimo a partire dai posti di villeggiatura....quando magari hai passato diverse serate in dei luoghi che ritrovi tristemente vuoti e desolati senza le faccie che fino a poche ore prima li popolavano.
Non sono d'accordo.. dipende dal successo dell'MMORPG. Voglio dire, guarda Ultima Online... gli shard "privati" ci sono e ci sono sempre stati. Stessa cosa per altri giochi tipo Ragnarok Online et cetera. Ovvio, non sono ospitati su server ufficiali (e non sono neanche legali, in alcuni casi), ma fanno si che l'mmorpg continui a vivere grazie agli appassionati che ancora vogliono giocarci.Andrew B. Spencer ha scritto gio, 22 dicembre 2005 alle 13:30
Uno dei tanti motivi che mi portano a odiare i MMORPG è che difficilmente sono/saranno retrogiocabili (mentre adesso posso, per esempio, comunque divertirmi con Mafia, Ico o Ultima VII nonostante la grafica non sia all'ultimo grido). O uno si "affretta" a farlo al momento del loro "massimo splendore", oppure non sarà comunque la stessa cosa. L'idea del videogioco come qualcosa con una data di scadenza, della quale posso fruire a seconda degli umori altrui, se, quando e nel modo in cui vogliono gli altri (vedi caso SWG), non mi entusiasma particolarmente.
Davvero un grande editoriale, complimenti!
A dir poco mortifero....
Secondo voi le software house che abbandonano o chiudono un MMORPG potrebbero "legalizzare" i server non ufficiali, visto che ne proliferano già e così far continuare la "vita" del gioco?
Keiser, un articolo scritto divinamente!
Se l'mmorpg è organizzato in più server avrebbero potuto semplicemente raggrupare tutti gli utenti in un unico.
La stessa cosa che sta succedendo a DAoC,spazi immensi totalmente vuoti,a volte solo 15-10 giocatori per server
Pensare che nascessero tanti MMORPG e che nessuno ne morisse è quantomeno illogico. Detta la banalità delle 19:00, confermo il colpo andato a segno da parte dell'editoriale, mi ha messo proprio tristezza.
fa-fa-fabio
(OT)
Cambiati i padroni e apparse pure le pubblicità di google . Quale sarà il prossimo passo?
(/OT)
Articolo stupendo, commovente
QuotoGREZZ ha scritto gio, 22 dicembre 2005 alle 16:51
io sto pensando a quelli che vivono di mmorpg fino al punto di distruggere la propria vita sociale
ottengono una fantastica vita virtuale che però è totalmente inutile, bene o male tutti gli mmorpg finiranno, e le statistiche che ottengo non me le ridarrà nessuno, saranno perse per sempre
Ma non potrebbero fare delle espansioni? In questo modo l'interesse resta vivo...
CIAO!
come lacrime nella pioggia...GREZZ ha scritto gio, 22 dicembre 2005 alle 16:51
io sto pensando a quelli che vivono di mmorpg fino al punto di distruggere la propria vita sociale
ottengono una fantastica vita virtuale che però è totalmente inutile, bene o male tutti gli mmorpg finiranno, e le statistiche che ottengo non me le ridarrà nessuno, saranno perse per sempre
è tempo di morire...
Parli di Daoc Italia?Mr.Black ha scritto gio, 22 dicembre 2005 alle 18:58
La stessa cosa che sta succedendo a DAoC,spazi immensi totalmente vuoti,a volte solo 15-10 giocatori per server
Fino ad ora è stato il miglior mmorpg uscito a mio giudizio nettamente superiore a WoW. Chi ha provato il suo PvP sa di cosa parlo soprattutto se paragonato a dei battleground confusionari senza scopo del secondo titolo.
Sembra si un po' quella che era la situazione finale di Daoc italia (ho giocato per un paio di anni dunque e ho visto un po' tutta l'evoluzione la crescita e la fine grosso modo) però con la migrazione sui server europei sembrava essersi ripreso...
Il problema è che la migrazione forse è arrivata troppo tardi. Ormai la popolazione era ridotta ad un terzo e tutte le gilde più importanti dei tre reami erano già andate via: Rage, Realm Hunters e XxX solo per citarne alcune.
Complimenti all'autore di questo editoriale.
forse uno dei più belli scritti sino ad ora.
(mica si parla d'arte eh? però complimenti )