Andrew B. Spencer ha scritto mar, 24 gennaio 2006 alle 11:02
antonyfirst ha scritto lun, 23 gennaio 2006 alle 21:52
Moreno On
ABS sforna un insulto non all'altezza della sua fama. Prolisso nella forma, insulto debolissimo.
Non sono d'accordo.
Benché concepito sullo sciacquone, in pochi, sofferti istanti, non ritengo affatto l'insulto così banale come è stato dipinto, contenendo al suo interno un accostamento inusuale (e sotto certi versi irriverente, aspetto che nel FC dovrebbe essere premiato).
La lunghissima attesa di Alì - che invecchia nelle carceri, così come il "fiore" dello spadaccino appassisce in mutandoni altrettanto inesplorati dalle donne... bisogna avere un po' di immaginazione, però ^_____^ -, il folle sogno purificatore (in vari sensi...) di una vita dietro le sbarre, alla fine confessato, viene infatti arditamente paragonato a quello di una (ig)nota parte anatomica di Zorro, anch'essa ansiosa di rivedere la luce dell'igiene (luce morale in un caso, più bassamente materiale nell'altro, appunto per dipingere la pochezza dell'avversario).
La bellezza dell'insulto sta anche in una sottigliezza come l'ambiguità del termine "Papa" - generico e sapientemente usato in luogo del nome proprio di un/del Pontefice, che avrebbe banalizzato il tutto -, che non viene sciolta, nell'impossibilità di un Agca (ormai probabilmente stordito dalle carceri e dai falli aguzzi dei suoi carcerieri, e come ancora non del tutto consapevole del decesso della persona che ha segnato la sua esistenza), di raggiungere il suo ideale. Anche l'esito di questo incontro/scontro irrealizzabile rimane incerto, sospeso.
L'unica lungaggine (in quanto la proposizione con Alì non può essere eliminata), è data dal periodo "in una situazione per certi versi simile", ma non si vede come anche questa parte possa essere estromessa, dato che altrimenti il salto per il lettore più o meno casuale sarebbe troppo grande, e l'insulto risulterebbe comunque incompleto.
L'"offesa" (oddio...) di Zorro è evidentemente più scontata, pecoreccia, nasce e muore nello stesso istante, priva di spunti di riflessione, di rimandi che le diano spessore, significato, longevità.