Sms azzurri contro Prodi: denuncia dell'Ulivo al Garante
di red
L’ultimo attacco a Prodi arriva via Sms. Ennesimo strappo alle regole di una campagna elettorale avvelenata: violazione della privacy e del silenzio elettorale, denuncia il coordinamento de l’Ulivo.
«Nella giornata di oggi, che per legge è dedicata al silenzio pre-elettorale – afferma un comunicato – Forza Italia prosegue nell'attività di propaganda elettorale attraverso l'uso dei telefoni cellulari, anche con sms di attacco alla famiglia Prodi. Di tutto questo stiamo informando il Garante per la Privacy e l'Autorità di garanzia nelle Telecomunicazioni, affinché intervengano prontamente per gli aspetti di loro competenza.»
Uno dei messaggi sotto accusa recita: «Prodi tassa gli altri perché lui ha già donato: atto 16/5/2003 rep. 94916 fasc. 21915 notaio Vico. Unitamente alla moglie Franzoni Flavia ha donato ai figli Giorgio e Antonio 870 mila euro a tasse zero».
«Pisanu blocchiimmediatamente le illegalità e le gravi violazioni del silenzio elettorale che si stanno verificando in queste ore», attacca anche il leader dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. Lungo l'elenco delle violazioni raccolte dall'osservatorio del Sole che Ride sul "Voto pulito": «Sono stati inviati sms che invitano a votare per Forza Italia promettendo addirittura in cambio una ricarica telefonica, in Sicilia giungono telefonate da un numero straniero che invitano a votare per Raffaele Lombardo. Nel napoletano sono stati segnalati dei banchetti elettorali della Cdl, nel lucchese la distribuzione di volantini sempre da parte della Cdl, a Roma e Milano centinaia di sms con invito al voto per Forza Italia». E inoltre, aggiunge Pecoraro Scanio, «uin'altra vicenda sulla quale chiediamo chiarezza è la pubblicità dell'ultimo numero di Panorama sulle reti Mediaset con Berlusconi in prima pagina e lo slogan "la mia Italia senza tasse"».
Dalla sola accusa sugli Sms contro Prodi, Forza Italia si difende spiegando che i messaggi sono stati inviati tramite una agenzia specializzata a persone che hanno dato il loro consenso a ricevere messaggi di natura politica. E se qualcuno si lamenta? Boh, glieli avrà mandati un amico e «se una persona non gradisce il nostro messaggio non deve fare altro che cancellarlo».
Viva Forza Italia, viva il premier, viva la legalità e il non disprezzo delle leggi del popolo.