Originariamente Scritto da
Buzzus
Io mi sono fatto un idea del tutto personale sul concetto di economia e sul perchè è ridicolo che un gioco per pc appena uscito arrivi a costare 70 €, per questo giustifico appieno la pirateria, come una GIUSTA risposta ad una politica asservita allo strapotere delle multinazionali.
Personalmente acquisto i giochi quando arrivano a prezzi sensati, del tipo 9,90, quando sono ormai datati. Pazienza, me li gusto in ritardo ma almeno so di aver contribuito nel mio piccolo ad aver assegnato un valore adeguato ad un dispositivo (CD/DVD) assolutamente non necessario alla mia vita, specie perchè siamo nell'ambito ludico.
Facendo un ragionamento pratico, la mia prima domanda è: cosa giustifica un prezzo così alto? Sicuramente non il materiale di cui è composto il disco.
Allora cosa si paga? L'idea? IL sacrificio dei programmatori? Mi può anche stare bene. Però allora io mi chiedo: come mai allo stesso prezzo, cioè a circa 70 euro, acquisto roba che pesa 10000 volte di più di un DVD. Se compro una stampante spendo 70 euro, ma c'è del materiale elettronico che ha un suo costo e anche essa scaturisce da un idea e da un progetto di ingegneri e programmatori, inoltre il suo utilizzo non è limitato al divertimento (specie se acquistiamo, una stampante/scanner/ fax). Cioè la stampante ha un utilizzo più ampio e duraturo di un dvd per giocare. Abbiamo anche i costi di distribuzione e la pubblicità. Ebbene il valore aggiunto di un gioco (come di un qualsiasi altro prodotto) sta anche in questi ultimi due fattori. A me non pare giusto che i costi di distribuzione e la pubblicità ricadano sul prodotto finale. Cioè io pago un gioco per la sua pubblcità, è come se mi mettessero i volantini nella posta e me li facessero pagare. Ma che senso ha? Tanto più che esistono modi per evitare le spese di distribuzione, cioè appunto scaricare il gioco da internet ( che tra l'altro è anche più ecologico visto che si risparmia in benzina per i trasporti e in materiale per i cd /DVD).
Mi si può dire quello che vuole ma economia deriva da echo e nomos , cioè "spostare le cose" e spostare dei dvd dall'america all'italia (esempio) non è la stessa cosa che spostare lo stesso numero di armadi percorrendo il medesimo tratto.
Infine c'è da costatare con enorme delusione che certi prodotti (es Gothic 3 e NWN2) escono addirittura incompleti e pieni di bug. Non solo pago 70 euro, ma rischio anche di non poterci giocare. Non mi sta bene comprare un prodotto incompleto e poi aspettare 200 patch per essere un tantino fruibile.
Se acquisto ora è pechè voglio giocare ora. Altrimenti dato che il gioco non va ,lo vendessero a 4 euro facendo pagare le successive patch (se l'utente le desidera). Gia sarebbe un discorso più serio.
Altro discorso: la proprietà di un gioco cosa è? Io utente ho possesso del gioco o acquisto una licenza di utilizzo? Sono due cose differenti. Se il disco che acquisto è di mia PROPRIETA' io ho il diritto di condividerlo con chi voglio e quindi il fenomeno della pirateria NON ESISTE. E invece no, per legge non si può condividere. E allora o c'è qualcosa che non torna nella Costituzione, oppure ho acquistato soltanto una licenza di gioco. L'acquisto di una licenza di gioco vale dalle 40 alle 70 euro? Io non credo proprio.
NO, PIRATARE è GIUSTO. Almeno finchè non si interviene su questa pazza economia e su questo modo di concepire lo scambio di soldi. Eventuali aumenti di prezzi non saranno mai giustificati, sono solo scuse per speculare ancora di più su un utenza che ormai non ragiona nemmeno più, perchè se ragionasse non acquisterebbe, e se non acquistasse i produttori si ritroverebbero a giocare tra di loro oppure abbassare i prezzi fino al reale valore di un gioco. Ci guadagnerebbero comunque, perchè a quel punto converrebbe acquistare il gioco originale piuttosto che piratare.