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  1. #1
    Lo Zio L'avatar di Stra
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    Predefinito Racconto interessante....

    Duello con Hartmann

    Lawrence Thompson racconta dell’ incontro con il Bf109-G14 di Hartmann

    "E' stato il mio primo grande dogfight che io ebbi in guerra, Gennaio 1945.
    Io volavo il P-51D, il nostro compito era di incontrare i bombardieri sulla Romania.
    Bene, i bombardieri non si videro, noi cominciammo a fare delle holding, sprecando carburante prezioso. Quando il livello del carburante, raggiunse il Bingo fuel, il comandante di squadriglia ci ordino, il ritorno alla base, con il gruppo più grande a 24.000 piedi e noi 4 Mustangs a fare da esca a 15.000 piedi. Adesso, voi potete anche non credere a ciò che vi dirò, ma la differenza di quota, 9.000 piedi, è quasi 2 miglia, e assumendo che il gruppo in alto può eseguire una picchiata ci possono volere ben sessanta secondi per andare in soccorso degli aeroplani esca,. In precedenza, io richiesi di partecipare a missioni come “esca” credendo che cosi potessi avere più possibilità di fare qualche abbattimento (al tempo non avevo conseguito ancora nessuna vittoria) ed era gia la mia settima missione.
    Io sono cresciuto a Kansas City, Kansas, e mio fratello maggiore nel tardo 1930 volava un biplano Jenny , cosi io imparai i rudimenti del volo ancor prima di arruolarmi nell’ Arma.
    Cosi, facemmo tutti rotta per l’Italia, quando all’improvviso, una dozzina o piu di Me-109 ci attaccò. Fino a quel momento il cielo era di un azzurro limpido all’improvviso dozzine di tracce intrecciarono la visuale del mio cockpit. Fui colpito alcune volte e rollai a destra vidii un P-51 sotto di me che stava per livellare con un 109 alle calcagna, cosi io cominciai a seguire quel 109. Nel frattempo un altro 109 stava seguendo proprio me , era come un tracciato da corsa , tutti noi 4 stavamo correndo verso il traguardo. Io me la presi col primo 109 e sparai una raffica lunga da circa 1000 yarde senza effetto alcuno. Allora mi avvicinai a 600 yarde, sparai stavolta 2 lunghe raffiche, di sicuro di almeno 5 secondi l’una ( il P-51 ha munizionamento per una raffica singola di 18 secondi, con quattro mitragliatrici, le rimanenti due mitragliatrici per circa 24 secondi). Mi resi conto che parte della cappotta del suo motore volo via, interruppe immediatamente l’attacco verso il primo P-51. guardai negli specchietti, e non vidi nulla in quel momento, in qualche modo cercai di seminare il 109 dietro di me, quasi sicuramente dovuto al fatto che in picchiata il P-51 è 60 miglie orarie più veloce del 109. Cosi tirai la barra e livellai, improvvisamente un 109 apparve minacciosamente cosi grande davanti a me ! Egli sparava verso di me, e virò sulla destra, in un cerchio Lufberry (Situazione tattica che risale alla I guerra mondiale, che prende il nome dal pilota tedesco Lufberry, è come un cane che si morde la coda, 2 aerei che si cacciano a vicenda, in un cerchio stretto. Il primo aereo che prova a rompere questa situazione deve invertire la sua direzione di volo, per fare cio è costretto ad attraversare la linea di fuoco dell’aereo che segue. I piloti di caccia monorotore normalmente fanno questa manovra virando a sinistra i piloti di P-38 virando a destra) cambiai direzione e seguii il 109. Potei vedere gli argentei P-51, e i musi neri dei 109 ovunque, gli altri dello squadrone, stavano parlando e urlando, e niente più di urla frasi sensa senso e tutti che premevano il loro pulsante di attivazione del microfono nello stesso momento.
    Sentivo un odore all’ interno del cockpit. Fluido idraulico!!! Lo sapevo di esser stato colpito in precedenza. Stavo ancora inseguendo il 109. Avevo appena avuto il mio primo abbattimento confermato durante il mio turno, e adesso sono veramente gasato. Credo di essere il miglior pilota dell USAAF ! E adesso pensiamo a noi, sto per tirare giù un altro 109? Egli virò e girammo, e girammo, per una ragione o per l’altra non potei acchiapparlo con il cerchio Lufberry, cosi continuammo a girare. Dopo circa il terzo 360° vedemmo 2 Mustangs sotto di noi, circa 200 piedi sotto, il 109 picchiò verso i P-51.
    Adesso ero a circa 150 yarde da lui, e avevo il mirino su la sua coda, ma non potei sparare, perché se avessi sparato in derapata, o i miei colpi lo avessero attraversato avrei potuto colpire uno o tutti e 2 i Mustangs.
    Cosi avevo un posto in prima fila, guardando, impaurito che quel pilota avrebbe tirato giu il P-51, avvicinandosi a 390 mph. Troppe interferenze nella radio, mi impedirono di avvertire i 2 Mustangs, sparai una raffica lunghissima di circa 7/8 secondi spazzando di proposito, affinché mancassi i P-51, ed il pilota del 109 potesse vedere i miei traccianti. I P-51 non videro i miei traccianti. In realtà mi aspettavo che i P-51 vedessero i miei traccianti e deviassero dalla linea di volo del 109 che stava picchiando verso di loro. Non ebbi cotanta fortuna. Smisi di sparare. Il 109 stava ancora picchiando, e si avvicinò ai P-51 e continuando a sparare mentre la distanza che li separava si riduceva, 200 yarde, 100 yarde, 50 yarde l’Unno non sparò un colpo, un tracciante, niente!! A meno di 10 yarde, sembrando che lo volesse speronare, l’Unno sparò un singolo colpo di cannone da 20mmm!! Bang, parti di motore, fumo bianco, glicole (liquido refrigerante) pezzi di P-51 ovunque, lo sfortunato P-51, cominciò una lenta virata sulla destra.
    Provai a cercare con lo sguardo l’altro P-51 sotto di me ma non lo vidi. Adesso la mia attenzione era rivolto all’Unno. Zoom. Volammo attraverso i 2 Mustangs (adesso a POW). Adesso il vantaggio del P-51 appariva evidente, in picchiata sto riprendendo il 109 più veloce di un treno merci. Premetti il grilletto per un secondo e lo rilasciai, credevo di essere a circa 250 yarde, ma il barbaro stava tirando svariati G positivi e negativi, su e giu per l’orizzonte. Livellò e Sali poi in verticale in salita di 90 gradi. Quel pilota era un ragazzo veramente esperto. Anch’io ero in salita verticale, e il mio P-51 inizio a rollare violentemente in senso orario , solo spingendo il pedale sinistro del timone a fondo corsa sul pavimento, potei fermare il rollio. Salivamo per fare quota. In salita il 109 cominciò a distanziarmi, pensavo che la mia maggiore velocità in picchiata rendesse pari la salità, non era cosi.Salimmo per circa 1500 piedi, a 1800 piedi l’unno livellò, 1800 piedi di salita verticale. Non avevo mai sentito di un aereo a pistoni capace di salire in verticale per più di 1000 piedi. Eravamo entrambi prossimi alla velocità di stallo, egli livellò. Il mio indicatore di velocità leggeva meno di 90mph. Cosi livellai, ero vicinissimo al 109 adesso, meno di 20 yarde!! Se potessi mettere le mie mitragliatrici su di esso.
    A questa distanza il collimatore è più un fastidio che un aiuto vero. Dopodiché egli estrasse i flaps molto velocemente, cosi cominciai a sopravanzarlo, e non era quello che volevo fare, perché in quel modo avrei i suoi cannoni su di me. Il P-51 ha una buona blindatura , ma non sufficiente a fermare un colpo di 20mmm. Questo pilota della Luftwaffe era veramente un asso. Ero appena stato testimone del suo abbattimeto di un P-51 con un singolo colpo di cannone. Cosi feci la stessa cosa, estrassi i flaps, , e quando cominciai a superarlo, iniziai una cabrata, che mi fece decelerare molto rapidamente, l’avviso Stallo in vista, non potei vedere ne davanti ne dietro, ero tutto sudato, e il sudore salato, colandomi negli occhi mi rese quasi cieco. Dov’è? Gridai a me stesso. Livellai per evitare di stallare. Egli era la. Volava sulla mia destra . Volavamo fianco a fianco, meno di 20 piedi separavano le estremità delle nostre ali. Egli sorrideva, e si compiaceva. Notai che aveva un cuore rosso dipinto sul suo aereo, appena sotto il cockpit, Il muso, e l’ogiva dipinti di nero. Pensai che fosse un vero asso del fronte orientale. Sulla sua coda c’era dipinto un 200. Mi domandai, che diavolo significa 200? Iniziai ad esaminare il suo aereo, per vedere se c’erano segni di colpi ricevuti, dopotutto gli avevo sparato non meno di 1600 colpi. Non potei vedere un singolo segno di colpo sul suo aereo. Giurai che almeno una dozzina di colpi li avevo incassati. Continuai a gurdare il suo aereo per eventuali danni, Egli, anche alzò la sua ala sinistra di circa 15 gradi, per lasciarmi vedere la parte sotto, ancora niente. E’ impossibile io mi dissi. Completamente impossibile. Dopodiché portai la mia attenzione di nuovo verso il “200” dipinto sul timone. Gli Assi tedeschi normalmente dipingono un segno sulla coda per ogni vittoria ottenuta. Mi raggelai: 200 vittorie, volammo fianco a fianco per 5 minuti. Quei 5 minuti impiegarono un secolo a passare. A meno di 20 piedi da me c’era un asso della luftwaffe, con oltre 200 vittorie, adesso eravamo in una lenta picchiata, la quota di 8000 piedi. Stavo panicando, mi si erano bagnati pure i calzini. Il Tedesco fece segno con la mano verso la coda, ovviamente facendo riferimento al “200”, e dopo molto lentamente, drammaticamente fece il segno con la mano di traverso sulla gola, e puntò il dito verso di me. Praticamente mi stava dicendo che di li a poco sarei diventato la sua 201 vittima. Panico. Respiravo rumorosamente, sembravo come in una galleria del vento con la maschera indossata. Il mio battito cardiaco raddoppiò i 170 battiti al minuto, potei sentire il mio petto, bum, bum.
    Questa cosa ando avanti che sembravano secoli. Entrambi volando alla velocità di stallo, ala contro ala. Pensai più di una volta di speronarlo. Egli guardava i miei alettoni, aspettandosi forse cio che io stavo pensando. Si sentiva di piloti disperati che avendo finito le munizioni, si suicidarono speronando l’aereo nemico. Decisi di uscire dalla situazione salendo facendo una Immellmann, ma avendo i flaps estesi, il mio Mustang, Sali solo un centinaio di piedi, punto il muso violentemente verso destra e stallò. Dopo di che mi trovai dentro una vite piatta molto pericolosa, venivo giu come un sasso, la IAS a 300mph, tenei lo stick nella angolo basso a sinistra, tutto timone a sinistra, flaps su, e applicai tutta potenza!!! Richiamai dalla vite a 500 piedi, cominciai a vedere nero, e mi pizzicai sul collo, per diminuire l’efflusso di sangue. Mi guardai attorno, non c’erano aeroplani nel cielo, scesi a circa 50 piedi, prua italia, Volai a potenza massima per circa 10 minuti ridussi potenza per rispiarmare benzina, altrimenti a full-power il P-51 ha un raggio molto limitato. Volai cosi per circa un ora, nessun aereo nelle vicinanze, stavo sempre scrutando il cielo, guardando negli specchietti.
    Non incontrai mai più il 109 con il cuore rosso. Il casino che sussegui quando feci presente la cosa, quando l’intera stanza e dico proprio tutti, si zittirono istantaneamente. 2 settimane dopo il comandante della base, ci mostro un messaggio...” In accordo al servizio segreto, il pilota con il cuore rosso è Eric Hartmann e ha abbattuto 250 velivoli, su di esso una taglia da 50.000 dollari offerti da Stalin, per abbatterlo. Non avevo mai sentito di una taglia per tirar giu un asso nemico.”

  2. #2
    Il Nonno L'avatar di aga04
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    Bel racconto, è il tipico esempio di come, in certe situazioni, riuscire a sganciarsi dal combattimento sia già una vittoria

  3. #3
    Il Nonno L'avatar di Mike™
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    Davvero interessantissimo ,mi è sembrato di vedermi dentro l'abitacolo di quel 51 specialmente quando parla della vite piatta su il-2 il p51 è letale

  4. #4
    Lo Zio L'avatar di scutum 2
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    Bello, davvero, fonte?

  5. #5
    Lo Zio L'avatar di Stra
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    Bello, davvero, fonte?
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  6. #6
    Lo Zio L'avatar di Stra
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    Predefinito Re: Racconto interessante....

    Citazione Originariamente Scritto da scutum 2 Visualizza Messaggio
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  7. #7
    Lo Zio L'avatar di scutum 2
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    Predefinito Re: Racconto interessante....

    Bel sito, interessante!
    Saluti

  8. #8
    Il Nonno L'avatar di aga04
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    Predefinito Re: Racconto interessante....

    su il-2 il p51 è letale
    Demenziale, direi: stalla per un nonnulla e non accelera neanche se gli spari (e neanche se ti sparano, se è per questo).

    In compenso ti insegna a tenere quella dannata manetta in posizione di full throttle
    Ultima modifica di aga04; 29-03-07 alle 20:44:45

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