ma sto ultraviolet è assolutamente e inderogabilmente improponibile?
Assolutamente e inderogabilmente.
L'ho visto solo perchè lo davano sull'aereo mentre andavo negli States e ad un certo punto (dopo aver soddisfatto il mio desiderio di vedermi per bene Charlize in tutina ultra-attillata) ho deciso che era più avvincente seguire lo schermo con il mini-aereo che si spostava sul planisfero alla velocità di un picometro all'ora.
Il finale è stato sicuramente meno scontato.
Charlize? Mi sa che ti confondi con Aeon Flux...Assolutamente e inderogabilmente.
L'ho visto solo perchè lo davano sull'aereo mentre andavo negli States e ad un certo punto (dopo aver soddisfatto il mio desiderio di vedermi per bene Charlize in tutina ultra-attillata) ho deciso che era più avvincente seguire lo schermo con il mini-aereo che si spostava sul planisfero alla velocità di un picometro all'ora.
Il finale è stato sicuramente meno scontato.
"Punch drunk love" di P.T. Anderson. Bellissimo. Assolutamente autentico e genuino. Adam Sandler dimostra tutto il suo potenziale. A tratti veramente sorprendente.
Secondo me ha anticipato Matrix di anni (se poi c'è altro ancora prima non lo so).
Dark city - di quello scemo di Proyas. Carino, interessante, (o)scuro, però non eccessivamente esaltante. Penso che Nevade la pensi come me, più o meno. Sicuramente il Cast con la C maiuscola ha dato uno spessore al film ma non è che lo salvi totalmente. Ammetto che sono stato con la bocca aperta fino a 15 minuti prima della fine dopidechè la conclusione l'ho trovata troppo facilona, sbrigativa, insomma non è nella sceneggiatura il punto forte de sto film e si vede. L'atmosfera però è di quelle che non si scordano.
Comunque, ieri ho visto L'Ultimo Re di Scozia e mi è veramente piaciuto.
Ottimamente delineati i personaggi di Amin e del dottore, che riesce perfino a farti dispiacere del finale. Vabeh, solo un po'
Infamous di Douglas McGrath.Non mi ha particolarmante esaltato perchè, oltre che essere troppo tirato per le lunghe, il tormentato stato d'animo di Capote dopo la pubblicazione di In cold blood è marginale rispetto al glam esageratamente sopra le righe mostrato fino alla fine.Ecco giustificato il cast stellare (ma che sfigura davanti anche al solo Hoffman di Truman Capote, il film di Miller) e la ricostruzione che prende spunto dalle testimonianze dei personaggi più che dalla biografia dell'autore.Era a Venezia l'anno scorso ma non lasciò il segno.
QUOTO ogni singola lettera parola e spazio.
Infamous di Douglas McGrath.Non mi ha particolarmante esaltato perchè, oltre che essere troppo tirato per le lunghe, il tormentato stato d'animo di Capote dopo la pubblicazione di In cold blood è marginale rispetto al glam esageratamente sopra le righe mostrato fino alla fine.Ecco giustificato il cast stellare (ma che sfigura davanti anche al solo Hoffman di Truman Capote, il film di Miller) e la ricostruzione che prende spunto dalle testimonianze dei personaggi più che dalla biografia dell'autore.Era a Venezia l'anno scorso ma non lasciò il segno.
ma che è? tutti al mare? Bhe riuppo perchè oggi ho visto Tokyo Boshoku - Crepuscolo di Tokyo del mai troppo lodato (in effetti mai in questo forum ) Yasujiro Ozu. Oltre ai tratti che lo hanno carazzerizzato per tutta la sua fase matura mi ha molto colpito la cupezza del film, una tristezza ai limiti della disperazione, ma trattata come Ozu tratta i sentimenti, senza mai sottolinearli ed enfatizzarli, cosa per altro comune a moltissimi registi giapponesi e limitrofi, penso soprattutto alla Taiwan di Hou Hsiao Hsien e Tsai Ming Liang, ma anche per riportare un paragone vicino ad Ozu nel tempo Naruse Mikio. Questo modo di far emergere i personaggi attraverso lunghi piani sequenza, giocando molto sugli spazi e sui piccoli gesti degli attori rende i sentimenti di una forza incredibile.
E poi oltre a ciò siamo nella fase in cui Ozu mostra il disgregamento della famiglia e ciò è reso benissimo anche come discorso più ampio su un giappone che nel secondo dopo guerra si è sì ripreso alla grande, ma ha anche smarrito molto di se. Bravissimi i 3 protagonisti, ho adorato l attrice che fa Akiko.
Come avrete capito è consigliatissimo a tutti (ma non per tutti i palati)
Jenifer - di Dario Argento. Capitolo dei Masters of Horror. Carino, abbastanza scontato devo dire ma comunque si può vedere. La mia idea è che Dario Argento non abbia quasi più nulla da dire quanto al tema horror. Sarebbe interessante se magari evolvesse un po' la sua concezione di questo genere ad una riattualizzazione che forse lo renderebbe più efficace.
Ultima modifica di SLYVERR®; 05-08-07 alle 17:08:33
La pantera rosa "Uno sparo nel buio" - che dire, dispenso solo elogi per Blake Edwards. E' la 3 volta che lo vedo e mi lascia sempre di buonumore. Riporterò un piccolo dialogo
Maria – “si dovrebbe togliere subito questa roba di dosso altrimenti così morirà di una polmonite”
Clouseau – “si si è probabile, ma, anche questo rientra nella commedia umana no?”
Devo dire che i miei ultimi ricordi della Pantera rosa risalgono a quando avevo sei anni, ovvero praticamente nulli, ma la rinfrescata su qualche scena vista ieri mi ha messo addosso una voglia di vederli pazzesca
La pantera rosa "Uno sparo nel buio" - che dire, dispenso solo elogi per Blake Edwards. E' la 3 volta che lo vedo e mi lascia sempre di buonumore. Riporterò un piccolo dialogo
Maria – “si dovrebbe togliere subito questa roba di dosso altrimenti così morirà di una polmonite”
Clouseau – “si si è probabile, ma, anche questo rientra nella commedia umana no?”
"Il trench!!"
"Si si è mio!"
"No va a fuoco!!!"
The importance of being Earnest (UK/USA, 2002)
Rivisto l'altro ieri per caso in tv.
Che dire...il testo originale di Oscar Wilde rimane di una genialità e comicità inarrivabili, il ritmo è serratissimo, la satira non risulta per nulla invecchiata.
Detto questo bisogna ammettere che anche questa trasposizione cinematografica risulta godibile e ottimamente recitata (Judi Dench è l'esempio lampante che una grande attrice può invecchiare benissimo).
Ovviamente è ampiamente consigliata la lingua originale.
LA MESSA E' FINITA - di Nanni Moretti.
Continua la mia avventura nel mondo del regista italico, la storia di un prete "frustrato" e "complessato" dalla solitudine e dai problemi sociali, l'immancabile lato politico (stavolta però secondario) e le vicende umane che si intrecciano in questa parrocchia romana in perfetto stile "ironico" Morettiano.
Prende un risvolto piu drammatico verso la fine che bel si amalgama allo stile del film.
Mentre lo guardavo, magari sbaglio, mi veniva in mente che Moretti è un pò il Kitano italiano come regia, camere quasi sempre fisse, scene semplici, dove i personaggi sono a metà tra il reale e il sognante, le scene divertenti e quelle piu drammatiche, la dove Kitano mette la poesia Moretti mette la poesia ma come "semplicità" di comunicazione mi sembrano due tipi di cinema che hanno qualcosa di somigliante.
FILM ROSSO di (spe che forse ce la faccio) Krzysztof Kieślowski
Quante volte se ne è sentito parlare? (di Kieślowski) io parecchio, cosi in questo noioso pomeriggio decido di dare un occhiata a quella che non sò se sia la sua opera piu riuscita ma è di certa tra le piu famose, la trilogia basata sulla bandiera francese.
Come tipologia mi ha rimandato alla mente Magnolia, Smoke, Amores Perros e in generale l'operato di Inarritu, con le varie storie che tra parallelismi e coincidenze si incastrano a formare questo strano mosaico di eventi.
In questo film rosso si dice il tema sia la fraternità, sinceramente non capisco bene in che modo visto le trame affrontate, fronse la fraternità di essere uguali davanti al destino, al come il caso e il fato ci ponga uguali, cioè inermi e impreparati, di fronte a ciò che ci accade, non sò se sia una chiave di lettura giusta però mi pare funzioni.
In definitiva un bel film "drammatico" con un ottima regia, un ottima fotografia, dei bravi attori che interpretano dei personaggi ben caratterizzati (Irene Jacob su tutte) e un ritmo che sa terneti divanti alla tv.
Non esaltante ma decisamente godibile.
Ultima modifica di Nevade; 07-08-07 alle 20:42:15
Ieri sera finalmente ho visto "The Prestige".
Ottima pellicola, vista anche perchè tutti ne hanno parlato strabene e soprattutto per il fantomatico finale.
Nulla da obiettare se non per il fatto che lo rende praticamente impossibile da rivedere. (Quando sai il finale......)
Edit : Nevade la tua sign è forse una delle più arrapanti dell' universo conosciuto. Esigo la fonte di tanta lussuria.
la messa è finita è un film leggendario, assieme a bianca uno dei migliori film italiani di sempre: capolavoro
Beh oddio, personalmente è un gran bel film, ma da qua a leggenda capolavoro.. no, penso il vero capolavoro (o mettiamola cosi, quello che mi è piaciuto di piu) sia EcceBombo.
Ho visto tutta la filmografia di Nanni Moretti e concordo con Nevade, per me il migliore resta Ecce Bombo (soprattutto a livello di sceneggiatura) , fermo restando che gli altri son proprio belli.
beh ecce bombo contiene in nuce le tematiche del regista, ma in fase ancora embrionale: secondo me bianca e la messa è finita sono il top
Indubbiamente i due da te citati sono più maturi, offrono tematiche diverse, mi son piaciuti entrambi molto. Ecce bombo nella sua ossatura a tratti scarna offre a mio avviso dialoghi più frizzanti e diretti, scene più divertenti o ironiche, ritmo più sostenuto (forse negli altri due il ritmo è volutamente più lento), ovviamente farcito della (normale) acerbità dei primi lavori.
Però devo dire che a distanza di tempo le scene, i dialoghi, le immagini che mi son rimaste più impresse sono quelle di Ecce bombo.
capolavoro la scena finale di ecce bombo