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  1. #251
    adrixillo
    ospite

    Predefinito Re: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    Citazione Originariamente Scritto da azhazel Visualizza Messaggio
    ragazzi...sono orgoglioso ....per davvero...mi fate specie...bravi!!!
    non avrei mai pensato che una mia idea (da creativo,e spesso i creativi non vengono capito) prendesse piede così...anzi...purtroppo avevo abbandonato per un pò...ma rileggendo vari diari mi è tornata la foga descrittiva....spero siate tutti pronti, perchè il papà i questo topic sta per tornare (brutti bastardi vi eravate dimenticati di me) e lo farò in grande stile....con qualcosa che neanche immaginate....entro domenica credo che riuscirò a finire il tutto...
    Ciaoooo!!! Bentornato!!! Attendiamo altri tuoi diari Nel frattempo Marco M., il sottoscritto e un paio di utenti hanno creato alcune registrazioni audio contenenti stralci di diari, insomma dei pda amatoriali

    Clicca QUI per vedere il progetto iniziale e i suoi sviluppi!!

  2. #252
    L'Onesto L'avatar di _Niko_
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    Predefinito Re: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    Diario di _Niko_ - Episodio 18


    DATA 24 giugno
    ORE 8:17



    È stata una notte davvero lunga… dannato sesto senso, non sbaglia mai!! Scrivo dopo aver rischiato per l’ennesima volta la vita ed esservi scampato quasi per miracolo.
    Sono arrivato all’avamposto dei militari con il corpo sulle spalle verso le 22:30, la pioggia stava gia cadendo violenta e copiosa, l’unico mio conforto era la sicurezza che da li a poco sarei stato al caldo e sorseggiare quello che i novellini si ostinano a chiamare caffè, io non ricordo più che gusto abbia in realtà, ma quello schifo sapeva solo di fango, dopo qualche minuto mi accorsi che era nient’altro che una speranza vana, dato che comparvero 7 AK che mi fissavano come un toro alla carica, dopo che uno di loro uscito dalla guardiola aveva bisbigliato qualcosa al sergente, che diede subito l’ordine di arrestarmi, non feci domande, erano superflue, ma la rabbia oramai aveva invaso le mie vene che pulsavano rabbiose, l'acqua calda scrisciava sul mio impermeabile e mi riempiva la schiena che si pervase di brividi, mi voltai senza pensare e fu quello che mi tranquillizzò, mi parve infatti di scorgere qualcuno a distanza, e la mia mente volle convincersi che erano Basilisk ed il Lupo, ciò mi bastò a non opporre resistenza ed incorrere in morte certa, sarebbe stata la prima volta in cui io avrei prevalso sulla facoltà della zona di decidere della mio vita o morte. Fui scortato da 4 uomini lungo un corridoio fiocamente illuminato da piccole lampadine poste a 10 metri circa l'una dall'altra, e che si accendevano e spegnevano ad intermittenza a causa forse del temporale o forse dei fili che penzolavano semi consumati sopra le nostre teste. Venni segregato in un buco di 1 metro per 1, dietro una porta spessa come quella di una cassaforte,e per un momento mi sentii veramente un pazzo, nel braccio di isolamento, con una camicia di forza invisibile, ma più stretta e dolorosa di una reale. Lungo il tragitto notai che non c’era nessuno nelle celle e questo mi preoccupava poco, consapevole che io sarei morto ancora una volta da li a poco, ma sapevo che "NON è MORTO CIò CHE PUò VIVERE IN ETERNO, E IN STRANI EONI, ANCHE LA MORTE PUò MORIRE"....... se non mi avessero liberato Basilisk, Gravill e il Lupo, che come ombre nella notte erano riusciti ad entrare eludendo ogni posto di guardia, il grosso orologio a parete di fronte a me che potevo intravedere dallo spioncino della porta aveva appena segnato le 12 e 2 minuti, quando mi parve di sentire un tonfo sordo a cui non feci molto caso per la pioggia che batteva così forte, ma poco dopo ero libero, mi avevano trovato, ora dovevamo scappare, saremmo morti, ma meglio morire combattendo che in una fottuta cella umida, quindi il lupo dopo avermi passato la sua USP mi disse di seguirli, dovevo recuperare le mie armi.
    Appena imbracciai il mio dragunov l’allarme suonò violento scuotendoci, dovevamo muoverci velocemente, io dalla finestra del braccio D dell’armeria contai 4 morti dopo aver premuto il grilletto, ed aver fatto saltare la testa del sergente che mi aveva fatto arrestare, con il favore della pioggia uscimmo dividendoci e dopo aver serrato il fuoco per circa un ora ce l’avevamo fatta, erano tutti morti, e le fiamme divoravano tutto, nonostante l’acqua violenta combatteva contro il fuoco che si stagliava alto dietro di noi. Era tutto finito. Ancora una volta.



    *Per leggere il Diciassettesimo episodio
    Ultima modifica di _Niko_; 10-09-07 alle 06:57:53

  3. #253
    L'Onesto L'avatar di _Niko_
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    Predefinito Re: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    Ciao ragazzi! è un po che nn scrivo a voi lettori, ovviamente esclusi i post dei miei diari ovvio! questo mio post (1 segna qualche tempo di pausa che mi prenderò dallo scriverne altri, causa mancanza di tempo ed impegni sempre maggiori, per cui vi esorto a scrivere ancora di più per sopperire alla mia mancanza, visto che oramai i diari hanno preso piede, e proprio ora, nel momento in cui scrivo ci sono quasi 5000 accessi effettuati, cosa che mi fa immensamente piacere sapendo che quando ho iniziato ce n'erano poco più di 2000.Quindi scrivete ,scrivete scrivete!!! Ora vi saluto ma con la promessa di non abbandonarvi e di tornare a scrivere, ovviamente io ci sono per tutti su msn, quindi per chi volesse aiuto o altro nn esitate a chiedere! NIKO.

  4. #254

    Predefinito Re: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    Torna presto!
    Ti aspettiamo!

    (ps: erano 1600 gli accessi quando abbiamo iniziato, e ora i diari risplendono!)

    spero di rivedere presto un tuo post qui! ciao Niko, ci si vede in msn

  5. #255

    Predefinito Re: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    Diario di Gr1ph00n - Episodio 1



    Depositi Militari
    21 Giugno 2012 ore 07:30

    Mi sono svegliato dopo aver dormito 4 ore, ho iniziato a far conoscenza dei miei nuovi “amici” ho incontrato un tipo sveglio chiamato Adry Levanenko, sembra un tipo in gamba, tutti lo chiamano “Il Falco” per la sua vista e per la sua mira : dicono che abbia ucciso un bandito da 500m con un singolo colpo in fronte usando un arma senza mirino (naturalmente ora la sua arma è un VSS Vintorez); poi ho incontrato Max, lo Spilorcio il mercante dei freedom che però a quanto pare è Spilorcio di nome e di fatto, ho incontrato Lukash e le sue guardie del corpo, due bestioni in esoscheletro e armati di fucile a pompa, ho incontrato altri stalker di cui non ricordo il nome e anche un certo Pavlik che però non mi ispira grande fiducia. Inoltre ho conosciuto un tipo simpatico, il Cuoco che mi ha anche offerto la colazione.

    Ore 8:00

    Ho mangiato un pezzo di pane con un po’ di salame dietetico dentro, poi ho chiesto al cuoco di parlarmi un po’ dei dintorni, mi ha detto che questa era una vecchia base dell’esercito, poi che a est c’è un campo di stalker e più avanti un villaggio abbandonato dove un tempo c’erano i succhisangue ma sono stati tutti impallinati per bene. A Nord c’è la Barriera che separa la parte conosciuta della Zona e quei territori ancora inesplorati quali la Foresta Rossa, Prypiat e la Centrale. Quelle sono delle vere miniere d’oro poiché è territorio ancora vergine. Peccato non ci si possa andare poiché è pieno di Monolith, una fazione di stalker che assomiglia molto a una setta religiosa, mutanti come il Chernobyl Dog che oltre ad attaccarti a morsi ti attacca emettendo onde psioniche e poi come se non bastasse c’è l’incubo di tutti gli stalker il Brucia Cervella. Si dice che appena uno provi a passare diventi un vegetale. Avevo già sentito parlare di questo cosiddetto Brucia cervella ma non me n’ero preoccupato più di tanto. Ora so che per raggiungere il centro della zona e attraversarlo per poterme andare non sarà difficile. Inoltre il Cuoco mi ha raccontato anche di un certo cristallo alieno chiamato Monolite che si dovrebbe trovare nel cuore della Zona, il Sarcofago e dovrebbe essere in grado di esaudire qualsiasi desiderio venga espresso. Però sentendo queste parole credetti che il cuoco avesse bevuto qualche goccetto di troppo ( in effetti da queste parti la Vodka viene presa come se fosse acqua ) e me ne andai.


    Ore 10:00

    Sono passato dal meccanico della base, mi ha chiesto se avevo mai riparato qualcosa prima d’ora, gli dissi che prima di entrare nella Zona lavoravo in officina, allora mi disse che c’era da riparare un APC che poteva essere utile sulla barriera, allora iniziammo a ripararlo, dopo 3 ore passate a smontarlo capimmo che aveva 2 problemi : il primo è che s’era consumata la guarnizione sulla testata e il secondo è che l’intera centralina era partita poiché le anomalia della zona dovevano aver agitato come un impulso elettromagnetico e quindi senza una centralina di sostituzione non potevamo fare granché. Fortunatamente il meccanico ne aveva un'altra funzionante perfettamente e in più prendemmo una guarnizione di un altro motore per poterla montare all’interno della testata.

    Ore 22:00

    Erano ormai le 22 e la notte era calata e non si sentiva altro che qualche urlo in lontananza ma niente che a noi veterani della Zona potesse preoccupare, ma ad un tratto il rumore di un motore fece destare tutti; ci eravamo riusciti !!
    Mi venne concesso di poter portare l’APC fino alla barriera e così di fare un giro di prova, il Meccanico carico le munizioni sulla torretta e ci mettemmo in marcia. Gli interni del veicolo erano leggermente deteriorati così come l’esterno; appena uscimmo dalla base era buio pesto ma grazie alla luce prodotta dai fari del veicoli potevamo vedere la strada.
    Per la strada incontrammo un paio di cinghiali, ecco una buona occasione per provare la torretta, il Meccanico si mise alla guida e io mi misi alla torretta, presi la mira e premetti il grilletto, in pochi secondi vennero sparati una 40 di proiettili che mandarono all’inferno quei 2 cinghiali. Arrivammo alla Barriera e lì posizionammo l’APC, però proprio in quel momento apparvero una ventina di Stalker, che secondo il Meccanico erano Monolith, questi iniziarono ad aprire il fuoco e tutti noi ci preparammo a combattere.

    I Monolith erano tutti armati fino ai denti ed inoltre erano ben corazzati con esoscheletri.
    Ma sia io che il Meccanico eravamo ben protetti dai colpi a meno che qualcuno non usasse un RPG avevamo una buona protezione, mi misi alla torretta, presi la mira e apri il fuoco; in pochi secondi un monolith era in un lago di sangue, poi inizia a spara contro un gruppetto di monolith che si erano nascosti dietro una roccia in questo modo non si potevano muovere da lì e intanto un nostro alleato, che poi scopri che si chiamava “Il Ratto”, lancio una granata contro di loro e dopo qualche secondo ci fu uno scoppio che uccise il gruppetto. Grazie alla nostra superiorità di fuoco, i pochi Monolith rimasti erano inchiodati sulle loro posizioni e non potevano muoversi da lì, nel giro di un quarto d’ora gli ultimi monolith erano a terra e in un lago di sangue.
    Dopo aver scambiato quattro chiacchiere con i ragazzi alla barriera io e il Meccanico ce ne andammo.
    Come primo giorno nei Freedom è stato un po’ movimentato ma penso che ci farò l’abitudine.




    *Per leggere il Prologo
    *Per leggere il Secondo Episodio
    Ultima modifica di Gr1ph00n; 03-02-08 alle 09:36:05

  6. #256

    Predefinito Re: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    Diario di Marco - Episodio 23

    Data 24 Giugno
    Ore 09:21

    Stanotte non ho chiuso occhio… sono rimasto seduto su quel tronco fino all’alba, ad osservare le fiamme che divoravano l’avamposto e a pensare… rivalutando la mia situazione.
    Quando mi sono alzato il rosso vermiglio dell’incendio era ormai estinto ed il Cordon era tornato al suo cupo e insignificante grigiore, quando un’improvvisa sorpresa mi ha costretto a voltarmi ad Est…
    Il sole, non più pallido, ha improvvisamente inondato di una luce limpida l’intero Cordon… donandogli un colore innaturale, ma vitale… evidentemente l’intensa pioggia deve aver dissipato temporaneamente la cappa plumbea che avvolge la Zona liberando, seppur per poche ore, un cielo azzurro limpido come non lo vedevo da oltre 10 anni…
    Tutto ciò mi ha fatto capire come dietro ad una maschera, spesso, si nasconda dell’altro… e, proprio per questo, mi ha anche fatto capire che della Zona io conosco veramente poco! Ormai questa è la mia casa, sono condannato a viverci e a morirci! Volente o nolente dovrò accettarlo…
    Tanto più che da ieri non esisto più… nemmeno volendo potrei tornare all’esterno… e, ammesso anche di trovare dei documenti e soldi a sufficienza per rifarmi una vita, dubito che potrei mai essere accettato… non ho passato… ho il viso ed il corpo ricoperti di cicatrici e, soprattutto, vengo dalla Zona! Sentendo quello che raccontano i novellini che arrivano da fuori, a quanto pare la Zona è vista come una miniera d’oro traboccante di rubli… poveri illusi! Se solo sapessero cosa in realtà è la Zona… in ogni caso pare che tutti vogliano venirci, ma nessuno voglia realmente partire… a parte pochi stupidi ovviamente! E, soprattutto, i pochi che ne fanno ritorno finiscono per vivere come emarginati braccati dalla polizia e dagli scienziati…
    Ho quindi deciso di rompere gli indugi e mettere il naso fuori dal Cordon, abbandonando le “comodità” di qui e spingendomi a Nord, cercando di scoprire quanto più possibile sulla Zona, prima di finire in pasto a qualche aberrazione…
    Ne ho parlato col Lupo e Gavriil… nessuno dei due sembra essere convinto della mia scelta e nessuno dei due ha intenzione di partire con me… dopo tutto non posso certo biasimarli, ma sinceramente speravo di poter avere la loro compagnia ancora per un po’.
    In ogni caso la nostra amicizia non si interromperà con la mia partenza e, in qualunque momento, potrò contare sul loro aiuto… il Lupo è infatti riuscito a creare un ponte radio sicuro sulle vecchie frequenze criptate della Compagnia degli Angeli, in questo modo potrò comunicare con loro quando vorrò, certo ammesso di trovare un posto dove ricaricare le batterie della ricetrasmittente. Inoltre potrò sempre contare sull’appoggio del Bunker, sia come magazzino rifornimenti che come luogo sicuro per riposare. Più tardi, quando le ronde militari saranno passate, lasceremo il Bunker ed andremo da Sidorovich a vendere un po’ di roba, in modo da poter disporre di un po’ di rubli per il mio viaggio e, soprattutto, andremo a riscuotere il credito che il bast***o ci deve per la cazz**a di stanotte…

    Data 24 Giugno
    Ore 14:57

    Al nostro arrivo abbiamo trovato un Sidorovich agitato e più sudato del solito…
    A quanto pare ha da poco avuto la visita di un certo sicario che non ha ben gradito la sorpresa fattagli ieri notte… non so di preciso cosa sia successo, fatto sta che il lurido verme è decisamente sconvolto, sudato e con un occhio nero… la serratura del cancello che lo separa da noi pezzenti è stata fatta saltare con un proiettile di grosso calibro e, sebbene non sappia di preciso come si sia svolta la “chiacchierata”… si intuisce benissimo che Sidorovich non se l’è vista bene…
    C’è di buono in tutto questo che al nostro arrivo sembrava un agnellino… aveva già pronta una mazzetta di rubli per noi, più una insolita propensione a pagare bene la roba che gli veniva portata…
    In tutto ho raggranellato 2.500 rubli più una discreta scorta di viveri e munizioni sia per il Winchester che per l’LR300 e una giacca e dei pantaloni pesanti intessuti con non so cosa in modo da fornirmi una minima protezione dalle radiazioni e dal freddo pungente che la notte già inizia a sentirsi, nonostante sia piena estate...
    Inoltre mi è stata consegnata la chiave di una delle cassette che Sidorovich affitta per costudire al “sicuro” la roba… me l’ha lasciata l’Inquisitore e, a giudicare da quello che ci ho trovato dentro, Sidorovich deve averne tenuto le sue grinfie lontano…
    All’interno ho trovato un calcio per il Toz 34 nuovo e modificato… estremamente leggero, ma ben bilanciato. Farlo montare a Sidorovich mi è costato 200 rubli, ma ora il Toz è fenomenale… più un brevissimo biglietto che diceva: <<Grazie. Un giorno forse ci rivedremo…>>. Estremamente in linea con il soggetto…
    Non so dove sia andato ora l’Inquisitore, nemmeno Sidorovich lo sa e, in ogni caso, credo che non abbia intenzione ne di cercarlo ne di rivederlo…
    Ora sono qui al campo che mi riposo con gli altri ragazzi, partirò stanotte per evitare problemi con i militari al ponte.
    Più tardi tornerò al Bunker a prendere le mie cose e fare scorta… oggi mi sono comprato anche uno zaino nuovo, quello che avevo preso al bandito qualche settimana fa ormai è ridotto in condizioni pietose e dubito che possa reggere un viaggio come quello che sto per intraprendere… lungo o breve che sia…
    Partirò carico, oltre a viveri, attrezzature varie e medicinali mi porterò una abbondante scorta di munizioni, visto che non ho minimamente idea di dove e quando potrò fare rifornimento… in più mi porterò l’LR300 e sia il Winchester che il Toz 34. Farò fatica i primi giorni, ma spero di abituarmi presto al peso…


    *Per leggere il Ventiduesimo episodio
    *Per leggere il Ventiquattresimo episodio
    Ultima modifica di Marco M.; 13-09-07 alle 00:56:51

  7. #257

    Predefinito Re: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    Diario di Marco - Episodio 24

    Data 24 Giugno
    Ore 23:48

    Sono nella Zona da esattamente 66 giorni… non so perché mi sono messo a contarli… ma questo mi ha costretto a rileggere tutto quello che ho scritto fino ad oggi…
    Sono rimasto ore intere seduto a leggere… forse non lo facevo con l’intenzione di rispolverare ricordi impressi a fuoco nella mia mente, che certamente non mi dimenticherò mai… fatto sta che l’impressione che hanno avuto tutti, me compreso, è che non volessi partire…
    Ora mi trovo qui! Il Cordon alle spalle, tetro e silenzioso come sempre, mentre di fronte a me c’è solo l’ignoto!
    L’innaturale luminescenza della Discarica mi attende, ma non stanotte…
    Mi trovo seduto più o meno nello stesso posto di un paio di mesi fa… nello stesso blindato mezzo sventrato in cui mi sono nascosto dopo l’agguato dei banditi… allora ero un militare… ero inesperto… e avevo paura! Da allora sono cambiate molte cose! Io sono cambiato… la Zona mi ha cambiato!… ma ho ancora paura!
    Domani mattina cercherò di trovare un buon posto dove bivaccare per un paio di giorni, giusto il tempo di abituarmi alla maggior concentrazione di radiazioni…
    Memore dell’ultimo viaggio nella Discarica ho nuovamente usato il panno piombato come rudimentale schermo protettivo per la testa… sono molto ridicolo, ma almeno la testa non mi fa male…
    Con un po’ di fortuna domani mattina potrei incontrare Bes o qualcuno dei suoi ragazzi, se sono ancora vivi… se mi accettano potrei anche fermarmi un po’ con loro qui alla Discarica, dopotutto se è vero quello che dicono c’è la possibilità di fare un sacco di soldi qui…

    Data 25 Giugno
    Ore 09:28

    Il buon giorno non è certo il forte della Zona… durante tutta la notte ho sentito il latrato dei cani che infestano questo mondezzaio… solo verso mattina sono cessati, giusto per essere sostituiti da dei bassi ringhi pericolosamente vicini…
    Sono stato attaccato da un intero branco… 8 o 9 animali, se così li si può chiamare. Fortuna che il blindo mi ha offerto protezione a sufficienza per respingere i più intraprendenti…
    Mi sono svegliato di soprassalto, mentre una di quelle bestiacce cercava di trascinarmi fuori dal mio rifugio per un piede… Uno stivale chiodato in pieno muso lo ha ricacciato attraverso lo squarcio nel fianco del blindo, guaiti e ringhi si sono mescolati in un attimo… Nel giro di 10 secondi avevo però un problema peggiore da affrontare… 3 musi sbavanti che mi fissavano con occhi lattiginosi e spenti… ma estremamente attenti…
    Ogni mio movimento era ben osservato e studiato… nonostante l’apparenza queste bestie sembravano estremamente intelligenti e calcolatrici…
    Nel momento stesso in cui ho afferrato il Winchester mi sono saltati addosso… un unico colpo ha però imbrattato l’interno del blindo di sangue e pezzi di carne maciullata… nessuno dei tre cani era più considerabile una minaccia… peccato che fuori ce ne fossero almeno il doppio ad aspettarmi…
    Ero in trappola, se fossi uscito sarei stato sicuramente sopraffatto dal numero e dall’agilità dei cani, ma non potevo nemmeno restare rintanato nel blindo per molto…
    Con molta cautela mi sono avvicinato all’apertura ed ho buttato un occhio fuori… due cani erano proprio di fronte l’apertura, ma appena mi hanno visto si sono spostati quel tanto che bastava per impedirmi di vederli… tanto a loro non serviva vedermi… a loro bastava l’olfatto!
    Mi trovavo in una condizione di stallo, non potevo ne uscire ne restare dove ero… tanto più che l’unica via di fuga era stretta e ben controllata dai cani. Inoltre carico come sono non sarei certo scappato lontano e l’idea di lasciare parte dell’equipaggiamento non mi è mai passata per la testa…
    La svolta è stata casuale ed inaspettata… l’ultima cosa che mi sarei mai aspettato è di essere aiutato dall’esercito… un’intera squadra… 9 uomini in assetto pesante sono passati e, Ak alla mano, hanno fatto piazza pulita dei mutanti che mi tenevano in assedio… il tutto senza mai fermare il passo.
    Fortuna che ero rientrato nel blindo… quelli sono arrivati e se ne sono andati senza nemmeno chiedersi come mai un intero branco di cani stesse facendo la posta a un rottame… meglio così dopotutto!
    In ogni caso ora è meglio che mi muova di qui… il tempo di raccogliere le mie cose e comincerò a cercare un posto sicuro dove rintanarmi per i prossimi giorni e, possibilmente, dove poter trovare anche un po’ di compagnia, un fuoco e della vodka…

    Data 25 Giugno
    Ore 15:21

    La ricerca è stata breve… procedendo lungo la strada mi sono imbattuto in un gruppo di Stalker che presidiava una specie di piazzale con decine di mezzi fatiscenti… tra di loro ho riconosciuto Daniil, uno dei ragazzi che era con Bes durante la mia precedente visita alla Discarica. Mi ha subito riconosciuto ed invitato a mangiare un boccone assieme a lui e gli altri 7 uomini che erano lì… durante tutta la mattinata non ha fatto altro che decantare come io abbia eliminato un’orda di Zombie e Controllori praticamente da solo… la cosa è stata persino eccessiva, però questo mi è valso l’amicizia e la stima dei ragazzi presenti…
    Quando finalmente i racconti delle mie gesta sono terminati, ho potuto parlare un po’ più seriamente con Daniil e ho scoperto che Bes è ancora al capannone dove lo avevamo incontrato la prima volta… Daniil mi ha inoltre detto che devo assolutamente raggiungerlo, infatti dice che oggi più che mai serve gente come me da queste parti e che, se non mi sbrigo, mi ci spedisce lui a calci in c**o da Bes…
    Credo che a breve raccoglierò le mie cose e mi metterò in viaggio. Per lo meno sarò tra amici ed avrò un tetto sulla testa.

    Data 25 Giugno
    Ore 20:00

    Per tutto il tragitto tra il piazzale e il capannone ho dovuto schivare pattuglie militari… ce ne sono veramente ovunque.
    Inizialmente non riuscivo a capire il perché di una presenza tanto massiccia, solo dopo aver parlato con Bes la situazione mi è diventata chiara.
    Se inizialmente credevo che il tutto fosse riconducibile al casino che ho combinato l’altra notte, ora so per certo che tutto quello che ho fatto è stato solo stuzzicare un favo di vespe già parecchio incazz**e per i ca**i loro!
    A quanto pare è in atto un vero e proprio assedio all’ex-istituto di ricerca Agroprom… sembra che un gruppo di Stalker sia asserragliato lì dentro da circa 4 giorni e che gli sforzi dei militari per farli secchi tutti si stiano intensificando non poco, rendendo sempre più vicino l’epilogo finale… la cosa che mi ha stupito di più è però il fatto che tutti ne parlano come un dato di fatto, come una cosa che semplicemente sta accadendo, senza però che nessuno muova un dito… dopotutto non posso certo criticarli, qui ognuno ha i suoi problemi e se vuole campare abbastanza da poterli vedere risolti deve per forza di cose concentrarsi solo su quelli…
    Il vero problema della Discarica non sono i militari, che sono solo di passaggio, ma i banditi! Quei porci non fanno altro che attaccare qualunque essere umano sia abbastanza idiota da gironzolare da solo… e non solo, arrivano persino ad azzardare qualche scaramuccia persino con gruppi poco numerosi… dopo le batoste che abbiamo tirato a quei cani mi stupisce che ci siano ancora così tanti gruppi di banditi, ma stando a sentire Bes questo è un problema senza soluzione…
    Comunque, ora come ora, qui sembra tutto tranquillo… siamo una ventina di uomini temprati e abili con le armi, dubito avremo problemi…
    Bes mi ha permesso di fermarmi con loro quanto tempo voglio, dice di essere in debito con me e che non mi devo preoccupare di nulla finche sto qui… spero di potermi fidare!
    Ora cercherò un posto dove stendermi… la fatica dell’altra notte è ancora lontana dall’essere dimenticata e le gambe iniziano a muoversi a fatica. Spero di prendere sonno velocemente e, soprattutto, di risvegliarmi domani mattina…

    Data 26 Giugno
    Ore 11:19

    Mi sono svegliato tardi… e se non fosse stato per il cicalino del pda, probabilmente starei ancora dormendo…
    Quando ho letto il nome del mittente stavo per spegnere il palmare… Sidorovich! Cosa c***o volesse da me quel porco sudaticcio proprio non me lo immaginavo e, vista la sua proposta, era meglio se chiudevo la comunicazione senza leggere…
    In ogni caso ora mi trovo a capo di una squadra di 10 uomini, pagati dal caro vecchio ciccione, con l’incarico di rompere l’assedio all’istituto Agroprom e cercare un certo Marchiato o, in alternativa, uno che viene chiamato il Morsicato…
    Sinceramente, stando a quanto dice Radiy, uno dei ragazzi della mia squadra che ho mandato in esplorazione, la cosa ha più il sapore di un suicidio di massa… ma quel bast***o di Sidorovich sa come smuovere le persone… 2.000 rubli sono pur sempre 2.000 rubli…
    Bes non si muoverà dal capannone, ma la cosa mi rassicura, almeno avremo qualcuno che ci terrà sgombra la via di casa se le cose dovessero mettersi male…
    Tra meno di un’ora partiremo per l’Agroprom… sta pure iniziando a piovere… credo che sarà la classica giornata di mer*a!

    *Per leggere il Ventitreesimo episodio
    *Per leggere il Venticinquesimo episodio
    Ultima modifica di Marco M.; 25-09-07 alle 22:57:30

  8. #258

    Predefinito Re: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    Diario di Gr1ph00n – Episodio 2

    Ore 01:25 Barriera

    La battaglia è finita da dieci minuti, abbiamo vinto. Ora mi trovo nell’APC a scrivere queste righe. Ho raccolto dal corpo di quei b******i un H&K G36K con tanto di silenziatore, ottica integrata e un lancia granate M203. E’ proprio un bel fucile inoltre lo s*****o ke lo portava aveva con se 300 proiettili AP 5.56x45 e una decina di granate M209. Ho trovato sui corpi anche 3 reperti una collana di perle, una molla e un altro che nessuno aveva mai visto, però sul pda del Monolith che lo portava c’erano delle informazioni sul reperto : si chiama Kolobok ed è una vera rarità, lo si può trovare solo nel centro della Zona ed ha la caratteristiche di rendere più dura la pelle.
    Ho raccolto un paio di medikit, delle bende, delle pillole antiradiazioni e anche una bottiglia di vodka, penso che la porterò alla base per berla insieme ai miei amici.
    Ora dormirò per qualche ora, sono sveglio da più di 18 ore devo assolutamente riposare tanto nel blindo sono al sicuro, anche il Meccanico sta riposando.

    Ore 7:00

    Sono stato svegliato dagli spari dei ragazzi, a quanto pare un gruppo di f*********i succhiasangue aveva deciso di venirci a far visita. Per fortuna ero a sicuro da quelle orribili bestiacce nel blindo ma decisi comunque di intervenire. Aprii la botola e ne vidi uno che mi dava le spalle e che era appena diventato invisibile per prendere da dietro Il Ratto che stava combattendo a sua volta un altro bloodsucker; presi la mira e gli scaricai mezzo caricatore addosso; queste pallottole sono molto potenti, con i restanti 15 colpi che avevo aiutai Il Ratto che aveva finito i colpi nel caricatore del suo SIG SG-550 e si apprestava a combattere con il solo coltello.
    Ora ne rimaneva uno solo e si apprestava a scappare allora attivai il lanciagranate e gli lancia contro un bel proiettile esplosivo, lo centrai in pieno e lo scoppio fu talmente violento che i pezzi del bloodsucker si sparpagliarono per una decina di metri. Di quello che restava del succhiasangue c’erano i tentacoli che erano rimasti intatti, uno dei ragazzi mi disse che i tentacoli di quel b*******o valgono parecchio, allora li raccolsi li misi in un panno e decisi di portarli allo Spilorcio, già sapendo che non me li avrebbe pagati molto.

    Ore 8:30 – Base Freedom

    Appena arrivai alla base, tutti mi accolsero con gioia, a quanto pare le mie imprese sulla barriera dovevano essere già arrivate.

    Andai dallo spilorcio e lì scambia un po’ di roba che avevo preso dai cadaveri, ci ricavai poco meno di 3000 rubli, per i tentacoli del succhiasangue invece mi diede 2 medikit e una granata m209. Mi venne detto che verso le 15 Lukash mi voleva vedere.
    Intanto me ne andai dal Falco, gli volevo raccontare un po’ quello che era successo, mi disse che anche a lui era stato detto di andare da Lukash. Perfetto, pensai, se c’è anche lui chi sà che missione ci darà Lukash, ma per il momento non mi preoccupai più di tanto.



    *Per leggere il Primo Episodio
    *Per leggere il Terzo Episodio



    Ultima modifica di Gr1ph00n; 03-02-08 alle 09:36:57

  9. #259

    Predefinito Re: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    Diario di Marco - Episodio 25

    Data 26 Giugno
    Ore 16:48

    Siamo arrivati in vista dell’Agroprom verso le 15:00, ma non è stato una viaggio semplice…
    Volevo arrivare presto, in modo da aver la possibilità di studiare bene la situazione prima di attaccare, ma tra la pioggia e le continue pattuglie militari che abbiamo dovuto schivare, la marcia si è rivelata molto più lunga e tortuosa del previsto.
    Ho fatto appostare i ragazzi sul crinale a Nord-Est dell’istituto, da qui abbiano una ottima visione del campo di battaglia… cosa che, a dirla tutta, forse era meglio evitare…
    Il complesso è decisamente grande e dispersivo, ma il muro perimetrale e i grossi edifici lo rendono comunque ben difendibile… in altre condizioni dubito che una manciata di uomini avrebbe potuto resistere così a lungo ad un assedio di questa portata…
    I militari controllano sia il lato est che quello ovest e, giusto perché non bastava, hanno pure una batteria di 3 mortai scortati da un blindo APC ed una squadra di 10 uomini…
    Se vogliamo essere d’aiuto è importante far tacere quei tre maledetti affari… non che abbiano un gran rateo di tiro, ma quel poco che fanno lo fanno bene! Hanno già abbattuto un buon tratto di recinzione, scoprendo buona parte delle barricate e costringendo gli Stalker assediati a tenere la faccia nel fango…
    Attaccheremo tra meno di un quarto d’ora, ho separato i ragazzi in 3 squadre da 3 uomini… io mi muoverò da solo…
    Il piano è semplice, una squadra farà da esca, le altre 2 stringeranno in una tenaglia la postazione d’artiglieria, mentre io mi concentrerò sul blindato…
    Se tutto va bene e riusciamo ad eliminare i militari senza perdere troppo tempo cercheremo di tirare un paio di salve di mortaio sui soldati che bloccano l’accesso est, dopo di che muoveremo in avanti… Ho dato il compito a Gleb di provare a prendere un contatto con gli Stalker assediati e di comunicargli di stare pronti e di concentrare i loro sforzi sul contingente est, in modo da tenerli occupati finchè non gli saremo addosso.

    Data 27 Giugno
    Ore 14:19

    Mi sono svegliato verso le 08:00… sudato… ma tremante per il freddo.
    Ero steso su di un tavolo d’acciaio ricoperto di sangue… il mio sangue… ma non solo.
    Mi trovavo in una specie di ospedale improvvisato, intorno a me sentivo le urla e i lamenti di feriti e moribondi… non ricordavo nulla… non capivo per quale motivo mi trovassi lì, un luogo conosciuto, ma diverso da quello in cui avrei dovuto essere… ne perché ero sdraiato a torso nudo su un tavolo con una ferita suturata alla meglio che mi attraversava il petto…
    Ma soprattutto non capivo perché mi trovavo nello scantinato del Macellaio e, affianco a me, ci fosse il Lupo…
    Ho cercato di parlare, di muovermi… di chiedere… ma l’unica risposta che ho ricevuto è stata una valanga di bestemmie del Macellaio che mi intimava di restare fermo se non volevo rompere nuovamente tutti i punti… Stando a sentire lui stanotte ho fatto il matto… mi sono dimenato come un indemoniato e gli ho pure tirato un pugno in faccia mentre cercava di togliermi una scheggia di metallo lunga una spanna dal petto… mi ha sedato con 4 fiale di morfina per farmi star buono… lurido taccagno, bast***o e sadico… non poteva darmele prima di iniziare ad operarmi? È fortunato che non mi ricordo nulla… altrimenti me l’avrebbe pagata… e pure cara!
    Ora mi trovo al Bunker con il Lupo e Gavriil, sono estremamente debole e dolorante… ho scoperto di avere punti anche in faccia e sulla coscia destra… probabilmente ho anche un dito rotto, ma quello è veramente il meno…
    Parlando coi ragazzi ho cominciato e ricordare gli avvenimenti della scorsa notte… finalmente i ricordi iniziano a tornare…
    L’assalto alla batteria d’artiglieria si è concluso rapidamente… ricordo che i ragazzi che hanno fatto da esca sono stati davvero bravi… L’APC ha manovrato per falciarli con la calibro 50 montata in torretta, distogliendo l’attenzione dal resto dei soldati e, proprio in quel momento, io e le altre 2 squadre ci siamo mossi.
    Mentre i ragazzi falciavano sotto il fuoco incrociato i militari intenti ad azionare i mortai, io ho raggiunto il blindato dal lato cieco… con 3 colpi della USP ho eliminato il servente della mitragliatrice che era in torretta… 2 granate F1, lanciate nell’abitacolo, hanno poi ridotto al silenzio l’intero mezzo… le vibrazioni delle esplosioni si sono propagate lungo tutto il guscio metallico dell’APC, accompagnate dallo stridente rumore delle placche che si deformavano…
    Nel giro di una manciata di minuti l’intera batteria era stata eliminata, il blindo neutralizzato e gli uomini avevano preso posizione ai pezzi…
    La prima salva è risultata corta… ma la seconda è caduta precisa in mezzo alla linea di militari attoniti…
    Nello stesso momento gli Stalker assediati hanno iniziato a martellare con insistenza i soldati spaesati e terrorizzati dall’improvvisa piega che avevano preso gli eventi… Altre due esplosioni, presumibilmente 2 RPG, mandarono a gambe all’aria altri militari, contribuendo a gettare nel panico i sopravvissuti.
    Era il momento di muoversi… La distanza da coprire non era molta, ma il terreno reso pesante dalla pioggia caduta fino a poco tempo prima, ci rallentava parecchio, esponendoci ad un timido fuoco nemico.
    Dorian è caduto per primo… subito dopo Filat, cercando copertura dietro ad un masso, è saltato in aria gridando di terrore… dopo di che è stato smembrato da una anomalia.
    Prima di arrivare a contatto con i soldati altri 2 uomini, di cui non ricordo i nomi, sono morti sotto i colpi dei militari.
    In 6 siamo arrivati a contatto con il nemico… privi di copertura l’unica speranza era quella di costringere i soldati ad un caotico scontro ravvicinato… sperando che qualcuno si sbrigasse ad uscire dall’istituto per darci supporto.
    Che sia colpa dell’adrenalina che mi bruciava nelle vene, o del mio attuale stato di infermità, non sono in grado di quantificare quanto sia durato lo scontro ai cancelli Est… ricordo di aver svuotato l’intero caricatore dell’LR300 su un gruppo di soldati, lasciandoli a terra esanimi… e, subito dopo, aver impugnato il Winchester continuando a correre come una pazzo in mezzo al nemico.
    Due colpi calibro 12 nella schiena hanno letteralmente spaccato in due un soldato, spargendone sangue e brandelli di carne tutto attorno e sui suoi commilitoni… un altro suo compagno, anch’esso girato di spalle rispetto a me, impegnato a cercare di respingere la sortita degli Stalker assediati, ha subito lo stesso trattamento… dopo di che, le ultime resistenze sono andate in frantumi.
    Schiacciati tra l’incudine e il martello gli ultimi militari hanno rotto i ranghi e se la sono data a gambe… purtroppo per loro nessuno è andato lontano… uno soltanto è riuscito ad arrivare vicino alla salvezza, ma purtroppo per lui avevo nuovamente il Toz34… Il mio bersaglio era a circa 150 metri, il terreno pesante e la stanchezza lo stavano rallentando notevolmente… il dardo lo ha centrato in piena schiena sbattendolo violentemente con la faccia nel fango, mentre il suo sangue si mischiava all’acqua ed al fango che, presto, avrebbe ospitato pure il suo corpo…
    Avevamo sfondato… il cancello Est era libero, ci eravamo ricongiunti con parte degli assediati, la via di casa era libera, ma a caro prezzo… di 10 eravamo rimasti in 4…
    Ora non restava che resistere il tempo necessario per far ripiegare gli ultimi Stalker rimasti nell’istituto e poi ce la saremmo data a gambe… Peccato che non avevamo calcolato l’intervento delle squadre speciali Spetsnaz…
    Fortuna che dopo aver parlato con uno degli Stalker che ci avevano supportato durante l’assalto al cancello, il Morsicato, ho deciso di far trincerare i ragazzi fino all’arrivo degli ultimi assediati. Questo probabilmente ci ha salvati… pochi minuti dopo la fine dello scontro al cancello Est, 3 elicotteri hanno sbarcato 24 militari in tenuta pesante… Noi eravamo solamente 7…
    Nel giro di pochi secondi eravamo stati accerchiati… mentre un gruppo di 6 militari si staccava per andare ad incalzare gli ultimi Stalker rimasti nell’istituto, i restanti si sono concentrati su di noi.
    Lo scontro è stato estremamente violento… nonostante gli tirassimo addosso tutto quello che avevamo, quei bast***i non cadevano… protetti come erano nelle loro fottut*****e tute complete.
    Soltanto 4 militari si contorcevano a terra quando i loro compagni ci furono addosso… eravamo tutti a corto di munizioni, avevamo praticamente esaurito tutto, comprese le armi dei caduti… ci restavano solo pistole e coltelli.
    Senza perdere tempo, cercando di prendere alla sprovvista i nostri avversari ormai sicuri della vittoria, siamo usciti dai nostri ripari correndo in contro alla morte… Con gli ultimi 3 colpi del Winchester ho aperto una buco scarlatto nello stomaco di un militare, dopo di che ho impugnato a due mani una spranga di ferro e mi sono gettato sul successivo…
    Nonostante il nostro coraggio, la fredda preparazione, l’addestramento e il vantaggio numerico dei soldati stavano inevitabilmente avendo il sopravvento…
    Ricordo di essermi trovato ad affrontare un militare leggermente defilato rispetto al resto dei suoi compagni, l’ho beccato mentre cambiava il caricatore e questo mi ha permesso di avere il sopravvento su di lui nonostante fossi armato di una sola spranga di ferro… non dimenticherò mai lo scricchiolio agghiacciante delle ossa del suo cranio che cedevano sotto il peso del colpo… schizzi di sangue mi raggiunsero al volto, mentre il corpo corazzato si afflosciava al suolo come uno spaventapasseri a cui è stato tolto il bastone…
    Il tempo di girarmi e tutto è diventato improvvisamente buio… ricordo solo il sibilo di un razzo, un’esplosione… e poi di essermi svegliato sul tavolo del Macellaio.
    Da qui in poi mi hanno raccontato il Lupo e Gavriil cosa è successo… A quanto pare Sidorovich aveva non pochi interessi a far fuggire uno Stalker chiamato il Marchiato dall’assedio e, preoccupato che non fossimo in grado di svolgere il nostro lavoro, ha mandato mezzo Cordon da noi a suon di rubli… effettivamente non posso lamentarmi per la sua scarsa fiducia, infatti ciò ha impedito che morissimo tutti…
    L’intervento del Lupo e delle 2 squadre che erano con lui è stato proprio provvidenziale… sono arrivati all’istituto Agroprom poco dopo l’inizio dell’offensiva della Spetsnaz, congiungendosi con gli ultimi Stalker sopravvissuti nel giro di pochi minuti…
    Lo scenario che hanno trovato era terrificante… decine di corpi giacevano nel fango, piccoli incendi cominciavano a prendere forza e una delle 3 strutture principali dell’istituto era semi crollata e sottoposta ad un pesante bombardamento da parte di uno degli elicotteri…
    Grazie agli RPG che si erano portati hanno eliminato facilmente la minaccia aerea, concentrandosi successivamente ad eliminare i militari rimasti.
    Mi hanno trovato per caso… mentre perquisivano i corpi dei caduti… ero sotto una pila di ferraglie e fango, probabilmente scaraventatemi addosso dall’esplosione, in una pozza di sangue, ricoperto di tagli ed abrasioni e con una scheggia metallica conficcata nel petto…
    Dei 10 Stalker che sono partiti dalla Discarica per rompere l’assedio all’Agroprom sono l’unico sopravvissuto… solamente 3 invece sono gli assediati superstiti.
    Non sappiamo nulla del Marchiato, pare che il basta**o, approfittando del casino che abbiamo combinato, se la sia svignata alla chetichella… non so ancora se Sidorovich è a conoscenza di questo fatto o se ne è persino l’ideatore… preferendo che il suo uomo riportasse a casa l’osso, piuttosto che rischiare la vita dando una mano a chi ha dato la propria per salvare la sua…
    Per ora non lo so… per ora… ma appena potrò rimettermi in piedi indagherò approfonditamente sull’argomento e sarà mia premura infliggere una dolorosa punizione al Marchiato se dovessi scoprire che realmente se l’è svignata…
    Per ora sono costretto a letto per almeno 2 settimane… dopo di che cercherò di riprendere il mio viaggio nella Zona, nonostante non sia cominciato proprio nel migliore dei modi…

    *Per leggere il Ventiquattresimo episodio
    *Per leggere il Ventiseiesimo episodio
    Ultima modifica di Marco M.; 04-10-07 alle 23:27:21

  10. #260
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    Predefinito Re: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    Belli i riferimenti al Marchiato ...pero Marco non ti mettere contro di lui, puoi fare una brutta fine


    Da qui in poi mi hanno raccontato il Lupo e Gavriil cosa è successo… A quanto pare Sidorovich aveva non pochi interessi a far fuggire uno Stalker chiamato il Marchiato dall’assedio e, preoccupato che non fossimo in grado di svolgere il nostro lavoro, ha mandato mezzo Cordon da noi a suon di rubli… effettivamente non posso lamentarmi per la sua scarsa fiducia, infatti ciò ha impedito che morissimo tutti…

    Non sappiamo nulla del Marchiato, pare che il basta**o, approfittando del casino che abbiamo combinato, se la sia svignata alla chetichella… non so ancora se Sidorovich è a conoscenza di questo fatto o se ne è persino l’ideatore… preferendo che il suo uomo riportasse a casa l’osso, piuttosto che rischiare la vita dando una mano a chi ha dato la propria per salvare la sua…
    Per ora non lo so… per ora… ma appena potrò rimettermi in piedi indagherò approfonditamente sull’argomento e sarà mia premura infliggere una dolorosa punizione al Marchiato se dovessi scoprire che realmente se l’è svignata…

  11. #261

    Predefinito Re: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    per ora non gli ho ancora fatto nulla... per ora...
    poi chi lo sa... cioè, io in realtà lo so... ma non ve lo dico...

    cmq stai tranquillo, nemmeno sidorovich mi sta simpatico, ma è ancora vivo...

    più di così non vi dico, aspettate e vedrete!


  12. #262

    Predefinito Re: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    Diario di Gr1ph00n – Episodio 3


    Depositi militari – Ore 15:00 del 23 Giugno 2012


    Come programmato io e il Falco siamo andati da Lukash, oltre a lui c’erano 16 uomini ben armati. Appena arrivati ci fecero andare in una stanza, dove Lukash ci avrebbe spiegato la situazione, ci disse che era giunto in possesso della mappa della Città dei Morti. Fino ad ora non avevo pensato minimamente di andare nella città dei morti, però con me c’erano persone molto in gamba e soprattutto ben armati quindi non avevo da preoccuparmi anche se la città dei Morti è un posto orrendo a dir poco.

    Lukash ci disse che non eravamo gli unici ad interessarci di quest’affare poiché temeva che una copia della mappa era in possesso dei Duty.
    Lukash inizio a spiegarci cos’avremmo dovuto trovare là, disse che la città è divisa in 2 parti, una controllata dai banditi, rintanati nella scuola a sud-ovest, e l’altra controllata dai mercenari. In mezzo c’è un edificio e qualche altro palazzo. L’obbiettivo della missione è arrivare nella città e stabile un punto di osservazione, in modo da poter controllare l’attività dei mercenari e dei banditi.

    Stabilire un campo nella città dei morti è essenziale, secondo Lukash. Poi ci scaricò tutti i dettagli sul PDA. Appena finì andammo a prendere un po’ di equipaggiamento dallo Spilorcio che mi diede un paio di caricatori per il g36.
    Ora avevo 13 caricatori da 30 colpi e una decina di granate.
    Quando fummo pronti tutti e 18 ci incamminammo, dovevamo arrivare fino al tunnel che ci avrebbe fatti entrare nelle fogne.


    Città dei Morti – Ore 20:00


    Siamo finalmente giunti, con 2 persone in meno. Infatti nelle fogne abbiamo fatto uno spiacevole incontro, mentre eravamo a metà del condotto ci siamo imbattuti in una chimera, non ce ne eravamo minimamente accorti, fino a quando non abbiamo sentito un urlo e il rumore di un corpo che cadeva. Gli era stata staccata la testa. Appena individuammo il mostro, iniziammo ad aprire il fuoco, ma abbattere una chimera è difficile inoltre era buio pesto, fortunatamente avevamo i visori notturni che ci garantivano una discreta visione al buoi ed iniziammo a sparare al mostro. Di sicuro riuscii a colpirla con una raffica, ma non bastava; la chimera saltò addosso a uno dei ragazzi, conficcando i suoi artigli nell’addome dello sfortunato che però con un eroico gesto prese una granata, tolse la sicura e gliela infilò in bocca; ci fu un forte scoppio che disintegrò completamente la chimera e il corpo di quel povero disgraziato. Venni dopo a sapere che si chiamava Oleg Kusjakin, viveva nella zona da più di 2 anni.

    Continuammo per il cunicolo e dopo ore di marcia giungemmo nella zona nord della città, entrammo furtivamente in una palazzina e dopo averla controllata palmo a palmo, stabilimmo il campo base.

    La situazione ora che scrivo è sotto controllo, ma sta calando la notte e non so cosa possa succedere fra qualche ora. Abbiamo tenuto sotto controllo i movimenti dei mercenari e dei banditi e pare che abbiano entrambi delle buone postazioni, il numero dei mercenari è elevato saranno più di cinquanta senza contare che hanno a disposizione quattro elicotteri e alcuni mezzi.
    I ragazzi sono leggermente preoccupati, penso che sia per le strane urla che abbiamo sentito poco fa. Mi pare di vedere una figura umana che si avvicina ma che c**


    Depositi Militari – Ore 13:20 del 25 Giugno 2012


    Mi sono svegliato nella base, il medico, detto il Cucitore, mi ha riferito che sono stato colpito di striscio da un proiettili sul braccio sinistro, fortunatamente sono arrivato in tempo al campo, mi ha anche detto che ho dormito per più di 20 ore.
    Ricordo che stavo scrivendo sul pda quando ho scorto una figura umana che si avvicinava, ero uno zombie subito con un colpo uno dei ragazzi gli ha fatto volare la testa. Subito ci siamo messi in posizione di combattimento e abbiamo notato che le vie attorno alla nostra posizione pullulavano di zombie ed in più c’era anche un controllore e qualche izlom !!

    Il controllore avvertì la nostra presenza e quindi dovevamo eliminarlo poiché mando tutti quei b*******i di zombie sulla nostra posizione ed in più lanciò un attacco mentale contro di noi uccidendo all’istante 2 dei nostri, mi affacciai alla finestra, attivai il lanciagranate e sparai una granate che lo colpì in pieno facendolo saltare in aria insieme ad alcuni zombie. Era il secondo mostro che facevo saltare in quel modo in pochi giorni.

    Ora che il controllore era stato eliminato dovevamo “solo” fronteggiare una cinquantina di zombie, si sa che per uccidere gli zombie non è sufficiente un solo colpo quindi raccolsi da uno dei cadaveri uno SPAS-12 carico e alcune cartucce.
    Ora avevo un po’ di difficoltà nel muovermi però in quel momento mi servivano tutte e 2 le mie armi, scendemmo al piano terra e iniziammo a combattere. Inizialmente facemmo fuori una ventina di zombie e tutti e 2 gli izlom, erano creature umanoidi ma avevano braccia più lunghe del normale, mi disse il Falco che tutti quegli esseri erano stati esseri umani come noi. Erano stati. Ora non sono altro che bestie prive di ogni volontà e che sono i bersagli ideali per i nostri proiettili.

    Ricordo che con un colpo feci esplodere la testa di uno di loro, ricordo ancora quell’odore di sangue e di morte che c’era nell’aria, improvvisamente crebbe in me una sensazione di benessere, a quanto pare uccidere mi piaceva e parecchio, ne feci fuori un altro e ancora un altro, ma gli zombie non finivano, per ogni essere che ammazzavamo ne apparivano 3.
    Però dopo 2 ore di combattimento, facendoci strada a suon di piombo e dopo aver perso 5 dei nostri accadde un evento che non avevamo previsto.
    Arrivò un intera squadra di mercenari, forse attirata dagli spari, che elimino quasi tutti gli zombie in pochi minuti, durante lo scontro a fuoco io e il resto dei ragazzi ci rimuggiamo in un palazzo; però i mercenari una volta eliminati gli zombie iniziarono a darci la caccia.

    Eravamo in inferiorità numerica, non potevamo fare niente se non abbandonare la città però per andarcene dovevamo raggiungere l’ingresso delle fogne che era dall’altra parte, allora iniziammo a sparare a quei b*******i.
    Il falco sparando 5 colpi con il suo Vintorez fece fuori altrettanti mercenari, anch’io ne feci fuori un bel po’ consumai 6 caricatori e 3 granate.
    Sfortunatamente giunsero altri rinforzi e a questo punto non potevamo più niente, vidi cadere uno a uno i miei compagni, iniziammo finalmente la ritirata ma mi beccai una pallottola di striscio nel braccio ma il Falco mi disse che non era giunto il momento di morire e mi trascino di forza nel tunnel.

    Nel tunnel eravamo solo io, il Falco, il Rosso e Misha; di 18 uomini eravamo rimasti solo noi 4. Fortunamente non incontrammo nessuna bestia né nelle fogne né nel tunnel, se non 2 Duty al quanto malconci che non si erano nemmeno accorti di noi, io andai dietro a uno di loro e lo uccisi tagliandogli la gola con il mio fido coltello, sento ancora il sangue caldo uscire; anche se ero ferito non sentivo tanto dolore, e uccidendo ancora sentii una sorta di effetto placebo che mi fece sentire meglio. Dell’altro Duty si occupò Misha che gli pianto una pallottola in mezzo agli occhi. Scaricai le informazioni dei 2 PDA sul mio, a quanto pare anche i Duty erano stati assaliti dei Mercenari e anche loro come noi avevano fallito… di 20 uomini erano sopravvissuti solo quei 2.

    Inoltre pare che il Duty che avevo ucciso era un pezzo grosso, dal suo Pda lessi che era un Maresciallo e trovai molte informazioni riservate che Lukash avrebbe pagato bene, c’erano persino dati criptati.
    Ora mi trovo all’entrata del nostro QG, sto scrivendo queste poche righe e riprendendo fiato.
    Ho anche sostituito il mio obsoleto pda con quello del Duty che avevo ucciso, doveva essere un modello nuovo con scanner integrato di frequenze con un raggio di azione di 10 km e aveva anche integrate le varie chiavi di deciptazioni dei messaggi che venivano inviati da Duty.
    E’ ora di scambiare quattro chiacchiere con Lukash.



    *Per leggere il Secondo Episodio
    Ultima modifica di Gr1ph00n; 03-02-08 alle 09:37:57

  13. #263

    Predefinito Re: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    Diario di Marco - Episodio 26

    Data 30 Giugno
    Ore 10:00

    Sono passati quasi 4 giorni da quando sono qui… la noia mi sta uccidendo…
    Non riesco a fare nulla… dormo e mangio… mangio e dormo…
    Il Lupo e il Gatto si alternano per non lasciarmi da solo, anche se difficilmente posso godere della loro compagnia… sono troppo debole, riesco a stare sveglio giusto il tempo di mangiare e bere… poi crollo nuovamente in uno stato di semi coscienza.

    Data 4 Luglio
    Ore 20:00

    Finalmente mi sono alzato, ho abbastanza forza da arrivare al cesso da solo e tornare in branda… ma dopo resto spossato per una buona mezzora… se le cose vanno avanti così dubito di riuscire a rimettermi in cammino tra una settimana…
    Riesco comunque a restare sveglio molto più a lungo, chiacchiero pure coi ragazzi che, come sempre, continuano a vegliare su di me.
    Oggi ho finalmente controllato tutte le ferite… ho 5 punti in faccia, una quindicina sul petto e altri 4 sulla coscia destra.
    Fortunatamente la scheggia mi è entrata poco profondamente, causando più che altro un taglio superficiale che mi attraversa il petto, senza causare danni a costole e polmoni... a conti fatti sono stato decisamente fortunato!
    Anche tutta la mia roba è stata recuperata, più ovviamente un surplus di 2.000 rubli… certo, necessito sia di vestiti che di protezione nuova, ma per quello credo che Sidorovich sarà ben disposto a tempo debito…

    Data 9 Luglio
    Ore 12:00

    Oggi sono uscito per una breve passeggiata… le gambe cominciano ad avere forza e pure le ferite iniziano a farmi meno male.
    Domani andrò dal Macellaio e mi farò togliere i punti, se tutto va bene in una settimana sarò pronto a riprendere il mio viaggio.

    Data 10 Luglio
    Ore 14:00

    Stamattina il Lupo è venuto a prendermi di buon’ora, abbiamo lasciato Gavriil al Bunker che ancora dormiva e siamo andati dal Macellaio.
    Siamo entrati nel campo di Sidorovich che era ancora buio, in modo da non destare troppe domande e portare qualche cogli**e ficcanaso a farsi un giro dalle parti del Bunker…
    Il Macellaio è stato scontroso e scorbutico come sempre, ma devo ammettere che ha fatto un ottimo lavoro con le mie ferite, in soli 14 giorni sono tutte chiuse e resistenti… certo l’estetica delle cuciture lascia molto a desiderare, ma dubito che qui importi a qualcuno…
    Subito dopo siamo passati da Sidorovich, il ciccione ha pure fatto finta di essere contento di vedermi… come se gli importasse veramente di qualcosa che non siano lui o i suoi soldi…
    Ho fatto nuovamente scorta di munizioni e scatolette, non credo di tornare tanto presto questa volta…
    Ho rimediato anche un ottima tuta completa, con inserti in Kevlar sia sul busto che sulle gambe. Inoltre è imbottita al punto giusto da tenermi sufficientemente caldo da non aver più bisogno dell’impermeabile… anche perché dopo l’esplosione non ne è rimasto che qualche brandello…
    Tra le cose che aveva Sidorovich ho trovato pure una cartucciera per il Toz e il Winchester da 40 cartucce, oltre che una comoda tracolla per il Toz.
    Ora sono qui al Bunker che riposo… non sono ancora pronto ad incamminarmi nella Zona, ma presto lo sarà nuovamente.
    Data 15 Luglio
    Ore 18:00
    La noia era diventata insopportabile, il fisico si era ristabilito… nonostante abbia perso parecchi chili… e la Zona mi aspettava…
    Un ultimo saluto ai ragazzi e sono partito!… gli devo veramente molto! Spero di poterli ripagare un giorno…
    Ora sono al checkpoint tra il Cordon e la Discarica, mi sono fermato a rifiatare e mangiare un boccone veloce, entro domani voglio essere nuovamente all’istituto Agroprom. Stando alle ultime comunicazioni ora ci dovrebbe essere un presidio sicuro di noi Stalker, cercherò lì tracce del Marchiato… anche se è passato parecchio tempo dalla battaglia all’Agroprom credo che l’unico modo per avere sue notizie sia cercare di riprendere la sua strada da dove l’avevo lasciata. Anche perché quel bastar*o di Sidorovich continua a tenere la bocca cucita…

    Data 16 Luglio
    Ore 15:19

    Sono finalmente arrivato all’istituto… nonostante siano passati 20 giorni dall’assedio qui le cose non sembrano essere cambiate più di tanto…
    Nella discarica ho dovuto fare il solito gioco del gatto e del topo coi Banditi… ne ho spediti 3 a fare compagnia ai vermi, ma poi ho dovuto mettermi le ali al cu*o per scappare dal resto dei loro compagni che sono stati attirati dagli spari…
    Qui all’istituto invece la situazione è apparentemente tranquilla… per ora… infatti sembra che i militari non abbiano voglia di lasciare in pace gli Stalker e organizzano un assalto al giorno, oggi è già finito… ma è costato la vita di 4 Stalker.
    Ho parlato con uno Stalker che si fa chiamare il Bracco, era uno dei ragazzi della Talpa… che è sparito verso nord ormai da 10 giorni senza lasciare notizie… Dice che dopo l’assedio dell’istituto di 20 giorni fa il Marchiato non si è più fatto vivo, ma crede che sia comunque passato nuovamente da queste parti, probabilmente attirato dal complesso sotterraneo che corre sotto i nostri piedi… non è una informazione sicura, ma è pur sempre un inizio…
    Ho proprio voglia di incontrarlo… abbiamo molte cose da dirci e, soprattutto, ha molte cose da spiegarmi… anche se a dirla tutta mi trovo costretto a ridimensionare un po’ la mia idea, infatti a quanto pare qui nell’Agroprom è idolatrato al pari di un eroe… non so quanto possa essere vero e quanto mito, ma sembra che se la sia cavata più che egregiamente contro i militari sul lato ovest. Comunque ora la cosa non mi preoccupa, chiarirò la situazione a quattr’occhi con lui se e quando lo troverò.
    Il Bracco, che a quanto pare è al comando degli Stalker in assenza della Talpa, mi ha chiesto di restare all’istituto per un po’… dice di avere un estremo bisogno di uomini e avere uno come me tirerebbe su il morale ai ragazzi… purtroppo non è nei miei piani farmi inchiodare all’interno di 4 mura spoglie da un nuovo contingente di militari incazz**i… gli ho comunque offerto il mio aiuto in caso di bisogno, ora ha la frequenza del mio pda… se avrà bisogno saprà dove contattarmi.
    Il tempo di riposare e di mangiare una tazza di brodo che mi hanno offerto alcuni dei ragazzi e inizierò l’esplorazione del complesso sotterraneo.
    Il Bracco mi ha indicato un accesso sicuro ad ovest dell’istituto… inizierò da lì, anche se non ho la più pallida idea di cosa troverò, ne in realtà di cosa sto veramente cercando…

    Data 16 Luglio
    Ore 21:49

    Il complesso sotterraneo è veramente terrificante! È quasi completamente immerso nel buio… fortuna che la mia nuova tuta è dotata di un visore notturno…
    Un pesante silenzio impregna le pareti e le stanze della struttura, rotto solamente dall’eco delle gocce d’umidità condensata che cadono, da scricchiolii e da tonfi lontani…
    Non ho incontrato niente e nessuno fino ad ora, ma la cosa non mi rincuora assolutamente… so perfettamente che qui sotto c’è vita ed il fatto che io non sia in grado di vederla non significa che lei non possa vedere me…
    Ora sono accampato in una stanza cieca… l’ho scelta apposta perché, nonostante non mi conceda via di fuga alternative, è sicuramente la postazione più difendibile che possa trovare…
    Ho bisogno di riposare, non ho ancora recuperato completamente le forze e la marcia forzata di stamattina non ha certamente giovato alle mie riserve energetiche…
    Per stare più sicuro ho bloccato l’accesso, per altro privo di porta, con una cassa d’acciaio che sicuramente non impedirà a qualche bestia o qualche malintenzionato di entrare, ma sicuramente lo rallenterà… ho anche creato una piccola rete di fili appena sopra la cassa, su cui ho attaccato una tazza di metallo e alcuni pezzi di ferro che ho trovato qui intorno… se qualcuno o qualcosa dovesse urtali, dovrei poterlo sentire per tempo…
    Affianco a me ho messo sia l’LR300 che il Winchester carichi e senza sicura, il Toz è appoggiato al muro alla mia destra… spero di non averne bisogno, ma non voglio correre il rischio di farmi trovare impreparato.
    Ho freddo e avrei voluto mangiare qualcosa di caldo, ma non mi azzardo ad accendere un fuoco, dovrò accontentarmi del calore della mia tuta, di pane secco e di una scatoletta di carne.
    Continuo a sentirmi osservato e i rumori che ogni tanto rompono l’irreale silenzio di queste stanze mi fanno accapponare la pelle… ma sono troppo stanco sia per proseguire che per tornare indietro.

    Data 18 Luglio
    Ore 19:08

    Mi sono svegliato di soprassalto… i pezzi di metallo che avevo montato come rudimentale allarme stavano ancora dondolando… nella piccola stanza sentivo chiaramente una presenza, un basso brontolio, come un ringhio a stento soffocato, ne era la conferma… ma nonostante il visore notturno non ero in grado di vedere nulla…
    Poi improvvisamente un movimento… un’increspatura della parete di fronte mi permise di identificare il mio aggressore… un Bloodsucker si materializzo di fronte a me! Ca**o! avevo sentito parlare di queste bestie umanoidi, della loro incredibile abilità predatoria e della loro innata capacità di mimetismo… ma non mi sarei mai immaginato nulla del genere…
    Ho avuto solamente il tempo di sollevare il Winchester e tirare un colpo nel nulla che la bestia mi era addosso… con un incredibile manrovescio mi ha sbattuto contro il muro alla mia sinistra… la violenza dell’impatto mi ha scosso tutte le ossa e quasi fatto perdere i sensi… ma il pensiero dell’imminente pericolo mi ha dato la forza di restare lucido… l’adrenalina mi era esplosa nelle vene… il suo frenetico martellare mi scoppiava tra le tempie dandomi nuovamente la capacità di sopravvivere a quell’attacco…
    Con uno scatto secco ho fatto scorrere il carrello del Winchester, mentre con un urlo agghiacciante la bestia mi si è scagliata addosso… mugghiando e sbuffando come un toro alla carica…
    Ho atteso fino all’ultimo… quando finalmente, a un passo dalla sua preda, il Bloodsucker si è manifestato nuovamente. Era a meno di 2 metri… la salva di pallettoni lo ha centrato in pieno all’addome, tranciando in due il mostro… ma non fermandolo.
    La forza di inerzia e la breve distanza che ci separava hanno fatto si che la parte superiore del Bloodsucker, che ancora urlava e si agitava cercando di ghermirmi e mordermi, mi rovinasse addosso. Il peso della creatura mi ha nuovamente sbattuto contro il muro, facendomi battere violentemente la testa… tutto ha istantaneamente iniziato a girare e farsi scuro…
    Ricordo che la creatura si dimenava selvaggiamente su di me… che invano cercavo di contrastare la suo forza con le braccia ormai fiaccate dall’imminente perdita di sensi… di aver estratto con la sola forza della disperazione la USP dalla fondina, mentre la creatura mi mordeva il polso sinistro con quei suoi maledetti tentacoli e di aver piantato 2 pallottole calibro 45 nel fianco della bestia…
    E poi… mi sono svegliato! Il led del mio pda illuminava di un bagliore intermittente la piccola stanza…
    Mi ero sognato tutto… l’incontro con la bestia, la lotta disperata, i ruggiti e i ringhi… il morso al polso e la botta alla testa…
    Furono proprio quei due ricordi a sbattermi in faccia la realtà…
    Ho cercato di portare la mano sinistra alla nuca, ma non veniva… sembrava bloccata… ancora confuso e frastornato ho portato lo sguardo verso il braccio sinistro… avvinghiato al polso avevo il Bloodsucker… o ciò che ne rimaneva.
    Non avevo sognato… o per meglio dire avevo avuto un sogno nel sogno… durante lo stato di incoscienza ho rivissuto l’intera vicenda, senza rendermi conto che non ero cosciente… ma che sognavo.
    I sensi mi sono tornati bruscamente… in un attimo sono stato investito dall’odore nauseabondo della morte… d’istinto ho cercato di liberare la mano da quella morsa disgustosa, per portarmela al naso, ma la presa era troppo forte... Ad un secondo strattone parte dei tentacoli hanno finalmente ceduto, liberando il mio polso, ma liberando anche un liquido denso e dall’odore putrescente… a quell’ennesimo insulto il mio stomaco non ha più retto…
    Nel tentare di alzarmi in piedi sono stato colto da violenti capogiri… la testa mi doleva e le vertigini ed il sangue rappreso sulla nuca erano il ricordo del violento impatto avvenuto più di un giorno fa…
    Riuscire a mettermi in piedi è stato molto più difficile di quanto pensassi… ogni centimetro mi causa capogiri e, una volta in piedi, il mio stomaco ha ceduto nuovamente… costringendomi ancora una volta in ginocchio.
    Lentamente sono riuscito a ristabilirmi e a raggiungere il mio bivacco… Non mancava nulla… non mi spiego come mai nessuno abbia trovato il mio nascondiglio, ne come mai nessuna bestia sia stata attratta dall’odore della carcassa del Bloodsucker.
    Solo dopo aver raccolto e ricaricato le armi ed aver chiuso lo zaino mi sono ricordato del pda… nonostante il led continuasse a lampeggiare incessantemente me ne ero dimenticato… troppo assorto nel tentare di capire la situazione e ricostruire gli eventi…
    Sul display lampeggiava l’icona di un nuovo messaggio… era una richiesta d’aiuto del Bracco, vecchia di quasi un giorno…
    Nonostante fossi estremamente debilitato mi sono deciso a muovere... restare lì voleva dire espormi a qualunque altro pericolo. Nonostante fino ad allora avessi avuto fortuna, non potevo sapere cosa si celasse dietro l'angolo successivo... inoltre non potevo ignorare la richiesta del Bracco che, nonostante fosse vecchia di un giorno, meritava lo stesso attenzione...
    Con lentezza e fatica sono riuscito a riprendere il cammino, procedendo a ritroso sui miei passi di quasi 2 giorni prima... fortunatamente non ho incontrato nessuno lungo la strada e, questo, mi ha permesso di recuperare un poco di forze.
    La situazione, una volta tornato all'istituto, era più o meno quella che mi ero aspettato di trovare... ossia critica!
    Ora mi trovo all’interno dell’istituto Agroprom, con me ci sono altri 7 Stalker, i sopravvissuti all’ultimo attacco… a quanto pare il Bracco ed altri 4 Stalker sono stati catturati e, con molte probabilità imprigionati nelle celle della base militare installata qui nell’Agroprom. Non se siamo sicuri, ma dobbiamo assolutamente scoprirlo, anche se le speranze di trovare qualcuno ancora vivo a quasi un giorno di distanza dalla cattura non sono molte.
    Da uno dei palmari dei militari uccisi durante lo scontro abbiamo scoperto che il complesso sotterraneo ha uno sbocco all’interno del campo Militare, lo steso usato dai Militari durante l’assedio per spostare gli uomini al cancello ovest… molto probabilmente usare quella via corrisponde ad un suicidio… ma è sicuramente molto meglio che improvvisare un attacco frontale agli accessi principali.
    Non appena Igor tornerà dalla perlustrazione partiremo verso il sottosuolo… spero solo di non commettere l’ennesima cazza*a!

    *Per leggere il Venticinquesimo episodio
    *Per leggere il Ventisettesimo episodio
    Ultima modifica di Marco M.; 01-11-07 alle 20:36:15

  14. #264

    Predefinito Re: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    Sarebbe una bella idea se se si possono aggiungere foto del gioco che rappresentano alcuni pezzi del racconto..Uno stalker può trovare,rubare o aver già una fantomatica fotocamera..sarebbe una bella idea se mi dite che si può fare posto qll k ho gia preparato!

  15. #265

    Predefinito Re: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    spiegati meglio, non ho capito bene.

    magari fai un esempio, così abbiamo anche un aversione grafica.

    inoltre chiedo scusa a tutti per la mia lunga assenza in questo topic (a cui tra l'altro tengo molto!) ma una lunga serie di impegni mi ha temporaneamente incatenato le dita!
    spero di riuscire a breve, anzi brevissimo, a fare un nuovo episodio!

  16. #266

    Predefinito Re: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    L'idea e sempre del diario di uno s.t.a.l.k.e.r, ma qll k volevo aggiungere erano delle foto. Cioé, qualcuno ha avuto l'idea di fare il racconto registrato a voce, io pensavo a delle immagini da mettere a certi punti del racconto

    "blablablabla .. (immagine k rappresenta ciò k e stato detto)
    non puoi non capire ora

  17. #267

    Predefinito Re: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    dunque, quel qualcuno che ha fatto le registrazioni sono io...

    cmq si avevo più o meno capito cosa intendevi, però non capivo se tu intendevi una cosa in game, o un qualcosa fine a se stesso per il diario di uno stalker.

    l'idea in ogni caso è sicuramente interessante. posso anche dirti che qualcosa del genere lo stiamo già sviluppando, ma non intendo svelare oltre.

    cmq per far quello che dici tu è necesario creare le foto e poi scrivere i testi. siccome il mio diario, come quello di tutti gli altri ragazzi che scrivono o hanno scritto con me, si basa si su esperienze di gioco, ma principalmente sulla nostra fantasia, mi sa che potrebbe venire difficile creare degli screen appositi, cmq ci si può sempre benissimo lavorare.

    ripeto la cosa mi sembra interessante, anche perchè darebbe un tocco di realismo in più, visto che effettivamente assieme ad un diario si tengono anche altre cose oltre le sole parole.

    hai parlato di qualcosa di già pronto se non sbaglio, quello che intendevo prima era faccelo vedere in modo di poter capire a pieno quello che intendi.
    ricorda che non è facile per noi immaginare quello che intendi dire! il problema dello scrivere è prorpio questo, nella testa di chi scrive o parla si delineano le immagini corrette della sua storia/progetto, ma chi legge è portato ad interpretare e quindi facilmente forviato da quelli che sono i suoi gusti ed esperienze.

    cmq ripeto, con stalker ho imparato che tanto può essere fatto! quindi posta le cose che hai preparato che poi vediamo come e se è possibile utilizzarle.

  18. #268

    Predefinito Re: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    Diario di Marco - Episodio 27

    Data 19 Luglio
    Ore 06:08

    Finalmente la marcia è finita…
    Sono riuscito ad arrivare al capanno di Bes e degli Stalker della discarica, posso finalmente ritenermi al sicuro… almeno per oggi…
    Quando siamo partiti ieri sera non avrei mai immaginato una cosa del genere!
    Siamo scesi nel sottosuolo verso le 21:00, non abbiamo incontrato resistenza, ne mutanti… tutto era avvolto dal buio e da un pesante silenzio… solo il rumore dei nostri passi e dei nostri fiati rotti dalla fatica e dalla paura echeggiavano nei tunnel.
    Eravamo tutti nervosi… dopo il mio racconto sugli avvenimenti di due notti prima, tutti i ragazzi stavano ben attenti a non restare isolati e a come giravano gli angoli…
    Ma nulla si frappose tra noi e il nostro obiettivo.
    Arrivati al corridoio che, stando alle mappe trovate sul pda del militare, portava alla botola nel cortile del complesso presidiato dall’esercito, siamo riamasti stupiti di non trovare nemmeno una sentinella…
    La cosa era parsa subito strana a tutti, ma nessuno osò fare domande, ne tantomeno supposizioni… eravamo lì con uno specifico obiettivo, non potevamo soffermarci ad analizzare ogni possibile spiegazione…
    In pochissimo tempo eravamo tutti fuori… la notte era totalmente buia e, questo, ci permise di agire con maggiore sicurezza.
    Seguendo la mappa e le indicazioni di Igor ci siamo diretti al braccio delle celle dove, con molta probabilità avremmo dovuto trovare il Bracco e gli altri, certo sempre se fossero stati ancora vivi…
    Anche in questo caso nessuno si frappose tra noi e le celle… la cosa che più mi metteva a disagio era il silenzio totale che aleggiava nel campo… nessun rumore… nessuna voce… nessun allarme!
    Solo dopo essere arrivati alla porta d’accesso del braccio di detenzione abbiamo iniziato a capire la situazione…
    Il pesante portellone era stato praticamente scardinato… schizzi di sangue e carne imbrattavano le pareti del lungo corridoio e, disseminati ovunque, c’erano i corpi dilaniati e martoriati dei militari. Tutte le celle erano state aperte ed all’interno, come animali in trappola, c’erano i resti dei relativi occupanti che, nonostante fossero morti da poco tempo, sembravano rinsecchiti e mummificati…
    Visto cosa era successo lì ho subito pensato che la medesima situazione si presentasse in tutto il complesso… qualunque uomo o bestia avesse compiuto quel massacro era sicuramente ancora nei dintorni, il sangue sulle pareti era ancora fresco e i corpi integri ancora caldi…
    Ho diviso i ragazzi in 2 squadre. Ne ho lasciati 4 a presidiare l’accesso e mi sono mosso con gli altri per cercare di scoprire se nelle celle fosse rimasto ancora qualcosa di abbastanza vivo che mi potesse spiegare la situazione…
    La trappola è scattata quando abbiamo raggiunto il fondo del corridoio. Da dietro le nostre spalle è giunto improvviso il rumore di spari ed urla di terrore… e, nel momento stesso in cui ci siamo voltati per capire cosa stesse succedendo, 3 fott******i Bloodsucker si sono materializzati nelle celle in fondo al corridoio. Quei maledetti basta**i si erano mimetizzati nell’ombra ed avevano atteso il momento migliore per attaccare…
    Igor e Gorislav non hanno fatto nemmeno a tempo ad imbracciare le armi… quelle 3 maledette bestiacce ci sono volate addosso ringhiando e menando gli artigli.
    Mentre Naum ricacciava una delle bestie nell’inferno che l’ha partorita a colpi di Abakan, il mio winchester staccava la testa di un altro Bloodsucker… purtroppo però l’ultimo rimasto, tutt’altro che intimorito dalla tragica fine dei suoi compagni, era deciso a banchettare con il nostro sangue…
    Con la stessa furia selvaggia che avevo visto negli occhi del mutante che ho ucciso due notti fa, quel bestione dalla mandibola tentacolare si è avventato su di noi incurante della propria incolumità, sicuro della sua superiorità fisica e della sua capacità predatoria… Non siamo stati capaci di reagire in tempo… nell’arco di pochi istanti ci trovavamo entrambi a terra, con la sola differenza che Naum si dimenava per terra sconvolto da spasmi impressionanti, mentre cercava inutilmente di tamponare il sangue che gli sgorgava a fiotti dalla gola squarciata.
    Intontito dall’impatto col duro cemento del pavimento, ma conscio del pericolo, ho cercato di tirarmi in piedi immediatamente, anche se avevo la consapevolezza di essere troppo lento per un Bloodsucker…
    La mia salvezza sono stati Miliy e Stefan… gli unici sopravvissuti dei quattro che avevo lasciato all’ingresso. Fortunatamente loro avevano potuto sfruttare a loro favore la strettoia creata dal portellone e costringere i Bloodsucker ad ammassarsi gli uni sugli altri, neutralizzando così sia il vantaggio numerico che la loro velocità e rendendoli facili bersagli per i proiettili. Lo scontro aveva comunque richiesto la vita di 2 validi Stalker…
    Il loro intervento è stato provvidenziale… i colpi dei loro Ak hanno letteralmente staccato da terra il Bloodsucker, sbattendone il corpo esanime 2 metri più indietro.
    La situazione era critica… 5 caduti, il Bracco e gli altri morti, le munizioni ridotte al minimo e per di più non sapevamo se la via di fuga fosse sgombra… inoltre il buio favoriva decisamente i mutanti…
    Eravamo indecisi se restare asserragliati nel corridoio fino al mattino, o se tentare una fuga disperata…
    La risposta ai nostri dubbi ci è stata data dai nostri stessi aggressori… improvvisamente una sezione della parete di fondo del corridoio è crollata, rivelando 3 paia di occhi rossi che riflettevano la flebile luce del braccio di detenzione.
    Senza nemmeno pensarci abbiamo iniziato a correre verso il portellone divelto… Stefan è stato il primo ad uscire ed il primo a cadere. Una mano artigliata lo ha strappato da terra senza nemmeno lasciargli il tempo di gridare prima di morire…
    Restavamo solo io e Miliy… ci siamo aperti la strada con la forza della disperazione e degli ultimi caricatori rimastici.
    Ricorderò per sempre quella torma di occhi luminescenti e braccia artigliate che cercavano di ghermirmi…
    Quando ho finalmente raggiunto il cancello ero solo… una rapida occhiata alle mie spalle mi permise di assistere ad una scena agghiacciante… Miliy giaceva a terra immobile, mentre una torma di mutanti affamati si gettava su di lui…
    Nonostante la stanchezza, quella scena e l’idea di poter diventare pure io una specie di cocktail per Bloodsucker mi hanno dato nuova energia… ho marciato tutta la notte per poter raggiungere una postazione amica e potermi finalmente riposare.
    Ora sono qui assieme ad una buona ventina di Stalker, mi sento sicuro e la stanchezza di questi giorni avrà presto il sopravvento… Anche se credo che prima un po’ di vodka sia necessaria per aiutarmi a cercare di dimenticare gli avvenimenti degli ultimi giorni.

    *Per leggere il Ventiseiesimo episodio
    *Per leggere il Ventottesimo episodio
    Ultima modifica di Marco M.; 22-12-07 alle 01:28:55

  19. #269

    Predefinito Re: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    Prologue (parte prima)

    5 Maggio 2014. ore 21.37
    In viaggio su un elicottero
    MI-171 verso la discarica nei pressi di Cordon.

    Cosa mi spingeva ad andare laggiù, dove la linea che divide la realtà dal paranormale era più sottile di un bisturi? Forse i soldi, o forse solo la mia stupidità...Mi chiamo Pakjev, ma sono conosciuto come "lo sguercio" per la mia evidente cicatrice sul viso. Ora su questo elicottero in cuor mio so che non sarei tornato indietro facilmente. Siamo 5 veterani, ben equipaggiati per la difficoltà della nostra missione: un semplice lavoro di pulizia a Cordon, siamo stati incaricati di trovare e sopprimere un trafficante della zona, noto come..ah si, Sidorovich. Pensai bene di portare una macchina fotografica con me per rubare alcuni frammenti di immagine al posto. L'operazione é diretta da capo team Oleg Matriski. Lui dice che sarà un lavoretto facile facile e molto redditizia. Ma se qualcosa dovesse andare storto? se laggiu la situazione si dovesse esser scaldata ancora di più dall'allargamento della "zona" 2 anni fa?


    5 Maggio 2014. ore 22.30
    In cammino verso Cordon - Discarica
    Dopo un ora Atterriamo nel punto prestabilito, al deposito veicoli della discarica, dove c'é stato il primo conflitto a fuoco
    [Foto 01] e ciò non prometteva bene dato che la zona di atterraggio doveva essere libera! Tuttavia non abbiamo avuto perdite e il cammino poteva iniziare. Lungo la strada ci imbattiamo in un gruppo di novellini [Foto 02]e tramite una chiaccherata riusciamo ad ottenere informazioni sul bunker del trafficante: il suo rifugio si trova all'estremo sud di Cordon. Abbiamo sbagliato strada e dietro front a tutto gas..
    Ho un brutto presentimento che questa non sia la solita scampagnata. sono molto suscettibile, ma le circostanze sono d'accordo con me..



    Continua
    ...


    __[Foto 01]____[Foto 02]__


    Ultima modifica di paku360; 02-11-07 alle 18:32:04

  20. #270

    Predefinito Re: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    interessante!
    prima di tutto mi piace come hai scritto il primo capitoletto!

    bene anche la cosa delle immagini, c'è solo un problema, l'impaginazione...
    purtroppo il forum non concede molta elasticità in materia...
    potresti interpretarle come degli allegati, che ne dici?
    a fondo post fai un piccolo indice di allegati e inserisci le immagini.
    magari personalizzandole e mettendone qualcuna un po' più nitida... la prima è ottima, ma la seconda forse un po' poco chiara...

    adesso appena posso ti faccio capire cosa intendo per personalizzazione

    edit:
    prorpio un esempio veloce...



    non far caso a come ho scritto, l'ho proprio fatto in un secondo...
    però credo sia chiaro no? quando si fanno delle foto del genere solitamente poi le si personalizza, le si annota o scarabocchia.
    lo so che tu dirai, si ma come fa uno a stamparle nella Zona, però aggiunge quel tocco di personale. poi ovviamente è solo una mia idea.
    Ultima modifica di Marco M.; 01-11-07 alle 20:59:46

  21. #271

    Predefinito Re: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    Beh innanzitutto grazie x i complimenti
    Terrò conto del problema di impaginazione e provo a fare qualcosa come di tu nel prossimo capitolo.
    Per le immagini vedrò di far migliori scatti.

    X la personalizzazione immagini se così e carino lo applico sul prox capitolo

  22. #272

    Predefinito Re: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    esattamente quello che intendevo!
    magari togli solo l'"io" e poi fai in modo che si leggano un po meglio, magari usa un colore contrastante. mi piace il quaderno!

    cmq hai centrato a pieno quello che intendevo.

    poi vedi tu come gestire l'impaginazione, io posso solo consigliarti, il resto del lavoro è tutto tuo.
    Ultima modifica di Marco M.; 01-11-07 alle 23:47:52

  23. #273

    Predefinito Re: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.



    Prologue (parte seconda)

    5 Maggio 2014. ore 23.01
    In cammino verso Cor
    don - Cordon checkpoint nord

    Sono rimasto compiaciuto dal fatto che il checkpoint é in mano a Stalkers neutrali, un problema in meno e un posto quasi sicuro dove poter farci scattare una foto della nostra squadra di ricognizione [Foto 01]. Il capo del gruppetto di stalkers é talmente generoso che ci regala mezza mappa di Cordon e ci spiega che lungo la strada c'é un posto di blocco militare: per evitare che ci sparino addosso ci indica sulla cartina uno squarcio nella rete della ferrovia. Disegnato lo schema generale e la strada da seguire sul pezzo di cartina[Foto 02] abbiamo il tempo di bere un drink energetico e un ciccheto di vodka con i ragazzi e ci rimettiamo in marcia. La strada sarà insidiosa e più avanti ci aspetta un campo di anomalie...

    __[
    Foto 01]____[Foto 02]___


    Edit: Aggiunte foto
    Ultima modifica di paku360; 02-11-07 alle 18:24:32

  24. #274
    adrixillo
    ospite

    Predefinito Re: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    wowo l'iniziativa è davvero bella complimenti

    ps: so che ormai son latitante, ma senza sdk ho perso un po l'ispirazione... se la stanno tirando un po troppo

  25. #275

    Predefinito Re: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    il fatto che l'sdk non ce lo diano non ti esula dal ricordarti di noi...

    io aspetto sempre tue notizie anche per riprendere le registrazioni...

    cmq vero niente male l'idea di paku360.

    anzi a proposito, paku contattami in msn che ti spiego come andare avanti e come impaginare.

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