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  1. #526
    Il Fantasma
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    Predefinito Riferimento: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    Beh se leggi bene, ho scritto che me ne sono dimenticato, si vedrà nella prossima puntata.

  2. #527

    Predefinito Riferimento: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    L'avevo già letto da un pezzo, solo che ho fatto confusione... errore mio.

  3. #528
    Il Fantasma
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    Predefinito Riferimento: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    Ecco la prossima puntata.

    Caro Diario


    Località: Depositi militari (campagne a nord)
    Data: 25-09-2011
    14h32


    Cammino ormai da ore intorno a quel villaggio... che solitudine. Il silenzio è assordante. Di sicuro la cosa che più sconvolge della Zona, anche se ci si accorge di ciò solo dopo qualche tempo, è la completa assenza di esseri viventi a parte i mutanti. Infatti la Zona è estremamente inospitale per esseri con limitate capacità mutagene (a parte l'uomo, che per fortuna ha le tute). Questo fa si che nella Zona sia impossibile sentire il cinguettio dei passeri, ma solo il gracchiare dei corvi, più resistenti alle radiazioni. Ne stavo parlando ieri con alcuni di quei Freedom. Appena hanno sentito che ho studiato patologia clinica e medicina interna, mi hanno subito chiesto un parere “professionale”, cioè se mangiare carne di mutanti poteva rendere mutageni anche loro. Io risi, notando quella domanda tipica di persone un po' superstizione, anche se in un modo molto particolare.
    Beh, di sicuro non è la dieta più salutare” dissi quando smisi di ridere “..ma non vi trasformerà in succhiasangue”
    Loro tirarono un sospiro di sollievo, si erano evidentemente tolti un peso.
    In effetti anche se le loro paure fossero state fondate non avrebbero potuto mangiare altro che scatolette e pane raffermo (anzi direi marcio), il che li avrebbe ridotti in due mesi, a diarrea cronica e debolezza. Cioè non proprio lo stato di salute ideale per vivere in un posto come questo.
    In ogni caso ieri ho parlato con tutti quelli della Freedom approposito di Stefan: alcuni non lo hanno mai sentito nominare, altri, tra cui il comandante, lo avevano incontrato un paio di volte.
    Ah si, un tipo un po' alto, barba bionda.... si... sta con i mercenari”
    Beh e mi sai dire dove stanno questi mercenari?”
    Allora...” disse mentre si sfregava il mento, toccando però la maschera anti gas appesa al collo.”L'ultima volta che ho parlato con con Hog mi aveva detto che erano diretti a Limansk, ma naturalmente non mi ha detto perché o per chi. Sono molto professionali devo dire.”
    Bene.... come faccio ad arrivare a Limansk?”
    Dovrai andare da quella parte” indicava nord nord-ovest.”Troverai un nostro checkpoint per entrare nella Foresta Rossa, arrivato lì fai un salto da Forester, di sicuro con un po' di grana ti metterà l'equipaggiamento come nuovo. Poi dovrai attraversare un altro checkpoint di quei nazisti della Duty, e poi attraversare la foresta. Fai attenzione da quelle parti, ragazzo, quel posto non è certo un campo fiorito, è pieno di mutati. Uscito dalla foresta sarai davanti a un ponte... e quel ponte porta proprio a Limansk”
    Lungo tragitto”.
    In poco tempo preparai la mia roba e fui pronto a partire. Era già sera quando me ne andai, e non è sicuro girare fuori di notte, così mi sedetti vicino ai depositi e bevvi una bottiglia di vodka allungato con bevanda energetica. Faceva schifo ma riuscivo a ingoiarla, finché il sonno mi prese verso l'una del mattino.
    Questa mattina mi sono rimesso in cammino verso il checkpoint per la Foresta Rossa. Non avevo la minima intenzione di passare vicino al villaggio infestato di succhiasangue, e così mi sono messo a fare il giro largo, passando sopra le colline che costeggiano il villaggio, fino a quando non ho trovato una strada e degli stalker solitari appostati lì. Sembravano molto preoccupati e in allarme, ma non si curavano di me che arrivavo dalle colline. Erano puntati dall'altra parte della strada dove questa si inseriva in un gola rocciosa tra due colline. La strada lì era bloccata in parte da veicoli, penso messi lì apposta. Guardai meglio con il binocolo e vidi che più avanti ancora la strada era bloccata da pali di legno con teste di snork e altri mutanti conficcate sulla punta. Mi avvicinai a quelli stalker.
    Hey tu! Vieni qui, potresti esserci d'aiuto.”
    Cosa sta succedendo qui?”
    Quella” indicava la fine della strada “e la barriera che porta al Bruciacervella dentro la Foresta Rossa. I Monolith cercano di superarla per prendere il controllo della zona dei depositi. E noi li fermiamo.”
    Ho già sentito parlare di questi Monolith, ma chi sono esattamente?”
    “Dei fanatici del *****! Credono che al centro della Zona ci sia un Esauditore dei Desideri, una specie di monolite che avvera tutti i desideri”

    E perché questi pazzi non sono lì ad adorarlo”
    Dicono che lo vogliono difendere dagli stalker, e così vorrebbero fermare l'accesso al centro della Zona”.
    In quel momento venne data l'allerta, e un folto gruppo di Monolith apparve oltre i veicoli. In pochi secondi, dopo alcune urla di comando, iniziò un inferno di piombo. La pallottole fischiavano ovunque. Io non avrei voluto c'entrare nulla con quello scontro, ma oramai ero lì e non potevo tirarmi indietro. Iniziai anche io a colpire alcuni Monolith, anche se alcuni mi costarono un po' di fatica e proiettili per essere buttati a terra.
    Nel bel mezzo del combattimento si iniziò a sentire il rombare di un elicottero, che presto spuntò fuori dalle colline oltre la barriera e iniziò a bersagliarci con le mitragliatrici. Nella Zona nessuno aveva mai usato elicotteri oltre ai militari, e questo mi assicurò quanto fossero organizzati i Monolith.
    Cercammo riparo dietro alcuni furgoni abbandonati lì dall'86, e alcuni stalker iniziarono a infastidire l'elicottero colpendolo con i fucili. Non speravano certo di abbatterlo con dei 45mm, questo era solo un diversivo per lasciare il tempo a un loro compagno di caricare un RPG che spuntò fuori attraverso il finestrino dal furgone e dopo una breve mira, esplose il razzo che volò incerto e con qualche cambio di direzione fino a colpire sulla sinistra l'elicottero. Questo mi assicurò della capacità di organizzarsi degli Stalker.
    Il fragore e la luce dell'esplosione fecero chiudere a tutti gli occhi; quando gli riaprii vidi che l'elicottero volava a fatica e in poco tempo cadde oltre una collina con un fortissimo rombo che quasi scosse la terra. Gli altri Monolith a terra erano morti o erano scappati.
    Bene ragazzi, i Monolith si sono beccati un bel razzo, andiamo a vedere se ci sono sopravvissuti da eliminare e roba da predere.”
    Tutti si alzarono scrollandosi la polvere di dosso e si incamminarono verso l'elicottero, io li seguì.
    In fondo ho fatto anche io la mia parte e merito una ricompensa pensavo.
    Arrivati lì l'unico sopravvissuto era tanto ferito da non potersi muovere, ma solo lamentarsi. Il colpo che lo finì mi parve più un gesto di pietà che di guerra.
    Gli Stalker iniziarono a frugare l'interno dell'elicottero e io tra i Monolith.
    Ho trovato un HK G36 e un esoscheletro un po' danneggiato. Mi ricordai però che il comandante dei Freedom aveva parlato di un certo Forester nella Foresta Rossa che era un abilissimo armaiolo,
    così ho venduto la mia tuta da stalker e il mio Trs 300.
    Ci misi un po' a indossare l'esoscheletro, e inizialmente mi sembrò un po' ingombrante e difficoltoso da usare. Dopo un po' però iniziai a muovermi più velocemente e mi accorsi che riuscivo a sollevare quasi senza fatica il mio zaino che prima mi pareva parecchio pesante.
    Mi dovetti abituare anche alla respirazione a ciclo chiuso. Ero già abituato alla maschera a gas, ma questo sistema è molto più isolante, ma anche più opprimente in un certo senso; soprattutto se c'è ancora l'odore del fiato del tizio che c'è morto dentro.
    Salutai gli Stalker e ripresi il mio cammino mentre loro pranzavano.
    Finalmente vedo il checkpoint dei Freedom, Sta iniziando a piovere e l'acqua si sta infiltrando nei buchi dell'esoscheletro. Passerò il resto della giornata lì. Partirò domani per la Foresta Rossa.

  4. #529
    Lo Zio
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    ficherimmo anche il diario di refixul! wow, davvero bravissimi!

  5. #530

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    Si è vero... è molto bravo...
    anch'io provo a scrivere un diario... ho fatto prologo, capitoli 1,2 e devo postare il terzo, ma quello che noto è che non riesco a dare ai miei racconti la stessa profondità di pensiero che hanno gli altri diari (vedi Marco&Niko e Refixul)

    EDIT: mi scuso per i post uno dietro l'altro che sto per fare, ma in quanto agli episodi vorrei tenere un pò d'ordine.
    Ultima modifica di Andrea____92; 26-08-09 alle 12:38:32

  6. #531

    Predefinito Riferimento: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    DIARIO DI ANDREA – CAPITOLO TERZO


    Data / ora SCONOSCIUTE


    Ahhhh!! Che mal di teestaa… dannazione, non dovevo bere così tanto..
    Walik non è più qui, dev’essersi già alzato.. ok controllo di avere tutto e poi vado a cercarlo, dai…

    Ore 11.04

    A quanto sembra ho avuto un colpo di fortuna… pare che dopo che mi sono addormentato abbiano tentato di derubarmi, ma per fortuna il Lupo ha fatto capire il fatto suo.. devo andarlo a ringraziare, chissà perché mi ha aiutato poi…
    da quello che sono riuscito a capire Walik è andato dal trafficante… lo aspetterò fuori…

    Ore 11.21

    Walik è andato a prendere un altro incarico… probabilmente è a corto di soldi anche lui… ho deciso dargli una mano… in fondo, glielo devo… ora cominceremo i preparativi, ci spartiremo un po’ le munizioni e partiremo…

    Ore 11.35

    Abbiamo cominciato la scarpinata che ci porterà fino all’estremità nord del cordon… secondo quanto mi ha detto, un gruppo di banditi ha preso il check-point che porta alla discarica… dobbiamo fare pulizia… niente di particolare…

    Ore 13.27

    Devo dire che anche se siamo sempre nel cordon (quella che dovrebbe essere l’anticamera della Zona ) le cose non sono andate esattamente bene… non appena siamo usciti dal campo abbiamo incrociato un branco di cani… per fortuna viaggiavamo abbastanza leggeri, ma che faticaccia… abbiamo corso come pazzi e abbiamo raggiunto una specie di fattoria vicino a un ponte crollato… tuttavia anche se adesso siamo al sicuro siamo comunque in trappola…. Dato che non sappiamo come uscirne, non ci resta che aspettare e ho chiesto a Walik se intanto mi pùò insegnare la lingua locale…dopo avermi guardato con un’espressione di stupore ha deciso di darmi qualche lezione, fintanto che i cani non se ne fossero andati. Non pensavo di essere così portato per le lingue.. anche se non parlo molto bene ora so chiedere due o tre cose e ho imparato parecchie parole… Walik dice che in due ore ho fatto grandi progressi…

    Ore 13.42

    Dio deve avere molto senso dell’umorismo… dal ponte, gli stessi militari che mi danno la caccia per il casino dei depositi di carburante (vedi prologo) hanno avvistato il branco di cani e hanno inviato un paio di uomini a ripulire… abbiamo atteso che avessero quasi finito il lavoro… intanto abbiamo preso la mira…

    Ore 13.50

    Non ci è voluto molto… abbiamo piazzato un paio di pallottole in testa ai due, poi abbiamo sparato agli ultimi cani così quelli al ponte hanno continuato a credere che fossero i loro compagni… per fortuna erano abbastanza lontani da non sentire la differenza tra gli spari di un ak e una pistola… credo che si incaxxeranno di brutto quando troveranno i corpi…. Io e Walik li abbiamo trascinati all’ingresso di una galleria piena di anomalie (mmm…Walik però non mi aveva detto che si potevano muovere…) , in un posto poco in vista e abbiamo cominciato a controllare se avevano roba interessante…

    Ore 14.34

    Credo che questa sia la mia giornata fortunata… i tizi avevano entrambi ak74-su, un medkit, due bende, munizioni e una scatoletta di carne… in più, siamo pure riusciti a prendere i loro giubbotti antiproiettili leggeri… un po’ unti e graffiati da qualche bestia, ma tutto sommato andranno bene… ora che abbiamo decisamente aumentato il peso, sarà più difficile scampare a eventuali mutanti che dovessimo incontrare… dovremo tenere gli occhi aperti… è il caso di muoversi: i militari del ponte devono essere già alla ricerca dei loro commilitoni…

    Ore 14.58

    Avevo ragione, ancora poco e saremmo diventati cibo per vermi… i militari erano vicini alla nostra posizione… per fortuna abbiamo calcolato bene i tempi e siamo passati nella galleria…
    Cadaveri ovunque, ma qualunque cosa avessero addosso non sarei mai e poi mai rimasto li a controllare…

    Ore 15.11

    Abbiamo continuato la nostra passeggiata evitando anomalie varie… credo che quando tornerò al villaggio dovrò comprare più bulloni che munizioni… bè, alla fine abbiamo raggiunto un piccolo presidio di stalker in un’altra fattoria… devo dire che non se la passano bene… gli edifici di questo complesso sono infestati da mutanti… e loro sono rimasti in pochi… dopo un breve saluto siamo ripartiti e stavolta andremo dritti fino alla meta…

    Ore 15.52

    Ce ne è voluto… ma siamo finalmente arrivati… ora siamo nascosti dietro a un furgone esploso… stiamo osservando la situazione e sembra che ci sia un solo ingresso… e i banditi hanno pure uno dei loro sulla torre di guardia… mi chiedo come faremo ad attaccare…

    Ore 16.17

    Ora ho la conferma che è la mia giornata fortunata… un bandito, probabilmente un novellino è uscito dal check-point e adesso è in un angolino appartato a pisciare… ho detto a Walik che ci penso io… dovrò strisciare nell’erba e arrivargli alle spalle, ma devo sbrigarmi…

    Ore 16.19

    Quasi scoppio a ridere… era veramente un novellino… quando gli sono arrivato dietro aveva appena finito ma quando si è voltato e ha visto la mia pistola puntata, gli è venuto un colpo e dallo spavento è caduto all’indietro proprio dove aveva appena pisciato… una scena che non dimenticherò mai… intanto Walik era li che mi guardava con un mezzo sorriso…
    Comunque il “bandito” mi ha detto che erano cinque, lui compreso. Uno sulla torre, uno nell’edificio e due nel cortile…più lui… gli ho detto di cambiare mestiere… non era il caso che uno così impaurito come lui si ritrovasse contro (oltre ai mutanti) anche gli stalker… magari se si fosse unito a noi avrebbe potuto durare un po’ di più… gli ho detto di andare dietro al furgone e di non spaventarsi… ora che so quanti sono e dove sono, comincerò la pulizia… Walik terrà d’occhio il nostro nuovo “amico” e penserà agli eventuali banditi che dovessero provare a fuggire da questa parte…

    Ore 16.40

    E’ finita e devo dire che non è stato troppo difficile… i due nel cortile che stavano li intorno a un fuoco, forse non si sono neanche accorti della sventagliata di ak che li ha colpiti… mi sono spostato e con uno scatto mi sono riparato dietro a un btr distrutto… ho falciato il bandito che era nell’edificio di fronte… era uscito a vedere cos’era successo ma non gli deve nemmeno essere passato di mente che potevano esserci nemici nel cortile… ma avevo commesso un errore: avevo dato le spalle al bandito sulla torre e nell’uccidere quello proveniente dall’edificio non ho fatto caso che mi era arrivato alle spalle… ha cominciato a ridere con la sua mp5 spianata e io ho pensato di essere già morto… non avrei mai pensato che il nostro “amico” mi avrebbe aiutato… è corso nella mia direzione con la pistola puntata e Walik stava quasi per sparagli… per fortuna ha deciso di aiutare me, anziché il suo ex-collega… aveva le lacrime agli occhi, il poveretto… forse lo ha fatto perché l’ho risparmiato… comunque ora credo che possiamo dargli un po’ di fiducia…

    Ore 17.22

    Abbiamo appena finito di ripulire… io mi sono preso un medkit, qualche proiettile per la pistola e una granata che ho trovato in cima alla torre… Walik ha deciso di frugare nell’edifico e ha trovato un PDA nuovo di zecca… ne ho parlato con lui e siamo d’accordo che lo daremo al novellino… a proposito, non gli abbiamo ancora chiesto come si chiama…

    Ore 17.39

    Quando lo abbiamo raggiunto era ancora a pisciare… quasi quasi avrei voluto ripetere la scena… comunque poi gli ho chiesto il suo nome. Dice di chiamarsi Daniil… per ora è tutto ciò che mi interessa… gli ho dato anche il PDA. E’ strano… appena lo ha avuto tra le mani ha cominciato subito ad armeggiarci… è come se sapesse esattamente come muoversi con quell’aggegio… eppure sembra così inesperto… fattostà che poi gli ho dato anche l’MP5 del tizio che ha accoppato e una scatoletta di carne… non so domani ma per stasera si è guadagnato il pane.

    Ore 18.01

    Sembra che per adesso resteremo qui… ci accamperemo in un angolino nascosto a lato dell’edificio nel cortile e faremo turni di guardia di tre ore… il primo tocca a Daniil. Mi avrà anche salvato la vita ma non mi fido ancora del tutto di lui… stanotte meglio dormire con un occhio aperto…

    Ore 18.36

    Abbiamo fatto una bella chiacchierata con Daniil e ci ha raccontato di essere stato una specie di dottore con laurea in medicina e dietologia… spero che sappia che un dottore come lui vale un bel patrimonio qui… comunque ha detto che è venuto nella Zona per dimenticare ciò che è successo a sua moglie… non ho voluto sapere.

    Ore 19.47

    E’ ora di andare in branda, domani voglio levare le tende all’alba… prima torniamo al villaggio meglio è…

  7. #532

    Predefinito Riferimento: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    DIARIO DI ANDREA – CAPITOLO QUARTO

    DATA SCONOSCIUTA
    Ore 4.30

    La luce cominciava a illuminare il grigio paesaggio della Zona. E a risvegliare le sue creature. Mentre noi mettevamo nello zaino i nostri sacchi a pelo, una chiamata d’emergenza arrivò sui nostri palmari. Era Sidorovich. Io e Walik ci guardammo negli occhi domandandoci a vicenda cosa potesse volere. Ciò che lessi nel messaggio mi lasciò un po’ impaurito, ma allo stesso tempo mi fece quasi sorridere… un blowout, tal era chiamata una tempesta radioattiva, si stava avvicinando ed entro poche ore avrebbe scosso il cordon. Ma il motivo che mi fece quasi sorridere era che se Sidorovich ci avvertiva del pericolo, significava che per lui dovevamo sopravvivere, che gli servivamo. E qualunque scopo egli avesse, per noi era meglio restare vivi.

    Ore 4.42

    Ci siamo appena messi in viaggio, non possiamo perdere tempo, quindi controlleremo l’equipaggiamento lungo la strada. Non so se riusciremo ad arrivare all’accampamento prima che inizi la tempesta. In quel caso dovremo cercare un riparo di fortuna.
    E’ difficile credere che stia per arrivare una tempesta… il cielo, rimane grigio come al solito. Il vento comincia a soffiare ma non mi preoccupa troppo.
    Piuttosto è Daniil che si è impaurito non poco, quando gli abbiamo detto del blowout. Gli abbiamo dato un po’ di munizioni per la MP5. Speriamo che impari ad usarla in fretta… con la sua Makarov non farà molta strada.

    Ore 5.36

    Il vento non soffia più e Daniil comincia ad abituarsi alla situazione. E’ ancora un po’ teso, come noi del resto, ma adesso mi sembra apposto. Siamo arrivati al ponte crollato pieno di miltari e non sappiamo come superarlo. Per ora staremo assieme a quei pochi stalker sopravvissuti nella fattoria. Non penso che riusciremo a passare il ponte entro breve tempo quindi ci stabiliremo qui fino a quando non sarà finita. Il nostro edificio è sicuro, mentre nell’altro, per quel che mi hanno detto, ci sono vari maiali mutanti. Hanno detto che il loro gruppo era stato mandato da Lupo. Erano stati incaricati di ripulire la fattoria dai mutanti per stabilire poi un check-point. Se sopravviveremo alla tempesta gli daremo una mano. Ho già chiesto a Walik e Daniil e sono d’accordo. Ora aspettiamo solo che cominci.

    Ore 5.44

    Eccola! E’ arrivata prima del previsto, probabilmente a causa del vento di prima. Ora l’aria si è fatta parecchio pesante e accompagna un cielo giallastro. Incomincio vedere dei lampi, a sentire dei tuoni, sempre più forti.

    Ore 5.47

    La terra si scuote al passaggio del blowout, e dall’angolo dove mi trovo posso vedere Daniil che vomita e Walik che invece si fuma la sigaretta mattutina. Io intanto comincio ad avvertire un forte mal di testa.
    Da dove mi trovo posso vedere anche fuori dall’edificio e a parte la pioggia radioattiva, vedo vari corvi cadere a terra, anch’essi vittime della violenza del blowout. Abbiamo spento tutti i rilevatori geiger. Stavano per saltare tutti.

    Ore 5.52

    La tempesta è finita ma che mal di testa… non mi sento più……..

    ….


    Ore SCONOSCIUTA

    Ahhh…. Ho ancora il mal di testa. Mi trovo disteso nell’edificio in cui ci eravamo riparati. A fianco a me c’è Daniil, anche lui disteso. Muovendo lo sguardo verso le uscite riesco a vedere un paio di figure che sembrano parlare tra loro. Provo a battere con la mano per terra e sento una sensazione di bagnato. Devo essermi vomitato addosso. Le due figure comunque sembrano avermi sentito e stanno venendo da questa parte.

    Ore 11.26

    Si tratta di Walik e di uno di quei “sopravvissuti”, anche se ora i veri sopravvissuti siamo io e Daniil. Walik mi ha detto che sono svenuto dal dolore, provocato da una dose eccessiva ed improvvisa di radiazioni. Anche Daniil ha fatto fatica a sopportarle, ed ecco ora spiegato il perché del “bagnato” intorno a me. Mi ha detto che si era comprato dei medicinali prima di partire. Anche se fino a quel momento non me ne aveva parlato, per me la cosa importante era essere sopravvissuto alla tempesta. Walik ha detto che le radiazioni si abbasseranno presto e potremo riprendere la marcia non appena mi sarà passato. Ha detto anche che mi abituerò e non avrò più problemi in futuro, ma ovviamente non sarò invincibile. Dovrò prestare comunque un minimo di attenzione.

    Ore 12.02

    Prima di partire dobbiamo mantenere la parola e aiutare quei pochi stalker nella fattoria a liberare l’altro edificio del complesso dai mutanti. Mi hanno detto che dovrebbero esserci più o meno un dozzina di maiali mutanti e in tre loro non credevano di farcela, dato il loro armamentario scadente. Ora quattro di noi si apposteranno alle entrate dell’altro edificio e altri due entreranno. All’entrata principale si apposteranno Daniil e Walik, mentre sull’altra si apposteranno due dei loro. Io e Yan faremo delle semplici toccate e fuga, per far correre i maiali e renderli vulnerabili al tiro dei nostri compagni. Impiegheremo pochi minuti.

    Ore 12.25

    Non è stato esattamente quello che si poteva definire un lavoro pulito, ma ora almeno la fattoria è sgombra. Una volta entrati abbiamo sparato qualche colpo e subito un paio di maiali ci sono corsi addosso. Non abbiamo dovuto fare altro che abbassarci. Non appena hanno avuto la linea di tiro libera, i nostri compagni hanno cominciato le danze. Abbiamo ripetuto la cosa per due o tre volte. Fino a quando è comparso un maiale grosso quasi il doppio degli altri. Non oso immaginare quale mutazione possa aver subito quell’esemplare ma in quel momento non mi importava. Istintivamente gli ho lanciato contro la granata che ho trovato solo ieri e sono saltato dietro al primo riparo. In quel momento non riuscivo a rendermi conto se gli altri erano riusciti a mettersi al riparo. Avevo perso il controllo e in quei secondi che sembravano eterni avevo lasciato la mia mente al puro istinto di sopravvivenza. Improvvisamente lo scoppio e il ritorno alla realtà. Era finita. Benché fossero sparsi resti del mutante, era finita. Noi tutti eravamo (incredibilmente) vivi. Non so cosa accadrà domani. Per ora si pensa di tornare al villaggio tutti assieme e festeggiare.

    Ore 13.04

    Abbiamo discusso a lungo sulla strategia da adottare per arrivare dall’altra parte del ponte. Si è deciso di superarlo facendo il giro largo, aggirandolo e passando per il punto della ferrovia privo di recinzione. Abbiamo appena raggiunto quel punto e i problemi sono già cominciati.
    I militari avevano uno dei loro di pattuglia che ci ha avvistati subito dalla sua posizione elevata. Ha cominciato a sparare a brevi raffiche e Yan è stato ferito alla spalla. Per fortuna io e Walik avevamo gli ak e non ci abbiamo messo molto a centrarlo. Ora però abbiamo poco più di un caricatore a testa. Dato il loro scadente equipaggiamento abbiamo dato le armi e gli oggetti del militare agli altri ragazzi. Se lo spartiranno da se. Ora dobbiamo aggirare un’accampamento dei banditi nei pressi del parcheggio delle auto. Poi avremo da superare solo qualche mutante e alcune anomalie.

    Ore 13.52

    Manca poco. Siamo appena arrivati al ponte prima del villaggio. Abbiamo salutato un paio di stalkers nella galleria sottostante (anche quello un posto discreto per ripararsi dai blowout) e abbiamo proseguito. Ho già terminato la mia scorta di bulloni, devo ricordarmi di comprarne il prima possibile. Devo anche parlare con Lupo.

    Ore 14.20

    Io, Walik e Daniil siamo appena stati da Sidorovich. Non aveva previsto che partissimo in due e tornassimo in tre. La nostra ricompensa comunque rimaneva invariata. Per me due pacchi di munizioni a mia scelta, nonché due scatolette di carne e 200 rubli. Per Walik stesso discorso. Un po’ poco dato che abbiamo fatto l’intero cordon andata e ritorno, ma dato che abbiamo ripulito ben tre militari e un accampamento mi farò bastare questa paga. Walik, non si lamenta, anche lui ha racimolato quel che gli basta. Ne abbiamo approfittato per fare scorta di bulloni. Dopo un ghigno come solo lui li sa fare, ha allungato un sacchettino contenente circa una cinquantina di bulloni. Già che c’ero gli ho chiesto se sa la data attuale. Oggi siamo ormai al 3/02/2012.

    Ore 14.43

    Abbiamo appena parlato con Lupo. Quando siamo arrivati c’erano ancora i nostri compagni d’avventura che stavano riscuotendo la ricompensa. Guardando Yan potevo vedere che era già stato medicato alla spalla. Il Macellaio, come al solito, fa il suo dovere. Mi ha detto che si dovrebbe rimettere in qualche settimana. Quanto a noi, Lupo ci ha ringraziato per aver aiutato i ragazzi e ci ha dato 300 rubli a testa per il disturbo, anche a Daniil. Ora, ha detto Lupo, se avrà bisogno di noi, ce lo farà sapere. Ho approfittato dell’occasione e gli ho chiesto perché ieri mi ha dato una mano con quelli che hanno cercato di derubarmi nel sonno. Mi ha detto che se quelli cercavano di sopravvivere, il pane se lo dovevano guadagnare, come fanno tutti gli stalker, dal cordon al bar a qualunque altro posto. Dopo un saluto e una pacca sulla spalla ci siamo salutati.

    Ore 15.12

    Non ho più voglia di scrivere per oggi. Andrò a letto e stasera penserò a trovare un posto per stivare la roba che stiamo cominciando a mettere da parte, un deposito insomma. Ah, dimenticavo: Daniil ha deciso di venire a dormire dove sto io, in fondo lui non conosce nessuno se non me e Walik. E poi la soffitta è grande.
    Ultima modifica di Andrea____92; 26-08-09 alle 13:41:46

  8. #533

    Predefinito Riferimento: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    PS(Prima o poi linkero gli episodi)

    Diario di GioStalker
    Data=31\4\2011
    Luogo=Verso il bar
    Pda=Gio Stalker
    Ore 19


    E
    gia l'inverno e duro qua,con la collaborazione di alcuni stalker dell'agropom,stiamo recintando di filo spinato la strada fino al terrapieno,sara sicuro,pero alcune anomalie ogni tanto appaiono sulla strada...e dura essere lontani da casa,e dura..........Sto guadagnando la fiducia dei solitare,altri scappati di casa,ladri,senza famiglia,insomma gente come me...Ah gia, ho tirato su circa duemila rubli portanto il filo tutti i giorno,Abbiamo anche costruito delle piccole casette sulla strade,una ogni cinquecento metri dove possono stare circa due stalker di guardia...Comunque il filo finanziato da noi e sidorovich e alto circa cinque metri ed e alimentato dai generatori sotto il cordon,percio....se continuiamo cosi...Mi sono allogiato in una casa al cordon,ho comprato un paio di vestiti borghesi nuovi,per sentirmi a casa,ma questa non e la mia casa.....


  9. #534

    Predefinito Riferimento: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    Diario di Enea

    Da qualche parte a Nord...forse troppo a Nord...
    Ore 17.Credo.Spero.


    Se non sono già le 5,sono fregato.
    Il Vecchio diceva che lui ed i suoi sarebbero passati verso le sei,sette,per andare insieme alla galleria...Fottuto laboratorio.

    Meglio ricominciare.

    Allora,un paio di giorni fa ero dalla base della Freedom.Bel posto.Almeno quelli si fanno quattro risate ed una vodka con te,prima di spararti.In ogni caso,ero al bar quando arriva uno che mi fa:
    "Sei tu Enea?"
    Tipica domanda di chi vuole farti fuori.Visto che però sono circondato da amici,faccio un pò lo sborone e gli dico che sì,sono io.Il tizio aveva un equipaggiamento squallido,roba vecchia e tenuta su con sputo e preghiere,ma lo sguardo di quell'uomo...Doveva averne passate tante,povero diavolo.Nota interessante,aveva un orecchio più piccolo dell'altro.Come che sia,salta fuori che quello si chiama Stas,è un ex militare,uno di quelli che si è fatto le ossa in Cecenia,poi quando sua moglie è morta d'infarto ha cercato di suicidarsi.Terzo piano,e giù di sotto.Gli è andata male e si è risvegliato qui.Il perchè,non lo sa.Diceva che dalle parti del Cordon è ormai famoso,boh,è da un po' che non ci passo,ed era venuto qua in cerca di una guida per un "giro complicato",non volle dirmi di più,solo che avrebbe fatto a metà con i guadagni.Io ero fermo da un pò,così decido di accettare;caricammo una jeep e partimmo.Durante il viaggio,mi spiegò:nel diario di un bandito morto aveva trovato le coordinate di un laboratorio sotterraneo situato tra il fiume ed i depositi dell'esercito.La cosa importante è che,stando al diario,quello era il primo laboratorio della Zona,dove furono immagazzinati e studiati migliaia di manufatti,quando ancora eranco comuni,ed in seguito i cadaveri degli stalker,per scoprire gli effetti delle anomalie sul corpo.Verso sera,ci inoltrammo in un bosco,dove trovammo il Vecchio ed i suoi intenti ad andare anche loro a Nord,verso un fantomatico giacimento di manufatti.Sarà.Una breve chicchierata,e decidemmo di proseguire insieme:esisteva infatti la possibilità che il laboratorio fosse in mano ai Monolith,un po' di aiuto male non avrebbe fatto.Il giorno dopo,abbandonata la jeep per proseguire tutti insieme,ci siamo incamminati verso la collina sul quale sorgeva l'ingresso al laboratorio.Non incontrammo nè banditi,nè mostri,solo una coppia di maiali che mettemmo in fuga.Finalmente,raggiungemmo la destinazione:l'entrata ai sotterranei si trova in cima ad una piccola collina,con tre torri di sorveglianza,dentro un piccolo edificio di cemento armato senza finestre.Un bunker,in effetti.Il guaio era che l'ingresso era parzialmente bloccato da una frana,così il Vecchio si fece quattro risate,ci benedì e se ne andò con i suoi verso il suo "tesoro".Io e Stas rimanemmo a scavare un accesso per tutta la notte,finchè all'alba riuscimmo ad aprire un varco.E qui iniziano i casini.Il rumore generato dal nostro lavoro con le pale,infatti,doveva aver attirato un branco di snorker,che ci attaccarono in massa verso le dieci di mattina.Ne contai quindici.Noi due ci asserragliammo nel bunker e abbattemmo almeno quattro mutanti,gli altri fuggirono,ma poco dopo tornarono,restando però a distanza.Eravamo bloccati.Io mi stavo occupando di tenere sotto controllo uno snork che si stava avvicinando troppo,quando improvvisamente dal tetto dell'edificio ne saltarono giù due.Per la sorpresa non riuscimmo ad impedirgli di entrare,nè a fermarli prima che uno di loro artigliasse una tanica di benzina.Bum.Io finii contro la parete e persi i sensi,mi sono risvegliato poco fa.Ho visto che i due snork erano morti,e grazie al cielo gli altri si erano spaventati con l'esplosione e non erano entrati,ma Stas deve essere stato sbalzato via dentro il tunnel,che poi è crollato dietro di lui.Ora sono solo,e quei vermi sono tornati un'ora fa.Cristo,mi sto mettendo a scrivere ed intanto sto per finire i colpi...Qui dove siamo,nessuno ci presterà soccorso,siamo troppo isolati.Spero che il Vecchio arrivi.Se non arriva prima del buio,sono morto...

    Lungo la strada per la base Freedom.
    Ore 6.Grazie a Dio,è finita.


    Il Vecchio ed i suoi sono arrivati,grazie al Cielo,solo mezz'ora dopo che avevo finito di scrivere.Mi hanno giusto lasciato il tempo di finire i colpi e pugnalare uno snorker che mi era saltato addosso.Con tutti quei mutanti raggruppati davanti alla porta,per loro è stato uno scherzo farli fuori.Quando sono uscito,non ho potuto far altro che vomitare...Tutta la collina era coperta di carcasse insanguinate.Il Vecchio è tornato prima perchè,a quanto pare,il giacimento non esiste.Ma tu pensa.Ah,Stas era con loro,è riuscito a fuggire da un condotto di aerazione e li ha incontrati.In fondo,è andata bene:poco fa abbiamo incontrato un convoglio di stalker.Erano finiti in un gorgo.Poveri cristi.In ogni caso nei loro zaini abbiamo trovato quattro manufatti.


    Base Freedom.
    Ore 20.


    Dopo avermi ringraziato per l'aiuto,Stas mi ha rivelato che,mentre era dentro il laboratorio,è riuscito ad intravedere da dietro un crollo l'obitorio.Dice che ci sono ancora centinaia di cadaveri rinsecchiti di stalker laggiù,con una fortuna in armi e armature indosso.Ha anche trovato una carta del luogo,con cui raggiungere un entrata secondaria.Chissà.Per ora,mi accontento di scoprire che il mio manufatto vale quanto una vacanza al Bar di almeno un mese.Son Soddisfazioni,eh.
    Ultima modifica di TuckTuckTuck; 17-12-09 alle 17:12:48

  10. #535

    Predefinito Riferimento: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    Vediamo se qualcuno torna a scrivere seguendo il mio fulgido esempio...

  11. #536
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    Citazione Originariamente Scritto da TuckTuckTuck Visualizza Messaggio
    Vediamo se qualcuno torna a scrivere seguendo il mio fulgido esempio...

    io appena ho un po di tempo torno a scrivere qualcosa...

  12. #537

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    Diario di Enea
    Vicino Yantar.
    Ore 10.

    E' una bella giornata.Non capita molto spesso,qui;di solito,Yantar non è altro che una palude ricoperta da nubi giallastre.Giallastro è anche l'orizzonte.E pure il mio cibo,ormai.Son due settimane che sono qui;calma piatta e niente da fare.Un giorno il Vecchio viene e mi dice:
    "Vieni con me al lago?Agli scienziati serve un lavoro speciale.Pagano bene."
    Me lo disse a bassa voce,tirandomi in disparte dal bancone del Bar,come se avesse paura di essere spiato.Di solito si fa così quando hai fra le mani un lavoro di quelli molto rischiosi,in cui nessuno ti dice quale sarà il compenso,nè perchè ti mandino ad impantanarti nella Zona,"informazioni riservate",dicono,e che tuttavia ogni stalker farebbe volentieri,per via della speranza di fare un sacco di soldi.Qui,delle due l'una: o è il lavoro della tua vita,e diventi assurdamente ricco,o è un bidone.

    Oviamente fu un bidone.

    L'idea era di cercare alcuni dvd dispersi intorno alla fabbrica di Yantar,ma gli scienziati che lavorano lì hanno sempre tanto da fare che il nostro lavoro andò in secondo piano,fino ad essere accantonato,non prima però di averci fatto consumare cibo e munizioni in giro per la steppa.Fregato,come al solito.

    Così,il Vecchio torna da me e mi propone di tornare alla discrica,lì almenoun lavoretto lo trovi sempre.Ho accettato,e quindi eccoci qui in partenza,zaini in spalla e colpo in canna,sotto un cielo per una volta blu.Fa un po' freddo ma sono ottimista,già solo il fatto di muovermi di nuovo mi rallegra.Yantar è forse il posto più deprimente della Zona,a restar qua troppo cadi in depressione. Vedremo,mi basta che il tempo regga e son felice.

    Verso la discarica.
    Ore 21.

    La giornata è proseguita bene,bel tempo,nessun mutante o bandito,poche anomalie.Tutto sommato,andare a Yantar mi ha fatto bene;da molto non mi sentivo così...Felice.Ma sì.Felice.Dopo un intera giornata a camminare,siamo giunti in cima ad un colle che era buio fatto,ci stavamo già preparando con le tende quando uno del gruppo,tal Vilya(ah già,siamo in cinque:il Vecchio,questo Vilya,due omoni con i capelli rossi che credo siano fratelli ed io)si allontanò un momento e vide,poco sotto di noi,una casetta di mattoni.Scendemmo subito a vedere,e scoprimmo che era un vero e proprio rifugio per stalker,come quelli in montagna,con un letto a castello per ogni parete,ed un caminetto con un po' di legna.Dopo aver sistemato la roba per la notte,ho visto che l'edificio è costruito sopra quella che sembrerebbe una piattaforma di metallo,costituita da vari pezzi di lamiera;in tutto,coprirà più o meno cinquanta metri quadri.E' strano...voglio dire,non ci sono feritoie nella casa,nè muretti di sacchi di sabbia intorno come protezione dai mutanti,ed invece abbiamo questa zattera di metallo.Zattera...Se lo è davvero,allora su cosa galleggia?Da cosa ci separa?

    Rifugio sulla piattaforma.
    Ore 9.

    Va bene,adesso butto fuori tutto,altrimenti scoppio...E' tutto così...così...delirante...

    Stavo sonnecchiando,quando sento un rumore.Mi giro e vedo Gazza,uno di quelli con i capelli rossi,che esce per pisciare.Mi addormento.Pochi minuti dopo,mi sveglio.E' stato Gazza:il suo urlo l'avranno sentito per chilometri.Siamo subito corsi tutti fuori a vedere,e la luce dell'alba ci permette di vedere quel pover'uomo fluttuare per aria,sempre più su,sempre più su...E intanto continuava a gridare,e noi non potevamo fare nulla...scomparve in cielo,lo stesso cielo limpido di ieri,mezz'ora dopo.Dio.Me ne ricorderò finchè vivo.Abbiamo poi scoperto a cosa serve la piattaforma:evidentemente,è troppo pesante per essere sollevata da questa anomalia,oppure il metallo la blocca.Abbiamo provato a gettare dei pezzi di legno fuori dalla piattaforma,e sparivano in cielo anche quelli.Non sappiamo come andarcene,e abbiamo scorte per pochi giorni.

    Non ci resta che aspettare.

    Rifugio sulla piattaforma.
    Ore 8.Sempre bloccati...

    Ieri,verso sera,abbiamo provato di nuovo a vedere se la situazione era cambiata,ma nulla.Siamo sempre qui,in questa prigione senza sbarre.Abbiamo controllato se questo campo di forza era attivo tutto intorno alla lamiera,se magari c'era un punto libero.Nulla.Abbiamo continuato con gli esperimenti fino a mezzanotte,ma non è servito a nulla.Alla fine,il Vecchio e Vilya si sono pestati a sangue.Poco mancava che si accoltellassero,poi sono crollati a terra abbracciati.Non siamo intervenuti a fermarli.Forse sarebbe meglio finire così,stretti ad un amico.Rivoglio i mutanti...

    Rifugio sulla piattaforma.
    Ore 8.L'Inferno è questo.

    Il cibo sta finendo.L'acqua pure.La barriera è sempre lì.

    Discarica.Ce l'abbiamo fatta!
    Ore 14.

    Stamattina,il quarto giorno nel rifugio,Rosso,il fratello sopravvissuto(ma erano davvero fratelli?Temo di sì...) si è alzato dal letto verso le tre di notte e ha gridato:
    "Basta!Me ne vado!"
    Poi è corso fuori,prima che noi potessimo bloccarlo.E' volato via anche lui.A quel punto ci siamo guardati,noi tre rimasti,e so che ognuno pensava la stessa cosa:
    "Facciamola finita."
    Allora,siamo corsi anche noi verso la fine,non ne potevamo più...

    E cosa scopriamo?Che l'anomalia era scomparsa.Come se non fosse mai esistita.Era venuta,ci aveva terrorizzato ed angosciato,aveva portato via chi voleva lei e se ne era andata.Già.Non posso fare a meno di pensare che ci sia un motivo se ha preso solo i due fratelli.Non so cosa avessero fatto per meritare ciò agli occhi della Zona,ma mi tocca arrendermi all'evidenza che qui sei destinato a rimanere senza risposte;nient'altro che una pedina nel Grande Schema delle Cose.Se non lo accetti,muori.
    Ultima modifica di TuckTuckTuck; 17-12-09 alle 18:26:18

  13. #538
    Lo Zio
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    dai,perche non ricominciate a scrivere??????oh beh incomincio io:
    DIARIO DI RORSHACK
    YANTAR
    ORE:INDEFINITA:comunque e' buio puro

    quello stalker mi ha fregato,dannazione!!!!
    mi aveva detto che c'era un fucile sperimentale nel magazzino e invece col c****!lo so che ci sono zombie ma sto qua mi aveva assicurato che li aveva ammazzati tutti il giorno prima insieme ad altri stalker.sono stato un ingenuo....,me lo merito,mi trovo circondato da zombie assetati di sangue ed ho solo 3 caricatori,un medikit scientifico e delle bende.........che faccio????????

    YANTAR
    ORE:?????????????
    cavolo!!!!!!uno di quegli zombie mi ha morso!!!! ed io ora sto sanguinando e mi sto infettando da tossine.se provo a correre al laboratorio di sakarov avrei qualche shance,meglio stare per ora nascosti nel rifugio provissorio che ho trovato,intanto provero' a curare la ferita con il kitmedico scientifico
    ......

    YANTAR
    ORE:??????????????
    mi sono dietro alle costole!!!!!!!!!!corri....corri...corri!!!!!!!!!!! !!sono f******!!!!!eccolo 200 metri e la vita......oh no no!!!!!! un branco di snork!!!...............................
    YANTAR
    ORE:24:00
    sono fortunato che un gruppo di stalker li vicino mi ha visto e mi ha aiutato,li abbiamo scacciati per bene ehehehehe........adesso mi hanno dato un po di salciccia e della vodka,passero' la notte accanto a un bel fuoco e a degli stalker amici.
    bene alla prossima puntata.................
    scusate mi ero scordato la ferita e' guarita col kitmedico scientifico,il morso si e' cicatrizzato.
    DISCARICA-LUOGO IN CUI C'E' LO STALKER CHE MI HA FREGATO

    l'ho trovato!,ci sono circa 5 mercenari che lo proteggono l'accampamento e' bello comodo forse appena li ammazzo potro' farci su il MIO accampamento....
    sono passati circa due minuti....ora vado.
    avendo un arma piuttosto precisa ho cecchinato i primi due poi ho caricato alla rambo e ho ammazzato gli altri tre..ma uno mi ha sparato in gamba prima di morire,devo fermare l'emorragia ma prima ammazzo quel bastardo.....
    tre pugni in faccia due nei denti e uno nello stomaco e gia mi ha supplicato di lasciarlo vivere in cambio di tutti i suoi soldi,le sue armi e l'armatura.....beh fammi pensare.....ok,amico ti ammazzo
    (BANG!!!!!!!!!!)
    adesso gli prendo la roba e quella dei mercenari..... mi sono tamponato l'emorragia e con la roba dai cadaveri l' ho fermata.
    per oggi basta scrivere forse riprendero domani a vedere se e' successo qualcosa di interessante nel mio viaggio nella zona alla ricerca di vladimir svadansky detto il maestro

    FORESTA ROSSA:
    ORE:15:30
    LUOGO:VICINO AL PONTE PER LIMANSK

    la via e' bloccata da un gruppo di monolith di guardia e io devo passare per trovare un tizio chiamato il mercenario sfregiato che dovrebbe sapere la posizione del maestro,ho chiesto l'aiuto di un vecchio amico che e' venuto con un gruppo di Stalker.
    dopo un minuto i monolith hanno dato l'allarme e si sono armati,il problema e' che uno e' in esoscheletro ed e' armato con una mitragliatrice trasportabile e un altro con il fucile sperimentale FN F200,e noi abbiamo solo dei miseri AK-74 e AK-47 anche se uno del gruppo ha un vintar.
    abbiamo armature sgualcite e vecchie tutte bucate e con protezione scarsa,ma ci proveremo.
    io:"tu cecchino vai su quella torre e uccidi chiunque possibile,tu e tu appostatevi dietro un riparo e fate fuoco a volonta',tu invece" e lui:"io?" e io:"si proprio tu mettiti accanto al cecchino e dagli fuoco di supporto,tu fai fuoco di copertura per il cecchino."

    cavolo siamo in meno di numero e di potenza di fuoco........
    dopo 5 minuti:
    il mio vecchio amico:"siamo morti,il nostro cecchino e' stato crivellato dalla mitragliatrice e altri due stalker sono morti.
    io:"radunata!!!!!
    dobbiamo scappare disse uno stalker,ne sono rimasti solo due ce la possiamo fare dissi io,uno col esoscheletro e con la mitragliatrice e' morto,un altro col vintar e' morto e altri 4 sono morti dall'impatto di una granata.
    e' ora di attaccare,dobbiamo caricare.
    carica!!!!!!!!!!.
    (WONG!!!!!!!!!!!!,SBANG,SBANG!!!!!!!!!!,BUM,BUM,BA NG,BANG,WIShhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!)
    c'e' l'abbiamo fatta!!!!!!!!!!
    chi e' morto??????
    solo ivanosky
    bene grazie del aiuto vecchio mio
    mi sei debitore
    certo,ma prima vorrei darti una somma di denaro diciamo 10000 di rubli?????
    no,no,no c'e' bisogno di ricompense in denaro,sono un amico e ho voluto aiutarti.
    senti,mi offendo se non li accetti...
    ok,va bene dammi qua.
    arrivederci,ciao
    ciao.
    ed ecco la battaglia del ponte di limansk.
    alla prossima giornata
    Ultima modifica di Droide HK-47; 17-12-09 alle 20:07:49

  14. #539

    Predefinito Riferimento: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    Diario di Enea
    Presso le paludi.
    Ore 17.

    Partiamo dal principio.
    Io non so cosa ci faccia qui così tanta gente.
    Non so neppure se ho fatto bene a venire.
    In effetti,non so nemmeno cosa ci sia nel nostro pane.
    Bisogna accontentarsi,e capire cosa fare.

    A questo punto sorge spontaneo chiedersi cosa possa spingere un rude stalker a tali digressioni filosofiche.Direi che si tratta di una domanda legittima.Il fatto è che mi trovo in mezzo ad un campo,infangato fino al midollo,con il cadavere di una bambina in braccio.Avrà avuto sei anni,quando è morta.Quando è stata marchiata a fuoco sulla fronte.Quando le è stato impiantato un manufatto nel fegato.Quando la hanno gettata in una anomalia,per vedere che succedeva.Nessuno sa chi sia,ma ogni stalker nel raggio di chilometri è venuto qui,per partecipare ai funerali di una bambina che,in fondo nessuno conosceva.Tutti sono qui perchè ci si riconoscono.

    Il Vecchio:una vita di stenti,quindici anni nella Zona,e ancora non trova il fratello.Quando è partito a cercarlo,seguendo le tracce di un trafficante di schiavi,aveva dieci anni.Nessuno spera sia ancora vivo,nemmeno il Vecchio,e non vorrei che questo cadavere possa riportare a galla antichi dolori.

    Stas:da quando lo ho conosciuto,ancora cerca di rifarsi una vita,dopo che la moglie è morta.Una vita che quella bambina non potè nemmeno iniziare.

    Vilya:l'ennesima anima che vaga nella Zona senza scopo,senza aspirazioni e sogni.Ne ha mai avuti?E se fosse che i pochi che aveva gli siano stati strappati via da tutto questo?

    E un infinito corteo di altri,tutti giunti qui per vedere a cosa a poteva portare la loro presenza nella Zona,tutti venuti a fare i conti con la propria coscienza.Molti se ne andranno,molti si uccideranno.Molti se ne infischieranno.

    Io non so cosa ci faccio qui.
    Voglio dire,ho la coscienza pulita,io sono venuto qui per aiutare la gente...Da prete a stalker,pensa te...
    Ma allora cosa ci faccio qui?
    Tra tutti quanti,solo io sapevo dove si trovava il cadavere.Decine di persone venute qui ispirate da una visione,potente ed ammaliante,l'orgasmo psichico di una terra deturpata.Come sia avvenuto,nessuno lo sa,ma tutti quanti abbiamo sentito una muta richiesta di soccorso,e siamo corsi qui,seguendo l'istinto.Alcuni sono morti:erano tanto persi in sè stessi venendo qui,che sono incappati in anomalie e mutanti.Tutti quelli giunti fin qui che conosco,hanno commesso atrocità indicibili.
    Perchè allora sono io ad aver raggiunto la bambina?

    Presso le paludi.
    L'orario non mi importa.

    Ho pensato per tutta la notte.
    Non riesco a togliermi dalla testa un pensiero,costante e martellante...E se la bambina fosse il vaso di Pandora,messo qui dalla Zona per porre fine a tutto quanto?Già ieri sera in molti sono morti,suicidati.Altri stamattina.Una grande bomba psicologica,destinata a cambiare le cose.Deve essere così.La bambina non è morta uccisa dagli scienziati,ma sacrificata dalla Zona.La purga di Cernobyl!La dannazione degli stalker!Se è così(ed è così,ne sono certo,la bambina me lo dice) allora la bambina,ciò che rimane di lei,mi ha attirato a sè per salvarmi.O per salvare gli altri.Come?Assorbendo le forze che dal suo corpo ci stanno consumando le menti?
    Ora non posso saperlo.
    Forse morirò.
    Buonanotte,bambina.
    Ultima modifica di TuckTuckTuck; 17-12-09 alle 21:58:11

  15. #540

    Predefinito Riferimento: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    Dopo questa flebo di Zona,vi lascio all'arduo compito di decretare la sorte di tutto ciò...
    Ultima modifica di TuckTuckTuck; 17-12-09 alle 21:55:34

  16. #541
    Lo Zio
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    Predefinito Riferimento: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    e' molto bello il tuo diario e credo che se continui aiuterai a far rivivere la discussione

  17. #542

    Predefinito Riferimento: Diario di uno S.T.A.L.K.E.R.

    Diario di Enea
    Sempre nelle Paludi.
    Ore 18.

    Ho atteso troppo a lungo...
    Forse non avrò più la possibilità di seguirla...
    Forse siamo tutti condannati.

    Da quando ho ritrovato il corpo della bambina,una settimana fa,la situazione non ha fatto altro che precipitare.Sono rimasto qui,a pensare,non ho aperto la mente,non ho cercato di ascoltarla.Non che lei non mi parli.Anzi.Non fa altro che sussurrarmi cose,di tutto.Di solito sono cose che possono sembrare importanti,tipo "Parla a quell'uomo",ma a volte...Ieri mi ha detto di mangiare il pane con la mano sinistra e non destra.Altre volte mi dice di tagliare la carne in pezzi più grossi.Dopo tutto questo,non sono riuscito a fare a meno di ignorarla...Mio Dio,mi sembra di averci un asilo nido in testa,cresce sempre di più,sempre di più...

    Il problema è che,se l'avessi ascoltata,forse avrei impedito che venisse rapita.Semplicemente,mi sono svegliato ed il suo corpo non era più accanto a me.La ritrovai un paio di giorni dopo,in mezzo ad una radura.Qualcuno l'aveva aperta,per prendere il manufatto nella sua pancia.Dopo l'aveva imbalsamata,forse ne era intimorito.E' per questo che ora giro con una carcassa impagliata montata sullo zaino.Sento che se l'abbandonassi,tutto sarebbe perduto.Non vorrei che tutto ciò abbia conseguenze,ma spero che se la porterò con me verrò perdonato.Già,con me...Dove?Dove?Dove?Dove?...

    Cordon.
    Ore 17:30.

    Ora sono convinto che riuscirò a rimediare,se tutto andrà bene.Questo sta diventando un fardello più grande di quanto immaginassi,devo fare in fretta...Ieri mattina ho incontrato uno stalker;abbiamo proseguito insieme per un po',e ci siamo accampati insieme.Stamattina ho scoperto che si era suicidato durante la notte.

    Perchè lei non fa questo effetto su di me?
    Non me lo vuole dire.Dice solo,di proseguire,che se la abbandonassi la Zona vincerebbe.
    Devo solo stare attento,ed incontrare meno persone possibile.

    Cordon.
    Ore 8.

    Stamattina lei non c'era più.
    Ho trovato delle impronte che si allontanano dalla tenda,temo qualcuno l'abbia rapita...L'ultima cosa che mi ha detto era di non preoccuparmi,che era tutto normale...Ma non mi fido.La sua voce è sempre più lontana,solo di tanto in tanto mi dice dove dovrò andare,potrebbe essere una infiltrazione della Zona nelle sue parole,che cospira contro di noi.
    Oltre il bruciacervella.
    Lì mi dice di andare.
    Quanto oltre,non me lo ha detto.
    Per ora,ho deciso di limitarmi a seguire le tracce del ladro.
    Ricordo che ieri notte mi ha detto qualcosa,ma cosa?

    Cordon,vicino una anomalia.
    Ore 4.

    Questa era grossa...Impossibile che il ladro non l'abbia vista.Ci si deve essere gettato da solo,la Zona continua a mietere vittime...Ora che la bambina non è più con me,non faccio altro che incontrare mutanti,anomalie...Devo fare in fretta,è come se lei fosse il mio talismano,senza quel corpo appeso allo zaino la Zona potrà scatenare la sua forza contro di me,come sta già facendo su tutti quelli che ho incontrato.In ogni caso,ho visto delle impronte di jeep qua vicino,qualcuno deve assere passato prima di me e ha preso la bambina.Ormai so che li rincontrerò,morti.

    Mi sono svegliato perchè ora ricordo...
    La bambina disse che ha scelto me,perchè sono l'unico ad essere buono nella Zona.Nient'altro.Bastano queste poche parole a farmi capire che qui non devo scegliere per me,o per migliorare il mondo...
    Devo dare tutto me stesso per salvare persone malvagie.
    Devo capire fino a che punto prenderò le difese degli esseri umani...

    Per ora posso solo avanzare.
    Poi si vedrà.
    Ultima modifica di TuckTuckTuck; 20-12-09 alle 21:46:24

  18. #543
    Lo Zio
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    di nuovo e' morta?????

  19. #544

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    in che senso scusa?

  20. #545
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    In questi giorni, dopo forse un anno e più, sto continuando a scrivere...

    Vediamo che cosa ne esce...

  21. #546
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    Scusate per l'interruzione del diario, appena riuscirò a mettere a posto i miei problemi con OpenOffice mi rimetterò a scrivere!
    Good Luck Stalkers!

  22. #547

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    Dai che facciamo ricominciare la telenovela...
    Dopo chi lo guarda più beautiful...

  23. #548
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    Caro Diario

    Località: Credo la Foresta Rossa.
    Data: 27-09-2011
    09h34


    Credo che tra quei pochi difetti che ha un esoscheletro uno sia di sicuro il fatto che non protegge dal freddo. E soprattutto da quello del Settembre ucraino.
    Ieri mattina sono arrivato nel checkpoint della Freedom e mi sono fatto riconoscere, ero un solitario e quindi nessun problema. Chiesi di incontrarmi con il comandante
    e gli dissi che arrivavo da un'altro loro accampamento vicino ai depositi e che avevo aiutato i loro compagni contro gli Zombie.
    "Ah!" disse con un'aria divertita "Sei quello che è sopravvissuto ai succhiasangue" poi disse "Ebbene, cosa ti porta in questo posto".
    "Sono diretto nella Foresta Rossa, ma per oggi devo rimanere qui, per cui vi chiedo un pò di ospitalità"
    "Ma certo, per un solitario che dà una mano alla causa della libertà niente problemi!"
    Dal suo modo di parlare capì che non doveva essere ucraino. Poi guardai distrattamente verso il suo tavolo e notai un colbacco imbottito con la stella rossa piantata
    al centro della fronte.
    "Cos'è un vecchio ricordo della rivoluzione?"
    Lui girò il capo come sorpreso e poi disse.
    "Eh, un cimelio dei tempi andati."
    Un vecchio sovietico convertitosi all'anarchismo. Per quello la rivoluzione aveva contato quanto un pezzo di merda schiacciato dopo la caduta del muro.
    "In ogni caso. C'è una branda libera sul retro di quel cingolato sulla destra" disse indicandomi la strada "e se questa sera ti unirai a noi potrei offrirti un
    bottiglia della migliore vodka che siamo riusciti a rubare all'esercito!" dopodichè scoppiò in una fragorosa risata che non destò molto il mio umorismo, avevo sonno ed
    ero bagnato dalla pioggia.
    Trovai facilmente la branda e quella sera un bicchierino di Vodka scese liscio sulla lingua, forse più di uno.
    Sono nella Zona da un pò ormai ma non riesco ancora a pensare come loro, gli stalkers. Sono persone che sfuggono alla normale concezione di essere umano, forse, per la
    situazione in cui vivono, costantemente in pericolo, circondati da mutanti pronti ad ammazzarli, sono psicologicamente molto più vicini al medioevo che agli oziosi
    tempi moderni, anche se ne portano i segni.
    I miei pensieri veloci vennero sostituiti ben presto dal sonno.

    Questa mattina mi svegliai presto per il freddo intenso accumulato durante la notte, e con un cerchio alla testa tremendo, che svanì dopo una scatoletta di carne
    dell'esercito. Credo che non vorrò mai sapere cosa mettono dentro quella roba.
    Mi incamminai di nuovo verso la Foresta Rossa dopo aver ricevuto indicazioni per il viaggio dal vecchio sovietico. Mi sono infilato un maglione sotto l'esoscheletro,
    che mi tiene caldo e mi fà sembrare più muscoloso, chissà se farò paura ai mutanti, pensai ridendo. La strada mi porta fino a un mucchio di auto e un camioncino che un
    tempo doveva essere un checkpoint, forse dei Duty. Ora è vuoto, e la neve, che da stamattina si è fatta vedere, inizia ad accumularsi sulla ruggine, con una calma
    tipica della Zona, che con indifferenza accoglie, nutre, insegue, uccide, divora.
    Un rumore ruppe il ronzio delle idee nella mia testa.
    Un fruscio.
    Un'altro.
    Sono 2.
    3.
    Ringhiano.
    Corsi. Corsi più veloce che potei fin sopra una roccia vicina, troppo ripida perchè un mutante la potesse raggiungere. Loro erano dietro di me, e quando mi voltai
    erano arrivati fino alle auto bianche di neve. Neri come carbone mi ringhiavano contro, dandosi spallate come se litigassero per il pezzo migliore del mio corpo.
    Era una buona occasione per provare il nuovo G36, che colpì veloce e preciso. Si sentiva che era tedesco. Sceso dalla roccia mi avvicinai a quelle creature, che
    sembravano cani ma non lo erano. Più muscolosi, e più feroci gli aveva resi la Zona. Da qui la strada si apre in uno slargo, forse un vecchio parcheggio per mezzi, e
    in lontananza vedo qualche fabbricato e più alta una torre con dei cavi che scendono in ogni direzione. Lì deve vivere il vecchio Forester.
    Ultima modifica di Refixul; 19-01-10 alle 22:15:43

  24. #549
    Lo Zio
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    Diario di Rainbow Six Sergente Capo Duty Squadra Delta V
    Ore 22:00 22/10/2012

    Luogo Istituto di Ricerca Agroprom

    Ho già vissuto parecchi anni qua nella zona, ma mai ho visto così tanto orrore. Dannazione noi combattiamo i mutanti, ma ogni notte, ogni squadra duty scompare, sembrano quasi inghiottiti da qualcosa che li prende e se li porta via, così stasera sono con i miei uomini di pattuglia a sorvegliare l'avamposto più vicino alla discarica, quello vicino al Flea market. Siamo io e altri due uomini di pattuglia, vorremmo sapere quando finisce tutto questo, sembra di vivere un incubo, che non ha mai fine, perchè quando entri a contatto con la zona, non ne puoi più fare a meno, è una cosa che ti divora, come una malattia del corpo, che non ti lascia fino a che non ti ha consumato dentro. Per il momento sembra tranquillo, il freddo di questa serata autunnale si fà sentire sulla pelle, non ti lascia e non è di certo molto accogliente, abbiamo trovato dei rametti secchi e abbiamo deciso di scaldarci attorno a un falò. Ci sediamo attorno, e ci stiamo facendo un boccone quando le grasse risate provenienti dalle nostra labbre sono sopraffatte da alcuni spari di AK47 e alcuni ululati.
    Dannazione, No!
    Di nuovo, era tutto tranquillo, ma perchè dobbiamo sempre estrarre le armi, anche in questi momenti, non si può nemmeno chiudere un occhio.
    Un gruppo di stalker, ha incontrato dei cani randagi mutanti e sta venendo incontro a noi, probabilmente ci hanno visto e stanno chiedendo il nostro aiuto, noi dunque nel nostro dovere ci uniamo allo scontro a fuoco. Si che bello, è durato poco ma abbiamo ucciso i cani. Meno male, vedevo già le mie braccia cicciottelle in bocca a quegli animalacci. Cavolo, gli stalker ci hanno ringraziato, e hanno chiesto se potevano passare con noi la notte, non avevano altro posto per dormire, così gli abbiamo dato delle brande in uno dei container. Decidiamo i turni di guardia, e come immaginavo, il primo sono io di pattuglia, beh non mi resta che scaldarmi i polmoni con una delle mie Pall Mall. Ho voglia di nicotina stasera, come non mai, sono agitato, ho come uno strano presentimento, che oggi qualcuno dei miei uomini sia ucciso.

    Ore 24:00

    Sembra tranquillo, ma qui è meglio toccare ferro, non si sà mai. Dannazione gli spari hanno alleartato alcuni squadroni di banditi, che erano alla ricerca di quegli stalker, in effetti questi stalker ci avevano accennato che cercavano protezione in quanto erano scappati dal campo di prigionia aiutati da un certo mercenario, di nome Sfregiato, che abbiamo già avuto modo di conoscere, soprattutto perchè ci ha aiutati con il nostro prioritario prblema delle caverne. I banditi credo saranno incazzati come non mai, gli stalker sanno molto se non tutto di quello che succede alla discarica. Così hanno chiesto il nostro aiuto a respingere l'attacco dei banditi. ci siamo nascosti nei container. Li abbiamo aspettati e non si sono fatti attendere, appena arrivati hanno cominciato a far piovere piombo e i proiettili fischiavano dovunque, due stalker sono stati feriti, ma non possiamo subito soccorrerli, siamo sotto fuoco nemico, quindi ho deciso di far fare ai miei ragazzi fuoco di sbarramento, e intanto sto armando il mio AK74 con il lanciagranate. 1, 2, 3 bOOOOOM! Non si sente più nessun bandito, solo il fruscio delle foglie nel vento spezza il silenzio di questa fredda notta. Ce l'abbiamo fatta, Evviva abbiamo ucciso quei criminali!

    Avanti perquisiamo i cadaveri, e cerchiamo qualcosa di valore tra i corpi. Si, una scatoletta di carne, 2 salsicce e un tozzo di pane, 2 bevande energetiche, ma sopratutto 4 bende e 2 kit, con cui poter curare i feriti dello scontro. Ci sediamo di nuovo intorno al fuoco, per continuare la nostra chiacchierata, e intanto sto pensando ancora quando finisce questo incubo. Ma adesso sono stanco e il mio turno di guardia è finito, notte caro diario. Buona notte.
    Ultima modifica di rainbow6_sniper; 18-07-10 alle 23:08:19

  25. #550
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    Caro Diario

    Località: Foresta Rossa
    Data: 28-09-2011
    12h43


    Arrivai alla casa di Forester nella mattina e subito quel vecchio mi accolse con tranquillità. Gli chiesi dei danni all'esoscheletro, quanto me li avrebbe fatti pagare una volta riparati.
    "Direi che per rimettere a posto quello, figliolo, ci vorranno almeno 6000 rubli."
    "Nessun problema" mi aspettavo un prezzo maggiore.
    Mentre mi toglievo l'esoscheletro vidi Forester armeggiare dentro uno scaffaletto di fianco al suo divano. Ne estresse una vecchia teiera in latta smaltata, che mise con disinvoltura sul fornello.
    "Vuoi una tazza di tè?"
    "....grazie, volentieri..." era l'ultima cosa che mi sarei aspettato dalla Zona. Un vetusto armaiolo che mi offre del tè.
    Mentre sorseggiavo il tè Forester diede un'occhiata ai danni dell'esoscheletro e la sua faccia cambiava espressione mentre sembrava fare una ricerca mentale degli strumenti che gli sarebbero serviti. Dopo quasi un'ora, mentre stava testando le molle idrauliche, disse:
    "Ebbene, cosa è che ti porta in questo punto della Zona? Non si vedono molti stalkers da queste parti, a parte quei tipi sempre vestiti di nero che ogni tanto si avvicinano dal loro accampamento laggiù."
    "Sto cercando una cosa."
    Lui accennò un sorriso.
    "Beh tutti cercano qualcosa, io cerco tranquillità, gli stalkers come te di solito cercano artefatti, ma tu cosa cerchi in particolare?"
    Tutta quella curiosità mi colpiva. In effetti da quando ero qui gli altri si erano occupati distrattamente di cosa cercavo, forse perchè erano troppo occupati a cercare anche loro.
    "...cerco una persona..." risposi.
    "Questa sì che è una notizia! Non sono in tanti quelli che vengono qui per cercare una persona." Le ultime parole uscirono leggermente distorte dal cacciavite che si era messo temporaneamente in bocca.

    "Chi sono questi tipi in nero che vengono qui ogni tanto?"
    La faccia di Forester accennò una smorfia.
    "Bah, dicono di chiamarsi "Duty"" pronunciò il nome inglese in mezzo alle parole in uscraino quasi mascherandolo, lo afferrai appena. "Gente rude, sempre troppo occupati a dare ordini. Ho visto solo altre persone avere lo stesso comportamento nella mia vita....Almeno pagano." disse dopo una breve pausa.

    Rimasi a sorseggiare il mio tè sinchè Forester non finì con l'esoscheletro, poi mi rialzai e lui me lo porse. Io lo indossai nuovamente e notai subito che non solo aveva rimesso apposto i danni egregiamente ma aveva anche pulito e impostato le meccaniche perfettamente. Rimasi esterrefatto.
    "Grazie per il lavoro" fu l'unica cosa che riuscì a dire mentre gli allungavo i seimila rubli. Lui mi salutò e mi disse che se fosse servito un aiuto con l'equipaggiamento lui era sempre lì, e che mi avrebbe fatto anche uno sconto, perchè gli stavo simpatico.
    Mentre scendevo le scale per uscire dal suo alloggio-laboratorio mi assalì l'immagine di questo vecchio: viveva solo nella Zona, uno dei luoghi più pericolosi della Terra, pieno di mutanti e gente armata ovunque, sorseggiando tè e riparando roba. Era completamente isolato dal mondo esterno, non solo dal mondo fuori dalla Zona, da quello ero isolato anche io da qualche mese, ma anche dalla Zona stessa. La conosce e la rispetta, quasi.... sembra stanco. Il più vecchio stalker ad essere sopravvissuto alla Zona. Chiassà quante cose ha da raccontare, ma nessuno lo ascolta... Si, la Zona è un posto veramente assurdo....
    Proprio in quel momento la roulotte esplose.

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