Sarpedon ha scritto ven, 17 marzo 2006 alle 10:44
Oh che bel topic, ne approfitto ora dato che non é ancora esploso il flame.
Premetto subito che nell'analisi che segue parlando di "lager" mi concentrerò sulla figura del campo di sterminio, che credo sia quella che interessa e tralascerò altri tipi di lager dedicati a diverse tipologie di detenuti, (già citate da AJ)
Le differenze fra i "gulag" e i "lager" vanno ben al di là del raffronto numerico fra i morti dell'uno e dell'altro (discorso effettivamente sterile). La prima differenza che occorre sottolineare riguarda la
l'obbiettivo di queste strutture. Infatti se la funzione del lager guarda al di fuori del nazismo, la funzione del gulag guarda all'interno del comunismo. I lager é riservato a persone che si pongono al di fuori dell'ideologia nazista per motivi razziali (ebrei, zingari, omosessuali) o per motivi politici (comunisti e oppositori vari), per contro, la stragrande maggioranza delle vittime dei gulag non sono "al di fuori" del regime, essendo ferventi sostenitori del comunismo. Chi viene pecepito come un corpo estraneo al regime non viene inviato nei campi ma giudicato da un tribunale composto da tre persone "la famosa troika" e liquidato con un colpo di pistola (ordine dell' NKVD 00477 del 30/07/37) Da ciò si evince un ulteriore differenza fra le due strutture che riguarda la
funzione delle due strutture. La dove il lager ricerca la distruzione della figura umana estranea al nazismo (per razza, o per ideologia) il gulag ricerca principalmente la distruzione della figura umana interna al comunismo, ma considerata come una devianza del regime stesso e per tanto scomoda/inutile/pericolosa anche quando quest'ultima é "più realista del re." Ricordo agli astanti che alla fine della guerra 1,5 milioni di POW russi furono spediti nei gulag.
Un ulteriore differenza fra le due strutture riguarda
il grado di importanza delle due strutture all'interno delle strategie repressive di Stalin e Hitler. Se il Lager rimane il mezzo principale della strategia del terrore di Hitler, il Gulag é solo un mezzo fra tanti. Dei 14,5 milioni di contadini affamati a morte dal regime stalinista fra il 1928 e il 1937 nessuno vide mai un gulag. Per non parlare delle deportazioni coatte di intere etnie, o dell'uccisione sommaria di milioni di cittadini sovietici. Ovviamente parecchie vittime del nazismo perirono al di fuori dei lager, ma come proporzione le strutture tedesche ricoprirono un ruolo di maggiore spessore nella strategia del terrore di Hitler di quanto i gulag fecero in quella di Stalin.