"Una scrittrice originale e tempestosa, unica." [Igiene dell' assassino]

[sava73]

Igiene dell'assassino - Amèlie Nothomb
Meeting book/Machine

....è cosi' che Panorama commenta il primo romanzo scritto da Amèlie Nothomb.

Autrice Belga? Giapponese? Cinese? decisamente fuori dagli schemi del settore e di cui si è già discusso in generale in diversi topic pieni di curiosità e amenità varie che vi consiglio di leggere!

Io e Lully, ma non è un circolo chiuso ( venghino venghino ), ci apprestiamo a leggere : Igiene dell' assassino, opera prima della'utrice in questione e suo miglior prodotto ( a dire dei suoi sempre piu' numerosi fan ).

http://www.guanda.it/scheda.asp?edit...LL%60ASSASSINO : qui un approfondimento ( dal sito di Guanda ) sulla trama e i commenti, tra cui anche quello del titolo, di alcune testate giornalistiche di rilievo... e una copertina, che pero' non è la "mia" ( io ho uno spazzolino da denti dentro un bicchiere col teschio sopra molto piu' simpatica ). Ma quante edizioni ci sono in giro ??



La lettura sarà cosi' suddivisa:

1° post al solito con le aspettative dalla lettura di questa opera, e con una summa di quanto si conosce dell'autrice.

2° post con primo commento breve alle prime 78 pagine ( edizioni Guanda ), o 69 ( edizioni Voland ).

3° post con commento veloce sulla seconda parte e COMMENTO FINALE sul romanzo.


Come al solito questo topic non è esclusiva del Meeting, ma aperto a tutti i commenti di chi avesse letto ( o volesse farlo ) questo romanzo, mi raccomando non spoilerateci il finale pena il ban immediato e l'invio automatico a casa di un venditore a caso tra Folletto, Kirby, Avon ecc ecc per 4 domeniche consecutive alle 7 di mattina.

Buona lettura.

[sava73]

Ho scoperto la Nothomb grazie a Daria Bignardi ( ....grazie,ti voglio bene ^^ anche se non ti conosco, mi hai consigliato troppi bei libri! ), di Giovedi' su Radio Deejay commentava "Diario di Rondine" ... il giorno stesso ero in libreiria per cercarlo... non lo trovai, ma comprai altri due suoi romanzi ( ?? forse meglio dire racconti... vabbè, racconti brevi , massimo 100pag ): Mercurio e Sabotaggio d'amore ... una scoperta!

Subito ne parlai con Lully che wikipedia alla mano mi disse: il suo capolavoro è "Igiene dell'assassino" ( o lo dissi io? bho vabbè non conta ) quello che conta è che la trama ci rapi' subito e in tempi diversi pianificammo di comprarcelo e leggerlo. Quindi mi sembra degnissima/doverosa/piacevolissima conclusione leggerlo insieme

Avendo letto i 3 romanzetti succitati devo dire ho grandi aspettative da questo, considerato il suo miglior romanzo ( e quindi sono pronto ad una cocente delusione ). Le sue storie sono crude, dalle tematiche in bilico tra l'originale e la favola - cattiva - , mi aspetto ironia mischiata a cinismo e una storia a tratti sorprendente.

Sono motivato e scalpitante...Lully dammi il via!

[Lull@by]

Ho scoperto la Nothomb grazie a sava73 (grazie, mi hai consigliato troppi bei libri! ).
Fiondata in libreria dopo aver letto il suo topic ho acquistato L'igiene dell'assassino. Custodito sul comodino in attesa di istruzioni mi son dedicata ad altre letture. L'altro giorno ho poi preso in biblioteca Mercurio e ne son rimasta folgorata. Ora ho la fissa di leggere tutto di questa autrice (un po' come sto già facendo per la Yoshimoto).

Ho grandi aspettative verso questo romanzo (racconto.... in effetti sono brevi).

La mia copertina è questa
[img]http://giotto.ibs.it/cop/copj13.asp?f=9788888700588[/img]

mentre la tua questa
http://giotto.ibs.it/cop/copj13.asp?f=9788882463663


chissà quale c'azzecca di più tra le nostre.
Buona lettura.

[sava73]

Ho scoperto la Nothomb grazie a sava73 (grazie, mi hai consigliato troppi bei libri! ).

^^ bhè anche tu a me!

La mia copertina è questa


mentre la tua questa



chissà quale c'azzecca di più tra le nostre.
Buona lettura.

Bella la tua!




.. girando per il forum cercando immagini dei libri della Nothomb visibili ( ibs blocca i link mah ) ho invece trovato foto piu' o meno curiose sull'autrice che ormai, lo posso tranquillamente confermare, mi sta stregando sempre piu' , spero di arricchire il topic ed incuriosirvi di piu' ...



qui sembra molto carina ( che non guasta )




qui...ehm... direi proprio di no. Ma sono la stessa persona???




questo credo sia un tributo alla nazione che l'ha vista nascere.




questa spiegatemela...pero' è simpatica.

[Lull@by]

in effetti nelle ultime sembra un
cesso

per le copertine:
a sinistra la mia, a destra la tua

[Lull@by]

quando vuoi posto il commento alla prima parte

[dyvim tvar]

Intrigante davvero, e si.... è un cesso.

[Lull@by]

Commento alla prima parte


Il romanzo/racconto inizia subito con un ritmo incalzante e dei dialoghi divertenti con i quali il vecchio scrittore Prétextata Tach, distrugge e sconcerta, uno per uno, i giornalisti cha vanno ad intervistarlo.
Il protagonista è un personaggio complesso, che si lascia andare ad interessanti teorie sulla scrittura. E’ un susseguirsi di immagini irriverenti, di disamore per le donne, per la vita, per l'amore; c'e' mistero e pieta', odio e tenerezza.
La “prima parte” è incentrata interamente da dialoghi, nella fattispecie da quattro interviste all'autore immaginario Prétextat Tach. Altrettanti giornalisti infatti cercano di strappargli un'ultima intervista prima che la grave malattia che lo ha colto compia il suo decorso. Il problema è che Tach è l'uomo con l'ego più smisurato del pianeta, scorbutico, irreverente, misantropo un anziano ciccione capace di mandare in crisi chiunque.
Le interviste si sono in pratica “ripetute” nel senso che lo scrittore si è preso gioco di ogni giornalista, il punto è: come evolverà la parte successiva? Di sicuro c’è da immaginarsi un giornalista che almeno abbia letto i suoi romanzi, così da contrapporsi ai precedenti e che abbia un carattere complesso quanto quello di Tach.
Al momento non trovo riferimenti per quel che riguarda il titolo, e nemmeno collegamenti alle tre copertine….. voglio proprio vedere come va a finire e dove vuole andare a parare la Nothomb.

[sava73]

..ed eccomi al primo rapido ( chi ha detto "se , come no? " )commento su questo romanzo.

Mi vengono in mente le parole di una canzone di Carmen Consoli: "...confusa e felice!" Già, a parte la discriminazione sessista di questa affermazione Carmen con me ci ha preso in pieno!

Non mi aspettavo un "qualcosa" di simile ( sapete che non leggo la 4a a meno che non ci sia davvero bisogno ), non mi aspettavo neanche una simile struttura. In breve, per ora ( le prime 70 pag circa ), siamo davanti alla sfida intellettuale tra un nobel per la letteratura tutt'altro che "facile" , la sua morte annunciata per tumore e una squadra di prodi, cinici, giornalisti che vogliono intervistarlo per cavalcare l'onda dei media. In pieno stile nothombiano è tutto un susseguirsi di dialoghi serrati, una continua intervista che finisce

Spoiler:

inesorabilmente con l'annichilimento dell'intervistatore da parte del genio intellettivo

dell'arcigno Nobel. Gli argomenti degli scontri/interviste sono divertenti e scritti benissimo, la banalità regna dalla parte degli intervistatori, l'approfondimento, ma anche il disprezzo, il razzismo ( in ogni sua forma ), il nichilismo sono le armi di difesa ( ma piu' di scherno ) del Nobel, che in fondo sembra prenderci gusto e ridicolizzare il suo ospite.

Un personaggio del genere è davvero raro: egomane, obeso, vergine, onniscente (??), riesce ad essere antipatico ma ad aver ragione allo stesso tempo, sempre coerente con se stesso e coi suoi discorsi, riesce a dire tutto...ma soprattutto il contrario di quello che vogliono sentirsi dire i suoi intervistatori.

Dopo 2 ore di lettura ero talmente preso dal susseguirsi dei malcapitati, che interrompendo per una pausa mi sono trovato a discutere con mia moglie del quotidiano cercando di "vincere" utilizzando la tattica del Nobel per irritare i suoi aguzzini uno spasso!

Sono ormai preso e non so cosa aspettarmi dalla 2a parte del romanzo ( 2a parte SOLO per noi del meeting dato che questo libro non presenta PAUSE di sorta, ne capitoli, ne interruzioni se non minimi a capo ) ... anche se il quarto giornalista invitato ( quello che ancora devo leggere ) sembra avere degli assi nella manica, o quanto meno è avvolto nel mistero, che stia entrando in scena l'assassino di cui il titolo ( finalmente ) ?

[°Dexter°]

Non mi ero proposto per leggerlo,ma dopo essere entrato in libreria ho sentito la voce di sava che mi diceva "Nothoooomb,libri brevi ma molto incisiviiiii,compra qualcosaaaaa",e anche se invece la mia vocina interiore diceva "razzo quanto costano sti libri per 100 pagine o poco più",alla fine ho ceduto,e mi sono portato a casa il libercolo in questione.

Faccio un commentino unico che spero non disturbi nessuno.

L'ho letto rapidamente,ma come fare altrimenti?
Un libro costituito per il 99% di dialoghi spinge a continuare fino al termine del libro,che comunque,nonostante le poche pagine,non arriva troppo presto,perchè tra intrecci dialettici e argomenti toccati,la lettura è abbastanza "pesante" (o,per meglio dire,corposa).
La chiave di volta arriva con l'ultima giornalista,la prima che,dopo lo stuolo di deboli scribacchini adoranti,arriva da Tach sapendo bene cosa dire e senza nutrire il benchè minimo timore reverenziale.
Da qui nasce uno scambio di battute eccezionale (anche se notevoli erano stati spunti precedenti,per esempio la diatriba sull'uso delle metafore e la figura del lettore-rana,che comunque viene ripresa più volte,assolutamente brillante,o ancora la descrizione degli organi necessari per lo scrittore),che porta man mano allo svelamento del perchè Tach sia diventato così,del suo impossibile e folle sogno di

Spoiler:

ritardare l'ingresso nella pubertà per sè e l'amata cuginetta,pubertà che,per il nostro adorabile scrittore,dà il via alla corruzione dell'essere umano,in special modo per le donne,ricettacoli di tutte le nefandezze,e destinate ad una vita di sofferenza ed isteria dal momento della prima mestruazione e,

soprattutot,destinate all'oblio,la vera morte.
Lui stesso ha risparmiato quest'infamia alla piccola Leopoldine,la nobile cuginetta con cui condivideva il paradiso terrestre-giardino nella villa dei genitori della bambina.
E lui stesso ,dopo essersi

Spoiler:

trasformato in un mostro dal giorno del "delitto",chiede di essere finalmente ucciso da chi ritiene degno di raccogliere il suo testimone,

la giornalista appunto,che,secondo le sue parole,diverrà da allora in avanti furiosa,allergica alla malafede,esploderà di imprecazioni e di estasi...

Non posso dire di provare simpatia per il personaggio di Pretextat,ma del resto come si potrebbe simpatizzare per un personaggio fondamentalmente misantropo,assolutamente misogino,razzista a tempo perso,ed assolutamente sgradevole?
Eppure non riesco nemmeno ad odiarlo come si converrebbe a chi

Spoiler:

uccide una bambina di dodici anni solo perchè la natura,

dopo tanti rimedi artigianali stranamente efficaci (l' "igiene dell'assassino"),riesce infine a "modificare" il corpo della fanciulla.
E non ci riesco perchè,prima di tutto,nella sua esposizione Pretextat dimostra di essere sinceramente convinto di aver fatto la cosa migliore,come se il "pensare comune" non fosse per lui minimamente accettabile,la più grande espressione di malafede.

Ed è impossibile,almeno per me,rimanere impassibile di fronte ad una frase del genere: "il mondo pullula di assassini,cioè di persone che si permettono di dimenticare coloro che dicevano di amare";con tutta la pagina che ne segue,questa frase colpisce dritta allo stomaco,facendo pensare effettivamente a cosa voglia dire dimenticare qualcuno,dopo che ci ha già dato il meglio che potesse offrire...lo scrittore,nella sua ottica,ha risparmiato a Leopoldine

Spoiler:

la sola vera morte,cioè l'oblio che sarebbe conseguita al suo ingresso non solo nella punertà,ma nel "mondo reale",

costellato di persone meschine che non esitano a profanare il verbo amore,pronti a dimenticare la persona oggetto di questo pallido riflesso che è l'amore comunemente inteso.

Io naturalmente non mi trovo d'accordo con questo "assolutismo" e con questi rimedi estremi,ma indubbiamente non ci troviamo di fronte ad un comune

Spoiler:

assassino a sangue freddo (certo,il rogo appiccato poi al castello non è mosso dagli stessi ideali elevati,seppur deviati,ma già ci troviamo di fronte al Pretextat "corrotto").

Il fianle,con la

Spoiler:

conversione (ma sarà vero?o il discorso finale della giornalista vuole dire che in realtà l'ha ucciso solo perchè riteneva fosse giusto,o solo per stima nei confronti del vecchio,pur non diventando come lui?)

dell'intervistatrice è spiazzante,e rafforza un'altra delle sensazioni che ho provato leggendo:che Pretextat sia una specie di superuomo,solo nella sua unicità (la solitudine viene profetizzata anche alla donna),e che,in quanto tale, sia al di là del bene e del male ("Prima o poi,bisogna smetterla di interessarsi alla ***** altrui,bisogna creare la propria.Senza di me,non ne sarebbe mai stata capace.Ormai,mio avatar, lei avrà accesso all'intraprendenza divina dei creatori." )

Ed è proprio questo il mio giudizio sul personaggio (personaggio che si identifica con l'opera stessa:senza Pretextat,non ci sarebbe alcun libro):non ne ho, non mi sento di giudicarlo.
So solamente che un libro che colpisca così a fondo è bene raro,e che c'è da tenersi stretti gli appartenenti alla "razza",e che la pagina sugli assassini di cui pullula il mondo rimarrà tra le mie preferite di sempre.

Bene,questo è il mio pensiero,se ho scritto banalità/sciocchezze/nunc'hocapitonientedellibro fatemelo sapere liberamente

[Lull@by]

Già dalle prime battute della "seconda parte", si capisce che lo scrittore ha di fronte a se' un/una giornalista insolita, diversa da quelli che l'hanno preceduta, molto più informata e quindi più battagliera e agguerrita e non desiderosa di farsi mettere i piedi in testa dal detestabile Tach.
L'orgogliosa e temeraria Nina, con grande mestria e dialettica riesce a far rivelare a Tach i suoi segreti più remoti, oscuri e inconfessabili.
Il dibattito sull'amore e sulla purezza occupa molte pagine del romanzo, sino a diventare quasi una battaglia all'ultimo sangue, ed il vincitore sarà colui che alla fine sopravviverà; anche se dalle ultime righe finali

Spoiler:

Ci fu, a seguito di quell'incidente, un vero assalto alle opere di Prétextat Tach. Dieci anni dopo, era un classico

-risulta essere Tach il vero vincitore.
Da assassino impunito per tantissimi anni, finisce per soccombere del suo "stesso delitto" ad opera della giornalista.

Non riesco ancora a capacitarmi se mi aspettavo o meno un finale del genere.
Resta il fatto che devo ancora capire il senso delle copertine..... che attinenza hanno?
Qualcuno mi spiega?

Voto finale 6/7 (dal sei al sette)
Mi è piaciuto di più Mercurio rispetto questo romanzo.

[sava73]

allora:

MOLTO BELLO.

ma non arriva ad essere eccezionale . Prima di scrivere queste due righe c'ho voluto rimugginare un po' sopra, per lasciare tempo alle sensazioni scatenate da questo romanzo. Innanzi tutto ci siamo con la durata, 180 pagine circa hanno già un significato ( rispetto alla normale produzione nothombiana ), poi ci siamo con la storia, ha una sua "ragione" ed è ben strutturata. Ma torniamo al commento.....sarà stato un colpo di fortuna, ma io e Lully abbiamo diviso il romanzo perfettamente in due metà ben contraddistinte: la 1a in cui il Nobel è l'aguzzino....e la seconda in cui le parti si invertono! Il 4° giornalista è una LEI ! L'autore nonne vuole sapere, maschilista come nessun altro non vuole essere "esposto" su una rivista rosa, ma Nina ( questo il suo nome ) non è tipa da lasciarsi scoraggiare ed ingaggia un duello verbale con Tach memorabile! Scambi di insulti ( piu' o meno metaforici ) discorsi metalinguistici, filosofici mai banali ma soprattutto acidi (!!) fino all'immancabile colpo di scena

Spoiler:

ovvio non ve lo dico

Arrivati attorno a pagina 100 si capisce perchè il romanzo si intitola cosi': IGIENE DELL'ASSASSINO è il titolo dell'unica opera dell'autore francese rimasta incompiuta. Ovvio che le ultime 70 pagine ruotano tutte intorno a questo componimento e alle argute supposizioni di Nina, fino ad un finale ormai INEVITABILE ( chi è l'assassino? chi è la vittima? chi muore e chi vive?? )

Spoiler:

compratevelo !

Il romanzo mi è piaciuto, davvero BUONO! Una lettura piacevolissima, scorrevole ed incalzante, fatta al 98% dai soli DIALOGHI ( non facile, vorrei sottolineeare ), si "beve" in poche ore ed è un peccato perchè ci si appassiona agli scontri vrbali, ma credo sia anche il giusto limite fidsiologico ad una lettura del genere, quindi assolutamente equilibrato. Il messaggio tra le righe? Forse preoccuparsi di cio' che leggiamo e cercare tra le righe? Se fosse davvero questo a sto punto non vorrei mai incrociare la Nothomb per strada

Unico neo del romanzo proprio le ultime due righe:

Spoiler:

quasi ininfluenti al corpo vero e proprio della storia, pero' le avrei "gradite" di piu' - ammazza che esigente - se Nina avesse chiuso con un "Ho scoperto solo cosi' quanto TI AMO anch'io!" sarebbe stato un po' simile a MERCURIO è vero, in cui il "salvatore" diventa suo malgrado carnefice,

ma lo avrei visto piu' coerente con la deviazione perversa dei personaggi principali ( Nina e Tach ), vabbè, il classico pelo nell'uovo

Ultimo appunto il personaggio di Tach ( il nome è inscrivibile ): uno spettacolo, un genio, un folle, un misantropo, un cinico, un razzista, un maschilista, un egomane, un assoluto! ( ettecredo che è obeso, non ci sta tutta sta roba in una persona sola ) Brava Amèlie a costruire e gestire uno dei personaggi piu' difficili ed indimenticabili della letteratura contemporanea!



PRO:
+ ritmo incalzante
+ storia costituita dai soli dialoghi
+ il protagonista

CONTRO:
- finale col pelo nell'uovo ( vedi spoiler )

grafica ( copertina ): ** simpatica ( la mia almeno ) ma sviante come il titolo!
giocabilità ( stile di scrittura ): **** ( Nothomb 100% )
lonegvità ( storia vera e propria ): ** ( a tratti sorprendente, si svela da sola ma piano piano )
globale: ***

Configurazione minima ( probabilemnte il suo migliore - l'ho metto poco sopra Diario di Rondine, che a sto punto diventa il minimo propedeutico )
Configurazione consigliata ( probabilmente aver letto altri libri della Nothomb aiuterebbe a calarsi nel "genere" e goderne appieno ).

[david]

Mi avete incuriosito

Sentitevi in colpa




Giusto per non fare lo spammone preciso che, di solito, non prediligo i libri brevi (che ci posso fare ) però, leggendo a sprazzi i vostri commenti (altra cosa che prediligo è la totale oscurità su trama/personaggi ) mi è venuta voglia di approfondire. Consigliate (in un futuro prossimo) di inziare con questo o con altri romanzi? (ho letto ad esempio che lullaby è stata "folgorata" da mercurio ). Mi appello soprattutto all'esperienza e la saggezza di Sava

[sava73]

Mercurio è piaciuto anche a me ( c'è già il topic ovviamente ) e te lo consiglio, è piu' una favola dark se vogliamo, questo è una lotta lessicale un intreccio di dialoghi ... tra i due la spunta IGIENE per l'originalità... Mercurio per il doppio finale....

non saprei consigliartene uno solo...

[Lull@by]

Mercurio è piaciuto anche a me ( c'è già il topic ovviamente ) e te lo consiglio, è piu' una favola dark se vogliamo, questo è una lotta lessicale un intreccio di dialoghi ... tra i due la spunta IGIENE per l'originalità... Mercurio per il doppio finale....

non saprei consigliartene uno solo...

io gli consiglierei di leggere tutta la bibliografia

[dyvim tvar]

e che sarà mai questa

vabbè.... quanto costano sti libri?

[Lull@by]

quelli in edizioni Guanda li trovi tra i 6 e i 7 euro.
In edizioni Voland tra 11 e 13 euro.

[sava73]

diciamo costano un euro a pagina

[dyvim tvar]

Stavo pensando a come photoshop ed il trucco trasformino anche una cessa immonda in qualcosa di pisellabile..... Vidi una volta un servizio (credo su Mtv) dove le modelle delle varie marche di cosmetici venivano fotografate prima e dopo la "cura" ovviamente anche la più **** senza trucco assomiglia ad una scimmia fuggita dallo zoo.

[King Elessar]

Ho letto il libro da un bel pò, ma commento solo ora...

L'ho trovato interessante, divertente a tratti geniale... però credo che una punta di delusione l'ho provata... il cinismo che pervade l'opera quando iniziai il libro da ragazzino lo trovai sconvolgente... ora mi sembra più normale... tutte le cose si fanno più piccole quando le guardiamo da adulti... ma questa è una colpa che certo non si può dare alla Nothomb

Spoiler:

In particolare le perfidie ai danni dei primi giornalisti non mi son sembrate così crudeli... e cmq avrebbero dovuto essere i crescendo... mi aspettavo che l'ultimo prima di Nina dovsse essere quello combinato peggio, ma viene solo messo alla porta, mentre quelli puniti con più perfidia sembrano essere i primi due.

L'unica cosa che non mi è piaciuta è il finale... le ultimissime righe

Spoiler:

avrei preferito una qualsiasi fra 2 opzioni:
1)Proprio quando sembra che sia soggiogata, Nina si ribella a Tach, vincendo definitivamente la sua sfida
2)In un crescendo morboso Nina finisce effettivamente per diventare l'avatar di Tach e per soccombere alla sua volontà

Questo finale in cui Nina strangola Tach ma senza quasi fregarsene mi sembra non sia nè carne nè pesce... e poi anche abbastanza inverosimile: nelle ultime righe la storia sembra essere divenuta di dominio pubblico, eppure no sembra che Nina ne debba pagare le conseguenze.

Insomma un racconto ispirato e straconsigliato, quasi perfetto, peccato solo per quel quasi

[The Keka]

Il mio quarto libro nothombiano, per ora quello che mi è piaciuto di più (forse anche perché è quello con più pagine ), un protagonista perfetto e indimenticabile nella sua abiezione e dialoghi geniali...
Il finale, mah, ormai mi sto abituando al fatto che i finali della Nothomb mi lasceranno sempre un po' così

[Cyberik]

Finito ieri sera di leggere anche questo libro della Nothomb...

Sfortunatamente mi è piaciuto meno di Diario di rondine, nonostante venga catalogato come il miglior lavoro di questa autrice.

Il libro scorre via che è un piacere, i dialoghi aiutano molto per questo obiettivo e si capisce che i giornalisti iniziali sono solo il preludio per un'intervista più profonda.

Spoiler:

Nina è un personaggio interessante, ma chiaramente "normale" se la paragoniamo a Tach, anche se sembra cercare di rendere tutta l'intervista una specie di braccio di ferro mentale. Forse l'unico modo di parlare al premio Nobel, anche se secondo me rende questa parte del libro una descrizione per far vedere quanto ne sanno.
Il cinismo di Tach è logico solamente dal punto di vista letterario (continui riferimenti a persone e comportamenti sono esclusivamente fatti tramite altri autori e/o filosofi) e il suo parlare d'amore in modi così platonici, mi fa storcere un po' il naso, visto il suo carattere descritto in precedenza anche nel libro stesso.
Forse io sono per un cinismo più "tecnico".
Fatico a chiamare "genio" una persona così vaga e poco reale, scusato in parte dalla sua alienazione (ma già solo il razzismo e la generalizzazione totale erano una conseguenza di questo, mi ha dato l'impressione di essere piuttosto debole mentalmente).
Anche l'entrata così aggressiva di Nina mi è parso uno scarso tentativo per far inquadrare al lettore l'intervistatrice, credo sia una delle conseguenze del far venir fuori un protagonista così tardi nella lettura.

Probabilmente non saranno pareri condivisi, non sono assolutamente un critico, né un esperto, ma è quello che ho provato alla lettura di questo libro.

[sava73]

Probabilmente non saranno pareri condivisi, non sono assolutamente un critico, né un esperto, ma è quello che ho provato alla lettura di questo libro.

ogni opinione è importante per dare un'idea a chi pensa di leggere un romanzo