Messi: "Rossi è il futuro"
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Intervista al fuoriclasse argentino del Barcellona: "Ibra fa gol incredibili, si vede che si diverte. Non so cosa darei per vincere il Pallone d'oro. Sento spesso Ronaldinho: è lui il vero fenomeno. Giuseppe l'ho visto contro l'Atletico Madrid, segna sempre"
Messin azione con la maglia del Barcellona. Reuters
MILANO, 29 ottobre 2008 - Pensando ai giovani italiani ancora in cerca di collocazione e identità a 25 anni, viene da ridere: Lionel Messi, 21 compiuti a giugno, quinta stagione nel Barcellona, olimpionico, è già l'erede designato di Maradona. D'accordo che è Messi e si vedeva subito, ma a 18 anni gli hanno dato la maglia da titolare e adesso l’hanno anche liberato dall’ombra di Ronaldinho e Deco. “Senza di loro il gioco del Barça è cambiato e ne abbiamo tratto vantaggio tutti: giochiamo di più il pallone”. Se c’è uno che può contendere Pallone d’oro e World Player a Cristiano Ronaldo, è lui.
In Spagna molti dicono: Messi è troppo individualista.
“Sono così da quando ero un
pibe e non intendo cambiare: sono un istintivo, un individualista che però lavora per la squadra. Rijkaard e Guardiola l’hanno capito”.
Guardiola è diverso da Rijkaard?
“Gli piace molto stare nel gruppo, far sentire la sua presenza, parlare con noi. Sembra ancora un giocatore”.
Qual è il suo vero ruolo?
“Mi sono abituato alla fascia destra, molto laterale, sebbene tenda sempre a "tagliare" verso il centro. Mi piace anche fare il centravanti con libertà di movimento, come mi schiera spesso Guardiola”.
Maradona l’ha criticata.
“Cose che si dicono sul momento. So che Diego mi apprezza e non porto rancore”.
Quali erano i suoi idoli?
“Aimar su tutti, quando giocava nel River. Poi D’Alessandro e il colombiano Angel”.
E Maradona no?
“L’ho visto soltanto una volta quando avevo cinque anni: mio padre mi portò al campo del Newell’s di cui era tifoso. Non ricordo niente”.
Adesso sarà il suo ct.
“Nessun problema: è un grande, lo ammiro per quel che ha dato al calcio argentino”.
L’Argentina è nel caos...
“Ma io sono ottimista: sta arrivando la generazione che ha vinto l’Olimpiade. Se nel 2006 fossimo stati più fortunati in semifinale con la Germania, avremmo poi vinto noi. Il Mondiale manca all’Argentina da troppo tempo”.
Messi può conquistare il Pallone d’oro?
"Non so cosa darei per essere il primo argentino a vincerlo. Di Stefano c’è riuscito da spagnolo, Sivori da italiano”.
Il suo grande amico Ronaldinho non è fra i 30 candidati.
“E mi spiace da morire. Ci sentiamo spesso, ci mandiamo sms: è contento del Milan, sta crescendo. Ronnie è un fenomeno anche come persona: quando in Italia lo conoscerete bene, mi darete ragione”.
A chi darebbe Pallone d’oro e World Player?
“Ad Aguero. Ma lo meritano anche Torres e Xavi. Da Cristiano Ronaldo a Kakà, da Ibrahimovic a Rooney, tutti in corsa. Manca Iniesta e non capisco perché: è un mostro”.
Cristiano Ronaldo il favorito?
“È un grandissimo, l’anno scorso lui mi ha preceduto nel Pallone d’oro e io nel World Player. Sarà proprio una bella lotta”.
Pochissimi “italiani” in lista. Chi ha chance è Ibrahimovic.
“Fa gol incredibili ed è molto migliorato da quando all’Inter è arrivato Mourinho. Si vede che si diverte”.
Barça: Liga o Champions?
“Non vinciamo la Liga da due anni: la rivogliamo. La Champions è diversa: lì si vede partita dopo partita, conta troppo la casualità”.
Il rivale più pericoloso in Europa?
“Se devo scegliere, il Liverpool: ha Torres, Gerrard, Kuyt, Mascherano ed è difficile da affrontare. Forse ci sono squadre che giocano meglio, ma lo vedo in finale a Roma”.
E in Spagna?
“Il Real. Però Valencia e Siviglia non perdono un colpo. E il Villarreal gioca il miglior calcio con il Barcellona”.
Il Villarreal è Giuseppe Rossi.
“L’ho visto contro l’Atletico Madrid: segna sempre, ha un grande futuro”.
Fabio Licari
Re: [10] Il profumato topic del calcio internazionale
Originariamente Scritto da cla24
Maradona CT argentino???
in sta foto sembra un demente
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