il suo nome è Cypher, ma non devi odiarlo, poichè egli è solo un messaggero.
la consapevolezza é dolore. ma il dolore è un punto di partenza. farà battere il tuo cuore più intensamente e sarà allora che sentirai per davvero.
le forme, i colori, le luci e le ombre del mondo.
non odio il dolore, ma la sofferenza è solo un qualcosa di iniziale, dopo un primo momento non non sarà più necessario provarne per essere consapevoli. É come se dopo aver provato il dolore della luce, quando usciti una prima volta dall'oscurità ne veniamo feriti agli occhi, iniziassimo a sostenere che sempre sarà così. Non è vero, gli occhi si abituano, e l'anima pure.
che faccio... un post di spam per spiegarle che era una battuta attorno al gioco del poker, o non le rispondo e lascio correre il fraintendimento?
...
ma non si dice mai di no ad un po' di spam!
stella, era una battuta attorno al gioco del poker.
HiveTyrant ha scritto mer, 12 febbraio 2003 23:46
full.
vinco io.
(fool.... vinco io...)
no one said it would be easy
to forget the tears
cerco nelle tristi parole
un bagliore nella riflessione del mio essere
un luccichio nel buio
una vaga fragranza
come di fiore appena sbocciato
appena inumidito dalla rugiada
che come lacrima di gioia
scorre sui petali
(dedicated to those who let me live with their love)
It falls... it falls down, down... more and more...
I can feel your hand...
a red aura around...
I know it'll take mine...
In the end... I'll get up...
fumose parole gironzolano tutto intorno
tutto perde senso
e ne riacquista immediatamente
è vuoto. tutto è vuoto.
tutto meno lei... state of love and trust...
non appartengo alla realtà delle cose... sono estraneo alla normalità...
tutto alla fine mi abbandona... alla fine io abbandono tutto...
tutto meno lei.
state of love and trust...
fermati un attimo; in tutta la tua vita sono ben pochi i punti fissi...
sono ben poche le persone che ancora custodiscono il tuo cuore...
sono sempre meno...
non posso dimenticare chi è tornato con un sorriso...
non posso dimenticare chi se n'è andato con il broncio...
non riesco a dimenticare che se n'è andato con la rabbia; con la rabbia di chi non capisce il motivo di troppe cose...
purtroppo...
... non posso nemmeno dimenticare chi se n'è andato senza dire nulla...
In the end
Everything as gone away
Everything but her
state of love and trust
devo dire che l'ho apprezzata. evoca bene quello stato mentale per cui tutto sembra sbiadire attorno a noi, tutto eccetto quell'immagine che persiste vivida, e che riesce a infondere ancora un po' di vita...
musicale l'intro in inglese ("a red aura around"...azzeccato), mi piace la ripetizione di quel verso "state of love and trust".
insomma, complimenti.
A scrivere in english il rischio è sempre quello di cadere nel banale.
La prima stanza non è male, ma le immagine sono logore.
La ripetizione di that stona.
Gli ultimi due versi non mi piacciono proprio (specie il brought)
Perchè se non si è molto bravi (cioè alla pari con la lingua madre) si tende a passare dall'italiano all'inglese (il chè implica una semplificazione del messaggio origiale oppure una espressione così così) e quindi a compensare lo sforzo traduttivo con una minor attenzione al contenuto.
Inoltre non abbiamo (spesso!) alle spalle lo stesso patrimonio letterario che ci consenta di attingere (citare, rielaborare, parte importante del creare) immagini e selezionare le nostre.
Il più delle volte si finisce per appoggiarsi di più a frasi fatte o logore, a diminuire drasticamente la ricchezza lessicale e a scrivere pascendosi più del suono prodotto che del contenuto (e qui parte la tiritera...l'inglese è musicale...appunto, questo è un rischio! Un dito dietro cui nascondersi).
E' un discorso da prendere con le molle, perchè chi pensa in inglese e ha una grande conoscenza della letteratura (e del vocabolario) anglosassone si può permettere questo e altro. Ma tutti gli altri non pretendano di comporre capolavori in inglese se in italiano non cavano un ragno dal buco.