Ohhh, dopo mesi di attesa ho finalmente trovato il tempo di vedermi questo pazzo pazzo film; le aspettative, vi dirò, erano piuttosto alte, e non sono state deluse, anche se la pellicola non è del tutto esente da critiche. Ma andiamo con ordine: Black Sheep è divertente. Molto. Ma forse eccede negli scherzetti infantili per strappare la risata facile, finendo per risultare scontato in alcune gags davvero troppo "pecorecce (questo termine calza a pennello ).Ed inoltre il tentativo di introdurre parti seriose in un film impostato su un'idea totalmente demenziale stride in maniera evidente, influendo negativamente sull'esperienza visiva. Jonathan King è bravo sia nel presentarci numerosi scorci evocativi di una splendida Nuova Zelanda, sia a gestire la vicenda in modo brillante, non lesinando su dettagli gore, che in alcune sequenze invadono letteralmente lo schermo. Ma probabilmente nel macello totale, King perde un pò di vista quello che dovrebbe essere l'asse portante del film: la pecora assassina.
Infatti gli esperimenti genetici del film non si limitano a tramutare docili agnelli in pecore tremendamente assetate di carne umana, ma fanno sì che, data la presenza di DNA umano negli esperimenti compiuti, le vittime possano trasformarsi in zombie-pecora, megaagnelloni che camminano su due zampe e cje esulano un pò dal concetto-base della pellicola, ovvero la pecora, nuda e cruda, assassina. Lo so, sono terribilmente viscido e palloso, ma dovevo sottolineare questo aspetto. Anche perchè per il resto non ho notato nefandezze grossolane (a parte quell'aria amatoriale che forse si poteva evitare): io mi son divertito, perchè gli attori, sconosciuti neozelandesi, se la cavano piuttosto bene (nonostante a molti siano sembrati poco più che amatoriali), anche se lo script non è (volutamente?) granchè innovativo nè sviluppato; le scene nelle quali ridere sono davvero molte, nonostante spesso siano minate da clichè fin troppo abusati; e, soprattutto, le pecore diventano REALMENTE temibili, anche nella loro controparte ibrida. La Weta Workshop, curatrice degli effetti del Signore degli Anelli (in tal caso direi il Signore degli Agnelli, ok me ne vado..), consegna agli occhi dello spettatore pecore dallo sguardo truce e dai denti aguzzi, e anche le trasformazioni degli uomini in "pecora mannara" sono sfiziose, anche se qua e là qualche effetto meccanico avrebbe potuto essere realizzato in modo migliore. Ma ho trovato fantastico il modo in cui King è riuscito a far apparire un gregge di pecore, la cosa più innocua al mondo, minaccioso e pronto alla carneficina. Tirando le somme, Black Sheep non mancherà di intrattenervi, nonostante una sceneggiatura migliorabile e a tratti pasticciata ed alcune gags non esattamente riuscite. Di spazio per frattaglie e sangue ce n'è in abbondanza, nonostante non si tocchino le vette deliranti dei capolavori isipiratori di questa pellicola come Splatters e nonostante le promesse non siano esattamente mantenute, visto che per lunghi tratti si ammira soltanto la dolce campagna neozelandese. Peccato per il finale goliardico e raffazzonato. Sbarazzino, ma la sensazione che il regista volesse essere non soltanto ironico ma anche serioso in alcune parti del film lascia un pò con l'amaro in bocca. Avrei gradito un film 100% demenza, mentre il risultato finale offre una sorta di "vorrei fare un film totalmente fuori di testa, ma non posso" piuttosto criticabile.
A me Black Sheep è piaciuto un sacco. Mi ha fatto sorridere un po' come Undead..
Certo però che ai primi posti della classifica rimangono "L'armata delle Tenebre" e "L'alba dei morti dementi".
Un altro film del genere che vi consiglio di vedere è "Fido"
Esilerante.
black sheep
).Ed inoltre il tentativo di introdurre parti seriose in un film impostato su un'idea totalmente demenziale stride in maniera evidente, influendo negativamente sull'esperienza visiva. Jonathan King è bravo sia nel presentarci numerosi scorci evocativi di una splendida Nuova Zelanda, sia a gestire la vicenda in modo brillante, non lesinando su dettagli gore, che in alcune sequenze invadono letteralmente lo schermo. Ma probabilmente nel macello totale, King perde un pò di vista quello che dovrebbe essere l'asse portante del film: la pecora assassina.
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