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Risultati da 51 a 75 di 142
  1. #51
    Il Nonno L'avatar di Morandar
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    Predefinito Re: Diary of the dead di G. A. Romero (2007)

    Bla bla bla.
    Intanto nel nuovo cast non c'è neanche un attore di colore, e quindi ne desumiamo che sarà lo scuro zombie leninista a risolvere la faccenda, così come da abitudine Romerica.

    E sì, il messaggio di Land era talmente banale e mal posto da far ridere. Dove sono le allegorie di Zombi?

  2. #52
    Il Nonno L'avatar di Seblon
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    Predefinito Re: Diary of the dead di G. A. Romero (2007)

    Citazione Originariamente Scritto da Hellvis 2006 Visualizza Messaggio
    Mmm nel giorno degli zombi mi sembra che usi la pistola in modo meno consapevole: mi sembra quasi che lo zombi abbia un vago ricordo di come funziona l'arma. In land invece se non sbaglio addirittura ferma una zombi dal divorare un tipo per farlo uccidere col fucile (detto tra noi non ho comunque molto apprezzato l'uso della pistola del terzo).
    Per il resto, come dicevo, sono opinioni assolutamente personali sul come piacciono gli zombi a me, e questa evoluzione non mi ha garbato per niente, nonostante aggiunga nuovi significati al film
    Per coerenza allora dovresti dire che i morti viventi di "zombi" fanno schifo perchè, come ben ricorderai da bravo nerd, a un certo punto ridono mentre un povero cristo viene smembrato, dimostrando di provare sentimenti (seppur basilari, estremamente primitivi). Non solo, alla fine salgono la scaletta che porta al tetto (neppure in land sono arrivati a tanto!).
    Citazione Originariamente Scritto da Hellvis 2006 Visualizza Messaggio
    Io invece avrei preferito proprio una cosa alla mad max, con i personaggi che ad esempio vagano nel deserto, si spostano di oasi in oasi, magari incontrano dei predoni che li derubano di tutto e li lasciano agli zombi...
    forse sarebbe stata un po' una forzatura coi tempi, ma si poteva ambientare il film tipo nel 2050 o giù di lì. Così l'ambientazione non mi è proprio piaciuta.
    I personaggi, ripeto, li ho trovati piatti e poco carismatici, non so come spiegarlo, ma se vedo il biondo asserragliato da qualche parte sbadiglio, mentre se vedo un CJ (parlo del remake di dawn) mi esalto da matti
    Io pure avrei voluto gli zombi nello spazio ma che c'entra. Questo è il film pensato da romero e dovresti attenerti ad esso senza fantasticare su ciò che avresti voluto trovarci dentro.
    Immagino che sia proprio la chiave di lettura ricchi\poveri quella ad aver motivato questa scelta. Ammetto di non avere un ricordo chiarissimo del film, ma al di là della mia personalissima opinione per cui difficilmente tutta quella gente vestita elegante avrebbe potuto sopravvivere mandando dei balordi a rubare scatolette, non mi pare neppure di aver visto campi coltivati o allevamenti.
    Ma ripeto, non ne sono sicuro.
    Non solo scatolette ma anche beni di lusso e tutto ciò che di commestibile veniva trovato. Le squadre non erano composte da balordi ma da personale addestrato e ben armato (quasi paramilitare), specializzato nel recupero del materiale. A un certo punto leguizamo dice di lavorare da tre anni per hopper, questo (unito ad altri elementi come il mercatino del volgo o la struttura sociale della città) lascerebbe supporre che gli uomini si siano stabiliti nella "roccaforte" da non più di 4/5 anni e il limitatissimo ambiente abitabile (completamente metropolitano) spiegherebbe la mancanza di serre e coltivazioni. Di animali non se ne vedono proprio ma desumo che dell'ampia maggioranza gli zombi ne abbiano già fatto banchetto. Insomma.. non vedo per quale motivo si debbano contare i peli del c**o a un simile film, ancor più considerando che i precedenti erano colmi di incongruenze ed errori.

  3. #53
    Il Nonno L'avatar di Seblon
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    Predefinito Re: Diary of the dead di G. A. Romero (2007)

    Citazione Originariamente Scritto da Morandar Visualizza Messaggio
    E sì, il messaggio di Land era talmente banale e mal posto da far ridere. Dove sono le allegorie di Zombi?
    Non so, parliamone. Buttata così mi lascia pensare che tu del film abbia colto pochissimo e quel poco neppure lo hai capito.

  4. #54

    Predefinito Re: Diary of the dead di G. A. Romero (2007)

    Insomma.. non vedo per quale motivo si debbano contare i peli del c**o a un simile film, ancor più considerando che i precedenti erano colmi di incongruenze ed errori.
    Ma infatti era una constatazione nerdica che non vuole svalutare in modo particolare il film, figurati. Ma gli zombi mangiano gli animali? Non lo ricordo.

  5. #55
    Banned L'avatar di Hellvis 2006
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    Predefinito Re: Diary of the dead di G. A. Romero (2007)

    Citazione Originariamente Scritto da Doom Visualizza Messaggio
    Per coerenza allora dovresti dire che i morti viventi di "zombi" fanno schifo perchè, come ben ricorderai da bravo nerd, a un certo punto ridono mentre un povero cristo viene smembrato, dimostrando di provare sentimenti (seppur basilari, estremamente primitivi). Non solo, alla fine salgono la scaletta che porta al tetto (neppure in land sono arrivati a tanto!).

    non ricordo la scena ma sarà stato uno stacchetto comico. Gli zombi di "zombi" fanno anche altro, tipo premere bottoni a caso su un registratore di cassa o usare un sasso per rompere un vetro: questo perchè hanno vaghi ricordi di quello che facevano in vita e le loro azioni da non morti ne sono solo una pallida parodia: un conto è questo, un conto è usare coscenziosamente un arma.
    Ma, ripeto, come ho detto nel primo post, tutte le critiche al modo di vedere gli zombi sono esclusivamente personali, semplicemente non ho apprezzato questa evoluzione del mio mostro preferito: nulla ha a che fare col valore effettivo del film


    Io pure avrei voluto gli zombi nello spazio ma che c'entra. Questo è il film pensato da romero e dovresti attenerti ad esso senza fantasticare su ciò che avresti voluto trovarci dentro.
    certo che l'ha pensato romero, ma l'ha pensato male e realizzato peggio. Non posso forse dire quello che reputo avrebbe reso migliore il film'

  6. #56
    Il Nonno L'avatar di Seblon
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    Predefinito Re: Diary of the dead di G. A. Romero (2007)

    Citazione Originariamente Scritto da Titus_silverblood Visualizza Messaggio
    Ma infatti era una constatazione nerdica che non vuole svalutare in modo particolare il film, figurati. Ma gli zombi mangiano gli animali? Non lo ricordo.
    Secondo snyder, no. Secondo anderson, si. Secondo romero, boh?!.. Nei quattro film non mi pare si vedano animali ma su questo punto neppure io metterei la mano sul fuoco.

  7. #57
    Moderatore spudorato L'avatar di Sarpedon
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    Predefinito Re: Diary of the dead di G. A. Romero (2007)

    Citazione Originariamente Scritto da Doom Visualizza Messaggio
    Secondo snyder, no. Secondo anderson, si. Secondo romero, boh?!.. Nei quattro film non mi pare si vedano animali ma su questo punto neppure io metterei la mano sul fuoco.
    In Day of the Dead gli alligatori della Florida gironzolano liberamente in mezzo alle case infarcite di zombi senza venire presi in considerazione.

  8. #58
    Banned L'avatar di Hellvis 2006
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    Predefinito Re: Diary of the dead di G. A. Romero (2007)

    proseguiamo con la discussione nerd: secondo voi il morso ti trasforma in zombi?
    A vedere zombi ho elaborato questa teoria: c'è un virus nell'aria che attacca i cadaveri riportandoli in vita; questo virus non si trasferisce col morso, ma è solo trasportato nell'aria e agisce solo sui cadaveri. Il morso semmai ti fa morire perchè ti crea infezione. Ma il risveglio avviene solo per il virus, non per il morso. Basti vedere il caso del biondo, che si trasforma in zombi solo dopo la morte sopraggiunta per infezione e febbre.
    Però a vedere il giorno degli zombi pare il contrario: infatti quando all'inizio il tipo viene morso sul braccio questo viene prontamente amputato: voi che ne dite?

  9. #59
    Moderatore spudorato L'avatar di Sarpedon
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    Predefinito Re: Diary of the dead di G. A. Romero (2007)

    Direttamente da All Flesh Must be Eaten, gdr sugli zombi: capitolo: Spreading the Love

    1) One bite and you are hooked (Snyder)

    2) You die, you rise (Romero)


  10. #60

    Predefinito Re: Diary of the dead di G. A. Romero (2007)

    Citazione Originariamente Scritto da Sarpedon Visualizza Messaggio

    1) One bite and you are hooked (Snyder)

    2) You die, you rise (Romero)


    L'inglese è una lingua fantastica, ha una capacità si sintesi assurda, rende benissimo l'idea... sarà che ha una grammatica semplice e parole tendenzialmente corte.. poi ha anche un minimo di durezza che viene dal tedesco che non guasta mai.

    Cmq per me con Land Romero ha pisciato furoi dal vaso, è stato troppo preso nel cercare di dare die messaggi... e sono uscite fuori cose ridicole come il finale, la Jihad ecc..

  11. #61
    Lo Zio L'avatar di Marco Cattaneo
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    Predefinito Re: Diary of the dead di G. A. Romero (2007)

    Citazione Originariamente Scritto da Doom Visualizza Messaggio
    Quello che tu chiami "sogno" a me sembra la più svilente delle concezioni registiche, porre un limite all'autorialità per favorire il proprio sollazzo mentale, svago vuoto per spettatori-zombi che si fermano incantati ad osservare i fuochi d'artificio. In questi termini, non trovare un punto di contatto con le tue opinioni mi sembra pure motivo di orgoglio.
    Che ti ponessi in maniera scandalosa l'ho notato da anni, ma non mi sei mai parso stupido, quindi probabilmente o hai letto il mio post mentre eri un pò troppo pieno di te stesso, o andavi di fretta.

    Per quanto riguarda il mio sollazzo.. mi affido all'arte per provare emozioni, come io compongo musica per far provare emozioni agli altri; se per te è solo una disciplina su cui discorrere di tecniche varie e su chi è più bravo a fare richiami in maniera intelligente, non vedi differenza tra un regista e un ingegnere. Giusto per dire che con le storie che ho scritto nel post precedente, non intendevo dire di essere "Mario Rossi" che va a vedere le esplosioni di Schwarzy per essere soddisfatto.

    Romero vs. Spielberg: ma hai letto bene quello che ho scritto? O sei troppo preso a come dare dell'ignorante con funambolici discorsi che ti danno del pirla sotto le righe? Ho scritto che per quanto mi riguarda, i dialoghi di Wotw sono congegnati un tantino meglio di quella serie di frasi da macho prese a caso da la più scadente delle sceneggiature che giravano a Hollywood, che sono presenti in Land. E comunque, questo non vuol dire che non ho trovato difetti anche in Wotw, sai?

    Uberzombie: la storia di Bub che usa la pistola, scusate ma non regge. Sù ammettiamolo, Romero nel 2006 aveva bisogno di marcia in più, ma ha semplicemente imboccato la via sbagliata.

    Bub in Day of the dead non è un uberzombie, ma ci diventa grazie all'impegno costante e dopo mille "rewards" da parte del professore. Come tutti i zombie ha reminescienze del passato, ma è grazie a tutti i piccoli esperimenti che si capisce come effettivamente ricominci a "prendere" coscienza del passato... Fino a sviluppare affezione per il dottore. Ma sta di fatto che i mille mila zombie rimanenti al mondo continuano a essere bestie, mossi SOLO DALLA FAME che non potrà mai essere colmata.

    In Land no, TUTTI i zombie improvvisamente c'hanno una marcia in più, bastano 2 cose per farli partire tutti ganzi verso una guerra, tra un verso gutturale e l'altro. E' stata una scelta, ha deciso che improvvisamente (perchè è davvero improvviso lo stacco) i zombie non sono mossi più dalla fame, ma dalla voglia di far valere diritti etc.. a me fa caxare, ad altri può appassionare, ma di sicuro non è in linea con il suo stile di sempre. Parlo di realizzazione generale, non del concetto dello zombie che si evolve, quello lo abbiamo capito che è un punto a cui Romero tiene. Dialoghi, personaggi, sembrano tutti usciti da un film d'azione di bassa lega.


    Ad ogni modo, per me Romero può anche fare un film con 3 ore di tavola rotonda tra vivi e morti, che discutono su come convivere sulla terra, ma non lo accetterei.

    A dire il vero, se realizzato bene, verrebbe fuori una figata

    Comunque il mio pensiero rimane immutato.. Seguo la "saga", se così la vogliamo chiamare, da anni, ho letto racconti, ne ho scritti, e penso che con tutta la carne al fuoco che c'era ancora da sfruttare col mondo post apocaliptico creato da Romero, l'accozzaglia di patriottismo e finti buonismi che perma Land lo trovo uno spreco inaudito.

    Doom, fatti un favore, cerca di rimediare "Choices", un racconto pubblicato su "Il libro dei morti viventi" (se lo trovi in inglese ancora meglio).. Per me è spettacolare sotto tutti i punti di vista. Senza tirare in ballo Jihad e terroristi in malo modo

    Quelle sono davvero 3 ore passate a "viaggiare".. Se hai la minima idea a cosa io mi stia riferendo
    Ultima modifica di Marco Cattaneo; 29-08-07 alle 12:17:17

  12. #62
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    Predefinito Re: Diary of the dead di G. A. Romero (2007)

    Citazione Originariamente Scritto da Hellvis 2006 Visualizza Messaggio
    proseguiamo con la discussione nerd: secondo voi il morso ti trasforma in zombi?
    A vedere zombi ho elaborato questa teoria: c'è un virus nell'aria che attacca i cadaveri riportandoli in vita; questo virus non si trasferisce col morso, ma è solo trasportato nell'aria e agisce solo sui cadaveri. Il morso semmai ti fa morire perchè ti crea infezione. Ma il risveglio avviene solo per il virus, non per il morso. Basti vedere il caso del biondo, che si trasforma in zombi solo dopo la morte sopraggiunta per infezione e febbre.
    Però a vedere il giorno degli zombi pare il contrario: infatti quando all'inizio il tipo viene morso sul braccio questo viene prontamente amputato: voi che ne dite?
    Leggiti il manuale per sopravvivere agli zombi, oltre a farti una cultura ti tornerà assai utile in futuro, fidati

    Riassunto brevissimo: secondo l'autore del libro il virus sta nei fluidi corporei dell'uomo, attacca il cervello uccidendo la persona ma ristabilendone alcune capacità motorie e si trasmette solo ed esclusivamente per contatto tra i fluidi.

  13. #63
    Il Nonno L'avatar di Morandar
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    Predefinito Re: Diary of the dead di G. A. Romero (2007)

    Citazione Originariamente Scritto da Doom Visualizza Messaggio
    Non so, parliamone. Buttata così mi lascia pensare che tu del film abbia colto pochissimo e quel poco neppure lo hai capito.

    Modera i toni e non ti permettere. Non ho insultato nessuno, solo un film che mi ha sinceramente deluso.

    Ci sono elementi buoni nel film. La storia delle scatolette, sia a livello superficiale - crea tensione, un motivo per uscire dalla città sicura -, sia a livello più profondo - un parallelo con il supermercato di zombi dove si trovava tutto? La caduta definitiva della civiltà, un ritorno alla raccolta dei frutti caduti spontaneamente (frutti stavolta del lavoro umano)?
    I fuochi d'artificio, se proprio vogliamo dargli un significato. Che però c'entra poco col film: cosa vuole essere, una critica al rimanere imbambolati di fronte ad immagini colorate mentre attorno tutti ti fottono? Mi pare un po' buttata lì. A meno che non DECIDIAMO che il film è una critica alla società moderna in toto ed in ogni suo ambito, e quindi ogni elemento è riconducibile a ciò: lo zombie-lenin è lo "spettatore" che prende coscienza, l'individuo che porta gli altri ad una crociata verso il potere costituito - dai media, perchè gli uomini (i cattivi, i fascisti) sono quelli che sparano i fuochi. Ed è per questo che gli zombie sono muti! Perchè caduti nella spirale del silenzio (pure Noelle-Neumann cita 'sto film), ma si libereranno, ah se lo faranno.
    E poi c'è il texano ultracon che quando la gente scopre l'imbroglio non sa che fare, e soccombe, ed è il potere stesso a soccombere con lui!
    E il Death Reckoning è l'arma più forte che può avere: il consenso, è una roccaforte del consenso ed è

    bah. Secondo me, la verità è che si è voluto spingere un po' troppo su un messaggio che non ha molto di rivoluzionario, e lo si è legato male al genere.
    Non è che non accetto le innovazioni, come qualcuno verrà a dirmi. E' che questa manca totalmente di classe, e considerato che non sono il solo a storcere il naso mi viene da rimanere fermo sulle mie idee.
    Ora spiegamelo te il film, e considera l'italiano lo conosco; quindi evita pure di usare il dizionario per sembrare più furbo.

  14. #64
    Il Nonno L'avatar di Seblon
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    Predefinito Re: Diary of the dead di G. A. Romero (2007)

    Citazione Originariamente Scritto da Morandar Visualizza Messaggio
    Modera i toni e non ti permettere. Non ho insultato nessuno, solo un film che mi ha sinceramente deluso.

    Ci sono elementi buoni nel film. La storia delle scatolette, sia a livello superficiale - crea tensione, un motivo per uscire dalla città sicura -, sia a livello più profondo - un parallelo con il supermercato di zombi dove si trovava tutto? La caduta definitiva della civiltà, un ritorno alla raccolta dei frutti caduti spontaneamente (frutti stavolta del lavoro umano)?
    I fuochi d'artificio, se proprio vogliamo dargli un significato. Che però c'entra poco col film: cosa vuole essere, una critica al rimanere imbambolati di fronte ad immagini colorate mentre attorno tutti ti fottono? Mi pare un po' buttata lì. A meno che non DECIDIAMO che il film è una critica alla società moderna in toto ed in ogni suo ambito, e quindi ogni elemento è riconducibile a ciò: lo zombie-lenin è lo "spettatore" che prende coscienza, l'individuo che porta gli altri ad una crociata verso il potere costituito - dai media, perchè gli uomini (i cattivi, i fascisti) sono quelli che sparano i fuochi. Ed è per questo che gli zombie sono muti! Perchè caduti nella spirale del silenzio (pure Noelle-Neumann cita 'sto film), ma si libereranno, ah se lo faranno.
    E poi c'è il texano ultracon che quando la gente scopre l'imbroglio non sa che fare, e soccombe, ed è il potere stesso a soccombere con lui!
    E il Death Reckoning è l'arma più forte che può avere: il consenso, è una roccaforte del consenso ed è

    bah. Secondo me, la verità è che si è voluto spingere un po' troppo su un messaggio che non ha molto di rivoluzionario, e lo si è legato male al genere.
    Non è che non accetto le innovazioni, come qualcuno verrà a dirmi. E' che questa manca totalmente di classe, e considerato che non sono il solo a storcere il naso mi viene da rimanere fermo sulle mie idee.
    Ora spiegamelo te il film, e considera l'italiano lo conosco; quindi evita pure di usare il dizionario per sembrare più furbo.
    I miei toni sono già moderati, in caso contrario avrei scritto cose ben diverse. Dicendo "E sì, il messaggio di Land era talmente banale e mal posto da far ridere" insulti intellettualmente chi come me sostiene l'esatto opposto. Decidiamo che il film sia un horror con un sottotesto socio-politico, in tutto e per tutto non dissimile dai precedenti (non vedrei per quale motivo lo si debba considerare in modo diverso). Ciò che avanza non sarà il massimo dell'originalità ma quanti altri lo hanno fatto prima di romero in termini tanto attuali e legati a simili contesti? A posteriori sarebbe ben più banale l'osservazione consumistica di "zombi", se calata in un periodo di uscita nel quale non si parlava d'altro. Citi i fuochi artificiali che sono probabilmente la metafora più bella e riuscita del film, particolarmente attinente all'ideale romantico di cadavere deambulante che inizialmente si lascia ingenuamente abbindolare dall'immagine (rimando vicinissimo alle allegorie di zombi che tanto rimpiangi) ma successivamente scardina tale posizione alla ricerca di qualcosa di diverso. Al contrario degli uomini, sia ricchi che poveri, privi di ambizioni o prospettive vitalizie pensate anche solo per il medio termine. La divisione comunista/fascista non è così marcata, al contrario sottilmente ironica e piuttosto complessa (big daddy incarna ben più gli ideali di gramsci rispetto a quelli di lenin). La contrapposizione non è affatto bianco vs. nero; da una parte gli zombi presentano graduali reminescenze umane e dall'altra gli uomini si sono progressivamente zombizzati (cominciando dall'annullamento del valore della vita). Del dizionario non ho bisogno, lo lascio usare a chi ne ha evidente bisogno. Come te, che sembri trovare fondamento e sicurezza esclusivamente nelle opinioni altrui. Almeno finiscila di fare l'appendice discorsiva di titus, s'è capito che siete amichetti ma questo non dovrebbe influire su gusti e modo di porsi all'interno del forum. Ricapitolando: uno non lo ha gradito perchè voleva staccare la spina, uno perchè ci voleva trovare mad max e uno perchè non ha colto i cambiamenti intercorsi fra un film e l'altro. Chi rilancia di più? Kakihara coglie nel segno, nonostante io abbia dei dubbi nei confronti dei limiti posti da universal (raro che un simile studio conceda un veto R). Ricordo quando romero giustamente si lamentò per i tagli ai fondi di "day of the dead" ma nel caso di LOTD ha goduto di un budget più che eccellente e di una co-produzione non particolarmente invasiva (storico anzi il notevole incremento economico concesso dopo il primo pre-montato).

  15. #65
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    Predefinito Re: Diary of the dead di G. A. Romero (2007)

    Doom ho qualche difficoltà a capire questo concetto:
    Citazione Originariamente Scritto da Doom Visualizza Messaggio
    Dicendo "E sì, il messaggio di Land era talmente banale e mal posto da far ridere" insulti intellettualmente chi come me sostiene l'esatto opposto.
    Voglio dire: se una opinione diversa dalla mia espressa in maniera diversa dal mio stile diventa un insulto alla mia intelligenza, allora tanto vale venire a scrivere su un forum. Mi pare che le opinioni espresse sulla questione siano tutte legittime, ancorché espresse con stili, che per forza di cose sono differenti. Vederci insulti intellettuali alle opinioni altrui mi sembra veramente una forzatura.

  16. #66

    Predefinito Re: Diary of the dead di G. A. Romero (2007)

    Mi spiace di insultare intellettualmente qualcuno con la mia personale opinione riguardo al film, ma tutto sommato non mi sono posto il problema visto i toni che generalmente si sviluppano in certe discussioni (quali QUESTA). Quasi nessuno si lamenta dei messaggi inseriti tramite allegorie, e posso persino accettare il messaggio ritrito del "cosa è diventata l'America oggi" tra fuochi artificiali targati Fox News che distraggono le classi inferiori e ricchi imperialisti impegnati a pararsi il ****. Ma francamente imputare le critiche riguardanti la forma e la resa del film ad un deficit di comprensione riguardo all'evoluzione dell'idea di zombi che ha avuto Romero negli ultimi 20 anni mi pare pretestuoso. Il fatto che ad una quantità di individui piuttosto navigati sia apparso complessivamente noioso o con cadute di stile nella sceneggiatura non è dovuto esclusivamente alle limitate capacità cerebrali (non occorre un genio per afferrare lo spirito dei film o del nuovo corso zombesco), quanto alla constatazione della povertà della confezione. Mi si può far credere che sia voluta, che sia giustificabile in virtù della mancanza di altri esempi del genere, che la si possa far passare perché in fondo "altri sono stati ben più banali", ma continua a rimanere, per i miei gusti, la sagra dello scontato. Certo, tra vent'anni probabilmente verrà considerato geniale il rappresentare in modo sottile le differenze di classe tramite un gruppo di imbecilli che bevono champagne dopo la fine del mondo, ridendo governati da un cowboy che scappa con valigette piene di dollari inutili in un sistema economico dove probabilmente valgono come cacca di mucca. Se sono tutte cose su cui sorvolare per godere di chicche come i fuochi artificiali, bon, c'è anche una forte componente di gusto personale, senza andare a pescare significati profondi o livelli superiori di coscienza.

    Sul mio sguattero Morandar sorvoliamo Doom: di film sui quali non concordiamo ve ne sono parecchi, ma non è neppure degna di risposta una provocazione così puerile. E poi non ci godo a crearmi il personaggio acido, io.
    Ultima modifica di Titus_silverblood; 29-08-07 alle 18:28:29

  17. #67
    Il Nonno L'avatar di Morandar
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    Predefinito Re: Diary of the dead di G. A. Romero (2007)

    Citazione Originariamente Scritto da Doom Visualizza Messaggio
    I miei toni sono già moderati, in caso contrario avrei scritto cose ben diverse. Dicendo "E sì, il messaggio di Land era talmente banale e mal posto da far ridere" insulti intellettualmente chi come me sostiene l'esatto opposto.
    Fortuna che son già moderati.
    Non credo di insultare nessuno esprimendo un parere che ho ampiamente motivato. Puoi al limite attaccare le basi del mio pensiero e mostrarmi dove vacillano, ma non mi pare di avere (in questa sede) dato dell'idiota a chiunque abbia gradito il film. Lungi da me, la pellicola ha un certo suo valore comunque - anche se tu fai notare che il messaggio Zombi è oggi banale. Oggi, allora no. Quello di LotD è stantìo da un decennio.

    La divisione comunista/fascista non è così marcata, al contrario sottilmente ironica e piuttosto complessa [...] La contrapposizione non è affatto bianco vs. nero;
    Questo è forse il merito maggiore del film, ma l'equilibrio non si mantiene: la luce benevola è palesemente nei confronti dello zombie-Gramsci, e dei suoi supporters umani. Non passiamola come una tragedia in cui tutti perdono: il texano sbaglia, il povero zombie ha ragione, e quello che una volta era uno scherzo improbabile (lo zombie che non attacca l'uomo ma anzi lo aiuta, come nel finale di Shaun of the Dead) è qua passato come la naturale evoluzione della specie.
    I lupi che dormono con le pecore, in fin dei conti. Già. Giustamente Romero è il padre della saga e può farci quel che vuole, ma scusate se pretendo un po' più di rigore nelle trame.

    Del dizionario non ho bisogno, lo lascio usare a chi ne ha evidente bisogno. Come te, che sembri trovare fondamento e sicurezza esclusivamente nelle opinioni altrui. Almeno finiscila di fare l'appendice discorsiva di titus, s'è capito che siete amichetti ma questo non dovrebbe influire su gusti e modo di porsi all'interno del forum.
    Non credo di avere bisogno di consultare il dizionario per trovare tali fondamento e sicurezza di cui parli: mi basterebbe quotare for truth e starmene zitto.
    La provocazione finale non merita neanche risposta. Ci arrivi da solo a capire quanto sia inutile e soprattutto idiota - qua il dizionario usalo, sennò mi dici che ti sto insultando - un simile modo di porre la questione.

  18. #68
    Banned L'avatar di Hellvis 2006
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    Predefinito Re: Diary of the dead di G. A. Romero (2007)

    Citazione Originariamente Scritto da Mikk Visualizza Messaggio
    Leggiti il manuale per sopravvivere agli zombi, oltre a farti una cultura ti tornerà assai utile in futuro, fidati
    mi prendi per un nab?
    urca, vedo che in mia assenza vi siete scannati di brutto

  19. #69
    Il Nonno L'avatar di Seblon
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    Predefinito Re: Diary of the dead di G. A. Romero (2007)

    E sì, il messaggio di Land era talmente banale e mal posto da far ridere. Dove sono le allegorie di Zombi?
    Esordire con "e sì,.." me lo aspetterei dal padreterno, non da morandar. "E sì.." ha la sola funzione di avallare e supportare una precedente idea; quella di titus, se non si fosse capito. L'impressione è che quando uno dei due viene preso in causa, l'altro si senta quasi in dovere di correre per fare le proprie dimostranze; movie machine è piena di simili recenti accadimenti che vi riguardano che sarò ben lieto di esporre qualora la discussione si evolvesse in tal senso. Ho forte antipatia nei confronti di tali comportamenti e attualmente sembra che morandar ne faccia discreto abuso.
    Citazione Originariamente Scritto da Morandar Visualizza Messaggio
    Fortuna che son già moderati.
    Non credo di insultare nessuno esprimendo un parere che ho ampiamente motivato. Puoi al limite attaccare le basi del mio pensiero e mostrarmi dove vacillano, ma non mi pare di avere (in questa sede) dato dell'idiota a chiunque abbia gradito il film. Lungi da me, la pellicola ha un certo suo valore comunque - anche se tu fai notare che il messaggio Zombi è oggi banale. Oggi, allora no. Quello di LotD è stantìo da un decennio.
    I riferimenti di LOTD sono fortemente successivi al 9/11; più di ciò che dice è importante come lo dice e basando il riscontro negli anni novanta non troveresti nulla di paragonabile o comprensibilmente rifacibile a quanto viene mostrato, proposto ed avanzato da romero. Si chiama contestualizzazione. Esattamente quanto fatto con zombi nella seconda metà degli anni settanta.
    Citazione Originariamente Scritto da Morandar Visualizza Messaggio
    Questo è forse il merito maggiore del film, ma l'equilibrio non si mantiene: la luce benevola è palesemente nei confronti dello zombie-Gramsci, e dei suoi supporters umani. Non passiamola come una tragedia in cui tutti perdono: il texano sbaglia, il povero zombie ha ragione, e quello che una volta era uno scherzo improbabile (lo zombie che non attacca l'uomo ma anzi lo aiuta, come nel finale di Shaun of the Dead) è qua passato come la naturale evoluzione della specie.
    I lupi che dormono con le pecore, in fin dei conti. Già. Giustamente Romero è il padre della saga e può farci quel che vuole, ma scusate se pretendo un po' più di rigore nelle trame.
    Cerchi un rigore che per quanto mi riguarda ha pochi pari in ambito di prosecuzione o consequenzialità pensata nel lungo termine. Sarà che tendo a fidarmi più di romero che di morandar ma l'idea dello zombi romantico contrapposto all'uomo kativo era covata in seno fin dal primo film (esplicato dal solo finale e rimarcato dal remake di savini). Che al regista stia a cuore la sorte dei morti claudicanti piuttosto che dei sopravvissuti di turno mi sembra cosa esplicita e perfettamente intellegibile, per questo è ben poca cosa la critica che si muove in tale direzione. Esistono molti altri film con zombacci cattivissimi con i quali potrete trastullarvi a vostro piacimento.
    Citazione Originariamente Scritto da Morandar Visualizza Messaggio
    Non credo di avere bisogno di consultare il dizionario per trovare tali fondamento e sicurezza di cui parli: mi basterebbe quotare for truth e starmene zitto.
    La provocazione finale non merita neanche risposta. Ci arrivi da solo a capire quanto sia inutile e soprattutto idiota - qua il dizionario usalo, sennò mi dici che ti sto insultando - un simile modo di porre la questione.
    Del dizionario hai bisogno nella medesima misura in cui mi accusi di farne sistematico uso. Credo tu mi conosca abbastanza bene per sapere che non ho bisogno di dare alcuna parvenza di furbizia (più che tale mi ritengo onestamente informato), in caso contrario mi spiace per te e per la grettezza ideologica che spinge ad avanzare simili considerazioni.

  20. #70
    Il Nonno L'avatar di Morandar
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    Predefinito Re: Diary of the dead di G. A. Romero (2007)

    Va bene, dai, del film non me ne frega più niente, tanto come la penso è chiaro.
    Smettila di attaccarmi personalmente. Sì, Titus è amico mio e capita che noi si intervenga in topic segnalati dall'altro: capita, quando si parla spesso insieme.

    E quell' "e sì" non si rivolgeva proprio a nulla, se non ad una impressione che ho avuto fin dalla prima visione della pellicola in questione. Voleva solo concludere il messaggio con qualcosa di un po' più legato alla discussione di "non c'è il protagonista di colore".

    Se non ti piace il mio modo di comportarmi su forum, segnalami pure per il ban, ma smettila di provocare simili OT abissali dei quali alla gente importa proprio nulla, considerato tanto più che in questo topic neanche si parlava di Land of the Dead, film sviscerato con dovizia all'epoca.

    Tanto per chiarire, i riferimenti al dizionario non erano ovviamente gratuiti; soltanto una frecciatina ad un modus agendi che dimostri spesso e che tende ad appiattire le discussioni in un "Doom c'ha ragione perchè non ho capito cosa ha scritto". Ma fai bene, eh.

  21. #71
    Il Nonno L'avatar di Seblon
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    Predefinito Re: Diary of the dead di G. A. Romero (2007)

    L'OT è una parentesi marginale, anzi collaterale. Nulla di così inopportuno rispetto alle considerazioni su LOTD che vorrei davvero affrontare con te o con chiunque altro abbia idee e opinioni al riguardo. Questo tanto per appiattire la discussione.

  22. #72

    Predefinito Re: Diary of the dead di G. A. Romero (2007)

    ***** Doom, siamo cresciuti insieme dall'età di tre anni, nello stesso ambiente culturale, leggendo libri, film, fumetti, musica simile, nella stessa scuola. Che spesso le opinioni siano simili non dovrebbe stupire, senza tirar fuori le stupidate dell'amichetto. Che poi, se stessimo parlando di musica, mi sentirei solo dare dell'imbecille dal morandar per dieci pagine di topic, tanto per chiarire.

    Ci stiamo annoiando tutti, piantiamola qui e torniamo ot!

  23. #73
    Il Nonno L'avatar di Seblon
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    Predefinito Re: Diary of the dead di G. A. Romero (2007)

    Appunto, piantatela di focalizzarvi esclusivamente sulla digressione e tornate in argomento. Appurato il disinteresse di morandar nei confronti del film o della discussione (ma non del mio modo di scrivere, dizionario alla mano), prenderei in considerazione quanto segue:
    Citazione Originariamente Scritto da Titus_silverblood Visualizza Messaggio
    ...Il fatto che ad una quantità di individui piuttosto navigati sia apparso complessivamente noioso o con cadute di stile nella sceneggiatura non è dovuto esclusivamente alle limitate capacità cerebrali (non occorre un genio per afferrare lo spirito dei film o del nuovo corso zombesco), quanto alla constatazione della povertà della confezione. Mi si può far credere che sia voluta, che sia giustificabile in virtù della mancanza di altri esempi del genere, che la si possa far passare perché in fondo "altri sono stati ben più banali", ma continua a rimanere, per i miei gusti, la sagra dello scontato. Certo, tra vent'anni probabilmente verrà considerato geniale il rappresentare in modo sottile le differenze di classe tramite un gruppo di imbecilli che bevono champagne dopo la fine del mondo, ridendo governati da un cowboy che scappa con valigette piene di dollari inutili in un sistema economico dove probabilmente valgono come cacca di mucca. Se sono tutte cose su cui sorvolare per godere di chicche come i fuochi artificiali, bon, c'è anche una forte componente di gusto personale, senza andare a pescare significati profondi o livelli superiori di coscienza.
    Potrei dirti che ad una quantità di individui piuttosto navigati LOTD è apparso bello o almeno dignitosamente superiore alla media del genere. Non so, facciamo a chi raccoglie più consensi? I gusti personali li puoi tirare in ballo anche senza sottostimare il film ed i suoi significati, ben lontani dall'essere profondi (piuttosto li definirei coerentemente interessanti e al servizio della forma horror). Hopper che fa la bella vita ignorando l'apocalisse sottostante è la minima chiave di lettura ed interpretazione che mi aspetterei da un simile film, tra l'altro la fuga con i dollari mi sembra la naturale conclusione di un personaggio che al denaro era totalmente votato. Oltre all'utilità materiale; da qualche altra parte esisteranno roccaforti in cui lo status sociale è determinato dalla moneta, visto il mantenimento dello status economico (il lasso di tempo che intercorre fra terzo e quarto film è relativamente breve quindi le classi sociali sono quelle di sempre, solo enfatizzate dall'isolamento e dalla mancanza di un'autentica legislazione). E poi con quale dignità si potrebbe contestare la contestualizzazione di LOTD ed esaltare quella di day of the dead, infinitamente più didascalica? Che sia una questione culturale? A leggere i commenti di tanto scafati cinefili direi di sì: e lo staccare la spina.. e il futuro alla mad max.. e gli attori carismatici.. Mi imbarazzerebbe anche solo condividere un'opinione con simili argomentazioni, sembra che per alcuni lo sbaglio più grande di romero sia non avere girato un remake dei suoi precedenti film o non avere ambientato la vicenda nel passato (quanto visto nel film è il presente posto all'interno della cronologia continuativa della saga, non il futuro!).
    Ultima modifica di Seblon; 29-08-07 alle 22:09:42

  24. #74
    Il Puppies L'avatar di Wolfgare
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    Cool Re: Diary of the dead di G. A. Romero (2007)

    Mi spiace si siano create queste due pagine di OT, ma era stato tirato in ballo il quarto film della saga e volevo sapere i pareri delle persone del forum.

    Come si dice al mondo c'e' chi ama le bionde e chi le more, sono gusti.

    Io per esempio non ho apprezzato i film non di Romero citati in precedenza (Shaun a parte) ma appunto sono gusti (e questo sarebbe veramente OT)

    Oltretutto di questo Diary si sa ancora poco, quindi ci siamo tenuti impegnati.

  25. #75

    Predefinito Re: Diary of the dead di G. A. Romero (2007)

    Potrei dirti che ad una quantità di individui piuttosto navigati LOTD è apparso bello o almeno dignitosamente superiore alla media del genere. Non so, facciamo a chi raccoglie più consensi? I gusti personali li puoi tirare in ballo anche senza sottostimare il film ed i suoi significati, ben lontani dall'essere profondi (piuttosto li definirei coerentemente interessanti e al servizio della forma horror).
    Guarda, da altri duecento miei interventi sparsi per il forum puoi facilmente renderti conto di quanto il peso che attribuisco ai numeri ed al botteghino in termini di importanza è minimo, quando non negativo. Io non sottostimo il significato del film: al massimo lo ritengo abusato e poco incisivo, quasi banale, forse proprio in virtù della sua importanza, che sarei idiota a sottostimare, e che lo rende ricorrente in parecchie produzioni. Mi rendo conto di come si sconfini nei gusti personali quando arrivo a parlare della confezione in cui è consegnato allo spettatore, della sceneggiatura e della caratterizzazione di certi personaggi.

    Quando mi riferisco ad individui "scafati", non intendo certo chi vuole staccare la spina o desidera vedere l'ambientazione alla Mad Max (per quello immagino ci sia RE3), quando parecchie persone che conosco e che possiedono, per natura, formazione scolastica o semplice passione, strumenti intellettuali per comprendere (non necessariamente apprezzare) il filo conduttore (certo non complesso) dell'opera. Quello che mi fa strano è il tuo insistere precedente sul mancato giudizio positivo come conseguenza della mancata comprensione del tutto. E' anche vero che sul forum non sempre si capisce a chi sia rivolto quale commento, quindi magari mi lamento senza motivo.

    Forse il punto di disaccordo è proprio questo: per me, Land, è molto più didascalico delle precedenti creazioni di Romero, al limite del fastidio in certi frangenti, quali il finale "lasciamoli vivere, cercano una casa". Qui hai ragione probabilmente, la componente dei gusti personali è forte, forse sono così prevenuto riguardo ai finali "buonisti" hollywoodiani dall'aver sviluppato qualche forma di ipersensibilità che me lo fa apparire come fuori luogo e ridicolo, è irrilevante.

    Direi che questo è il punto del contendere, e non so quanto sia possibile discuterci sopra effettivamente. Le storie sull'ambientazione e lo "staccare la spina", per quanto legittime, non mi appartengono, come all'incirca 20 pagine di topic-rissa sui robottoni speravo avessero chiarito!
    Ultima modifica di Titus_silverblood; 30-08-07 alle 01:39:37

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