[CLUB] Juventus

[Bobo]

Anche io ho paura che sia così

Siamo in tre

[Jack666]

4. Posso acquistare una stella per la mia Famiglia e far scrivere: Fam. Rossi Mario?
No, non saranno accettati nomi collettivi. Sarà possibile intestare la piastrella a due persone rispettando però la suddivisione dei campi e il numero massimo di caratteri a disposizione per ogni targa (30 caratteri comprensivi di spazi: max 18 caratteri compresi gli spazi nella prima riga e max 12 caratteri compresi gli spazi nella seconda riga. E' possibile inserire due nomi ma con un solo cognome. Esempio: Bianchi Mario & Anna). Chiaramente, però, arriverà un solo kit di benvenuto.

5.Cosa posso scrivere sulla mia stella?
E' concesso solo l'utilizzo delle lettere dell'alfabeto, non dei numeri. Non sono concessi nomi di città, di comuni, di regioni. E' possibile utilizzare cognome, nome e/o soprannome purchè rispettino le regole relative al numero massimo di caratteri concessi.

Quindi niente nomi collettivi ma si possono mettere soprannomi. Noi siamo il signor Tigiemme Barsport

[Bobo]

Quindi niente nomi collettivi ma si possono mettere soprannomi. Noi siamo il signor Tigiemme Barsport

Perfetto



Magari poi decidiamo meglio il soprannome allora

[firewall76]

Quasi tutti quelli che hai citato erano dei tappetini con Moggi . Basta riprendersi le puntate dei programmi sportivi di quel periodo per averne conferma.
Il collegamento con il passaggio successivo mi sfugge .

prendiamole, prendiamole, perché mi devono essere sfuggite tutte le volte che polemizzavano malignando sulla juventus e su moggi.
Il collegamento è semplice: se costoro si zerbinavano con moggi, significa che quando parlavano male di lui e della juventus lo facevano a ragion veduta soprattutto a mediaset, la cui imparzialità è fuori discussione visto che non fa capo (secondo auricchio colui che ha redatto le informative di calciopoli) a berlusconi
Perché non vai a napoli a dar una mano a narducci e capuano: ne hanno bisogno

[Camus]

17/11/2010 - INTERVISTA
Aquilani: "La Juve? Spero mi riscatti"

Alberto Aquilani, 26 anni, è cresciuto nella Roma


Il centrocampista tra bianconeri
e Nazionale: «In debito con Del Neri, mi ha dato continuità»

MASSIMILIANO NEROZZI

INVIATO A KLAGENFURT
Il Principino vuol farsi Re, prendendosi la Juve («Mi piacerebbe aprire un ciclo») e la Nazionale («Non penso che Prandelli sappia già chi giocherà nei prossimi quattro anni»). Con l'uniforme bianconera ha cominciato, pilotando il centrocampo, 10 presenze e un gol, e stasera a Klagenfurt si rimette quella azzurra. Da titolare, come fu l'ultima volta, con il Brasile.

Alberto Aquilani, è iniziata la sua seconda vita?
«Perché? Mica ero morto».

Ritrova la Nazionale dopo quasi due anni: come si sta?
«Bene, è un momento positivo. La prima cosa che ho in testa è fare risultati importanti con la Juve, ma all'azzurro ci pensavo anche quando ero a Liverpool: e ora sono tornato per avere continuità e per giocare».

Cosa le ha dato Del Neri?
«Fiducia, ed è quello che mi serviva».

Pure un po' di salute: senza cerotti, la Nazionale pare una cosa normale per uno con il suo talento.
«Normale mica tanto, perché di scontato non c'è nulla. Però, sì, dipende dal fisico».

Come farà a rubare un posto da titolare?
«Sono a disposizione, e non penso che Prandelli sappia già chi giocherà nei prossimi quattro anni».

Lei ha idea di dove li passerà?
«La Juve ha un diritto di opzione su di me, a 16 milioni, poi è chiaro che i soldi li dovranno tirare fuori loro (sorride, ndr). Non dipende da me».

Le piacerebbe se pagassero il prezzo?
«Vorrei rimanere: non è un chiodo fisso, ma se mi riscattassero sarebbe un motivo di soddisfazione. Mi piacerebbe aprire un ciclo alla Juve».

A Roma tornerebbe?
«Anche lì non dipende da me. Però mi sembra difficile».

Le hanno mai dato del traditore?
«Traditore de che? I veri tifosi sanno com'è andata la storia. Ero infortunato, e dovevo andare via: una grande squadra offriva una grande opportunità di lavoro a me e un sacco di soldi alla Roma».

Quanto gli infortuni le hanno messo in salita la carriera?
«Ma quanti giocatori ci stanno infortunati? Con me vi siete un po' fissati: forse perché ci ricascavo quando stavo andando bene. In realtà è stato un problema solo quello alla caviglia, quando mi operai e la rieducazione non andò come previsto».

Chi l'ha aiutata a non mollare?
«La mia famiglia. E poi piangersi addosso non serve».

Spalletti, Benitez, Del Neri: dica lei.
«Tre grandi allenatori, anche se molto diversi. Del Neri mi ha dato più continuità, ma anche con Spalletti ho avuto un buon rapporto: non è vero che non mi faceva giocare, succedeva quando ero infortunato. Con Benitez è stato un rapporto più veloce: lo ringrazio per avermi portato in Premier League, ma sono arrivato che ero infortunato, e poi lui ha avuto qualche problema con la squadra».

Li ha anche ora.
«L'Inter aveva fatto troppo bene l'anno scorso, era una macchina da guerra, e lui s'è preso una bella responsabilità ad andare dopo Mourinho. Però aspetterei prima di parlare».

La Juve è da scudetto?
«Deve sempre puntare al vertice, anche se siamo una squadra nuova, e le altre hanno più nomi. Però serve anche il resto e noi ne abbiamo di più: cuore, volontà, determinazione, dedizione al lavoro. Così abbiamo portato via tre punti al Milan».

Anche la Roma ha più nomi?
«Grande squadra, ma forse come nomi stiamo lì».

Prandelli cita spesso il suo: pare la stimi parecchio.
«La stima fa piacere, ma le parole stanno a zero: la fiducia te la devi conquistare sul campo».

Se rimanevi a casa eravamo tutti più contenti

17/11/2010 - RETROSCENA
Juve, Agnelli e la vetta lontana:
"Calma, partivamo da -27 punti"

Il presidente juventino Agnelli con il dg bianconero Marotta


Marotta: «Il ritardo dal Milan non ci spaventa»

SIMONE DI SEGNI

ROMA
Stop alle polemiche. Andrea Agnelli e Giuseppe Marotta considerano sufficiente il dado tratto nel post partita di Juve-Roma e rotolato verso il Milan con l'appello all'uniformità di giudizio: presidente e direttore sportivo, a Roma per l'inaugurazione del Club Juventus Rai, dribblano i taccuini, quando le domande cercano di allungare la coda di polemiche con l'ad rossonero Adriano Galliani. Certi sorrisi, però, svelano la soddisfazione di aver colpito nel segno. Anche se poi, le parole, sono orientate a chiudere la diatriba: «Non vale la pena commentare oltre», la presa di posizione del numero uno juventino. «Non è successo nulla di particolare», il ridimensionamento del ds. Che comunque non ritira le lamentele esternate sabato sera: «Se oggi direi le stesse cose? Ho espresso un concetto, non volevo creare situazioni negative, ho semplicemente richiamato l'attenzione sul principio dell'uniformità...». Stop.

Cassano, Buffon, il ruolo della Signora in campionato, una battuta (e un altro dribbling) su Calciopoli bis: sul palcoscenico dell'incontro con i tifosi juventini della Capitale salgono altri temi, con l'orgoglio bianconero del presidente che invade la sala. Marotta soddisfa le curiosità sull'interesse con cui da Vinovo seguono le questioni blucerchiate: «Sto vivendo la vicenda Cassano con grande dispiacere. Voglio sottolineare le ragioni di Garrone, pur manifestando il mio rammarico: il lavoro che avevo svolto alla Samp era stato utile a recuperare sia l'uomo, sia il calciatore. Ora non lo posso aiutare. Se a gennaio può arrivare alla Juve? No, non rientra nei programmi. Noi non stiamo dietro al contenzioso tra lui e la sua società». La rivendicazione della bontà del suo lavoro a Genoa è implicita. Come la frecciata al suo ex club. A Buffon, invece, vengono riservate solo parole dolci: «Il rapporto con Gigi dura da dieci anni - dice Agnelli -. È una nostra stella e lo sarà sempre». Marotta va in fotocopia: «Lo aspettiamo. È un patrimonio nostro e dell'Italia. Aquilani? Abbiamo tempo, consiglierò alla proprietà di riscattarlo».

La Roma che tifa Juve incalza gli ospiti d'onore sul processo in corso a Napoli. Al presidente si chiede di fare la voce grossa. E sollecitare l'iter investigativo: «Stanno andando a rilento? Del resto non hanno i mezzi della Rai per ascoltare tutte le intercettazioni...», lo spirito di Agnelli. Che si fa pungente quando c'è da chiarire gli obiettivi della società per la stagione in corso: «I tifosi non possono perdere di vista che lo scorso anno abbiamo concluso il campionato con ventisette punti di ritardo dalla vetta». Marotta è più ottimista: «I sei punti di ritardo sul Milan non ci spaventano. La rimonta della Roma sull'Inter è storia recente e deve essere d'esempio. Noi vogliamo giocarcela fino alla fine». Da oggi, senza polemiche.

Sì, va bene, tante belle cose, però dimettetevi

Leggo - Juve-Amauri, prove d’addio
I bianconeri cercano acquirenti. L’agente: «Non si muove da Torino»
17.11.2010 08.00 di Redazione TuttoJuve per tuttojuve.com articolo letto 283 volte
Fonte: di Timothy Ormezzano per "Leggo"

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Sono passati nove mesi dall’ultimo gol in campionato di Amauri. Un periodo infinito per un bomber. Anche se domenica partirà dalla panchina, l’italo-brasiliano spera che il Genoa gli riporti fortuna: contro il Grifone, infatti, Amauri gonfiò la rete per l’ultima volta. Era il 14 febbraio, finì 3-2. Una vita fa. Da allora, è rimasto in campo per 802 minuti, più di tredici ore senza un gol fortuito, un tiro deviato, un episodio favorevole. Sfortuna e infortuni hanno contribuito al triste primato dell’attaccante.
Dopo i ripetuti stop per problemi muscolari, Amauri avrebbe bisogno di due settimane di ritiro in montagna per ritrovare la forma perduta. Impossibile. L’attesa per tornare quello del passato e riprendersi il presente bianconero dura già da troppo. Il tifo ha perso la pazienza. E la fiducia. Lo vedono involuto, macchinoso, sempre con le spalle alla porta. Insomma, innocuo. Anche Del Neri ha cambiato idea sul centravanti che aveva già allenato ai tempi del Chievo: da punto fermo dell’attacco, adesso è un giocatore da proteggere, da utilizzare «soltanto se al meglio, per evitare di metterlo alla berlina».
Mentre il tecnico gli risparmia brutte figure, Marotta sonda il mercato, cerca un club disposto a investire su mauri ed a garantire alla Juve una cifra non troppo lontana dai 23 milioni sborsati nel 2008. In Italia, la strada più percorribile porta al Napoli, a caccia di un sostituto per Lucarelli. «Napoli è una grandissima piazza - spiega Pocetta, agente del giocatore - e Amauri ne parla benissimo. Ma da qui ad un possibile trasferimento passa un abisso, mi sembra una possibilità remota. Amauri attualmente è contento di giocare in un grande club come la Juve». Il problema è che la Juve non è molto contenta di lui.

Inutile dire che dopo due anni, e con un contratto quadriennale, il valore a bilancio di Amauri non è di 23 milioni ma di 11,5, a giugno, e che a gennaio basterebbero 8 milioni per non fare minusvalenze...

Il problema è l'ingaggio, chi gli dà i 4,5 milioni che gli ha dato Secco ? Altra buonuscita in vista...

[Angelo]

Agente Lanzafame: “Non è escluso che parta a gennaio”
16.11.2010 18:02 di Aniello Abbate articolo letto 5033 volte
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Intervenuto nel corso della trasmissione radiofonica “Mondo Juventus”, in onda su radiomercato.net, Giovanni Lanzafame, fratello e procuratore di Davide, non ha escluso una partenza del suo assistito dalla Juventus già dal mercato di gennaio.
Lanzafame sta vivendo un periodo un po' difficile avendo giocato solo due partite in campionato, è possibile che a gennaio vada via?
Questo non si può mai escludere, se un calciatore giovane come Davide trova difficoltà per giocare il mercato è sempre aperto, è anche vero che c'è tempo per crescere e comunque viene da un infortunio. Domenica manca Pepe però Krasic torna dall'infortunio e quindi potrebbe ancora non essere il suo momento. Il mister nonostante il minutaggio non sia stato notevole lo vede bene, aspettiamo una sua occasione e si faccia trovare pronto da buon professionista. Mancano due mesi a gennaio ed è prematuro parlare di mercato.
Si aspettava un inizio così disastroso da parte dell'Inter?
E' la solita storia di una squadra sazia, come sta capitando al Barca che ha un Messi strepitoso. Una squadra logora con gente che ha vinto tutto, anche se gli infortuni influenzano visto che ti trovi a giocare con esordienti come Coutinho, Biabiany e non è facile. Poi ha cambiato allenatore e Milan e Juve partono avvantaggiate, ma il reale valore tecnico uscirà fuori.
Ci faccia una considerazione sulla partita Juventus-Roma.
Ero allo stadio, si sono visti due modi diversi di giocare: La Roma che ha fatto del suo gioco la tecnica e il possesso palla, ma una Juve che dal suo canto giocava in contropiede: due modi differenti di giocare che esprimono due maniere di intendere calcio alla fine il risultato è quello più giusto.

l'inter ha cambiato allenatore e juve e milan partono avvantaggiate?

[Angels]

Sono un po' preoccupato per la nazionale, speriamo tornino tutti sani e integri.

[Manu]

Scusate, lasciate perdere l'articolo

Agnelli: "Non vale la pena rispondere al Milan"
17.11.2010 08:30 di Vincenzo Vasta articolo letto 1602 volte
Fonte: corrieredellosport.it

© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS

Il presidente della Juve, a Roma per l'inaugurazione di un club, risponde così a chi gli chiedeva di commentare le parole di Galliani: "Non vale la pena di rispondere al Milan". La polemica era nata dalle dichiarazioni di Marotta che comparava gli episodi arbitrali della Juventus a quelli del Milan. I rapporti tra i due club non sembrano ora così sereni, come la storia ricorda.

La faccia di agnelli

[Ben_Weasel]

Com'è imbruttito

[Brix]

Gli argentini?

Ma de che ?

Giusto ora come ora: Zanetti, Cambiasso, Lavezzi, Andujar, Almiron, Burdisso, Pastore, Samuel...
Giusto i primi che vengono in mente, tutta gente che va dal buono all'eccellente e che di sicuro non sono più fumo che arrosto.
Avrei capito se avessi detto i brasiliani (lì di "fumosi" ce n'è qualcuno in più) ma proprio gli argentini...

No fermi,ho detto una mezza cazzata:il mio scetticismo contro il calcio sudamericano mi ha portato a ricordare solo gli esempi negativi di calciatori argentini.
Aò ero stanco(di ritorno dall'uni.),tant'è vero che quando mi sono accorto che avevo scritto una cavolata volevo editare,ma mi mancavano le forze per alzarmi dal divano...


P.S.
http://www.tuttomercatoweb.com/?action=read&id=238536
Mi pare d'averlo già detto,ma Gila alla juve non mi dispiacerebbe...
Se vendiamo Amauri e prendiamo lui...direi che ci guadagniamo soltanto...

[dragonzo]

La faccia di agnelli

qualcuno ha lanciato una loffa

[Bobo]

soprattutto a mediaset, la cui imparzialità è fuori discussione visto che non fa capo (secondo auricchio colui che ha redatto le informative di calciopoli) a berlusconi

Ma sul serio?

[Angels]

qualcuno ha lanciato una loffa

Sembrava più una faccia da odore di cagata fresca

[Angelo]

Scusate, lasciate perdere l'articolo




La faccia di agnelli

E' questa

[terrornoize]

Com'è imbruttito

Diciamo che così ispira meno schiaffi...

[Angelo]

La verità di Del Neri: «Pastore lo vedo bene nella Juve»


© LaPresse

Intervista esclusiva al tecnico bianconero: «Per lo scudetto ci siamo, come il Milan. Marchisio è super. Buffon titolare? Prima torni nel gruppo. Ora esiste un gruppo e per me sono tutti alla pari. Del Piero sta facendo il suo»

TORINO, 17 novembre - La pioggia incupisce la giornata, la cappa su Vinovo è quasi lugubre, diametralmente opposta all’umore di Luigi Del Neri: «Ma adesso non iniziate con la storia che a Vinovo c’è troppa umidità, perché sta piovendo dappertutto! Perché, scusate, io con quella tesi non sono d’accordo, allora cosa doveva succedere alla Spal, al Parma, al Bologna... E’ questione di annate un po’ particolari e di altri fattori che incidono, come la velocità, lo stress, con le troppe partite... Volete sapere una delle ragioni per spiegare i tanti infortuni? L’estate. Una migliore programmazione estiva potrebbe essere decisiva in positivo. E non dico meno partite, ma certamente meno spostamenti. Meno viaggi uguale meno stress, lavoro più efficace in quelle tre/quattro settimane e gli infortuni diminuirebbero. E comunque quest’anno noi stiamo limitando molto gli infortuni muscolari. In proporzione ne abbiamo molti meno, sono tanti quelli trau*matici ».

Perché?
«Vuole dire che è cambiata l’intensità di gioco e l’impatto. Questi infortuni da scontro dipendono dal fatto che la squadra dà molto in termini di agonismo e cattiveria in campo. Infatti abbiamo un impatto più forte alla partita e siamo anche un po’ sfortunati, perché tante volte un contrasto può andare bene e basta un niente per trasformarlo in un infortunio».

Dopo quattro mesi e mezzo di lavoro, la Juventus è come l’aveva immaginata?
«Non voglio dire che siamo ancora un cantiere aperto perché non è così, ma siamo in evoluzione continua, nel senso che la squadra cresce, pur tenendo conto degli infortuni e degli impegni continui che rendono difficile il lavoro. Ma facciamo continui progressi: è indicativo, in questo senso, il miglioramento della difesa. Nella prima parte della stagione avevamo subito 9 gol in cinque gare, nelle ultime sette ne abbiamo presi solo 4. In termini di risultati, invece, potevamo avere 4 punti in più».

Aquilani sembra aver fatto cambiare marcia al centrocampo. Impressione giusta?
«Sì, per quanto riguarda la qualità del piede, ma non è che quelli con i quali gioca sono meno importanti. E vanno elogiati anche quelli che giocano davanti a lui che sfruttano la sua grande qualità».

Che idea si è fatto di Del Piero?
«Sta facendo il suo. Non gli abbiamo concesso tanto recupero ultimamente e lui ha dato dimostrazione di grande attaccamento alla maglia, del quale siamo molto contenti. Ma noi dobbiamo utilizzare i giocatori per quello che possono dare, senza nessun obbligo o priorità. Il gruppo prima di tutto».

Pastore può trovare spazio nel suo 4-4-2?
«Certo, come seconda punta. E’ un giocatore fenomenale nel farsi trovare libero fra le linee, qualcosa di istintivo non glielo insegna nessuno. In qualche modo assomiglia a Cristiano Doni, potrei utilizzarlo come ho utilizzato lui all’Atalanta. In un 4-4-1-1 o, meglio, in un bel 4-2-4 con due ali vere».

Caso Cassano: che dice?
«Io ho vissuto la mia esperienza con Antonio l’anno scorso e dopo quel “caso” il nostro rapporto è molto migliorato e ora ci sentiamo spesso. E’ un fuoriclasse, dove va fa la differenza. Certo è imprevedibile in tutti i sensi e noi in questo momento stiamo consolidando un discorso che va al di là del calcio, un discorso all’interno del gruppo e non vogliamo che ci sia niente che possa rompere lo spirito di squadra».

Leggi il resto dell'intervista sull'edizione di Tuttosport oggi in edicola Guido Vaciago

...ovvero "Cassano mai alla Juve finchè ci sono io"

[Angels]

Se arrivasse Pastore

Peccato non arriverà mai

[Camus]

cassano l'ho già avuto l'anno scorso quest'anno tocca a qualcunaltro

[hansolo]

Com'è imbruttito

Rispetto a quando?

[Ben_Weasel]

Diciamo che così ispira meno schiaffi...

Rispetto a quando?

Ogni tanto dimentico che lo "slang" di qui non è conosciuto in tutta Italia, imbruttito=arrabbiato

[Ciccius81]

Certo, Pastore

Dobbiam riscattare quagliacoso e Aquilani, e son 25 milioni che ballano, e ci manca sempre una prima punta di peso, uno da 20 e passa gol.

Li tireremo fuori di sicuro 40 milioni per pastore, senza la CL tra le altre cose

[Loschi]

Certo, Pastore

Dobbiam riscattare quagliacoso e Aquilani, e son 25 milioni che ballano, e ci manca sempre una prima punta di peso, uno da 20 e passa gol.

Li tireremo fuori di sicuro 40 milioni per pastore, senza la CL tra le altre cose

Cioè ? ... sappiamo già che non riusciremo a qualificarci ???

[Ciccius81]

tra le prime 3 mi pare altamente improbabile Forse i preliminari, ma molto forse

[dragonzo]

tra le prime 3 mi pare altamente improbabile Forse i preliminari, ma molto forse

[Ben_Weasel]

Neymar: “Voglio la Juve, mi piace più dell’Inter”

novembre 17th, 2010 Numero7


La stella emergente del calcio brasiliano in forza al Santos, Neymar (1, ha parlato del suo futuro in una lunga intervista concessa alla ‘Gazzetta dello Sport’: “Il mio futuro? Ci sono 5 grandi club interessati al mio cartellino. La proposta che mi piace di più? La Juve. Ha un gran fascino a livello internazionale. Lo dico senza problemi: indosserei volentieri la maglia bianconera. Se conosco qualcuno dei campioni della Juve? Buffon. Uno dei più forti portieri al mondo. E’ infortunato? Non importa. Da attaccante vi dico che lui è molto bravo”.
TANTI CORTEGGIATORI
“Altri club che mi corteggiano? Il Chelsea, il Real Madrid, il Manchester United e l’Inter”.
LA JUVE MEGLIO DELL’INTER
“L’Inter ha vinto tutto nella passata stagione? Ed è la squadra dove ha giocato il Fenomeno. Ronaldo è un altro dei miei miti. L’Inter ha prestigio. Ma, nessuno si offenda, la Juve mi piace di più”.
VERREI VIA GIA’ A GENNAIO
“Via dal Santos già a gennaio? I dirigenti del mio club hanno risposto a tutti che ‘Neymar non è in vendita’. Io, però, non la penso alla stesso modo. Questo può essere il momento giusto per tentare l’avventura europea”.

http://juvemania.it/neymar-voglio-la...piu-dellinter/