Io penso dipenda dalla motivazione.
Io penso che una persona sia razzista nel momento in cui considera la sua "razza" superiore alle altre e le altre inferiori alla sua.
Nel caso di Hitler e del nazionalsocialismo, nonostante ovviamente facesse grandi sparate per il piacere delle folle, credo che sia errato parlare di razzismo, l'ideologia nazionalsocialista mi pare fosse più incentrata a elevare la razza ariana, sbarazzandosi di quelli che erano un ostacolo o un peso alla società(gli ebrei erano un ostacolo, i rom e gli zingari erano invece un peso).
Per l'ideologia razzista invece non si è contro ad un certo gruppo perché un peso o un ostacolo alla nostra razza, ma perché quel gruppo è considerato diverso da noi, a un livello inferiore. I neri erano considerati più scimmie che persone, e questo fino a poche decadi fa.
Inoltre il razzismo è un fenomeno che storicamente ha avuto a che fare solamente con i neri. Musulmani, asiatici, sudamericani(intesi come inca) erano considerate persone. I neri no.
Certo c'è da dire che negli ultimi decenni il razzismo è cambiato radicalmente, anche se più che razzismo parlerei in questo caso di pregiudizio.