Se vi nominassi lo sviluppatore freeware Ben "Yahtzee" Croshaw, penso che a molti non direbbe nulla. Se però dicessi "5 Days A Stranger" e "7 Days A Skeptic", vi direbbe molto di più, vero? I due titoli nominati sono probabilmente le sue opere più note, ma dopo di essi l'autore non si è mai fermato, anzi, ha deciso di sviscerare il più possibile l'Adventure Game Studio e vedere se era capace di fare più di "semplici" avventure.
Pochi si ricorderanno di Poseidon XII, un progetto mai completato che mescolava avventura e simulazione di vita in una stazione spaziale.
La scorsa estate è invece uscito Adventures in the Galaxy of Fantabulous Wonderment, una Space Opera demenziale ambientata nell'universo della trilogia di Rob Blanc, che mescola diversi stili di gioco.
1213 (pronunciato "Twelve-Thirteen", dodici-tredici) rappresentava un'altra sfida: si può fare un prodotto ispirato a giochi come il Prince of Persia classico o Flashback in AGS? La risposta è stata positiva.
L'incipit è piuttosto classico: un uomo col volto coperto, privo di memoria, rinchiuso in una cella e sottoposto a sadiche prove e torture ogni giorno da un misterioso uomo occhialuto; non ricorda neppure il suo nome, viene chiamato 1213. Senonchè un giorno, dopo un quotidiano giro di "addestramento", la porta della sua cella si apre.
In poche parole 1213 è un platform non frenetico, dove il protagonista salta, si arrampica, e con la sua pistola può abbattere i nemici. Può portare un solo oggetto per volta per la risoluzione di semplici enigmi, e interagire con pannelli di controllo e terminali. Questi ultimi contengono informazioni importanti, e diari essenzali per cercare almeno di intuire cosa sta succedendo nella struttura in cui tutto si ambienta. Per questo motivo la necessità di una conoscenza almeno discreta dell'inglese è ovvia.
L'energia è indicata da un cuore pulsante, il cui battito accelera man mano che ci si fa male; per ripristinarla bisogna basgnarsi sotto delle docce.
Chi ha giocato altri prodotti di Yahtzee avrà ormai familiare il suo stile grafico essenziale ed efficace. Gli ambienti grigi e asettici che ben presto diventano sporchi di morti violente dappertutto mi hanno ricordato non poco l'astronave di 7 Days A Skeptic. Le animazioni sono state molto curate. L'unico effetto sonoro sempre presente è il battico cardiaco, che mette non poca tensione. Quanto al sistema di controllo, è semplice e il gioco inizia con un tutorial che elimina qualunque difficoltà: unica perplessità, perchè TAB come tasto per sparare?
I difetti principali sono due:
- Le collisioni dei proiettili sono discutibili. Pare che i nemici possano essere colpiti soltanto in determinati frame d'animazione. Ne risulta che non si può fare altro che stare fermi a sparare finchè il nemico non muore. Non è richiesta alcuna abilità per i combattimenti, e le docce che appaiono sistemate strategicamente sembrano confermarlo. Unica eccezione il boss, per cui ho dovuto ragionare un poco prima di trovare una strategia efficace.
- Il gioco è davvero molto corto, l'ho finito in 30 minuti complessivi. Tuttavia, va ricordato che si tratta del primo episodio di 3 programmati. Yahtzee ammette che, finito l'engine, ha messo su questa prima parte in pochissimo: mi auguro quindi che abbia rappresentato una introduzione e le due successive siano più corpose sotto tutti gli aspetti, visto che potrà concentrarsi esclusivamente sulla parte "giocosa".
Conclusione: sicuramente non è il miglior gioco di Yahtzee, ma è comunque riuscito, soprattutto considerando il programma con cui è stato realizzato, e poi va lodato l'impegno dell'autore nel voler sperimentare e rinnovarsi ogni volta. Per un modesto download di 1.3 mega vale la prova.
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