Con qualche mese di ritardo, anche l'ente di rating australiano si è accorto - come dicevamo già a novembre - che l'introduzione del servizio di digital delivery della Running with Scissors consente anche agli amici dell'altro emisfero di comprarsi dei giochi messi al bando dal loro governo.
La questione solleva degli interrogativi che prima o poi richiederanno una risposta.
Come si può controllare il digital delivery?
Al di là del fatto in sè, ossia se Postal meriti o meno di essere venduto in uno stato (qui potrebbe rientrare una discussione sul fatto che sia ammissibile che una nazione non preveda rating 18+, ma si limiti a 15+) rimane la decisione di un ente governativo che andrebbe, almeno in linea di principio, fatta rispettare.
Esistono strumenti che lo consentono, senza ledere la privacy di chi effettua legittime transazioni in rete? I finanzieri australiani (o come si chiamano da quelle parti), dovranno anche andare di casa in casa cercando chi ha installato un gioco vietato? L'impressione è che si tratti di una partita persa in partenza, comunque la si voglia giocare.
E ancora: alla luce di una sempre maggiore diffusione del DD, ha senso parlare di rating? Gli acquisti si fanno con carta di credito, il cui possessore deve per forza essere maggiorenne. Ma se l'account viene usato dal fratello minore? Si entra in una landa decisamente nebulosa, dove non si sa come muoversi, e si rischia facilmente di mettere i piedi nella melma...
Se ne verrà fuori? E come, secondo voi?