28-01-11 PA: SINDACATI MEDICI CHIEDONO INCONTRO A BRUNETTA SU CERTIFICATI ONLINE
(ASCA) - Roma, 28 gen - ''Un incontro urgente'' sull'invio dei certificati medici online. A chiederlo, in una lettera indirizzata al ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, Renato Brunetta, i sindacati medici. La missiva e' firmata da Anaao Assomed, Fimmg, Cimo-Asmd, Aaroi-Emac, Fvm, Cisl Medici, Fassid, Intesa Sindacale (Cisl medici, Cgil medici, Simet, Sumai) e Smi.
''Il prossimo 31 gennaio - si legge nella lettera - si conclude una fase certamente importante del processo di innovazione del Paese: quella relativa alla sperimentazione dell'invio telematico dei certificati di malattia.
Come accertato dalle sue rilevazioni e dai nostri sondaggi, i progressi che si sono realizzati sono stati sorprendenti, anche in considerazione della dimensione e della complessita' della sfida. Certamente converra' che buona parte del merito di tale successo deve essere riconosciuto alla stragrande maggioranza dei medici, che hanno potuto, in assenza di sanzioni, cimentarsi con questa sfida, pur ostacolati da evidenti carenze e dall'indiscutibile disturbo all'attivita' clinica che la verifica di una nuova procedura e le sue inevitabili vischiosita' comportano. I medici hanno collaborato, per quanto nelle loro possibilita', contribuendo in maniera determinante all'implementazione del processo, anche perche' garantiti, nelle difficolta' che devono affrontare per la messa a punto del sistema, dalla persistenza della via cartacea vicariante, che si e' dimostrata utile a superare le impasse'''.
''Con questo loro comportamento - proseguono i sindacati - i medici si sono confermati come categoria aperta all'innovazione e pertanto si attende che venga riconosciuta la sua affidabilita' in materia, dando atto della competenza e dell'equilibrio dei giudizi e delle proposte che esprime, non come controparte ma come soggetto partecipante.
In forza di quanto premesso appare evidente l'umiliante e stridente sproporzione fra la sanzione prevista dalla legge e il reale valore intrinseco della prestazione obbligata, anche alla luce del richiamato comportamento dei medici, ispirato ad un principio di responsabilita' civile e d'interesse al progresso del Paese. Ora e' necessario perfezionare il sistema perche', a regime, non sia causa di disturbo alla prioritaria attivita' assistenziale e allo stesso funzionamento del sistema sanitario''.