http://www.repubblica.it/persone/201...1/?ref=HRESS-1
per repubblica ovviamente.
http://www.repubblica.it/persone/201...1/?ref=HRESS-1
per repubblica ovviamente.
No, niente tag, piuttosto ieri ero al pub con una vecchia "barba a cespuglio".
Chiama lui, dice che deve parlarmi che è un po' che non mi vede, guida lui, offre lui, fa tutto lui e bon.
Una Weiss a testa e un piattino di arrosticini piuttosto scadente; semi-buio, forfore in ogni direzione e tanfo misto, di sudore più che altro.
Persino a un metro dalla porta aperta.
Alchè faccio l'azzardo di alzarmi e prendere posizione al tavolino appena fuori la porta del cesso...e l'azzardo paga, si sente un retroaroma di candeggina e Viakal ma è un paradiso in confronto al resto del localino.
Bene.
Si mangia, si beve e poi lui sbotta, sorprendendomi ma non troppo: "Ma sai che storia", e sbatacchia per aria l'oblungo bicchiere semivuoto, "...cioè ti dico eh, immaginati andare a dormire e svegliarti...nel XLI Millennio!!!".
Visto il positivismo cosmico che lo marchia ho quasi pensato che stesse per dire "...e non svegliarsi più...".
E ancora: "Ma perchè 'ste cose non capitano mai?"...
Cerco di svicolare perchè insomma : "Maddai, metti che stai per uscire con una wiga fenomenale (metti...) e tutt'a un tratto scatta l'Exterminatus che hanno beccato un saltimbanco di strada, obeso unticcio e gayo col marchio di Slaanesh stampato diritto in mezzo alle palle...eddai, non sarebbe proprio cosa, no?".
"E tu e la tua meravigliosa tornate polvere molto prima dei preliminari".
Pare convinto ma poi: "Eeeh ma vuoi mettere l'avventu-uh-ra?"
"Bon così, la mezza è passata, andiamo che guido io".
La pazienza.
Il Cairo Fashion Week![]()
ma la tag di nevade da dove viene? la noto solo ora...
Domani come spiego in ufficio che ho il segno della maschera da sci in faccia causa abbronzatura ?
ufficialmente ero da un cliente nelle valli bergamasche![]()
Prova a dire che te lo sei intortato andando a sciare![]()
Vai a farti una lampada...
Il Cairo
Poveretti però
Comunque anche se non frega a nessuno ho passato il tema al concorso CC e quindi sono euforico. E stasera vado a festeggiar![]()
Ultima modifica di Recidivo Visual; 24-03-11 alle 18:54:32
Ma veramente quel topic lo volevo fare da un mese
Diciamo che l'ho finito in questi giorni perchè l'arrivo della primavera porta l'allergia ed "ore di divertimento" [cit.] bloccato in casa con febbre e mal di gola lostesso, mi è bastato 1 giro all'uni per mettermi a posto per tutta la settimana
Cmq pensavo a te a teon e pure un po' a cesarino nel farlo, perchè so che vi piace la robbabbuona ;P
tie', un altro articolo de il giornale pesantemente critico di silvietto vostro, alla faccia di chi "noppecchéiffattoquotidianocriticapureaddipietroei ggiornaleberlusconano!!!"
il tanto vituperato porro praticamente da del liberale accazzodicane abberluscona... interverra' qualche prode piemme mestruato a disinnescare la bomba al fango&dossieraggio?articolo di giovedì 24 marzo 2011
I dubbi di un liberale
dal nucleare al Fus
di Nicola Porro
Che fine ha fatto la scossa all'economia annunciata con lettera al Corsera? Il premier trovi il coraggio di coltivare il gusto di dispiacere anziché accontentare tutti
Si ha l’impressione che ogni tanto (un po’ troppo spesso, per la verità) all’interno del governo si insinui uno spiritello malvagio che ne combina di tutti i colori. Insomma, come fa un liberale ad accettare che con decreto si tolgano dei quat*trini dalle tasche degli automobilisti per depositarli in quelle di Nanni Moretti? Come fa un liberale a sopportare che, sempre con un decreto, il governo si impicci delle assemblee di un’azienda privata, e per di più quotata in Borsa (già venduta all’estero anni fa), per favorire un’alternativa a un’acquisizione straniera? E come fa un liberale a tollerare la sbalorditiva giravolta sul nucleare?
Cerchiamo di essere molto chiari. La prerogativa delle sciocchezze non è solo del governo italiano. Basti pensare al nucleare: la signora Merkel, tutta preoccupata dai suoi pessimi risultati elettorali, sta facendo ben di peggio di quanto ha deliberato l’Italia con la sua moratoria. Ma il punto, caro presidente Berlusconi, è che Lei, solo poche settimane fa, in una bella lettera al Corriere della Sera aveva riaffermato con vigore la necessità di una scossa, di una frustata all’economia italiana. Nel Consiglio dei ministri all’uopo convocato, aveva abbozzato un’ipotesi di lavoro. Ma certamente aveva indicato una strada: più liberalizzazioni, più libertà di impresa. Questa è roba che ancora piace. Per carità, aprire il mercato crea problemi: soprattutto a coloro che godono e sfruttano le chiusure. Ma, caro presidente, è davvero convinto che gli italiani siano «felici di contribuire con un centesimo delle proprie tasse al finanziamento della cultura»? È davvero convinto... Stop, sarebbe meglio dire. Si è forse improvvisamente convinto che sia giusto un prelievo forzoso su 37 milioni di patenti italiane, oltre a ciò che già abbondantemente pagano, per compiacere un’industria che è certamente grande, ma proprio per questo potrebbe badare a se stessa? Caro presidente, le avranno detto come costoro le hanno risposto: «Sono soldi che ci spettavano».
Ecco, presidente, davvero un liberale può sopportare l’idea che tutto spetti a tutti? Davvero si può pretendere da avvocati, commercialisti, ragionieri, giornalisti, tassisti, costruttori e via dicendo, maggiori liberalizzazioni, e dunque più competizione e merito, e poi decretare in un Consiglio dei ministri che una società come Parmalat, quotata in Borsa, debba finire soltanto a qualcuno che ha il passaporto italiano? Chi decide cosa sovvenzionare e proteggere e cosa no? È evidente che ci si mette in un cul de sac . Abbiamo sostenuto la modifica dell’articolo 41 della Costituzione, che lei ha proposto, esattamente per questo motivo. Non si sarebbero più commessi gli errori del passato, con liberalizzazioni ad personam, ma l’intero sistema sarebbe stato improntato alla libertà di impresa. Si ha l’impressione che il sistema ora rischi di essere improntato agli umori del Consiglio dei ministri. Ai suoi piani, più che a quelli del mercato. L’agroalimentare è certamente un settore strategico. Come tutti quelli che producono ricchezza. Ma facciamo un gioco al contrario. Sa forse indicarci, con la medesima perversa logica con cui si intende bloccare il mercato nel caso Parmalat, quale settore non sia strategico? Paradosso dei paradossi, nel settore elettrico-nucleare, strategico per definizione, aveva inevitabilmente dovuto affidare la tecnologia ai francesi.
Lei, gran borghese che si è fatto da solo, indugi qualche volta nell’aristocratique plaisir de déplaire di Baudelaire. Racconti piuttosto che, grazie alla sbornia del fotovoltaico, nei prossimi 20 anni gli italiani avranno le proprie bollette gravate di oneri impropri per 80 miliardi di euro. Dica che aumentare le tasse sulla benzina utilizzando il ricavato a favore dei teatri lirici et alia è una straordinaria imposta regressiva: toglie a tutti, tra cui i più deboli, per dare a pochi. Sostenga con forza che il mercato non lo si può invocare,come l’arbitro,solo quando fa comodo e definirlo cornuto quando ci assegna un rigore contro.
Oppure, come direbbe lei, si astenga dall’eccitare i liberali con quei bei propositi liberalizzatori consegnati al Corriere e al Consiglio dei ministri di sole poche settimane fa. Meglio rassegnati che delusi.
http://www.ilgiornale.it/interni/i_d...e=0-comments=1
ma Pionati che querela Exit perché ha trasmesso i fuorionda in cui dice peste e corna di Romano?
Francesco Pionati ha annunciato iniziative legali, in sede civile e penale, contro la trasmission de la7 Exit per "aver spacciato per intervista delle frasi dette durante la ripresa di stacchi tecnici per la copertura del servizio". "Tali affermazioni - ha affermato Pionati in una dichiarazione- rientravano in un contesto assolutamente surreale nel quale si parlava a ruota libera e solo per scherzo. Il comportamento del giornalista, che dinnanzi a testimoni aveva assicurato che quelli spezzoni non avrebbero ovviamente costituito elementi utili al servizio, sarà sottoposto oltre al giudizio della magistratura a quello dell'ordine". "Al ministro Romano si rinnovano gli auguri di buon lavoro e la solidarietà per gli attacchi ricevuti", ha concluso il portavoce del gruppo dei Responsabili.
Domani si lavora![]()
facciamo partire il contest!
"Cosa fanno due carabinieri sul forum di Tgm?"
rispondete numerosi![]()
Sti nerdzNo, niente tag, piuttosto ieri ero al pub con una vecchia "barba a cespuglio".
Chiama lui, dice che deve parlarmi che è un po' che non mi vede, guida lui, offre lui, fa tutto lui e bon.
Una Weiss a testa e un piattino di arrosticini piuttosto scadente; semi-buio, forfore in ogni direzione e tanfo misto, di sudore più che altro.
Persino a un metro dalla porta aperta.
Alchè faccio l'azzardo di alzarmi e prendere posizione al tavolino appena fuori la porta del cesso...e l'azzardo paga, si sente un retroaroma di candeggina e Viakal ma è un paradiso in confronto al resto del localino.
Bene.
Si mangia, si beve e poi lui sbotta, sorprendendomi ma non troppo: "Ma sai che storia", e sbatacchia per aria l'oblungo bicchiere semivuoto, "...cioè ti dico eh, immaginati andare a dormire e svegliarti...nel XLI Millennio!!!".
Visto il positivismo cosmico che lo marchia ho quasi pensato che stesse per dire "...e non svegliarsi più...".
E ancora: "Ma perchè 'ste cose non capitano mai?"...
Cerco di svicolare perchè insomma : "Maddai, metti che stai per uscire con una wiga fenomenale (metti...) e tutt'a un tratto scatta l'Exterminatus che hanno beccato un saltimbanco di strada, obeso unticcio e gayo col marchio di Slaanesh stampato diritto in mezzo alle palle...eddai, non sarebbe proprio cosa, no?".
"E tu e la tua meravigliosa tornate polvere molto prima dei preliminari".
Pare convinto ma poi: "Eeeh ma vuoi mettere l'avventu-uh-ra?"
"Bon così, la mezza è passata, andiamo che guido io".
La pazienza.
Eeeesaggerato poi, un exterminatus per qualche cultista.
Via di assassino o alla peggio chiamatina a titano, purificazione, lavaggio psicomentale per chi serve ancora e bon![]()
Rapiamoli e chiudiamoli dentro la Salerno-Reggio CalabriaI COSTI PER RIMETTERE IN PIEDI IL PAESE STIMATI IN 220 MILIARDI DI EURO
Giappone: sei giorni dopo la scossa
già ricostruita un'autostrada
Centomila i soldati dell'Esercito di autodifesa
impegnati nelle zone devastate dal sisma e dallo tsunami
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dal nostro inviato PAOLO SALOM
OSAKA - Sei giorni soltanto. E poi si sono riposati. Tanto ci hanno messo gli ingegneri della società di gestione Nexco per ripristinare un tratto dell'autostrada a nord di Tokyo devastata dal terremoto dell'11 marzo.
Più che devastata: una foto scattata da una squadra di pronto intervento, a poche ore dal sisma di 9 gradi Richter, mostra l'asfalto disarticolato e sconnesso, con voragini di alcuni metri: uno scenario adatto a un film del genere catastrofico, tipo Godzilla. In altri Paesi, forse, si sarebbe immaginata una deviazione o comunque un lungo periodo di sbancamento e ripristino prima di rivedere le auto sfrecciare a 120 chilometri l'ora. Non in Giappone. Non in un Paese il cui premier, dopo la doppia catastrofe terremoto-tsunami, ha subito dichiarato: «Ricostruiremo il nostro Paese dalle fondamenta».
A giudicare da quanto fatto nella regione del Kanto, vicino a Naka, l'opera è già iniziata. Basta guardare la foto scattata il 17 marzo alle ore 17, esattamente sei giorni più tardi rispetto alla prima immagine: l'asfalto appare perfetto, come se non fosse successo nulla. Merito dell'ingegner Makoto Ishikawa, capace di reagire al disastro senza esitazioni e di risolvere in un tempo davvero breve un guaio che avrebbe provocato seri intoppi alla circolazione nell'area più popolosa del Giappone (42 milioni di abitanti). Questo di Naka, comunque, non è l'unico tratto (150 metri) riaperto al traffico in pochissimo. La Nexco, sul suo sito, spiega che su 20 differenti strade e autostrade, circa 813 chilometri su 870 danneggiati dal terremoto sono già stati riaperti al pubblico, per quanto con interventi d'emergenza e «salti» di corsia. La Nexco ha dovuto ripetere le riparazioni anche più volte, perché le scosse di assestamento hanno danneggiato l'asfalto nuovamente in molti punti, anche se certo non con gli stessi effetti del grande terremoto di due settimane fa. «Chiediamo scusa - avvisa la Nexco - se non tutte le aree di servizio sono state riaperte».
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Per quanto immenso può apparire oggi il compito, rimettere in moto il Paese è un imperativo sociale. Qualche dato, tanto per comprendere quanto sarà comunque lunga e onerosa la ricostruzione. La stima del governo, fa sapere il segretario di gabinetto Yukio Edano, parla di 25 mila miliardi di yen - circa 220 miliardi di euro - in danni alle infrastrutture, agli impianti industriali, agli edifici pubblici e privati. Come organizzare i lavori, le priorità? Edano ha detto che l'esecutivo sta valutando la possibilità di costituire un'«agenzia per la ricostruzione» simile a quella che dopo la Seconda guerra mondiale si era presa la briga di far ripartire un Paese raso al suolo, con due città, Hiroshima e Nagasaki, annichilite dalle bombe atomiche e molte altre, Tokyo compresa, semi distrutte dai bombardamenti americani. Stiamo pensando a una «sorta di sistema o organizzazione» che possa gestire gli stanziamenti per il dopo terremoto, ha spiegato Edano. Questo comunque vale per il futuro, un futuro che potrà durare anche cinque anni: tanto ci vorrà, secondo le stime della Banca mondiale, per rimettere in piedi tutto.
Nel frattempo, centomila soldati dell'Esercito di autodifesa sono tuttora impegnati nelle regioni colpite dal disastro: insieme a migliaia di volontari hanno iniziato a sgomberare le macerie, ripulire i porti e le strade. C'è da aiutare e nutrire 250 mila sfollati senza più casa né - per ora - lavoro. A questo proposito, il governo di Tokyo si aspetta una contrazione della crescita economica nazionale fino allo 0,5% nel prossimo anno fiscale, che in Giappone inizia il primo aprile. «Dobbiamo tenere in mente che a causa del terremoto la produzione potrà rallentare in molte zone per un cospicuo periodo di tempo», ha chiarito l'altro giorno il ministro delle Politiche economiche Kaoru Yosano. Meglio rimboccarsi le maniche.
Paolo Salom
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