Elvin ha scritto gio, 16 marzo 2006 alle 09:53
Povero Todeskazzi: inchiodato a letto da una forma laringoinfluenzale fulminante non ha potuto far altro che passare la mano per l’editoriale di oggi e probabilmente anche dei prossimi giorni. Augurando alla pantegana di Vimodrone un recupero il più rapido possibile, colgo al volo il tema sulla sua temporanea incapacità fisica (potremmo discutere anche su quella mentale) per il classico sondaggio dedicato al rapporto malattia videogiochi. In pratica, quante volte vi siete dati malati stando a casa da scuola o lavoro con la nemmeno tanto inconscia intenzione di passare la giornata a giocare?
E soprattutto, quali sono stati i trucchetti più biechi adottati per inscenare mal di testa, febbre, tosse e delirium tremens assortiti? Ai tempi delle medie ricordo ancora i termometri messi di soppiatto sotto l’acqua calda (“Oddio, ha la febbre a 39°!”) per passare la giornata attaccato a International Karate +. Durante il liceo mi ero specializzato nel mal di testa martellante da inscenare la sera prima andando a letto molto presto. Il giorno seguente, dopo una clamorosa ronfata, scattava la partitella defatigante a Xenon 2, Kick Off e compagnia bella.
E voi? Quante aspirine avete sbriciolato nella Cocacola?