Qoelet ha scritto dom, 19 marzo 2006 alle 16:26
Bene, oggi non ho un razzo (un Ariane 5, per la precisione) da fare e quindi mi sono messo a fare i Conti della Serva.
Però leggete tutto, altrimenti un meteorite vi colpirà in testa proprio mentre skippate il post
Dunque,in Italia si richiedono 55 GW di energia di punta e 30GW di minimo, in una giornata tipo.
Mediamente 50 dalle 8 alle 20 e 30 dalle 20 alle 8. I dati sono suelli odierni, arrotondati un po' con l'accetta.
Dati con frontabili con quelli della Terna, su
http://193.108.204.130/eng/index.asp , mica pizza e fichi.
Quindi, spannometricamente, 40 GW di media sulle 24 ore, Per un totale di 960 GWh al giorno.
Ora, un impianto da 3KWp produce 10 KWh al giorno (media annuale. Per controllare,
http://www.itisberenini.it/foto/index.ht ml ).
La cosa più semplice (e sbagliata) da fare è di dividere i 960GWh per 10 KWh e riconoscere che ci vorrebbero 96.000.000 impianti.
Ennò perché il fotovoltaico produce mediamente 6 ore al giorno su 24, il che significa stoccare il 75% dell’energia per averla disponibile nelle ore buie o giorni di nuvolo (vabbè che chist'è o'ppaese dd'o'sole, ma due goccine d'aqua ogni tanto fan piacere).
Supponiamo che il rendimento di stoccaggio sia del 60% (sono troppo buono): questo implica che si deve produrre il 45% di energia in più del necessario per gli stoccaggi.
Gli impianti standard (da 3 KWp) passano così a 140 milioni.
L’impianto preso in considerazione ha 30 m2 di superficie attiva, diciamo 60 m2 di superficie impegnata, considerando magazzini, corridoi di manutenzione e aree d'ombra.
Ancora una moltiplicazione e i metri quadri necessari diventano 8400 milioni ovvero 8400 Km2
Un quadrato da oltre 90 Km.
Il costo, invece, ai valori attuali, sarebbe 18000x140.000.000, ovvero 2500 miliardi di euro.
A naso 2 anni di pil.
I numeri dovrebbero essere più o meno questi, per sostituire solo la domanda di energia elettrica.
Diciamo che, sfruttando le aree non urbane e togliendo i pendii esposti a nord e tutte le infrastrutture, ci parte più o meno la Sicilia. Fico, eh?
Sarebbe assolutamente esilarante vedere che tipo di cambiamenti climatici comporterebbe un'area ad albedo elevatissimo nel bel mezzo del mediterraneo: probabilmente una bassa pressione costante, capace di attrarre nubi temporalesche fin dal Pacifico
.
Ora, se qualcuno pensa sia necessario procedere a demolire pure le altre "energie alternative" faccia un fischio che si può organizzare.
Per il nucleare, credo AJ abbia già scritto abbastanza per 15 forums, non credo il mio contributo sia necessario, no?