C'è sta scena che segue questo animale mutare da essere marino e risorgere come fenice mentre sale nello spazio trasformandosi sempre più in luce che è qualcosa di meraviglioso, semplicemente meraviglioso.
E' un opera visivamente estrema, o la si ama o la si disprezza per il suo essere contemporaneamente così naif e scarna come giocabilità eppure così piena di senso e tatto in tutto il resto.
Analizzarlo nel dettaglio non funziona, non serve, diventa artificioso e irrilevante, quello che conta è ciò che provoca l'insieme, e senza dubbio il Kinect offre una dimensione differente esaltando ancora di più ciò che Rez aveva iniziato.
Oltre il suono e l'aspetto visivo ora c'è l'immersione del giocatore, muovere la mano per toccare la balena di luce da, e giuro che lo da, l'idea di accarezzarla, usare il tracer viola per proteggersi dai missili facendo movimenti lenti con il braccio fa restare estasiati di fronte al televisore.
Conta tanto la suspesion of disbelief di chi ci gioca, non è per tutti, anzi.
Fortissimo il rischio di annoiarsi o sentirsi un imbecille a muovere il braccio avanti e indietro per lockare e sparare, ma se si ha quel poco di tatto per entrare, capire e far scorrere l'esperienza in se ci si rende conto di come, a tutti gli effetti, il gioco vada "imparato" a giocare andando contro la policy del kinect di "evitare strutture intermedia, usare il tuo corpo".
Bisogna capire quando e come muovere il braccio, bisogna evitare movimenti bruschi o violenti perchè si finisce a non fare un cazzo, non è il gioco che si adatta a noi, siamo noi che troviamo piano piano il ritmo (mai parola fu più giusta) del gioco, e i movimenti si fanno lentamente sinuosi, sincronizzati con tutto, dal più piccolo suono alla piccola luce, e diventa una danza fra il giocatore e il gioco, che si esprime in tutta la sua potenza come "tale" senza la pretesa di voler ne raccontare ne moralizzare ma semplicemente, esprimere, con un tatto che pochi autori hanno, eliminando la distanza fra lo schermo e ciò che si pensa, portando "l'interazione" nella sua eccezione più pura ad un livello un pochino più alto di come la conosciamo oggi.
Ripeto, ci vuole un certo tatto per capirlo, e apprezzarlo, ma se ce lo avete non fatevelo scappare.