Para Noir ha scritto mer, 22 marzo 2006 alle 08:20
Nessuno, NESSUNO, ha diritto di offendersi quando sente quella che secondo lui č una bestemmia. O quello che secondo lui sia il *nome* della sua divinitą personale. Sģ da infatti il caso che il mio dio, che si chiama D'Hio, pretenda di essere bestemmiato per essere glorificato. Solo che ogni volta che io, da bravo dhionese, cerco di fare la sua volontą, mi salta fuori il cristiano di turno "gnč gnč quella č una bestemmia gnč gnč", al che io gli dico "ciccio, non č colpa mia se il vostro dio lo avete chiamato Dio, perdiana, č come se un gatto lo chiamassi Gatto, od un albero Albero, almeno se gli davate un un nome meno generico vi sareste risparmiati di questi problemi", al che lui mi fa "sģ ma anche il tuo dio si chiama D'Hio, che assomiglia molto come pronuncia a dio", ed io concludo con "sģ, ma io D'Hio me lo sono appena inventato apposta".
Quindi, quando credete di sentire qualcuno bestemmiare, ricordatevi bene che non vi sta toccando il vostro Dio, ma sta solo glorificando il grande D'Hio, dčo degli dči, creatore di tutti gli altri, e divino ispiratore di tutti i suoi seguaci. Lode a D'Hio: ***** ****
, censurata per rispetto di chi potrebbe malauguratamente pensare che gli abbiamo toccato il suo dio