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Cassazione/ Sì all'adozione internazionale per i single
Martedí 21.03.2006 17:15
La Cassazione esorta il Parlamento a permettere la possibilità, da parte dei single, di ottenere l'adozione internazionale di minori. Anche perché, secondo i supremi giudici, la stessa Convenzione di Strasburgo - che lascia liberi gli Stati sottoscrittori, tra cui l'Italia, di regolamentare come credono le domande di adozione da parte di singoli individui - suggerirebbe di arrivare a questa conclusione, tenendo però sempre presente l'interesse del minore.
L'adozione da parte dei single - aggiungono i magistrati della Cassazione - dovrebbe dunque essere consentita in casi ben definiti o sottoposti, di volta in volta, all'apprezzamento del giudice. Senza per questo arrivare a "fondare il riconoscimento di una generalizzata ammissibilità di tale adozione da parte di persona singola".
Il caso giudiziario che ha portato a questa presa di posizione è quello di una cittadina donna romena, Doinita V., sposata con un italiano e residente nel nostro paese, a Roma, dal 1992. La donna veva ottenuto nel 2003, nel suo Paese, la sentenza di adozione di una bambina, nata nel 2002. In seguito, la signora ha chiesto al Tribunale dei minori di Roma il riconoscimento della pronuncia dei magistrati di Bucarest, per poter portare la piccola in Italia e farla vivere nella sua nuova famiglia. Ma i giudici romani le hanno risposto di no: la nostra legge - al contrario di quanto avviene in Romania - non consente di recepire sentenze che regolarizzano adozioni da parte di una singola persona, come quella che aveva ottenuto Doinita nel suo paese di origine.
La donna si è allora rivolta alla Corte d'appello di Roma, che il 21 aprile 2005, le ha detto un altro no. Così la vicenda è finita in Cassazione. Nella loro sentenza, i supremi giudici hanno preso atto che in base alla nostra attuale legge sull'adozione internazionale non è possibile venire incontro a vicende come quelle di Doinita.
Ma ha voluto spezzare una lancia a favore di situazioni così drammaticamente irrisolvibili, affermando che "il legislatore nazionale ben potrebbe provvedere (nel concorso di particolari circostanze, tipizzate dalla legge o rimesse di volta in volta al prudente apprezzamento del giudice) a un ampliamento dell'ambito di ammissibilità dell'adozione di minore da parte di una singola persona".
Per la Cassazione anche i single potrebbero arrivare a ottenere gli effetti di una vera e propria "adozioni legittimante", sempre che tale soluzione "sia giudicata più conveniente all'interesse del minore". Dovrà essere - comunque - fatta "salva la previsione di un criterio di preferenza per l'adozione da parte della coppia di coniugi, determinata dall'esigenza di assicurare al minore stesso la presenza di entrambe le figure genitoriali, e di inserirlo in una famiglia che dia sufficienti garanzie di stabilità".
Nel frattempo, il ricorso di Doinita è stato rigettato.