Tagliare sia Trieste, sia Gorizia in Friuli mi pare una vaccata... Una delle due ci sta, perchè entrambe affluirebbero a Udine e mi sembra un po' troppo...
Tagliare sia Trieste, sia Gorizia in Friuli mi pare una vaccata... Una delle due ci sta, perchè entrambe affluirebbero a Udine e mi sembra un po' troppo...
Giusto che ci sia accorpamento...io mi chiedo come mai non abbiano tagliato la provincia di Monza e Brianza, di fatto non ancora nata...anzi posso immaginare, poteri fortissimi...
Che estate...un po' come tornare dalle vacanze e trovarsi la casa svaligiata
Difficilmente le province cancellate saranno accorpate tutte alle province non cancellate o ai capoluoghi di regione
Più probabilmente verranno accorpate tra di loro , mantenendo ovviamente la suddivisione regionale e i limiti minimi di abitanti.
Ad esempio, in Liguria dovrebbero esser "cancellate" 3 delle 4 province: Imperia,La Spezia e Savona, tutte più o meno di 250.000 abitanti.
Non confluiranno tutte su Genova ma verranno accorpate tra di loro.
Ad esempio La Spezia finirebbe sotto Genova (per vicinanza territoriale) e le altre due a formare una provinciona "Savona+Imperia" da circa 500.000
abitanti.
Qualcosa di analogo potrebbe succedere in Friuli. Non credo che Trieste e Gorizia finiranno sotto Udine (anche perché ci sarebbe uno strano caso di capoluogo di regione dipendente da un capoluogo di provincia ).
Probabilmente formeranno la Provincia di Slavia [ Trieste(circa 250.000 ab) + Gorizia (150.000 ab) ] da circa 400.000 abitanti
Ultima modifica di Zuma90; 13-08-11 alle 01:58:41
Io mi chiedo come mai non le abbiano tagliate TUTTE, o servono e le tieni, o non servono e le cancelli.
P.S. ho il brutto presentimento che non ne taglieranno nemmeno una, ma la risposta va ai posteri.
Ma infatti tra l'annuncio e il taglio reale passerà parecchio, ce li vedo già i presidenti di provincia e il loro codazzo pronto alle barricate, con l'aiuto dei cittadini che credono che senza la loro città "capoluogo di provincia" non conteranno più un cazzo.
Ma tutta la bella gente impiegata nelle province e enti locali che saranno fusi o eliminati, che fine faranno?
Da quello che ho capito, addio festività laiche...... Perché i ponti danneggiano l'economia Questa mi sa tanto di cazzata.... Vorrei proprio vedere quante feste fanno in Germania o negli altri paesi UE, da quel che mi ricordo, in UK e Francia ne hanno più di noi. E agli albergatori non ci pensa nessuno??
Com'è possibile rilanciare il consumo interno, ammazzando la gente di tasse, con la grande maggioranza che percepisce uno stipendio da fame e facendoli lavorare fra un po' anche la notte?
http://www.italiaoggi.it/giornali/de...e%20di%20Amato
De Rita perde la memoria sulle manovre di Amato
di Piero Laporta [email protected]
Il professor Giuseppe De Rita, presidente del Censis, dichiara al Messaggero che nel 1992 Giuliano Amato fu bravo a presentare la sua manovra, rendendola accettabile informando la pubblica opinione.
11 luglio del 1992. Amato presidente del consiglio da un mese, con un decreto da 30mila miliardi di lire (15 miliardi di euro) prevede pure il prelievo forzato del 6 per mille dai conti correnti bancari – era retroattivo al 9 luglio, se lo ricorda prof. De Rita? – del quale non aveva fatto parola né in parlamento né in altre sedi istituzionali. Però nella settimana precedente il 9 luglio, forse ci fu, come dire?, un'intensificazione dei movimenti bancari che mise in salvo taluni fortunati. Non vogliamo pensare che il prof. De Rita si riferisca a questo tipo di informazioni per complimentarsi oggi con Amato.
4 settembre 1992. Ci vogliono 765,40 lire per un marco. Amato dichiara che l'Italia, d'accordo con la Cee, non ha intenzione di svalutare. Se la ricorda questa informazione, prof. De Rita? Passa una settimana e il governo svaluta del 3,5%. Inizia il crollo, il marco raggiunge 814,90 in due giorni. Amato presenta la Finanziaria '93 due giorni dopo: 93mila miliardi (47 miliardi di euro).
Il dibattito sulla manovra, nell'estate che la precedette, fu pari allo zero virgola zero, mentre l'attenzione di tutti fu attirata sulle stragi di Capaci (24 maggio) e via D'Amelio (27 luglio). A ottobre la lira toccò il minimo storico col marco a 940 e il dollaro a 1.300.
Un altro evento notevole ci fu mentre eravamo ancora frastornati dalla strage di Capaci: il 2 giugno (festa della Repubblica). Antonio Parlato, onorevole missino, ai primi di marzo del '93 interrogò il presidente del Consiglio per chiedergli se fosse vero che, il 2 giugno 1992, sul Britannia, lo yacht della regina Elisabetta II, vi fossero funzionari dello Stato italiano con lo scopo di danneggiare la nostra economia. Arrivò il botto di via D'Amelio e nessuno prestò attenzione a Parlato. Per caso ricorda, prof. De Rita, se Amato rispose a Parlato?
La speculazione contro la lira cominciò a marzo 1992, subito dopo l'assassinio di Salvo Lima. Le due banche che governarono la speculazione furono Goldmann &Sachs e Deutsche Bank. Senior advisor in Italia di Goldman &Sachs era tale Romano Prodi. La speculazione si concluse a settembre dopo una mai spiegata resistenza della Banca d'Italia a portare la parità da 750 a 940 sul marco. In sei lunghi mesi la Banca d'Italia bruciò riserve per 60mila miliardi di lire (30 miliardi di euro) e in totale avevamo dilapidato 90 miliardi di euro. Eppure si dice che molte misteriose ricchezze si crearono scommettendo che il giorno successivo non vi sarebbe stata svalutazione. Siamo certi che il prof De Rita non allude neppure a questo tipo di informazioni.
Da maggio a ottobre 1993, Prodi, nominato per la seconda volta presidente dell'Iri, svendette tutta l'industria di stato ai gruppi nord europei. A febbraio 2010 Deutsche Bank nomina Amato senior advisor in Italia.
Siamo arrivati nel 2011. Chi ha consigliato i tedeschi di liberarsi dei titoli italiani? Chissà, forse il prof. De Rita saprebbe dircelo?
in UK non ci sono ponti. tutte le festivita' vengono passate al lunedi'.Ma tutta la bella gente impiegata nelle province e enti locali che saranno fusi o eliminati, che fine faranno?
Da quello che ho capito, addio festività laiche...... Perché i ponti danneggiano l'economia Questa mi sa tanto di cazzata.... Vorrei proprio vedere quante feste fanno in Germania o negli altri paesi UE, da quel che mi ricordo, in UK e Francia ne hanno più di noi. E agli albergatori non ci pensa nessuno??
Com'è possibile rilanciare il consumo interno, ammazzando la gente di tasse, con la grande maggioranza che percepisce uno stipendio da fame e facendoli lavorare fra un po' anche la notte?
dapprima vengono trasferiti ad altri enti, fatti salvi prepensionamenti o allontanamenti volontari. nell'immediato quindi il vantaggio è limitato, ma intanto si limitano le nuove assunzioni in quegli enti. per il futuro, invece, una volta smaltita la quota di ex dipendenti degli enti inutili, la spesa per la forza lavoro diminuisce notevolmente
Ma i "ponti" non sono scalati dalle ferie? Non capisco che minchia si risparmia, mica hanno ridotto le ferie.
a me non sembra poi così male se resta così come è stata descritta
http://www.repubblica.it/economia/20...DRM-20385002-1
eliminare la mia provincia (Matera) sarebbe una vaccata in quanto la Basilicata ha solo 2 province e nessuno (città e paesi) vuol essere accorpato a Potenza che è all'altro estremo della regione (problemi logistici in primis e campanilistici in secundis)
Non è una questione di lavoratore in ferie è una questione di produttività in generale...
Se c'e' un giorno di ferie in mezzo alla settimana, tra chi fa il ponte prima, chi dopo, la settimana è azzoppata, insomma non si lavora a compartimenti stagni...specie nel settore terziario.
Dai, non esagerare.
Sono stato in basilicata (proprio a Matera) e in un'ora o anche meno si può arrivare a Potenza o a Bari
Matera è un paesotto da 50.000 persone e una provincia da 200.000 persone
Esistono tantissimi agglomerati urbani o province che hanno estensione e/o popolazione competono e superano tranquillamente l'intera regione Basilicata
Le provinciucole da 100-200 mila abitanti avevano senso a fine '800, quando si comunicava coi piccioni e si viaggiava in calesse
L'ideale sarebbe smantellare Regioni e Province e fare qualcosa di intermedio, es. agglomerati di 1-2 milioni di abitanti (magari separando le metropoli, hinterland incluso)
Hanno abolito il SISTRI
La Presty sta sbraitando come una pazza
E' una cazzata abolirlo ma non perché si favorisce l'ecomafia (secondo voi uno vuole smaltire rifiuti illegalmente si iscrive al SISTRI? ) ma perchè visti tutti i soldi che ci hanno speso e visto che garantiva allo stato una entrata fissa annuale da parte di tutte le aziende tanto valeva tenerlo e portarlo avanti.
Sulle provincie io credo che quelle che andranno a sparire finiranno in quelle che rimangono. Non ha senso abolirne 38 per farne spuntare 16 leggermente più grandi delle precedenti. Per le regioni dove rimarrà una provincia sola o addirittura nessuna credo che la soluzione più logica sarebbe che le competenze provinciali passino alla Regione e ai comuni abolendo di fatto tutte le province in quelle regioni.
Mi spiegate che vuol dire che le festività sono spostate alla domenica? Non ha più senso dire che sono abolite.
Perchè messo così pare che ci siano ancora °_°
O vuol dire che quei giorni teoricamente festivi che vengono lavorati sono pagati di più?°_°
Dipende molto da situazione a situazione, credo.
Sulle provincie io credo che quelle che andranno a sparire finiranno in quelle che rimangono. Non ha senso abolirne 38 per farne spuntare 16 leggermente più grandi delle precedenti. Per le regioni dove rimarrà una provincia sola o addirittura nessuna credo che la soluzione più logica sarebbe che le competenze provinciali passino alla Regione e ai comuni abolendo di fatto tutte le province in quelle regioni.
Ad esempio la Basilicata potrebbe essere accorpata in una Regione-Provincia (da 500.000ab) ma la liguria ?
3 delle 4 province dovrebbero esser eliminate e confluire sulla Provincia di Genova e formare una Provincia-Regione da oltre 1,5 milioni di persone con tanto di supercittà da gestire
Dalla conferenza di pochi minuti fa, a quanto pare, la suddivisione/cancellazione delle province è spostata nei primi di autunno con l'arrivo dei risultati del Censimento 2011. E, inoltre, si terrà conto delle "Città Metropolitane" equiparate alle Provincie
Quindi, probabilmente, Genova rimarrà da sola come "Città metropolitana di Genova" mentre il resto della Liguria verrà accorpato a parte.
Le spostano di lunedìMi spiegate che vuol dire che le festività sono spostate alla domenica? Non ha più senso dire che sono abolite.
Perchè messo così pare che ci siano ancora °_°
O vuol dire che quei giorni teoricamente festivi che vengono lavorati sono pagati di più?°_°
Non si perde la festività ma si evitano i ponti (trasformandoli in weekend un po' più lunghi)
Spostate al lunedi, non alla domenica. Che poi credo che varrà soltanto per 25 aprile, 1o maggio e 2 giugno. Le feste religiose non dovrebbero essere toccate.
Brianza libera
Potevano tranquillamente riaccorpare la famosa BAT in Puglia alla provincia di Bari, anche se possiede circa 400.000 abitanti: è solo un enorme spreco di denaro e alcuni degli uffici amministrativi sono ancora a Bari
In Puglia verranno soppressi alcuni comuni in provincia di Foggia e basta, come le Tremiti: a questo punto si poteva tranquillamente fare un lavoro più preciso, questi tagli mi sembrano fatti molto ma molto male, senza criterio.
godo che le seguenti città non facciano più provincia.
siena, la spezia, massa carrara. Livorno si salva di poco con 342000 abitanti... meno male sennò si finiva sotto pisa.