Sono tornate le gufate di Adam![]()
Sono tornate le gufate di Adam![]()
Rendiamoci conto che quest'anno sarà guerra aperta FIGC-Juve, noi nei tribunali e loro con gli arbitri.Avete sentito lo sfogo di Conte sull'arbitraggio? Sto seguendo 7 Gold, e mi sa che in tanti non abbiano capito la sottolineatura di Conte agli errori arbitrali.
Quello è furbo, non lo fa per accendere incendi, ma ha voluto sottolineare gli errori.
Perchè, siccome siamo la Juve, lui sa benissimo che al prossimo errore arbitrale pro-Juve l'italia antijuventina si scatenerà, come sempre e senza scusanti.
Lui ha semplicemente detto: ricordatevi di oggi, domani quando andrete a piangere in TV che noi rubiamo...
Mi piace Conte
Secondo me è una strategia concordata con Agnelli per cominciare a fare il conto dei torti, ogni anno immancabili.
L'inter del buon gasp si sta portando avanti per non giocare la cl...![]()
la telecronaca
Marchisio ha fatto una cosa spettacolare
Anche quella pippa di Pepe l'ha piazzata piano..
Vidal grandissimo tiro
il primo è quello più "normale"
lo stadio![]()
Ultima modifica di dragonzo; 11-09-11 alle 21:54:57
Credo che molto si faccia a gesti... perlomeno durante la partita.
Mi viene da pensare che invece negli allenamenti ci sia (perlomeno nei primi mesi) un interprete...
Ma porc...
Ma si può bannare Adam?![]()
E intanto gli onestoni ne hanno prese 4![]()
Proprio una bella giornata di campionato, non c'è che dire![]()
Grande partita oggi. A tutti i giocatori e all'allenatore va un grande applauso. Ho visto concentrazione, grinta e un bel gioco. Ottimo il possesso palla e soprattutto la riconquista immediata del pallone.
Di sicuro un po' il parma ci ha aiutato (oggettivamente lasciare tutto quello spazio a Pirlo è da dementi) ma la voglia e la concentrazione dimostrata sono stati degli ottimi segnali (per me insperati prima della partita) al di la della larga vittoria.
Unica nota negativa (a parte l'espulsione di De Ceglie) è stato l'atteggiamento di Vucinic quando è entrato. Mi è parso svogliato...
Ora sono curioso di vedere la squadra contro squadre un po' più aggressive su Pirlo.
Per la prossima credo giochera Chiellini a sinistra e Barzagli-Bonucci in mezzo![]()
Comunque il goal di marchisio, compreso ovviamente l'assist di Pirlo, è pura poesia del calcio.
Adam hai anche rotto il cazzo a gufare...se ti senti simpatico beh sappi che ti sbagli di grosso
Comunque se continua e visti i precedenti dell'anno scorso proporrei di metterlo tutti in ignore,forse non leggendo il suo commento potremmo sconfiggere la iettatura![]()
Devo fare due appunti (no, stavo scherzando...)
In queste settimane sto leggendo che Pirlo non è adatto al gioco di Conte e che è un giocatore ormai finito. Ecco, ieri ha fatto vedere che è totalmente inadatto al modulo della Juve e che è super finito
Però devo ammettere che il Parma ce ne ha messo di suo a non marcarlo strettissimo per 107 minuti.
E comunque là davanti il parma aveva il NULLA.
Penso che già con Amauri avrebbe potuto essere un pelino più pericoloso.
Fossi conte comunque mi incazzerei abbestia per la disattenzione che è costata l'espulsione a de ceglie, e a de ceglie direi che la prossima volta, sul 4-0, magari sarà il caso di stendergli un bel tappeto rosso a giovinco e farlo accomodare in porta, invece di stenderlo e beccarsi il rosso. Pirla.
Sì, decisamente ieri Pirlo ha goduto di troppa libertà: io ovviamente spero sia sempre così ma mi pare molto difficile.
Di contro, Conte ha fatto vedere qualcosa di molto positivo in fase di interdizione: ha applicato perfettamente quel che il Barcellona va insegnando da anni (e che Prandelli sta applicando in nazionale), cioè che si può fare a meno di centrocampisti interditori se si difende tutti quanti, lasciando al massimo un uomo oltre la linea della palla.
E' da vedere se la cosa riuscirà anche contro squadre più forti del Parma ma perlomeno le intenzioni dell'allenatore sono chiare.
PS: ieri Giovinco è tornato il solito giocatore inutile che è sempre stato.
Bof le lamentele sull'arbitro ci stanno, più sul rigore che sul gol, che imho a velocità normale era difficile da vedere, però di fondo preferisco le lamentele quando si vince che quando si perde come se fossero alibi...12/09/2011 - PERSONAGGIO
Conte, gioia e proteste: "Nessun arbitro pensi di fare il paladino"
Antonio Conte, 42 anni, al suo esordio in campionato con la Juve
+ Juve, partenza in quarta: brilla Pirlo
+ Scudetto 2006, Agnelli contro la Figc
OPINIONI Pirlo, il valore aggiunto della nuova Juve GUIDO BOFFO
SCRIVI Il forum dei tifosi bianconeri
FOCUS Qui Juve
FOCUS Serie A: risultati e classifica
Il tecnico contro Celi: «Il sistema entri in forma. Annullato un gol valido, e su Matri era rigore»
MASSIMILIANO NEROZZI
TORINO
Mancava solo il risultato, affidato ai sogni, ma per il resto questa partita Antonio Conte l'aveva già giocata. All'ora di pranzo, il giorno prima, dentro uno stadio deserto, bonificato anche dai fotografi di fiducia: «Scusate, ma dei miei schemi sono gelosissimo». Aveva mosso la squadra sul prato prevedendo le possibili situazioni contro il Parma: quali movimenti fare, dove attaccare, quando pressare. Istruzioni spiegate a ogni giocatore. Solo che attorno c'era silenzio, invece della bolgia chiesta per la battaglia. E ottenuta: «Devo ringraziare i tifosi - dice appena è finita il tecnico bianconero - abbiamo avuto la dimostrazione che parlare del dodicesimo uomo in campo non è un luogo comune. Spero che tra noi e i tifosi si crei una simbiosi per tutto il campionato». Festa a consumo istantaneo, però, perché con quel filo di voce che gli resta, il tecnico detta l'ordine di servizio, subito nello spogliatoio, poi in tv: «Non ci esaltiamo e non ci illudiamo, perché la strada che ci aspetta resta lunga, difficile. E c'è tanto da lavorare».
L'arena diventa il dodicesimo uomo, allora, anche se poi uno in più ci sarebbe già, a bordo campo. Non scambi Conte per il giocatore che fu solo per completo e cravatta, il furore è rimasto lo stesso: di starsene seduto sulla panchina ora inghiottita dalla tribuna, nemmeno a parlarne. S'agita tra indicazioni, richiami, urla. E proteste, per un arbitraggio che non gli è andato giù, poco importa se è finita 4-1. «All'intervallo non ero contento fossimo sull'1-0 - attacca il tecnico - anche se non soltanto per colpa nostra. Ci è stato annullato un gol regolare e c'era un rigore su Matri. Mi aspetto che l'intero sistema entri in forma, perché ci sono state tante situazioni che non mi sono piaciute. O almeno sono state quanto meno dubbie».
È già tempo di cattivi pensieri, come se la guerra a colpi di ricorsi per lo scudetto 2006 avesse varcato anche le linee del campo: «Non voglio regali - riprende Conte - ma vorrei che si azzerasse tutto. E che nessuno si ergesse a paladino di giustizia quando viene ad arbitrare qui». Brutto orizzonte, se il sospetto già s'allunga dalla prima di campionato. Sulle immagini resta una rete cancellata per discutibile fuorigioco, c'è chi lo segnala e chi no, e un rigore su Matri: il calcione di Lucarelli potrebbe pure non essere doloso, ma di certo abbatte l'attaccante bianconero.
Conte s'incavola pure con i suoi, per quel finale da sbadati: espulsione (di De Ceglie) e rigore. «Per questo dobbiamo essere arrabbiati: non esiste che alla fine di una partita che stiamo stravincendo, concediamo rigore ed espulsione. Mi ha dato fastidio. Avremmo dovuto chiudere la gara senza gol presi: questo ci deve insegnare a non abbassare mai la tensione». In coda alla sfida, il tecnico si ritrova però anche parecchie cose che hanno funzionato, a partire da Andrea Pirlo. «Detto che non mi piace parlare dei singoli, è stata la miglior risposta a qualche scettico. Si è detto che Andrea non era adatto al mio gioco, ma la verità è che è un campione: e quelli possono giocare con qualsiasi allenatore».
Anzi, la sintonia c'è stata da subito, e l'ex milanista è stato uno dei primi a credere e sostenere il sistema di gioco di Conte, il 4-2-4. C'è stata pure gente rigenerata, se all'inizio la Juve ha solo tre pezzi nuovi su undici: «Qualcuno sta riacquistando autostima - continua l'allenatore - quella che è venuta a mancare nelle ultime stagioni». Quel che gli è piaciuto di più è stata l'indole della squadra: «La partita facile o difficile dipende sempre da come la interpreti. E con il Parma la squadra è stata cattiva, concentrata e determinata. La giusta mentalità». Alla fine i giocatori si sono anche divertiti: «Voglio che la squadra regali emozioni: quelle ti portano lontano».
Ho visto un po' ovunque la solita critica a Colomba che se avesse fatto marcare di più Pirlo la partita sarebbe stata diversa, meno facile per la juve.12/09/2011 - PERSONAGGIO
Juve, partenza in quarta: brilla Pirlo
Pirlo è stato applaudito a ogni tocco dai tifosi bianconeri
I bianconeri stendon il Parma all'esordio nel nuovo stadio. In vetrina gli assist dell'ex milanista e una mentalità vincente
MASSIMILIANO NEROZZI
TORINO
Il tifoso della Juventus si era dimenticato che esistono giornate così. Una vittoria netta, un gioco di cui non vergognarsi, l'acquisto di un campione finalmente all'altezza, Pirlo, i tasselli della domenica che si infilano al posto giusto compresa naturalmente la novità dello stadio che fa richiamo quasi più della squadra. Una festa. Se n'era persa la memoria. L'esperienza delle ultime stagioni invita gli juventini a impiombare i piedi e a procedere con prudenza: sia con Ferrara che con Del Neri, ma anche nella seconda stagione di Ranieri, l'avvio del campionato indusse gli inguaribili ottimisti a parlare di scudetto e di radioso avvenire. Si è visto com'è finita.
Conte non cadrà nella stessa tentazione. Parte dal principio che due settimi posti consecutivi non si conseguono per caso e non sarà il 4-1 con il Parma (che all'Epifania e con lo stesso punteggio ma invertito aprì la crisi juventina della passata stagione) a fargli sballare le prospettive. Eppure lui, che è tifoso e saluta gli ultras battendo il pugno sul cuore, si gode l'esordio della propria creatura. Conta ciò che porti a casa e la Juve ieri ha racimolato moltissimo, soprattutto ha messo in cascina un carico di fiducia anche perché, dopo un precampionato non esaltante, ci giungevano le prime voci di uno spogliatoio un po' perplesso per la quantità di lavoro cui Conte ha sottoposto la squadra, con il rischio di presentarla appesantita.
La vittoria, insieme al gioco e all'autorevolezza della ripresa, stoppa i lamenti. La Juve è stata un po' diversa dalle attese. Per mezz'ora ci siamo interrogati sul senso di puntare tutto su giocatori esterni (è lì che si è concentrato il mercato nel finale) per giocare pochissimo sulle fasce. A destra, con Pepe e Lichtsteiner, ci si provava un po', a sinistra con Giaccherini emozionatissimo al limite del balbettio calcistico l'azione invece non sfociava mai: dopo un paio di errori l'aletta ex del Cesena era sistematicamente ignorata. Si giocava al centro e sul centro. Palla in avanti a Matri, a disagio nel fraseggio, oppure a Del Piero che farfugliava stranamente. La Juve si imbottigliava, totalmente in balia di Pirlo e viene da dire per fortuna perché l'ex rossonero, riprendendo la bacchetta che nel Milan ultimamente aveva meno tra le mani, è rifiorito. Ogni tocco scatenava l'applauso di un pubblico ammaliato da un vecchio nemico.
Il lancio per Lichtsteiner, che al 17' segnava l'1-0, era di una pulizia unica, lo svizzero aveva solo da controllarlo (molto bene) e metterlo in porta. La Pirlo-dipendenza potrà diventare un limite ma in questa fase di crescita è indispensabile. Il Parma, sfasato nell'anima, per nulla combattivo e tatticamente assente, era penoso. Al posto di Colomba avremmo spedito qualcuno a mordere i polpacci dell'ex milanista. Invece Morrone e Galloppa lo lasciavano fare ed era il primo passo del suicidio parmigiano. Non c'erano palle gol importanti, il raddoppio di Matri veniva annullato al 39' per un fuorigioco che non era suo, ma soltanto nella ripresa la Juve esplodeva. Anche perché alla regia di Pirlo si univa finalmente l'inventiva di Del Piero che con due aperture straordinarie lanciava prima Matri davanti a Mirante (botta sul palo), poi smarcava Pepe al tiro, forte e angolatissimo, del 2-0.
Andava tutto in discesa per la Juve che trovava la terza rete con una prodezza di Vidal, un prezzemolo di cui non si capisce bene il ruolo ma pronto ad adattarsi ovunque con una vitalità straordinaria. Marchisio centrava il «numero» del 4-0 (ancora lancio di Pirlo) ma questi sono dettagli, come il rigore ottenuto nel recupero da un Giovinco grigio quanto il Parma e che portava all'espulsione di De Ceglie. Il dato più essenziale è nell'atteggiamento che è cambiato nella Juve. Pirlo e Parma a parte, la differenza sta nella pressione che mette gli avversari in difficoltà quando impostano l'azione: gli emiliani, nella loro pochezza, non hanno costruito nulla. E c'è l'impressione che i bianconeri ora seguano un filo di gioco in cui l'improvvisazione sta al 10 per cento, il resto è movimento concordato e provato fino alla noia. Ci sono e ci saranno sfasature, con il tempo forse vedremo una squadra più corta dove i passaggi saranno più brevi e più intensi, ma se questo è l'inizio l'opera può proseguire con più fiducia. L'importante è che ci sia una continuità. Già domenica, a Siena, o sapremo.
Imho è un critica ingiusta, ieri nella juve correvano tutti, è vero che mettere un marcatore alto su Pirlo avrebbe reso più duro il lavoro al regista ma avrebbe significato anche un giocatore in meno in fase difensiva.
Vabbuò, ora godiamoci la settimana scudetto![]()
sono contento che la discontinuità di vucinic si sia manifestata in una giornata in cui abbiamo cmq dominato.. spero sia decisivo già dalla prossima.. e attendo anche il recupero di quagliarella![]()