Voglio credere di aver capito male ma il tuo discorso è "Se il film non ha una trama decente allora bisogna vederlo gratis" ?Ritorniamo al solito discorso "se è così allora almeno non farmelo pagare per vederlo", visto che quando si porta un film in sala si sconfina anche nel discorso "prodotto" e, purtroppo, non essendo piacendo nemmeno a me come argomentazione, bisogna ammettere che è la realtà.
Non ci credo che arrivi a tanta pochezza...
Hai capito male infatti, non dico che un artista non debba vivere della sua arte: intendevo se il film è ragionato, mirato e fatto per essere un esercizio di stile, dichiarato, perchè pubblicizzarlo per qualcosa che non è? E' il problema dovuto alla confusione creata dal fatto che la gente comune si aspetti sempre e comunque "prodotti" pagando. E sebbene a me piaccia il cinema, ammetto che alla fine della giostra il film non è valso certo il prezzo del biglietto... se Refn mi chiedesse "quanti soldi mi dai per il mio film, dopo averlo visto?" gli risponderei con un onesto "zero". Al contrario, molte altre volte darei ad un film molto più di quel che ho pagato. In questo senso le rivoluzioni del Digital Delivery, come per esempio per i videogiochi, porta le persone a pagare i prodotti quando e quanto ritiene appropriato. Ma essendo il cinema un rito collettivo, in sala, vada per il prezzo forfettario uguale per tutti ma evitate toni entusiasti da "film dell'anno" la prossima volta o vi vengo a chiedere i soldiA parte gli scherzi, tutto questo va a danno di Refn, il prossimo suo film lo aspetterò nel molto più economico home video...
Io sono dell'idea che se una torta è decorata bene, ma ha un sapore tremendo sia una pessima torta.
E allo stesso modo se un film ha un'estetica eccezionale, grazie a ottime regia e fotografia, ma poi la trama ha più buchi di un gruviera, i personaggi peccano in caratterizzazione e approfondimento, un film non può essere un capolavoro, ma solo un film interessante, con sequenze molto ispirate intervallate da altre molto sbarellate.
E, parere del tutto personale, film di questo genere (cioè, del tipo 'ho un direttore della fotografia talmente figo che poi i dialoghi me li posso far scrivere da una scimmia ammaestrata'), mi irritano, mi danno un'idea di saccenza, sono molto più incline a perdonare film in cui la parte narrativa sia preponderante e a un'idea forte non corrisponda un'adeguata messa in scena.
Leggo molti paralleli (giusti) con Mann, ma in Mann la parte più prettamente visuale, pur essendo preponderante, non è mai stata accompagnata da soluzioni così facilone da un punto di vista narrativo.
ah, per chi era interessato a sondare l'accoglienza in sala, da noi il pubblico ha rumoreggiato parecchio, alcuni se ne son pure andati alla scena dell'ascensore, e abbiamo sentito parecchi commenti ad alta voce da parte dei tamarri dietro di noi (che a volte son stati più godibili del film stesso)
Il tuo problema in breve: confondi il cinema per un mezzo intrinsecamente narrativo.Io sono dell'idea che se una torta è decorata bene, ma ha un sapore tremendo sia una pessima torta.
E allo stesso modo se un film ha un'estetica eccezionale, grazie a ottime regia e fotografia, ma poi la trama ha più buchi di un gruviera, i personaggi peccano in caratterizzazione e approfondimento, un film non può essere un capolavoro, ma solo un film interessante, con sequenze molto ispirate intervallate da altre molto sbarellate.
E, parere del tutto personale, film di questo genere (cioè, del tipo 'ho un direttore della fotografia talmente figo che poi i dialoghi me li posso far scrivere da una scimmia ammaestrata'), mi irritano, mi danno un'idea di saccenza, sono molto più incline a perdonare film in cui la parte narrativa sia preponderante e a un'idea forte non corrisponda un'adeguata messa in scena.
Leggo molti paralleli (giusti) con Mann, ma in Mann la parte più prettamente visuale, pur essendo preponderante, non è mai stata accompagnata da soluzioni così facilone da un punto di vista narrativo.
Aspettative? Credo di non aver colto. Sei deluso dalla trama? Dalla minor quantità di azione rispetto a quanto faceva credere il trailer?
Pare propio che ti aspettassi un altro genere di film.
Io ridarei il prezzo pieno, il giorno dopo volevo andare a vederlo ancora perchè mi è piaciuto molto.Hai capito male infatti, non dico che un artista non debba vivere della sua arte: intendevo se il film è ragionato, mirato e fatto per essere un esercizio di stile, dichiarato, perchè pubblicizzarlo per qualcosa che non è? E' il problema dovuto alla confusione creata dal fatto che la gente comune si aspetti sempre e comunque "prodotti" pagando. E sebbene a me piaccia il cinema, ammetto che alla fine della giostra il film non è valso certo il prezzo del biglietto... se Refn mi chiedesse "quanti soldi mi dai per il mio film, dopo averlo visto?" gli risponderei con un onesto "zero". Al contrario, molte altre volte darei ad un film molto più di quel che ho pagato. In questo senso le rivoluzioni del Digital Delivery, come per esempio per i videogiochi, porta le persone a pagare i prodotti quando e quanto ritiene appropriato. Ma essendo il cinema un rito collettivo, in sala, vada per il prezzo forfettario uguale per tutti ma evitate toni entusiasti da "film dell'anno" la prossima volta o vi vengo a chiedere i soldiA parte gli scherzi, tutto questo va a danno di Refn, il prossimo suo film lo aspetterò nel molto più economico home video...
A me la torta è piaciuta, ha un sapore diverso dal solito, non per questo non è buona.
Cambiando esempio: a me piace il mescal (il distillato), ma non mi aspetto che piaccia a tutti, anzi di solito lo schifano. Quindi il mescal fa schifo? Ad alcuni piace ed ad altri no, è solo questione di gusti. Mi sà che sono andato OT![]()
ne abbiamo parlato altre volte... forse è il mio problema, forse è il mio modo di vedere le cose.
D'altra parte mi pare abbastanza ovvio che un filmato eccezionalmente girato di una persona che fa cose interessanti sia più piacevole da seguire di un filmato altrettando eccezionalmente girato di una persona che fa cose poco interessanti.
forse non è chiarissima la mia metafora:
decorazione=aspetto visivo
sapore=aspetto narrativo
il sapore non voleva essere l'apprezzamento globale, come forse tu hai inteso.
Mi pare che pure gli apprezzatori del film concordino nel ritenere l'aspetto narrativo poco importante, per loro la cosa è ininfluente, per me no
Ultima modifica di King Elessar; 13-10-11 alle 14:19:35
L'espressione artistica non segue la stessa logica di un 3x2 al supermercato. Non si può mica fare la conta delle componenti un tanto al chilo. La necessità dell'immagine è una mitologia autogenerante che trascende il concetto di cosa si "fa" sullo schermo. Certe opere non vogliono, non hanno bisogno, non cercano, rifiutano la drammaturgia standard. "Problema" di un pubblico narcotizzato dal mainstream è credere che questo possa essere un difetto o una mancanza.ne abbiamo parlato altre volte... forse è il mio problema, forse è il mio modo di vedere le cose.
D'altra parte mi pare abbastanza ovvio che un filmato eccezionalmente girato di una persona che fa cose interessanti sia più piacevole da seguire di un filmato altrettando eccezionalmente girato di una persona che fa cose poco interessanti.
sinceramente non capisco il bisogno di questo stato di cose.
così è perchè così dev'essere, suppongo, però se si trovasse un motivo logico che lo giustifichi sarei più contento.
Si, è vero, ho frainteso sicuramente il film, aspettandomi tutt'altro (ti rimando ai miei commenti precedenti al tuo intervento). Però vedere un film Mann-style che nel tentare di imitare il maestro finisce in una sonora pernacchia è abbastanza irritante.
No, questa è una tua/vostra supposizione (se mai qualcuno la pensasse come te) e non è supportata da alcun fondamente logico ma è una tua libera e deliberata interpretazione. Il cinema non è come la musica o la pittura, è molto più complesso perchè prevede il convolgimento di più vie sensoriali. Il tutto poi viene elaborato dalle cosiddette "funzioni superiori" del tuo encefalo, quindi in prima istanza l'emozione scaturisce non per via diretta (come per altre espressioni artistiche più immediate, vedesi musica e pittura) ma per un'elaborazione posteriore e indiretta, puramente soggettiva. Proprio perchè la complessità della nostra elaborazione è unica e soggettiva, paradossalmente tu puoi trovare emozionante il "nulla" e il "poco" (comparabili al tuo grado di soddisfazione e aspettativa verso una determinata esperienza sensoriale), che difatto rimane tale e non diventa "molto" per altri. Per questo non puoi accusare King Elessar di "mancanza" perchè l'esperienza, sommate ed elaborate tutte le sue afferenze sensoriali, per lui è "povera" e tale rimane senza che nessuno possa convincerlo del contrario. E' più facile che le elaborazioni cerebrali portino te a constatare la povertà globale dell'esperienza, un giorno, piuttosto che King Elessar vi veda cose inesistenti. Se davvero la vuoi mettere in termini di "mancanze" e "gradi di comparazione" direi che la mancanza è tua che ti accontenti di un'esperienza meno complessa da elaborare.L'espressione artistica non segue la stessa logica di un 3x2 al supermercato. Non si può mica fare la conta delle componenti un tanto al chilo. La necessità dell'immagine è una mitologia autogenerante che trascende il concetto di cosa si "fa" sullo schermo. Certe opere non vogliono, non hanno bisogno, non cercano, rifiutano la drammaturgia standard. "Problema" di un pubblico narcotizzato dal mainstream è credere che questo possa essere un difetto o una mancanza.
Una volta che hai compreso tutto questo capisci che ti rispondi anche alla tua affermazione: sì, il cinema è intrinsecamente narrativo, perchè senza una "narrazione" che ti indichi come elaborare complessivamente le afferenze sensoriali anche la cosa più banale rimmarrebbe solo un guazzabuglio di immagini e suoni.
Drive è un'esperienza, nel complesso, povera, indipendentemente dall'organo di senso che appaga di più. Ma limitarci a giudicare positivamente la qualità del cinema perchè "bell'esercizio di stile", alla Seblon, indica davvero accontentarsi di una fruizione infantile dell'espressione artistica, non pienamente matura.
Non è che "deve" essere così. A me sembrerebbe più logico cercare una giustificazione per una griglia interpretativa così rigida piuttosto che per un'apertura maggiore. Ovvero ha più senso porsi la domanda "perchè ammettere meno tipi di cinema" rispetto a quella "perchè ammetterne di più".
per il semplice fatto che non c'è alcuna esclusività fra le diversi componenti di un'opera.Non è che "deve" essere così. A me sembrerebbe più logico cercare una giustificazione per una griglia interpretativa così rigida piuttosto che per un'apertura maggiore. Ovvero ha più senso porsi la domanda "perchè ammettere meno tipi di cinema" rispetto a quella "perchè ammetterne di più".
non è che se un film è bello visivamente ciò gli precluda in qualche modo l'avere una buona componente narrativa. Quindi mi viene da pensare che se un autore si limita a esplorare un aspetto e decide di trascurare l'altro sia solo per pigrizia, perchè non gli interessa esplorare quella componente, che pure per me, da spettatore, sarebbe interessante da esplorare.
Perchè accontentarsi?
Non ci sono "tipi di cinema", quelle sono convenzioni che aiutano a gestire la comunicazione interpersonale del concetto, se vogliamo essere sinceri esiste una precisa destinazione dell'opera (anche quella più eccentrica, alternativa o minimalista ha pur sempre un concetto di fondo) che comunque è pur sempre posta a discrezione della specifica fruizione soggettiva. Credo che tu faccia confusione riguardo all'arte in se'. Il cinema non è fotografia o pittura, non basta la sensazione nell'immediato dell'autore per partorire una instant-art, non basta cominciare a riprendere a telecamera accesa, alla cazzo. Serve un'idea, il cinema senza idee è solo cronaca audiovisiva. E' un'idea è una funzione complessa per eccellenza. Il cinema è arte delle idee. Per questo un Drive, per quanto ben confezionato, rimane un'idea, banale, trita e ritrita.Non è che "deve" essere così. A me sembrerebbe più logico cercare una giustificazione per una griglia interpretativa così rigida piuttosto che per un'apertura maggiore. Ovvero ha più senso porsi la domanda "perchè ammettere meno tipi di cinema" rispetto a quella "perchè ammetterne di più".
Quindi Maradona era un'occasione sprecata per il calcio perchè se fosse stato alto due metri non avrebbe sicuramente perso nulla di ciò che lo rendeva Maradona + avrebbe certamente reso il doppio.per il semplice fatto che non c'è alcuna esclusività fra le diversi componenti di un'opera.
non è che se un film è bello visivamente ciò gli precluda in qualche modo l'avere una buona componente narrativa. Quindi mi viene da pensare che se un autore si limita a esplorare un aspetto e decide di trascurare l'altro sia solo per pigrizia, perchè non gli interessa esplorare quella componente, che pure per me, da spettatore, sarebbe interessante da esplorare.
Perchè accontentarsi?
Non ho mai detto che non ci sia. Solo che è debole.
Funziona???La storia c'è, cade in qualche clichè o citazione, non è la più originale, ma funziona.
Ho visto fare a pezzettini film per qualche incongruenza narrativa e questa, che nella seconda metà del film si dipana in un'interattività dei personaggi totalmente sconclusionata dite che funziona???
Beati voi che riuscite a cogliere lo spessore del personaggio dalla sua monoespressività.Il paragone con Eastwood lo vedo positivo, lascia raccontare i tratti del protagonista dalle situazioni e dalle reazioni degli altri personaggi.
Mah, solitamente s'interviene per parlare male di un film allo stesso modo di quanto se ne vuol parlare bene.E per quale motivo qualcuno dovrebbe mentire sull'opinione di un film?
Forse a chi non è piaciuto non è venuto lo stimolo di continuare a parlare del film.
Non è il mio caso, io detesto abbastanza i film d'azione.Edit: io ho l'impressione che molti si aspettavano un clone di Faster. Tutto muscoli, azione, pallottole e battutacce (a me Faster è piaciuto, propio perchè film ignorante che intrattiene).
Credo che l'ultima cosa che si possa anche solo definire lontanamente movimentata vista sia stato Limitless.
Hai centrato il punto.Proprio perchè la complessità della nostra elaborazione è unica e soggettiva, paradossalmente tu puoi trovare emozionante il "nulla" e il "poco" (comparabili al tuo grado di soddisfazione e aspettativa verso una determinata esperienza sensoriale), che difatto rimane tale e non diventa "molto" per altri. Per questo non puoi accusare King Elessar di "mancanza" perchè l'esperienza, sommate ed elaborate tutte le sue afferenze sensoriali, per lui è "povera" e tale rimane senza che nessuno possa convincerlo del contrario. E' più facile che le elaborazioni cerebrali portino te a constatare la povertà globale dell'esperienza, un giorno, piuttosto che King Elessar vi veda cose inesistenti.
Sta proprio lì la cosa.
Infatti avevo fraintesoforse non è chiarissima la mia metafora:
decorazione=aspetto visivo
sapore=aspetto narrativo
il sapore non voleva essere l'apprezzamento globale, come forse tu hai inteso.
Mi pare che pure gli apprezzatori del film concordino nel ritenere l'aspetto narrativo poco importante, per loro la cosa è ininfluente, per me no
L'aspetto narrativo non lo considero meno importante, lo considero alla pari degli altri aspetti. In questo caso, parlando di Drive, apprezzo come siano riusciti a mantenere una storia sufficiente tagliando comunque tutto il superfluo.
Secondo me è lodevole come il film si muova con disinvoltura tra fotografia, musica, atmosfera generale e situazioni fredde; senza far notare allo spettatore questi stacchi.
La storia è poco sviluppata non per mancanza, ma per scelta di dare più spazio al resto.
IMHO
Questa frase la quoto semplicemente perchè la condivido in pieno.
Non capisco a cosa ti riferisci.
Sinceramente se poniamo il film sul piano imitazione Mann-style ammetto che sarei molto deluso. Voglio pensare che abbia preso quello che gli piaceva della stile e l'ha adattato per questa pellicola. In questo senso capisco la tua opinione.
Io credo che questo film stimoli in modo diverso dal solito i sensi, e si tornerebbe all'esempio della torta. Se vogliamo giudicare il film in tutti i suoi aspetti devi ammettere che ha molte frecce al suo arco, ma poche nella narrazione (ma secondo me sufficienti).No, questa è una tua/vostra supposizione (se mai qualcuno la pensasse come te) e non è supportata da alcun fondamente logico ma è una tua libera e deliberata interpretazione. Il cinema non è come la musica o la pittura, è molto più complesso perchè prevede il convolgimento di più vie sensoriali. Il tutto poi viene elaborato dalle cosiddette "funzioni superiori" del tuo encefalo, quindi in prima istanza l'emozione scaturisce non per via diretta (come per altre espressioni artistiche più immediate, vedesi musica e pittura) ma per un'elaborazione posteriore e indiretta, puramente soggettiva. Proprio perchè la complessità della nostra elaborazione è unica e soggettiva, paradossalmente tu puoi trovare emozionante il "nulla" e il "poco" (comparabili al tuo grado di soddisfazione e aspettativa verso una determinata esperienza sensoriale), che difatto rimane tale e non diventa "molto" per altri. Per questo non puoi accusare King Elessar di "mancanza" perchè l'esperienza, sommate ed elaborate tutte le sue afferenze sensoriali, per lui è "povera" e tale rimane senza che nessuno possa convincerlo del contrario. E' più facile che le elaborazioni cerebrali portino te a constatare la povertà globale dell'esperienza, un giorno, piuttosto che King Elessar vi veda cose inesistenti. Se davvero la vuoi mettere in termini di "mancanze" e "gradi di comparazione" direi che la mancanza è tua che ti accontenti di un'esperienza meno complessa da elaborare.
Una volta che hai compreso tutto questo capisci che ti rispondi anche alla tua affermazione: sì, il cinema è intrinsecamente narrativo, perchè senza una "narrazione" che ti indichi come elaborare complessivamente le afferenze sensoriali anche la cosa più banale rimmarrebbe solo un guazzabuglio di immagini e suoni.
Drive è un'esperienza, nel complesso, povera, indipendentemente dall'organo di senso che appaga di più. Ma limitarci a giudicare positivamente la qualità del cinema perchè "bell'esercizio di stile", alla Seblon, indica davvero accontentarsi di una fruizione infantile dell'espressione artistica, non pienamente matura.
Forse quando lo rivedrò potrò dire se sono stato abbagliato dal comparto audio-visivo oppure se veramente il film non funziona. Boh![]()
Il paragone così come lo hai reso è sbagliato.
Avresti dovuto dire.
Maradona=velocità+tecnica+senso del gol.
Leva uno di questi tre elementi e chiediti:
Cosa sarebbe stato Maradona?
Un buon giocatore, un bel giocatore forse.
Ma non il Maradona che conosciamo.
Stesso motivo per cui un film con una buona regia, una ottima fotografia, ed una storia e recitazione di per sè, non memorabili... non può essere un gran film.
Quindi l'Ulisse sarebbe una merda perchè Bloom non fa altro che girare tutto il giorno e non si mette a fare una rapina in banca.![]()
Il paragone è mio e mi piace così, quindi non rompere
Basta riflettere un attimo per capire che Maradona è caratterizzato tanto da ciò che non era quanto da ciò che era. A differenza di altri più equilibrati nelle componenti. Ecco perchè il mio funziona e il tuo è fuori contesto.
Il fatto, King, è che c'è eccome esclusività tra le parti di un'opera. Ed è dettata dalla volontà, dallo spirito dell'opera stessa, non dall'assenza di compatibilità. Te lo ripeto visto che l'hai ignorato: certi film non la vogliono la componente narrativa; è un adattamento scadente di altre forme di espressione che svilirebbe il testo. Così come Maradona non sarebbe mai stato l'opera d'arte che era se fosse stato 1.80 e casa e chiesa.
Ultima modifica di MrWolf; 13-10-11 alle 15:14:32
Come ho detto, è l'elaborazione globale della somma delle singole afferenze sensoriali (quindi dei singoli elementi del film) a determinare il nostro giudizio definitivo: il nostro cervello ci indica se per lui, oltre ad essere stata un'esperienza piacevole (e aver quindi stimolato il benessere) sia stata anche "utile", ossia ci ha lasciato cognizioni che saremo in grado di riutilizzare a nostro vantaggio per interagire col mondo circostante. Probabilmente chi ha trovato il film arricchente e profondo non ha avuto modo di acquisire prima queste cognizioni. E' anche il motivo per cui molti di noi trovano il film "povero" non solo dal punto di vista sensoriale, ma proprio concettuale. D'altronde siamo davvero tutti diversi, certe afferenze creano sensazioni soggettivamente più piacevoli di altre e così reagiamo allo stesso film in maniere diversissime. Chi si esalta per le musiche, chi si appaga per la fotografia, chi non viene appagato da nulla di tutto ciò. Ho portato volutamente il discorso ad un livello percettivo/cognitivo perchè è l'unico modo, qui dentro, di sostenere un'opinione basandosi su argomentazioni difficilmente confutabili, altrimenti mi avreste portato il discorso, as predicted, ad un livello di intellettualismi e prese di posizione assolutamente arbitrarie.Io credo che questo film stimoli in modo diverso dal solito i sensi, e si tornerebbe all'esempio della torta. Se vogliamo giudicare il film in tutti i suoi aspetti devi ammettere che ha molte frecce al suo arco, ma poche nella narrazione (ma secondo me sufficienti).
Forse quando lo rivedrò potrò dire se sono stato abbagliato dal comparto audio-visivo oppure se veramente il film non funziona. Boh
Ok, posso dire di avere un'idea diammetralmente opposta.Non ci sono "tipi di cinema", quelle sono convenzioni che aiutano a gestire la comunicazione interpersonale del concetto, se vogliamo essere sinceri esiste una precisa destinazione dell'opera (anche quella più eccentrica, alternativa o minimalista ha pur sempre un concetto di fondo) che comunque è pur sempre posta a discrezione della specifica fruizione soggettiva. Credo che tu faccia confusione riguardo all'arte in se'. Il cinema non è fotografia o pittura, non basta la sensazione nell'immediato dell'autore per partorire una instant-art, non basta cominciare a riprendere a telecamera accesa, alla cazzo. Serve un'idea, il cinema senza idee è solo cronaca audiovisiva. E' un'idea è una funzione complessa per eccellenza. Il cinema è arte delle idee. Per questo un Drive, per quanto ben confezionato, rimane un'idea, banale, trita e ritrita.Per me il cinema è innanzitutto un'arte visiva, che deve quindi rimanere impressa soprattutto da questo punto di vista. Prendo ad esempio la scena dell'ascensore di Drive: in quei momenti ho provato la stessa angoscia, disperazione e rabbia del driver, perché la messa in scena è efficace e trasmette, senza una linea di dialogo, tutte le sensazioni dei protagonisti in quel frangente. Ciò non significa che accetti una narrazione scarna e piena di buchi se supportata da una regia e fotografia ottime, ma che preferisco una narrazione "sufficiente" (come dice Devilman) in un film eccezionale visivamente, rispetto ad una narrazione eccellente supportata però da un comparto visivo mediocre.
Se Maradona fosse stato 1.80 non avrebbe avuto la velocità di cui era dotato.Il paragone è mio e mi piace così, quindi non rompere
Basta riflettere un attimo per capire che Maradona è caratterizzato tanto da ciò che non era quanto da ciò che è era. A differenza di altri più equilibrati nelle componenti. Ecco perchè il mio funziona e il tuo è fuori contesto.
Il fatto, King, è che c'è eccome esclusività tra le parti di un'opera. Ed è dettata dalla volontà, dallo spirito dell'opera stessa, non dall'assenza di compatibilità. Te lo ripeto visto che l'hai ignorato: certi film non la vogliono la componente narrativa; è un adattamento scadente di altre forme di espressione che svilirebbe il testo. Così come Maradona non sarebbe mai stato l'opera d'arte che era se fosse stato 1.80 e casa e chiesa.
E probabilmente al secondo dribbling contro l'Inghilterra si sarebbe fatto stoppare la palla senza segnare il gol più bello della storia.
Sei tu che vedi nell'essere alto 1.80 un esclusivo vantaggio invece che una qualità alternativa ad un'altra.
Cosa che invece non sussiste nel caso di un film.
La complessità narrativa non si pone in alternativa alle altre componenti filmiche, bensì ne accresce la forza.
Un film che difetta invece in tale elemento non può che apparire debole agli occhi di chi, in un film, mira ad aspettarsi qualcosa di sufficientemente convincente sotto tutti gli aspetti.
Per questo dico il paragone non regge.
Ultima modifica di Coma White; 13-10-11 alle 15:19:01
Non confondiamo le cose, nessuno ha fatto un'osservazione così banale.
Non stai più parlando di cinema.Se poi arrivi alle metafore calcistiche il discorso ti è sfuggito di mano.Il paragone è mio e mi piace così, quindi non rompere
Basta riflettere un attimo per capire che Maradona è caratterizzato tanto da ciò che non era quanto da ciò che è era. A differenza di altri più equilibrati nelle componenti. Ecco perchè il mio funziona e il tuo è fuori contesto.
Il fatto, King, è che c'è eccome esclusività tra le parti di un'opera. Ed è dettata dalla volontà, dallo spirito dell'opera stessa, non dall'assenza di compatibilità. Te lo ripeto visto che l'hai ignorato: certi film non la vogliono la componente narrativa; è un adattamento scadente di altre forme di espressione che svilirebbe il testo. Così come Maradona non sarebbe mai stato l'opera d'arte che era se fosse stato 1.80 e casa e chiesa.
Affermare poi, con tanta sicurezza, che il cinema "non vuole la componente narrativa" permettimi di dirti, senza offesa, che è una castroneria. E' come dire che la musica non vuole gli strumenti, la pittura non vuole i colori e la fotografia non vuole la luce. La narrativa (financo semplificandola alla pura, voluta, esatta e non casuale sequenza di suoni/immagini voluta dal cineasta) è il mezzo con cui l'artista esprime le sue idee, fossero anche semplicemente delle idee di bellezza e di ritmo.
Wolf non ha detto che il cinema non vuole la componente narrativa, ma che certi film non vogliono la componente narrativa.