La notizia, se tale si può definire, della giornata di ieri è stata quella riguardante, tu guarda un po’, Zlatan Ibrahimovic. No, non è arrivato lo sconto sulla squalifica di tre giornate inflittagli dopo l’espulsione rimediata contro il Napoli, ma riguarda un fatto accaduto fuori dai cancelli di Milanello alla fine degli allenamenti quando l’attaccante svedese, a bordo della sua AUDI, stava uscendo dal centro sportivo rossonero per tornarsene a casa. Lo svedese, secondo quanto ricostruito, è stato avvicinato da una donna spacciatasi prima per una fotografa di una rivista di gossip e, successivamente per una giornalista di una non precisata testata giornalistica, come riporta Repubblica nella sua edizione cartacea a pagina 65. Valentina Ridolfo, è questo il nome della ragazza
sconosciuta all’ufficio stampa rossonero che effettua rigidi controlli su chi non frequenta il centro sportivo di Milanello con una certa frequenza, ha provato a fermare Zlatan per un’intervista incurante del fatto che la macchina dello svedese fosse in moto e che Ibra non è solito rilasciare intervista a bordo della sua Audi. Risultato? La donna ha riportato una lieve ferita alla mano ed ha annunciato di voler sporgere denuncia contro l’attaccante milanista per omissione di soccorso.
Ma la cosa strana, che ci fa riflettere, è un'altra ovvero la provenienza del service che assecondava la ragazza, che poi si è scoperto essere una parrucchiera: provenienza dei tre “complici” la città di Torino. A pensar male, lo abbiamo detto più volte negli ultimi giorni, si fa peccato. Noi, alla luce di questo dettaglio, ci chiediamo: ma con tutte le società di service che ci sono in Lombardia, proprio dal capoluogo piemontese doveva arrivare questa troupe? Il mistero continua.