Se non vi piace quel western non è che siete nati tardi, è che siete nati male![]()
Se non vi piace quel western non è che siete nati tardi, è che siete nati male![]()
Visto oggi su Iris "Ogni cosa è illuminata"...bello, bellissimo, splendido...un film superiore![]()
Ultima modifica di Trickster; 01-04-12 alle 17:24:11
Ho visto davvero pochi western io, penso sia per quello. Prima dei Sette Samurai nemmeno il cappa & spada mi aveva mai attratto.
Poi sono una persona dai gusti decisamente poliedrici, riesco a farmi piace Il Padrino e Sex & The City senza problemi per dire.
Comunque ho visto Dreams, di Akira Kurosawa. Ho cercato di tenermelo da parte e vedermelo tra gli ultimi nella sua filmografia, ma alla fine la curiosità mi ha vinto.Apprezzo molto i film a episodi, e data la particolarità del genere mi trovo costretto ad analizzare i diversi sogni uno per uno.
Sunshine Through The Rain. Si inizia bene. I primi sogni sono quelli dal significato più criptico, molto probabilmente perché maggiormente personali del regista. La processione delle volpi è poetica e inquietante al tempo stesso. Ho letto che è una leggenda che esiste dall'alba dei tempi in Giappone, quindi forse non ha nemmeno un significato particolare questo sogno, ma mi è piaciuto lo stesso.
The Peach Orchard. Come stile è molto simile al primo, ma il ballo finale lo eleva in bellezza. Forse qua il doppiaggio italiano rischia di risultare un po' ridicolo, ma pazienza, mi sono sforzato di non badarci. Il tema di fondo, ovvero il rispetto della Natura, è ripreso anche nei sogni successivi, ma in questo è trattato in modo molto peculiare.
The Blizzard. Forse il più semplice di tutti, ed è questo il suo punto di forza. C'è poco da dire, bellissima l'ambientazione, e stupendo il design della creatura che cerca di uccidere il protagonista (da ignorante dico che mi ha ricordato molto quella in Kwaidan di Kobayashi, anche se agiva in maniera diversa). Come l'ottavo sogno suggerisce speranza, in contrapposizione ad altri.
The Tunnel. Anche questo mi è piaciuto molto, visto che introduce la fortissima vena antimilitarista presente non solo in questo film, ma anche in quasi tutti gli altri del regista. Anche qui c'è poco da dire, il messaggio è chiaro e riportato molto bene. L'arrivo del plotone specialmente mi ha colpito: i loro volti blu all'interno del buio pesto della galleria erano un dettaglio decisamente disturbante.
Crows. Ecco, Scorsese attore è uno dei motivi che ha alimentato maggiormente la mia curiosità verso il film. Il sogno in sé ha un potentissimo impatto visivo (spettacolare la camminata all'interno della varie opere di Van Gogh), ma mi sfugge il suo senso effettivo. L'ho visto come un tentativo fallito di comprendere la mentalità dell'artista attraverso l'analisi delle sue opere, da cui deriva la frustrazione dell'osservatore (in questo caso Kurosawa in persona, evidentemente).
Mount Fuji In Red. Va in coppia con quello seguente, visto che analizza gli stessi temi. Penso sia l'episodio più debole del film. Inizia in modo apocalittico, con la stupenda e disturbante immagine del monte Fuji devastato dalle esplosioni, e termina in un modo forse troppo retorico. Il finale in cui il protagonista cerca disperatamente e futilmente di proteggersi dalle radiazioni è comunque efficace.
The Weeping Demon. Chiariamoci, anche questo episodio è scandito da una retorica piuttosto esplicita, ma è anche uno dei più visionari e fatalisti di tutti, due elementi che io adoro sinceramente. La landa desolata in cui si svolge basta già a mettere una certa angoscia, ma la scena dei demoni che piangono disperati all'interno di quella che è a tutti gli effetti una bolgia infernale dantesca è davvero terribile. Se l'ordine di questo e dell'ultimo sogno fosse stato invertito, l'effetto che avrebbe trasmesso il film nella sua interezza sarebbe antitetico.
Village Of The Watermills. Dopo due episodi in cui Kurosawa condanna esplicitamente le azioni umane, soffermandosi sull'orrore della bomba atomica, dimostra nuovamente che la speranza è comunque immortale, mostrando uno scorcio d'umanità meraviglioso. Meraviglioso non solo perché ancorato alle origini, alla Natura, ma perché incapace di provare odio, tristezza o rancore. La figura del vecchio saggio, anche se banale, è riuscita comunque a colpirmi. Il funerale finale, motivo di gioia non di disperazione, è commovente.
Nella sua interezza, non è sicuramente la miglior opera del maestro, ma è quella che più di tutte mi ha fatto venir voglia di approfondire la cultura giapponese, non solo da un punto di vista cinematografico. È inoltre forse l'opera più intima e personale che ho visto di Kurosawa, secondo me non solo un grande artista ma anche un personaggio dalla mentalità interessantissima. Mi ha stupito notare che su otto sogni, cinque di questi possono essere tranquillamente considerati incubi. Ciò che conosco della vita del regista l'ho letto su Wikipedia, doveva essere una persona incredibilmente sensibile. Valutare il film in una classifica dei migliori Kurosawa sarebbe limitarne il significato, è un'opera troppo particolare e fuori dagli schemi, senza però risultare incoerente. Da vedere assolutamente.
Boiling Point, di Takeshi Kitano. Mah, boh. Non mi ha convinto. Lo stile di Kitano è quello, difficile da capire e da apprezzare, ma in Brother comunque c'ero riuscito, in questo no. La lentezza del film mi ha reso molto difficile mantenere alta l'attenzione, soprattutto nella prima parte (è anche vero che torno da un pomeriggio speso su Game Of Thrones, Mad Men e Californication). Il personaggio di Kitano è allucinante, facilmente il più interessante del film. Il regista/attore si regala la solita dose di tamarrate e di follia. Alcuni punti non li ho capiti, per esempio quando la scena della scazzottata nel karaoke/bar si ripete una seconda volta senza motivo, o quando Takeshi ha flash del suo futuro poco prima di abbandonare la sua donna in mezzo alla strada. Poi il comportamento della yakuza è stranissimo, ma va be', immagino sia un fattore culturale. Finale assurdo. Mi ha un po' deluso comunque, se devo essere sincero.
I Western di Leone sono capolavori. Ma ce ne sono tanti altri belli.
Ogni volta mi scordo i nomi, però quando li becco su sky me li guardo sempre.
E' un kitano minore. Comunque dovrebbe aver innalzato di molto il valore medio giornalieroBoiling Point, di Takeshi Kitano. Mah, boh. Non mi ha convinto. Lo stile di Kitano è quello, difficile da capire e da apprezzare, ma in Brother comunque c'ero riuscito, in questo no. La lentezza del film mi ha reso molto difficile mantenere alta l'attenzione, soprattutto nella prima parte (è anche vero che torno da un pomeriggio speso su Game Of Thrones, Mad Men e Californication). Il personaggio di Kitano è allucinante, facilmente il più interessante del film. Il regista/attore si regala la solita dose di tamarrate e di follia. Alcuni punti non li ho capiti, per esempio quando la scena della scazzottata nel karaoke/bar si ripete una seconda volta senza motivo, o quando Takeshi ha flash del suo futuro poco prima di abbandonare la sua donna in mezzo alla strada. Poi il comportamento della yakuza è stranissimo, ma va be', immagino sia un fattore culturale. Finale assurdo. Mi ha un po' deluso comunque, se devo essere sincero.
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Hellvis è il solito snob delle serie tv, lascialo perdere.
13 Assassins, di Takashi Miike. CAZZOFIGATAMADONNASANTOIDDIO.
Non c'è nulla da fare, il jidaigeki è il mio genere preferito. Mi emoziona come nient'altro, mi fa letteralmente andare fuori di testa. Qua davvero non c'è niente da dire, il degno successore dei Sette Samurai per quanto mi riguarda. I personaggi sono tutti meravigliosamente memorabili. Il protagonista, suo nipote, il folle figlio dello shogun, il suo braccio destro, l'emulo di Toshiro Mifune (sono letteralmente morto quando si è scoperto che era ancora vivo). Le scene d'azione sono da eiaculazione continua. Tamarrate ovunque, i buoi che vanno a fuoco I FOTTUTI BUOI CHE VANNO A FUOCO. L'ho amato, basta.
Ora mi viene naturale recuperare il resto di Miike, ma visto che sono un fottìo (ma quanti ne gira all'anno? 30? Come cazzo fa?) vi chiedo quali sono i migliori. Immagino Ichi The Killer sia un buon inizio, giusto? Poi, altri jidaigeki recenti? Penso che domani mi vedo Yojimbo.
13 assassins concordo con te, davvero entusiasmante.13 Assassins, di Takashi Miike. CAZZOFIGATAMADONNASANTOIDDIO.
Non c'è nulla da fare, il jidaigeki è il mio genere preferito. Mi emoziona come nient'altro, mi fa letteralmente andare fuori di testa. Qua davvero non c'è niente da dire, il degno successore dei Sette Samurai per quanto mi riguarda. I personaggi sono tutti meravigliosamente memorabili. Il protagonista, suo nipote, il folle figlio dello shogun, il suo braccio destro, l'emulo di Toshiro Mifune (sono letteralmente morto quando si è scoperto che era ancora vivo). Le scene d'azione sono da eiaculazione continua. Tamarrate ovunque, i buoi che vanno a fuoco I FOTTUTI BUOI CHE VANNO A FUOCO. L'ho amato, basta.
Ora mi viene naturale recuperare il resto di Miike, ma visto che sono un fottìo (ma quanti ne gira all'anno? 30? Come cazzo fa?) vi chiedo quali sono i migliori. Immagino Ichi The Killer sia un buon inizio, giusto? Poi, altri jidaigeki recenti? Penso che domani mi vedo Yojimbo.
Gozu ostico ma davvero affascinante.
Audition piace un po' a tutti ma personalmente l'ho trovato inconsistente.
Ichi the killer è orrendo.
Ultima modifica di Alastor_Tiziano; 03-04-12 alle 23:26:49
bon allora dato che ash ti ha dato i consigli canonici segna questi: rainy dog, ley lines, blue harp, the bird people of china, dead or alive, shinjuku outlaw rekka, un nuovo mondo si aprirà di fronte a te. poi torniamo x il post-2000. jaidigeki recenti? niente che assomiglia a miike, il più apprezzato è stato twilight samurai che a me nn fa impazzire, puoi provare col zatoichi di kitano.13 Assassins, di Takashi Miike. CAZZOFIGATAMADONNASANTOIDDIO.
Non c'è nulla da fare, il jidaigeki è il mio genere preferito. Mi emoziona come nient'altro, mi fa letteralmente andare fuori di testa. Qua davvero non c'è niente da dire, il degno successore dei Sette Samurai per quanto mi riguarda. I personaggi sono tutti meravigliosamente memorabili. Il protagonista, suo nipote, il folle figlio dello shogun, il suo braccio destro, l'emulo di Toshiro Mifune (sono letteralmente morto quando si è scoperto che era ancora vivo). Le scene d'azione sono da eiaculazione continua. Tamarrate ovunque, i buoi che vanno a fuoco I FOTTUTI BUOI CHE VANNO A FUOCO. L'ho amato, basta.
Ora mi viene naturale recuperare il resto di Miike, ma visto che sono un fottìo (ma quanti ne gira all'anno? 30? Come cazzo fa?) vi chiedo quali sono i migliori. Immagino Ichi The Killer sia un buon inizio, giusto? Poi, altri jidaigeki recenti? Penso che domani mi vedo Yojimbo.
Evidentemente non ti hanno commosso abbastanza, hai emesso troppi fiati dopo la visione.
Il mio preferito è Giù la Testa.
L'avevo sempre snobbato a causa della durata, la paura del mattone era sempre dietro l'angolo. Grazie a Dio l'ho visto un paio di anni fa quando Sky diete tutti i film di Leone.
Ricordo ancora il wtf quando appare Sean sulla motocicletta, non mi ero assolutamente informato e credevo di trovarmi un cinquant'anni prima minimo.
Bello bello, capita spesso che rivedo scene a caso tipo i flashback irlandesi anche solo per sentire la voce di Edda dell'Orso.
Penso che dopo 2 anni possiamo anche smetterla di sparare questa minchiata, voi nel ripeterla non fate una figura migliore della mia all'epoca ...
Oltretutto non mi sembra di fare dichiarazioni cosi esagerati negli ultimi tempi, come giustamente mi avete fatto notare le mie opinioni erano spesso irritanti ed ho voluto essere più imparziale e moderato nell'esprimerle, quindi ora non ha davvero senso riproporre simili battute, grazie ...
Tornando IT ripeto quello che ho gia detto, semplicemente il genere non mi piace ma ciò non significa che lo disprezzi o lo sottovaluti, tutt'ora vedo un po di tutto, ho voluto dare un ulteriore possibilità a questo genere ma purtroppo non mi ha lasciato nulla, dubito che il western piaccia a tutti, cosi come sono convinto che tutti noi abbiamo almeno un genere che non riusciamo a digerire proprio
Cmq in in un futuro ( anche immediato ) proverà con i restanti 2 capitoli della trilogia del dollaro di Leone e magari emetterò un giudizio il più possbile obiettivo
Ultima modifica di Alastor_Tiziano; 04-04-12 alle 10:34:35
Guardati Giù la testa che è un capolavoro![]()
Guardare lo Spaghetti Western senza un'adeguata preparazione sul Western Classico?
FOLLI!
Perché mai ? Mica è indispensabile, soprattutto se non ti piace il west.
E' immenso, rischi di vedere solo bei panorami e roba che sa di Ombre Rosse. Mentre con un triello o Django che tira fuori una mitragliatrice da una bara non ci si annoia mai.
A proposito di western, ho visto Yojimbo, di Akira Kurosawa. Avevo letto che Leone si era basato su questo con Per un pugno di dollari, ma cavolo non pensavo sarebbe stato così simile, praticamente un remake.Mi è piaciuto molto, comunque. Alcune espressioni di Mifune mi hanno ricordato proprio il buon vecchio Clint, ma forse è perché sono stato influenzato. Mi ha colpito la caratterizzazione dei personaggi, molti di questi ridicoli (il fratello obeso e il Great Khali giapponese mi hanno ucciso) e quasi macchiettistici. Poi la colonna sonora è strepitosa. Comunque mi avete convinto, domani continuo con il recupero di Sergio Leone, oppure Necro, potresti consigliarmi qualche "classico"...
Poi ho rivisto con un amico The Others, di Alejandro Amenabàr. Lo vidi per la prima volta proprio quando uscì su Tele+ (non c'era ancora Sky). Avevo nove anni, mi traumatizzò a morte, tanto che non ho avuto il coraggio di rivederlo fino ad oggi. Rivisto resto della stessa idea sulla sua qualità: è un horror gigantesco, secondo me, perfetto, inquietante senza mostrare quasi nulla. Mi aspettavo continui sbalzi, invece le scene da colpo al cuore sono giusto un paio prima del finale. Nicole Kidman bravissima (l'ho visto in originale) e supportata da un buon cast, di cui mi hanno sorpreso i bambini, per una volta davvero bravi e non fastidiosi. Il finale poi è ancora più inquietante: cioè loro restano lì per l'eternità con la madre che li ha ammazzati? Creepy abbestia.
Se guardi prima quelli, poi i classici li trovi quasi tutti inguardabili. Se invece hai un approccio storico l'impatto quando arrivi a Leone è maggiore e soprattutto non schifi il resto![]()
A me piace L'uomo che sparò (o uccise non ricordo il titolo italiano) Liberty Valance
Sentieri selvaggi.
Sono i classici con Wayne.
Poi recupera qualcosa di Peckinpah, alcuni li conoscerai già per il nome (mucchio selvaggio, ad esempio)
Poi un classicone, mezzogiorno di fuoco.
Non ti consiglio roba più vecchia che ho fatto fatica anche io che son stato addestrato al western fin da piccolo
edit: uh, pure rio bravo di hawks
Ultima modifica di Necronomicon; 05-04-12 alle 10:47:06
Ricordo un'intervista di Tarantino dove definiva noioso tutto il filone del western classico.
Ok che lui è fanboy ma tanto torto non ha![]()
Di quelli con Wayne conservo un buon ricordo de I cowboys e La Conquista del West.
Ovviamente anche questo è da guardare: http://www.youtube.com/watch?v=ukrZP3jy0XY
Ok dai, do la precedenza a questi allora.A me piace L'uomo che sparò (o uccise non ricordo il titolo italiano) Liberty Valance
Sentieri selvaggi.
Sono i classici con Wayne.
Poi recupera qualcosa di Peckinpah, alcuni li conoscerai già per il nome (mucchio selvaggio, ad esempio)
Poi un classicone, mezzogiorno di fuoco.
Non ti consiglio roba più vecchia che ho fatto fatica anche io che son stato addestrato al western fin da piccolo
edit: uh, pure rio bravo di hawks
Di Tarantino io mi fido veramente poco. Lui sarà bravo quanto volete ma alcune sue dichiarazioni mettono i brividi, tipo che Three Musketeers di Anderson è uno dei suoi film preferiti del 2011, o che il cinema italiano fa schifo.