Allora, a mente semifredda proviamo a commentare sommariamente questa stagione, che è già storica.. questo è stato uno degli scudetti più belli e importanti della storia della Juve. Una goduria infinita, ragazzi..
Quest’anno la Juve lo ha meritato, non c’è persona, juventina o meno, dotata di un minimo di cervello e obiettività, che possa affermare il contrario. Quest’anno la Juve ha giocato meglio di tutti, punto. E ha vinto uno scudetto rimanendo imbattuta. Fa quasi paura a dirlo, ma è così. In un anno, NESSUNO ha vinto contro di noi, sul campo. Nessuno. Certo, anche noi abbiamo sbagliato qualche partita, ma di gare in cui ci hanno messo sotto sul piano del gioco.. beh, io personalmente ricordo giusto il primo tempo a S.Siro contro il Milan, e forse uno spezzone di gara contro il Napoli, poi basta. Le altre partite le abbiamo sempre giocate, e spesso dominate.
Tutto è iniziato l’8 settembre 2011, con l’inaugurazione del nuovo stadio. Chi c’era, come me, saprà di cosa sto parlando..è stata una serata magica, una di quelle che ti fanno pensare che la vita sa essere davvero bella..una serata che ha risvegliato l’orgoglio e il senso di appartenenza di tutti, società, giocatori e tifosi..brividi dall’inizio alla fine, e una carica infinita per la stagione.
Uno stadio moderno, finalmente CALDO, e tutto nostro.
L’importanza dello stadio nuovo secondo me è stata fondamentale per la vittoria, ha rappresentato in qualche modo un nuovo punto di partenza dopo stagioni tribolate.
L’altra fetta importante naturalmente è di Conte, motivatore pazzesco, ma anche grande allenatore, che ha finalmente insegnato a qualcuno (vero, Del Neri?) che sono gli allenatori a dover adeguare i moduli giusti ai giocatori, e non il contrario.. partito come talebano del 4-2-4, ha capito immediatamente che la chiave giusta era con Pirlo-Marchisio-Vidal in mezzo. Non è un caso infatti, che la difesa, in pratica la stessa dell’anno scorso con in più Lichtsteiner, sia diventata di colpo la meno battuta.
Nel primo periodo la Juve ha giocato bene, con un’idea di calcio precisa già in testa, e faceva piacere vederla giocare. Già in questa prima parte di stagione però è emerso il limite della squadra, cioè la mancanza di un vero finalizzatore che ti risolve le partite contro le squadre chiuse.. e infatti qualche punto si è perso per strada. Ma la Juve era sempre lì, davanti..
Ricordo che in questo periodo, discutendo con Fbh, ho detto “La vera forza di questa Juve si vedrà alla prima sconfitta.. anche gli anni passati iniziavamo forte, poi però alle prime difficoltà ci scioglievamo. Vediamo come sapremo reagire quando ne perderemo una”. Lui mi ha risposto “Speriamo di non perderne mai una”.
Gli ho riso in faccia, pensavo fosse impossibile. E mi sbagliavo.
Un altro momento decisivo della stagione è stata la pausa invernale.
Sì, perché secondo me proprio qui si è costruita la vittoria finale. Sapendo di non avere impegni di coppe europee (gran vantaggio, indubbiamente, e proprio per questo da sfruttare in pieno), Conte e lo staff tecnico hanno scelto di fare una preparazione pesante, in modo da avere più benzina di tutti per il rush finale, quando le squadre solitamente calano. Il rovescio della medaglia è che parti con le gambe imballate a gennaio.
E si è visto…gennaio-febbraio, i mesi della “pareggite”, quando la Juve non girava più a mille all’ora, e si fatica a vincere, non avendo un fuoriclasse d’area di rigore. Ma la ricerca del bel gioco, quella non è mai mancata. E, visto che nel calcio moderno un pareggio contro una piccola, per di più in casa, equivale a una sconfitta, ecco il momento di difficoltà di cui parlavo prima.
Ed ecco che la Juve questa volta reagisce, non si scoraggia, arriva a -4 dal Milan dopo una delle prestazioni migliori sotto il piano del gioco, lo 0-0 contro il Genoa. Ma se il gioco c’è, i risultati prima o poi arrivano.. e allora si va a giocare a -7, a -4, sempre con la convinzione di essere più forti, di portercela fare, perché le gambe girano, il fiato c’è, la palla corre.. tutto, gradatamente ma naturalmente, diventa più facile..
Il resto si sa, è storia recente, ma è bene ricordarlo, perché probabilmente solo tra qualche anno, quando avremo termini di paragone, capiremo l’importanza di quello che si è fatto.
Conte carica la squadra, lascia andare le briglie, e la squadra va.
5-0, 2-0, 3-0 , 2-0, 2-1,4-0, 1-0, 4-0.
8 vittorie consecutive, e non importa quali squadre abbiamo affrontato in questo periodo. Abbiamo battuto Inter, Napoli, Roma, ecc..
No, non importa. Perché in questo momento i nostri occhi sono solo sul traguardo, sullo scudetto. E lo vogliamo, cazzo se lo vogliamo, e chi passa sulla nostra strada viene scavalcato e battuto a suon di gol, e guai se passa la metacampo, con rare eccezioni (l’Inter nel primo tempo ha giocato bene contro di noi, la migliore Inter della stagione fino a quel punto hanno detto loro..e alla fine ha rischiato di uscire con la goleada e le ossa rotte, tanto per capire).
Otto vittorie, ottenute in questo modo, in questo momento della stagione, sono qualcosa di epocale, il vero capolavoro.. la Juve non avrà certo dominato tutto il campionato, ma nel momento decisivo è parsa davvero di un altro livello, poche palle.
E poi, eccolo lì, il traguardo, questa volta non è un miraggio, ce l’abbiamo davanti, e dipende solo da noi.
E, visto che non siamo macchine, ma uomini, alla fine il braccino arriva. Contro il Lecce, quando sempre ancora una volta tutto facile, Buffon fa l’impensabile, e regala incredibilmente speranze a chi sta dietro, e rischia di vincere un campionato, nonostante il gioco Ibracentrico, nonostante abbia perso in casa contro la Fiorentina(Amauri rotfl), nonostante abbia pareggiato in casa contro il Bologna al 90°, ma soprattutto, nonostante, contro le prime 6 squadre in classifica, abbia vinto UNA partita in tutto, uno scontro diretto solamente. Contro l’Udinese, dopo essere stata dominata sul piano del gioco fino a 10 dalla fine.
No, c’è solo una squadra che lo merita, e siamo noi.
I 3 giorni successivi a Juve-Lecce fanno rialzare la testa ai milanisti, ai quali non sembra vero di poterlo ancora vincere, e un po’ perdono il senso della realtà, così come tanti, troppi juventini disfattisti, che già dimenticano COME siamo arrivati fino a quel punto, e che il Lecce ha pareggiato senza aver mai tirato in porta. Si parla di scudetto perso, di sorpasso finale, di Cellino che ha il patto con il Milan, della Juve che ha l’accordo con l’Atalanta per Padoin, degli ultras del Cagliari che non dimenticano l’83, dell’Inter che sicuramente si scanserà, anzi no… insomma, un po’ tutti perdono la testa.
Ma Conte e i ragazzi no. Sono tesi, sanno di essersi complicati la vita da soli, ma hanno ancora la consapevolezza di essere più forti, di avere il coltello dalla parte del manico.
E sanno anche che, da quando sono passati in testa, non c’è stato un solo minuto in cui il Milan sia rimasto avanti. Abbiamo sempre segnato prima noi, e loro a rincorrere, con le ultime forze rimaste, e il lampo di qualcuno dei fuoriclasse che loro hanno.
E contro il Cagliari la storia si ripete. Segnare subito è vitale, e Vucinic ci mette lo zampino. Si soffre, è partita vera, e non si respira fino al 2-0. Con il primo autogol a favore della stagione.
Dall’altra parte, l’Inter fa la sua parte, e visto che in qualche modo doveva uscire vedendo altri festeggiare, meglio farlo festeggiando a loro volta, vincendo il derby nettamente, contro il Milan che scopre le carte, e getta la spugna.
Alcuni hanno ricordato che i risultati sono gli stessi del 5 maggio, 4-2 e 2-0 per noi, ma mentre allora l’Inter ci ha veramente regalato lo scudetto, questa volta non dobbiamo dire grazie a nessuno, questa volta lo abbiamo conquistato con le nostre forze, dall’inizio alla fine.
Semmai, se si vuole proprio vedere qualche segno del destino.. beh, grazie alla vittoria contemporanea dell’Inter, la squadra che ha beneficiato dello scandalo di Calciopoli (e qui evito altri commenti, per evitare un wot che diventerebbe infinito), noi arriviamo al nostro scudetto numero 30 sul campo. Più una vittoria in serie B, che io continuerò a ricordare con orgoglio, perchè anche lì abbiamo continuato a fare quello che ci riesce spesso. Vincere.
E il cerchio si chiude.
Questo scudetto in qualche modo mi ricorda il primo di Lippi, del 95, vuoi perché anche allora la Juve veniva da un periodo di vacche magre, vuoi perché vinto con un modulo e uno stile di gioco molto simile..insomma, le somiglianze ci sono, eccome. Speriamo che quest’anno abbia gettato basi simili per i prossimi.
Discorso futuro, e poi chiudo: si parla del top player in grado di fare 20 gol a stagione.. di sicuro, per il gioco della Juve, c’è bisogno di un attaccante dai piedi buoni, che sappia muoversi, e che segni tanto.. hai detto niente.
Personalmente, dei nomi che circolano in questi giorni, nessuno mi entusiasma più di tanto.. fosse per me, proverei a prendere Cavani, mi sembra il tassello ideale lì davanti. Per il resto, attendo, rimanendo fiducioso nei piani di Conte e della dirigenza.
E non venderei Elia… magari non sarà un fuoriclasse, ma ricordiamoci di quello che abbiamo fatto con Henry, dopo il suo primo anno in Italia, dove sembrava un brocco di fascia.. attenti a vendere giocatori giovani dopo un solo anno di ambientamento, non si sa mai. Diamogli fiducia.
Fine del wot, con un ringraziamento agli amici milanisti per averci regalato Pirlo. Grazie, senza di lui probabilmente, anzi sicuramente, non ce l’avremmo mai fatta.
E chi l’avrebbe detto, eh? 36 presenze su 37 in campionato, sempre in campo fino al 90°, sempre a correre, recuperare palloni e fornire assist, insegnando calcio a tutti.
Grazie.
Re: [CLUB] Juventus, il peggior scudetto degli ultimi 50 anni
Originariamente Scritto da blackmamba1
Camus ho anticipato che sono indifendibili perchè hanno agito molto male. Sicuramente altra gente avrebbe fatto meno danni, ma dico solo che come attenuante hanno il fatto che il periodo in cui hanno operato è stato molto particolare. Se parliamo di dirigenza, è stata una decisione piuttosto veloce. Se parliamo di giocatori, non c'era la fila per andare a giocare in serie B e gli stipendi erano uno dei pochi incentivi per fare acquisti decenti. Ovviamente gli acquisti e le politiche dirigenziali non sono state buone
unica cosa: secondo me la Juve di Lippi non giocava con un modulo simile, quest'anno gli attaccanti sono stati molto spesso i "piedi buoni" per gli inserimenti dei centrocampisti, certo lo spirito e la grinta sono gli stessi!
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