
Originariamente Scritto da
alberace
figurati se, anzichè nazioni cenciose, avessimo paesi tipo BRIC dall'altra parte del mediterraneo.
io non sto negando che la clandestinità non sia soggetta a delinquenza vera (e non da carta da bollo, come ha imposto la legge italiana :genius: ), ma sto evidenziando che il problema è una prossimità territoriale (messico, maghreb, medio oriente). il 90% dei clandestini entra in europa dalla grecia, via terra, da paesi del cazzo, così come sono paesi del cazzo, sottosviluppati, quelli del nordafrica. lo sviluppo delle prossimità geografiche dovrebbe essere il piano politico di un atteggiamento conservatore, prima che economico, e non di un atteggiamento terzomondista, che di pietà e affogamento di sensi di colpa campa alla grande, in perenne stato di emergenza.
per chiarire definitivamente il mio punto di vista, io NON sono per il multiculturalismo, ma vorrei uno stato liberale che non caga il cazzo ai culti e alle usanze altrui, così come non l'ha fatto con l'invasione della cultura e delle usanze nordamericane. il contrario è scemenza illiberale, non è altro.
l'affiancamento di più culture è lo status quo, e visto che siamo nel 2012, la religione non può essere al centro di ciò che convidiamo in quanto massa civile, ma è deve stare ai margini del discorso, se non fuori. il mio vincolo è guidare le nuove generazioni nella storia e nella cultura italiana, legare la permanenza degli adulti appena arrivati alla conoscenza della lingua e ripulire con le FFOO la merda che è l'agricoltura del meridione, il terminale fisiologico degli sbarchi. mi sembra più sensato, al contrario di pensare di fermare un'orda di gente, anche perchè metodi più efficaci non avrebbero più l'omertà della morale dello stato vaticano.
spero che capiate cosa ho scritto, perchè rileggere le cagate sul multiculturalismo è abbastanza noioso, ma soprattutto, perchè cerco di limitare argomentazioni in cui parto per la tangente dando del nazista eugenista all'interlocutore.