All’evento eravamo circa 50, come abbiamo preso posto nel largo spazio dedicatoci abbiamo aspettato che il PES Team iniziasse. Toru Kato, membro del PES Team, svolgeva il ruolo di traduttore e ha iniziato a parlare degli elementi e dei settori chiave che daranno forma al gioco di quest’anno. Ogni aspetto è stato definito dai due produttori presenti a questo speciale first look event, Naoya Hatsumi e Manorito Hosoda, e ci hanno lentamente portato verso quelli che io chiamo “i fantastici 5”.
A posteriori, il comunicato stampa che è stato diramato un mese fa era incredibilmente accurato, cosa che non è comune in questo settore. In genere ai giocatori viene venduta prima un’idea, e poi il prodotto in questione raramente rispetta gli aspetti annunciati.
Dicendo questo, Konami non sta cercando di venderci qualche sogno. Loro hanno sistematicamente parlato di migliorare vari fattori di PES 2012, soprattutto basandosi sui feedback dei fan, grazie a cui sperano di cambiare completamente l’esperienza di PES. Nel corso della presentazione viene sottolineato quest’aspetto, insieme ai 5 punti chiave che il PES Team ha voluto evidenziare in questo first look.
Così, quali sono i “fantastici 5”?
Pro-Active AI
Partendo dalla base della buona Active AI dell’anno scorso, ci vengono presentati vari miglioramenti fatti al comportamento dei vostri compagni, sia nelle situazioni offensive che in quelle difensive.
Il primo esempio mi ha reso subito felice. “L’anno scorso, la linea difensiva era troppo profonda”, ha spiegato Hosoda, “Questo faceva si che l’IA era più preoccupata riguardo il posizionamento, ignorando dove fosse la palla. L’utente si scontrava con delle barriere, e il tutto diventava irreale.” I fan della serie potranno confermare ciò, cercando con continuazione di tornare indietro per poi cercare spazio, ma trovando i difensori pronti ad attendere nei pressi dell’area, il che rendeva eccessivamente difficile sfondare. Ora, l’IA si concentrerà su dove è la palla, e cercherà di avanzare il più possibile. Questo creerà una fase più dinamica del gioco, in cui spostando la palla si potranno creare più opportunità per sfondare la linea difensiva.
Il secondo miglioramento nell’IA è la maggiore rapidità di decisione dei vostri compagni, con una miglior abilità nel capire dove si potrebbe creare lo spazio per inserirsi. Hosoda ha menzionato questo: “Durante un movimento, troverete i mediani e i terzini pronti ad approfittare dello spazio che è stato generato dai passaggi veloci e dal movimento della squadra che difende.” Ci sono stati mostrati diversi esempi a riguardo, uno dei quali mostrava Alonso inserirsi in uno spazio dopo che l’attacco si era concentrato su un lato. Con Ozil che spingeva per supportare l’attacco e che teneva impegnati i mediani avversari, Alonso ha assunto un’ottima posizione offensiva, in un ampio spazio per ricevere un passaggio al centro.
Sono state mostrate anche delle migliori decisioni nel caso di situazioni offensive, dove il vostro terzino si sovrapporrà nello spazio, analizzando la percentuale di possibilità di ricevere il pallone velocemente.
Quello che abbiamo visto grazie a questi esempi è una migliore intelligenza calcistica mostrata dai giocatori in campo, con meno scatti insensati, e sempre usando la loro intelligenza in base alle situazioni.
Portieri – PES Full Control
“I portieri erano l’elemento per cui abbiamo ricevuto maggiori richieste di miglioramento da parte dei fans”, ha spiegato Toru, “Abbiamo speso tanto tempo e sforzi per migliorarli, per le loro animazioni e la loro intelligenza.”
Di certo non posso che esser d’accordo, i portieri sono stati un gran problema in questa generazione di console. Vedere un’intera sessione della presentazione dedicata ai portieri di certo mi ha portato ottimismo. Ci è stato mostrato un video veloce con Casillias eseguire una varietà di salvataggi differenti. Tutte le nuove animazioni hanno riscosso grande successo, e portato la sensazione che non solo li vedremo in azione con animazioni realistiche, ma anche con la giusta scelta di tempo. Salvataggi con una mano, differenti reazioni nelle situazioni di 1vs1, pallonetti ecc, tutto sembrava fresco e nuovo. Già a questo stadio primordiale, i movimenti e il comportamento generale era molto avanti quello che abbiamo visto nelle versioni precedenti.
Un’altra ottima aggiunta è una ripresa del gioco più veloce, grazie a cui gli utenti riprenderanno il controllo dei portieri più velocemente che in passato, permettendo contropiedi e più controllo in generale. Insieme a questo, una barra di potenza è presente ora nelle rimesse dei portieri, il che da all’utente maggiore precisione e controllo per dove o a chi distribuire la palla.
Primo Tocco Dinamico – PES Full Control
Riguardo il capitolo del First Touch Control, ci viene mostrato un incredibile video che mostra il nuovo controllo dinamico in PES 2013. Con al cover star Cristiano Roanldo, ci vengono mostrati esempi di varietà di situazioni e animazioni grazie a cui i giocatori possono controllare ogni sorta di pallone nei loro dintorni.
Hatsumi ha detto durante il video “Quello che vedete è la moltitudine di possibilità che ha un giocatore per controllare il pallone, sia alto che basso. Usando R2/RT potete effettuare un tocco più ponderato, permettendo quindi un controllo più vicino. Per un più dinamico e fantasioso tocco in avanti, potete premere R3 quando ricevete la palla per alzarla in aria.” A questo punto, abbiamo visto Ronaldo che mentre correva a passi lunghi riceveva una palla a mezza altezza e se la portava avanti in alto, un movimento plausibilmente utile per superare un difensore lasciandolo sul posto! Ma non è tutto “Potete anche utilizzare il controllo di prima come una finta, come quella di tiro, per spiazzare i giocatori e creare spazi”.
Mi è caduta la mascella quando ho visto Ronaldo controllare una palla con una finta di tiro. In questa sezione ci è stata mostrata una grande quantità di nuove animazioni, ma quello che ho subito scoperto è che certi giocatori con statistiche migliori eseguono il tutto in maniera differente. L’animazione per la finta di tiro di Ronaldo è unica, cosi come il suo classico tocco di palla con il collo del piede, o l’esecuzione di un repentino cambio di direzione! Questo e altro nel Player ID.
La sezione è finita con alcuni grandi esempi delle possibilità del Primo Tocco Dinamico, in particolare con Ronaldo che riceve una palla alta spalle alla porta. Lui ha deciso di controllare la palla verso l’alto con il petto, e poi mentre scendeva ha eseguito una rovesciata! Veramente molto impressionante!
Response Defending – PES Full Control
Un’aggiunta potenzialmente molto importante è la “Response Defending”, che finalmente permette ai giocatori di intervenire in tackle quando vogliono. Hatsumi: “Come tutto in PES 2013, noi abbiamo voluto dare al giocatore controllo totale in ogni aspetto del gioco. “Response Defending”, si esegue cliccando due volte la X, e permette di fare un tackle restando in piedi ogni volta che si vuole”.
Come tutti sappiamo, la difesa in PES 2011 e PES 2012 era grande nelle idee, ma non ha funzionato come avremmo voluto. Non si era mai abbastanza sicuri di quando si doveva intervenire per ottenere la palla, e non si contavano i falli inutili. Quest’anno è incluso lo stesso metodo di contenimento, ma con il nuovo tasto per il tackle ora avete più controllo sul lato difensivo del gioco, e sarà allo stesso tempo necessaria più abilità per ottenere la palla.
Gli esempi mostrati nel video rendevano anche chiaro che una grande varietà di animazioni avrebbero accompagnato le diverse situazioni di intervento, e che il tipo di tackle sarebbe dipeso dalla distanza tra voi e il giocatore avversario. Effettuato da vicino risulta in un intervento leggero, altrimenti una cosa a metà tra il rimanere in piedi e l’intervenire in scivolata.
Hatsumi ha aggiunto alla fine “Con il controllo totale sul tackle, gli utenti possono anche eseguire falli tattici per interrompere il gioco, se vogliono”. *A Mourinho piace questo elemento.*
Player ID
Quando il titolo è comparso sullo schermo, come potete immaginare io ero molto eccitato, specialmente quando Hosoda ha esordito con questo: “La serie di PES è stata pioniera per quel che riguarda l’individualità del giocatore nei giochi di calcio. Quest’anno siamo ulteriormente migliorati a riguardo. Ci siamo impegnati a catturare circa 50 noti giocatori nel gioco, mentre abbiamo introdotto un set di stili individuali in base alle abilità per tutti gli altri. Ecco qualche esempio”.
Quello che ha seguito è stato fantastico, e mi rivolgo a tutti, non solo a chi presta attenzione ai dettagli nella serie di PES, ma a tutti i fan di calcio. Ci sono stati mostrati video della vite reale di giocatori come Ronaldo, Messi, Kakà e Robben mentre si muovono nel loro modo caratteristico, e subito dopo ci sono stati mostrati loro nel gioco mentre eseguivano le stesse azioni. Mentre era stato mostrato Kakà, Hosoda ha aggiunto: “Kakà non ha solo uno stile di animazione unico, ha anche passi più lunghi mentre corre con la palla. Abbiamo aggiunto questo elemento solo per lui.”. Tutti sanno che Kakà ha un ritmo elegante mentre controlla la palla, e questo è stato perfettamente catturato in PES 2013.
Ci sono stati mostri mostrati esempi di altre particolarità inserite nel goco, dove Hosoda ci ha ricordato: “Riguardo il Player ID, non si tratta solo di animazioni uniche, questo ha effetti sul gioco”. Ci sono stati mostrati alcuni esempi di questo, con il duo del Barca Xavi e Iniesta.
“Come nella vita reale, Xavi può eseguire una girata a 180° più fluida, usando l’interno e l’esterno del suo piede destro, con R2.” E subito abbiamo visto un video di Xavi farlo, sia nella vita reale che nel gioco. E non è solo una bella animazione, ma come ha detto Hosoda, questo influisce direttamente sul gioco.
Con l’esempio di Iniesta ci è stato ricordato del dribbling con il controllo ravvicinato, che si può eseguire premendo R2 durante il dribbling. Questo permette un controllo più vicino per tutti i giocatori, ma riesce decisamente meglio per quelli con migliori abilità nel dribbling. L’esempio qui è nel modo in cui Iniesta lavora per liberarsi in spazi stretti, spostando la palla da lato a lato, da un piede all’altro. Si tratta di un’animazione unica che tiene la palla vicino ai suoi piedi, e un abilità che termina con la sua caratteristica accelerazione dopo aver superato il giocatore. Hosoda ha aggiunto “Iniesta è il mio giocatore preferito al mondo”. Si vede!
In fine ci sono stati mostrati alcuni elementi unici, come Ribery che usa il tacco durante una veronica, e il marchio di fabbrica di Neymar quando si mette in mostra facendo penzolare il piede sopra il pallone.
Il tutto è terminato con un pezzo comico che includeva Terry. Ricordate quando ha tentato di fermare un tiro, con un volo in stile superman? Si, questo anche è nel gioco! E’ stato accolto con delle risate, ed è stato il modo perfetto per terminare la presentazione.
Come ci siamo seduti, il team ci ha ringraziato per il nostro tempo, ha preso le domande e ha concluso dicendo: “Per favore, giocate a PES 2013, e sono sicuro che vedrete questi elementi in modo chiaro. Provate ad eseguirli, e fateci sapere che ve ne pare!”. Non devi dirmelo due volte!
Hands-on
C’erano 7 postazioni per ogni formato (Xbox 360 e PS3), e sono riuscito ad ottenere una PS3 prima che venisse presa. La demo del first look aveva solo due squadre disponibili, Real Madrid e Flamengo, e uno stadio, in cui si poteva giocare di giorno o di notte.
Quello che mi ha colpito subito è il nuovo layout del menu quando andrete a scegliere le squadre. Ora avete un modello di tutto il giocatore per ogni squadra, piuttosto che metà giocatore che cambia posa, e nel centro dei due c’è uno screen di entrambe le formazioni dei titolari posizionati correttamente in campo. Da questa schermata voi potete scegliere gli stadi, la formazione e i settaggi. La schermata delle formazioni è come quella di PES 2012. A questo stadio di sviluppo non è cambiato niente, ma potrebbe esserci qualche cambiamento chiave in un codice più completo.
Nel gioco poi, anche qui è ancora un pò troppo familiare ora come ora. Lo stesso stile grafico e l’intro delle squadre ci ha accolto, e anche lo stesso angolo della telecamera. Sinceramente questo mi ha provocato un po’ di disappunto inizialmente, siccome speravo per qualche miglioramento in quest’area. Una volta iniziata la partita tuttavia, si vede chiaro che il focus del team è stato il gameplay. E’ totalmente diverso da PES 2012, sempre più evidente man mano che si gioca.
Subito il ritmo sembra molto più lento. E’ più ragionato e il tutto sembra molto più realistico. Non si tratta solo dello scorrere della palla, ma anche di come i giocatori si muovono con e senza palla. Mentre mi muovo tra la linea difensiva e il centrocampo noto anche un miglior posizionamento dei giocatori, e spazio nel quale muoversi e poter passare attraverso. I miglioramenti dell’IA in queste aree, come detto nella presentazione, sono netti, e il ben conosciuto ammucchiamento di giocatori è fortunatamente assente. Come ho passato la palla a Ronaldo i difensori sono saliti e hanno subito raddoppiato, ma una serie di passaggi veloci hanno fatto si che si creasse un buono spazio per attaccare sulla fascia opposta.
E’ sembrato anche che ci fosse un buon livello di comprensione da parte degli avversari riguardo il corretto posizionamento sul campo mentre il gioco si sviluppa. Mentre controllate il pallone, i centrocampisti avversari faranno attenzione a limitare le vostre possibilità bloccando le opzioni di passaggio più ovvie piuttosto che cercando di pressarvi. Trattenete la palla troppo a lungo e allora vi attaccheranno, ma non è più la loro unica opzione.
Devo anche menzionare che la barra di assistenza per i passaggi in questa demo era settata di default a 3, e l’ho trovato molto più libero che in PES 2012. Era possibile fare passaggi imprecisi o troppo forti, ed è stata aggiunta più intelligenza per far capire al gioco dove vorresti che la palla andasse e mandarla in un determinato punto. Mettendo invece l’assistenza a 0, come ho fatto per qualche partita, il passaggio diventa invece completamente manuale. Controllate sia la potenza che la direzione, ed è bello vedere che PES ha finalmente aggiunto questo nel gioco. Cosa importante tuttavia, è che nonostante tutto mi è sembrato che le statistiche dei giocatori avessero comunque un peso, più che altro nella velocità del passaggio. Con l’assistenza settata a 0, troverete che giocatori come Alonso saranno capaci di passare la palla dove si vuole con una velocità leggermente superiore.
Ovviamente ho anche sperimentato il nuovo controllo di prima, sia con R2 che con R3. Il tempismo è fondamentale, dal momento che i risultati cambiano molto, soprattutto con il controllo con R3. Quest’ultimo tipo di controllo, eseguito al momento giusto, farà si che la palla si alzerà, e ho visto qualche animazione fantastica quando ho scelto ottimamente il tempo. Quando invece la situazione era più complessa ho usato R2, e a volte vedrete anche il giocatore controllare la palla con la suola. Questo elemento sarà sicuramente fondamentale per il vostro gioco, specialmente quando inizierete a variare squadre e giocatori con abilità diverse.
Ora è il momento giusto per parlare di un fattore che colpirà subito i PES fans: non ho mai dovuto usare il super cancel (R1+R2), nemmeno una volta. Invece, ho trovato un po’ complicato il Full Control. I giocatori non si bloccano nelle posizioni, e dovete rimanere lucidi quando ricevete un passaggio o tentate di chiudere sui lanci lunghi. Per esempio, quando fate un passaggio filtrante, il giocatore non correrà automaticamente nella sua direzione. Una volta eseguito, il giocatore si muoverà verso esso, ma se non continuate a correre nella giusta direzione perderà la palla. Un altro esempio riguarda i palloni alti. Quando c’è un rinvio del fondo degli avversari voi dovrete muovere il vostro giocatore nell’area in cui sta andando il pallone e competere con il centrocampista avversario. Impiegherete quindi un po’ di tempo per padroneggiare il “Full Control”, ma è più che benvenuto.
L’altro miglioramento che noterete è la difesa. Come il Flamengo attaccava, io sono stato capace di bloccare il loro avanzamento a centrocampo grazie ad un intervento con ottimo tempismo di Khedira. C’era un po’ di spazio dall’avversario, ma si è allungato e ha ottenuto la palla. La sensazione che ho avuto inizialmente è che il tackle fosse pesantemente assistito, dato che Khedira sembrava aver puntato in maniera automatica il giocatore con il suo tackle. Quello che invece ho scoperto giocando un po’ di più è che il tackle dipende molto dalle statistiche del giocatore. La precisione e il tempismo sono fondamentali, ma importante è anche l’abilità del vostro giocatore nell’intervenire. Giocatori come Pepe e Ramos erano molto efficienti quando eseguivano un tackle, mentre i miei giocatori offensivi erano meno bravi quando si trattava di recuperare palla. Questo tipo di tackle “assistito” è francamente il benvenuto, specie quando la sua accuratezza dipende dalle statistiche del giocatore, e finalmente si sente la differenza nel controllare un difensore di livello mondiale. Come potete immaginare, sto già pensando alla squadra della mia Master League!
Per contrastare questo (l’efficienza dei difensori), ho notato alcuni fantastici controlli con il dribbling di precisione usato per far si che i difensori avversari entrassero in tackle, e superarli cambiando velocemente direzione. Usando R2, il giocatore tocca il pallone più frequentemente e da più vicino, mostrando qualche bella nuova animazione. La corsa laterale con R2 ora fa si che il giocatore si muova lateralmente facendo rotolare la palla sotto il piede. Premendo il tasto per andare indietro il giocatore indietreggerà guardando la porta, e premendo il tasto per andare avanti farà un piccolo scatto in avanti. Vedrete una varietà di animazioni in base alla situazione.
Una volta superato quel giocatore, ed esservi aperti lo spazio per un’opportunità è tempo di tirare, e il tiro ha visto grandi cambiamenti da PES 2012. Probabilmente l’elemento più debole, insieme ai portieri, del precedente capitolo, e Konami li ha ritoccati pesantemente. La più grande modifica al tiro quest’anno in PES 2013 è la possibilità di eseguire un tiro manuale, dove dovete premere L2 mentre caricate. E’ stato uno dei colpi vincenti dell’evento, ed è stato usato dalla maggior parte di noi. Non si tratta solo di avere controllo totale sulla direzione della palla, si tratta anche della soddisfazione dopo il rischio (è ovviamente complicato padroneggiare il tiro manuale
n.d.r), e il tiro diventa anche leggermente più potente. Usandolo si ha quindi una “potenza extra”, ma anche più possibilità di tirare alto o troppo a lato. A volte può anche finire vicino la bandierina! Come il passaggio manuale, c’è anche qui l’influenza di alcune statistiche per mantenerne comunque l’individualità. Giocatori come Ronaldo tirano certamente più forte di altri, e questo non è perso.
Dall’altro lato del controller c’è R2, e premendolo dopo aver caricato farà si che si avrà un bel tiro a giro. Non molto evidente l’anno scorso, il giro della palla in PES 2013 è più che evidente. L’ho provato diverse volte con diversi giocatori, e la palla prendere una traiettoria totalmente diversa da quella del tiro normale, ed è un qualcosa che farà felici molti che lo volevano nel gioco.
Il tiro in generale è più libero, anche senza L2. C’è molto più controllo per decidere dove far andare la palla, e per fortuna è un gran miglioramento rispetto l’anno scorso. Dicendo questo, il tiro manuale, grazie alla potenza in più, sembra un po’ più soddisfacente e il tempo dirà se Konami ci fornirà un’opzione per impostarlo dal menu senza dover premere L2 per eseguirlo.
Opposto al tiro abbiamo ovviamente i portieri, e ci sono tante cose buone da dire qui. Le parole che avreste voluto sentir dire sono affidabili, intelligenti e reattivi, e sono felice di dirvi che queste cose son presenti già da ora. Errori dei portieri sono stati visti raramente, in realtà non ricordo un’occasione in cui mi hanno deluso. Le animazioni delle parate erano decenti, sebbene non altrettanto ispirati quanto quelli visti nel video di presentazione. Non sembravano neanche cosi’ liberi di uscire dalle loro routine, dato che abbiamo visto animazioni simili un pò troppe volte Detto questo, facevano quanto ci si aspetterebbe da loro e facevano parate soddisfacenti. E’ stato bello vedere che reagivano alle situazioni di 1vs1 in maniera differente ogni volta, l’animazione dello scatto e della scivolata verso l’attaccante non l’abbiamo vista tante volte, dato che stavano in piedi più a lungo e reagivano molto meglio.
Noterete che quando bloccano la palla si alzeranno più velocemente e saranno pronti per rilanciare l’azione molto più velocemente di prima. La nuova barra di potenza è anche lei la benvenuta, dandoci veramente una nuova precisione nella rimessa del pallone.
Infine, con gli elementi chiave del gameplay analizzati, è tempo di parlare di grafica e animazioni. Non è qualcosa riguardo cui Konami ha parlato molto, ed è ovvio il perché. Sebbene la grafica generale sarà certamente migliorata andando avanti, essa non si discosterà molto da quella dell’anno scorso. Molto meglio invece le animazioni, con qualche impressionante aggiunta che fa si che il gioco scorra molto meglio. Oltre che un grande lavoro per le animazioni dei passaggi e dei tiri, è stato fatto un grande lavoro anche per quelle dei cross. Non solo puoi mettere all’interno dell’area una palla più lenta e con un maggiore effetto, l’animazione del giocatore dipende dal tipo di cross che si esegue. Dando più colpetti sul tasto per imprimere maggiore incisività alla sfera vedremo il giocatore mettere tutto il piede per colpire il pallone.
Ci sono anche tante animazioni contestuali, dove vedrete movimenti unici in base alla situazione. Il giocatore farà scorrere la palla al primo tocco in nuovi modi, si aggiusterà la sfera quando deve tirare, passare o anche colpire di testa. E’ bello vedere tutto ciò, dal momento che l’anno scorso c’era solo un modo per fare questi movimenti.
Si può dire lo stesso per la finta di tiro, con cui si vedono i giocatori con statistiche elevate eseguire un’ottima svolta. Visivamente è un’animazione impressionante, anche se forse il ciclo dell’animazione in questo caso è troppo lungo al momento. Mi aspetto che Konami modifichi questo per permettere maggiore reattività.
Anche le caratteristiche del Player ID hanno impressionato, specialmente con Ronaldo. Tutti i suoi movimenti nel gioco sono fantastici. I modi in cui corre, dribbla, tira, passa ecc sembrano estremamente reali, e fa ben sperare che anche altri giocatori abbiano lo stesso trattamento. Penso che alcune di queste caratteristiche si perdano nella visuale del gameplay a causa di un calo della qualità delle immagini, ma spero che venga fatto del lavoro a riguardo prima del lancio.
A fine partita ci sono i soliti highlights, con la differenza che subito dopo questi vi sarà mostrata una schermata in cui vengono mostrati i voti dei giocatori, e l’uomo partita. Non c’è più bisogno di selezionare quest’opzione una volta finita la partita per vedere com’è andato il vostro giocatore.
E questo quindi è il riassunto del mio primo hands on con PES 2013. Con l’E3 dietro l’angolo aspettate di vedere molto più del gioco, specialmente perché la stampa dovrebbe avere la fortuna di avere un nuovo codice con più squadre da provare.