|mmun|ty ha scritto gio, 13 aprile 2006 alle 20:16
Scoppia la prima grana nel centrosinistra.
Di Pietro litiga con Mastella sulle poltrone
L'ex pm si sfoga: «Il leader dell'Udeur non fa altro che chiedere posti, vuole anche la presidenza del Senato»
ROMA - Prima grana nel centrosinistra. Antonio Di Pietro lamenta la scarsa considerazione da parte dell'Unione per il risultato conseguito alle elezioni. «Sono appena uscito da una riunione fiume dell'Unione - ha raccontato a Sky il leader dell'Italia dei Valori- dove per tutto il tempo hanno fatto finta di non vedermi. Ad un certo punto qualcuno mi ha chiesto: ma quanti seggi hai preso, quattro o cinque? E io: veramente 25! Quello che parlava di più era Mastella che non faceva che chiedere posti, la presidenza del Senato e qualche ministero».
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Il nodo da sciogliere è l'interpretazione della legge sullo sbarramento a 3%
Rosa nel Pugno: abbiamo diritto a 4 senatori
Ricorso del movimento di Emma Bonino contro la non attribuzione di seggi a Palazzo Madama decisa dal ministero dell'Interno
ROMA - Ancora un ricorso. Questa volta dal centrosinistra. La Rosa nel Pugno ha presentato ricorso presso le Corti d'Appello contro la sua esclusione al Senato annunciata dal Ministero dell'Interno. Come è noto - si legge in una nota - la Rosa ha ottenuto 18 deputati ma, all'incirca con la stessa percentuale di voti, nessun senatore. Ciò è avvenuto perchè la lista è stata esclusa dal computo per la ripartizione dei seggi in tutte le regioni dove non abbia raggiunto il 3%.
RIPARTIZIONE PROPORZIONALE - Tuttavia, la legge stabilisce lo sbarramento del 3% dei voti nel comma che si riferisce alla situazione delle regioni in cui la coalizione vincente abbia superato il 55% dei seggi. Nessun sbarramento, secondo il movimento di Emma Bonino, la legge stabilisce per le situazioni in cui la coalizione vincente abbia superato il 50% e ottenuto in tal modo il premio di maggioranza tale da raggiungere il 55% dei seggi. In questi casi, il comma della legge, al contrario, dispone semplicemente la ripartizione proporzionale tra le liste. Pertanto, per il partito di centrosinistra, è assolutamente arbitraria l'esclusione della Rosa nel Pugno e di altre liste che si trovino nelle sue stesse condizioni. Con una corretta applicazione della legge, secondo la Rosa nel Pugno, le sue liste otterrebbero, sulla base di un primo calcolo, tra i quattro e i cinque senatori.
SBARRAMENTO - Lo sbarramento che esclude la Rosa è stato esteso dal ministero, secondo gli ex socialisti e radicali, con un'interpretazione forzata a situazioni in cui nulla di simile è esplicitamente previsto dalle norme. Basta leggere attentamente tutti i commi e applicarli, come è doveroso, alla lettera. Per la verità, sino a questo momento, l'esclusione della Rosa è stata preannunciata dalla ripartizione dei seggi resa pubblica dal solo ministero e priva di un valore giuridico. Si può pertanto confidare che un'analisi non superficiale del testo di legge porti, in sede di Corti d'Appello, ad una corretta decisione: decisione che allo stato dei fatti non è stata ancora assunta.
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C'è solo da mettersi in poltrona e aspettare dissi qualche giorno fa. Ne sono passati solo due. Ragazzi, con questo governo ci si diverte... aimhe...