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Supponiamo che, nel 1955, Alice assista "per caso" alla morte di un uomo di nome Bob che era nelle sue vicinanze. Scioccata, viene consolata da un passante di nome Carlo col quale poi mette su famiglia; hanno dei figli, i quali a loro volta gli danno dei nipoti, tra cui uno di nome Davide.
Nel 2015 Davide, che eventualmente ignora i fatti accaduti nel 1955, ha una crisi esistenziale, si rammarica di esser nato, costruisce una macchina del tempo e la usa per andare proprio nel 1955 e guardacaso sparare a sua nonna. Tuttavia, mentre preme il grilletto, Bob esce da un negozio e, passando davanti ad Alice, intercetta il proiettile e muore al posto suo.
In questo modo nulla accade diversamente da come è già accaduto e anzi, se non fosse stato per la morte di Bob causata da Davide, tra Alice e Carlo non sarebbe probabilmente nato il feeling che poi ha portato proprio alla nascita di Davide. Non vi è dunque contraddizione ma, al contrario, autoconsistenza. Quali che fossero le intenzioni di Davide, egli non può in alcun modo impedire la sua stessa nascita: può anzi solo essere la causa della sua stessa nascita o, al massimo, non essere di alcuna influenza. Il suo agire assomiglia ad una
profezia che si autoadempie e che presenta uno svolgimento che semplicemente non rispetta il comune fluire del tempo dal passato al futuro."